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Presidenza del Consiglio dei Ministri
Protocollo di Intesa per la istituzione della Commissione Permanente
sull'innovazione e le tecnologie
il Ministro per l'innovazione e le tecnologie e la Conferenza dei Presidenti
delle Regioni
VISTO il DPCM 9 agosto 2001 di delega di funzioni del Presidente del
Consiglio dei Ministri in materia di innovazione e tecnologie al Ministro
senza portafoglio dott. Lucio Stanca;
CONSIDERATI i temi discussi e le esigenze emerse nell’incontro tra il
Ministro Lucio Stanca e i Presidenti e rappresentanti delle Regioni tenutosi
presso la Presidenza del Consiglio l’11 luglio 2001;
CONSIDERATO che, per dare un forte impulso all’economia e alla
modernizzazione del Paese mediante l’utilizzo delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, è indispensabile una strategia
complessiva integrata e coordinata tra Amministrazioni dello Stato, Regioni
ed Enti locali.
CONSIDERATO il ruolo delle Regioni nell’indirizzo e nella programmazione
delle politiche di sviluppo territoriale e delle numerose competenze già
trasferite e in via di trasferimento ad esse ed alle Autonomie Locali;
convengono di istituire la
Commissione Permanente sull'innovazione e le tecnologie *
Art. 1
Missione
1. La Commissione ha lo scopo primario di promuovere, nei governi regionali,
la massima attenzione e conoscenza sui temi della società dell’informazione
e la definizione e attuazione di politiche efficaci e strategie coerenti per
il suo sviluppo in Italia e, in specifico, per l’innovazione e l’efficienza
dei servizi pubblici ai cittadini, alle imprese e alla collettività.
2. Per conseguire tali obiettivi, la Commissione dovrà garantire, in primo
luogo, una efficace cooperazione tra le Regioni e il Ministro per
’innovazione e le tecnologie relativamente a:
a) la definizione delle politiche di settore per lo sviluppo della società
dell’informazione a livello regionale e nazionale nei diversi ambiti
settoriali (economia, fiscalità, scuola e formazione, sanità, turismo,
cultura, trasporti, ecc.), anche in relazione alle nuove funzioni di governo
assegnate alle regioni.
b) la definizione e l’attuazione dei principali progetti strategici per
l'innovazione dei servizi delle p.a. centrali e locali (e-government) sia in
relazione alle infrastrutture (rete nazionale, reti regionali, carta
nazionale dei servizi, ecc.) sia in relazione ai servizi per cittadini e
imprese (portali nazionali e locali, portali tematici, ecc).
c) la definizione e la promozione di standard architetturali e tecnologici
per garantire, nell’attuazione dei progetti, la coerenza tra amministrazioni
centrali, regioni ed enti locali, assicurare l’interoperabilità dei servizi
a livello nazionale e promuovere il riuso delle soluzioni.
d) Il sostegno allo sviluppo dei piani regionali per la società
dell’informazione e la verifica della loro evoluzione nel tempo in base a
indicatori quantitativi e qualitativi, anche nel quadro delle iniziative di
benchmarking promosse dalla Commissione Europea per l’attuazione del
programma eEurope.
L’informazione prodotta e condivisa nell’ambito delle attività della
Commissione verrà organizzata e pubblicata in un Rapporto annuale sulla
società dell’informazione nelle Regioni d’Italia.
3. La Commissione dovrà, in secondo luogo, svolgere una funzione istruttoria
rispetto ad iniziative da sottoporre a momenti decisionali in sede di
Conferenza Stato-Regioni e in sede di Comunità Europea:
a) identificando e segnalando obiettivi che si ritiene importante conseguire
mediante azioni, promosse congiuntamente, di studio e analisi, definizione
di standard e regole, sviluppo di progetti pilota e sperimentali,
comunicazione pubblica, formazione, ecc.;
b) identificando istanze e proposte comuni per la Commissione Europea;
verificando i principali progetti e iniziative promossi congiuntamente dalle
Amministrazioni centrali, dalle Regioni e dagli Enti locali, nell’ambito
delle politiche per l’e-government e delle politiche di settore per la
società dell’informazione.
4. La Commissione avrà infine il compito di trasmettere un’informazione
qualificata ai propri componenti rispetto alle iniziative e agli sviluppi
delle attività dell'Unione Europea sulla società dell’informazione di
interesse specifico delle Regioni e degli Enti locali, di promuovere il
coordinamento delle eventuali proposte progettuali di Regioni e Enti locali
italiani ai programmi di finanziamento europei e di agire per facilitarne
l’approvazione in sede comunitaria.
Art. 2
Caratteristiche e modalità di funzionamento
La Commissione è costituita da un Comitato strategico che determina gli
indirizzi e ne verifica l’attuazione e da un Comitato tecnico che agisce a
livello operativo.
La Commissione opera sulla base di una agenda dei lavori semestrale, che
viene concordata in occasione di apposite sessioni della Conferenza dei
Presidenti delle Regioni, tenute con analoga cadenza (due all’anno) e
dedicate specificamente al confronto sulle problematiche politicostrategiche
per lo sviluppo della società dell’informazione in Italia e alla verifica
dei risultati raggiunti.
A dette sessioni della Conferenza dei Presidenti delle Regioni partecipano i
rappresentanti politici - Presidenti e Assessori di riferimento - delle
Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano e il Ministro per
l’innovazione e le tecnologie, che compongono congiuntamente il Comitato
strategico della Commissione permanente.
Il Comitato tecnico è composto dai Direttori Generali e Responsabili dei
servizi di riferimento delle Regioni e delle Province autonome di Trento e
di Bolzano e da un Dirigente designato dal Ministro per l’innovazione e le
tecnologie. Quest’ultimo presiede anche il Comitato e ne convoca le
riunioni. Il Comitato tecnico si riunisce ogni 2 mesi e organizza i propri
lavori sulla base degli indirizzi approvati dal Comitato strategico, tramite
Gruppi di lavoro dedicati a temi e problematiche specifici. I Gruppi di
lavoro sono coordinati da membri del Comitato tecnico, che li nomina di
volta in volta. La frequenza degli incontri dei Gruppi di lavoro è definita
autonomamente, secondo i propri obiettivi e necessità.
Alle attività e agli incontri della Commissione permanente, oltre a un
rappresentante del Ministro per gli affari regionali, potranno essere
chiamati a partecipare, in funzione degli argomenti in esame e delle
necessità, rappresentanti, dirigenti ed esperti di:
· altre amministrazioni centrali dello Stato;
· altri assessorati e direzioni generali delle amministrazioni regionali e
degli enti locali;
· aziende fornitrici di tecnologie e servizi e loro organismi di
rappresentanza.
Art. 3
Segreteria
Le funzioni di segreteria della Commissione – convocazione riunioni e
preparazione sale, reperimento, riproduzione e distribuzione documentazione,
verbalizzazione incontri, gestione di un ambiente Web dedicato,
appositamente progettato e ad accesso riservato - sono garantite dal
Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie, in collaborazione con gli
organismi di assistenza alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni.
Roma, 21 marzo 2002
Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca
Il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province
Autonome Enzo Ghigo
1) La Commissione sarà costituita da un Comitato
strategico e da un Comitato tecnico.
Il Comitato Strategico è l’organo che determina gli indirizzi per lo
sviluppo della società dell’informazione e l’e-government nel territorio
Italiano. E’ composto dal Ministro per l’innovazione e le tecnologie, i
Presidenti e gli assessori di riferimento delle Regioni e delle Province
autonome di Trento e Bolzano.
Il
Comitato tecnico ne costituisce il braccio operativo. E' composto da un
rappresentante per ciascuna Regione e per le Province autonome di Trento e
Bolzano scelti tra i dirigenti dei Sistemi Informativi. Presiede e convoca
gli incontri un dirigente del DIT designato dal Ministro per l'Innovazione e
le Tecnologie. Ai lavori del Comitato partecipa stabilmente un
rappresentante del Ministro per gli Affari Regionali e sono invitati a
prendere parte all'assemblea, in funzione dei temi all'ordine del giorno,
anche rappresentanti di amministrazioni pubbliche, centrali o locali, e di
aziende private fornitrici di tecnologie e servizi, nonché studiosi ed
esperti degli argomenti in oggetto. La segreteria organizzativa, coadiuvata
dal Formez, è affidata all' Ufficio Sviluppo e-Government Regioni ed Enti
Locali del DIT.
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