
Bresso: evitare di perdere treno fondi strutturali
venerdì 15 giugno 2007
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(regioni.it) Non bisogna perdere il treno europeo dei fondi strutturali. E’ l’allarme lanciato dal presidente della Regione Piemonte, Mercedes Presso, intervenendo in un'audizione delle commissioni congiunte Bilancio e Ue sulle politiche di coesione regionale. Il presidente ha ricordato che per quel che riguarda il periodo 2007-2013 i fondi a disposizione sono cosi' ripartiti: 20 miliardi per Sicilia, Campania, Puglia, Calabria ancora nell'obiettivo uno; circa 4 miliardi per le altre regioni. ''Abbiamo trattato con il governo - ha detto - per una integrazione dei quattro miliardi per le aree sottosviluppate; chiediamo ora che lo Stato non ci tolga quanto promesso; se cosi' accadesse ci creerebbe enormi problemi nella programmazione che noi abbiamo gia' realizzato''. Per il periodo 2014-2021 la Bresso invita l'Italia a recuperare il tempo perduto: ''A livello europeo si sta gia' lavorando alla programmazione di questi fondi e noi siamo in ritardo perche' non abbiamo partecipato alla sua stesura; ora abbiamo tempo fino a novembre per prendere parte alla fase piu' operativa e in base alla quale si fisseranno le regole per i futuri stanziamenti''. E’ attesa la conclusione del confronto Commissione-Stato sul Quadro strategico nazionale e quindi di una decisione comunitaria di una sua adozione e all'approvazione del quadro finanziario nazionale. ''Auspichiamo - ha detto Mercedes Bresso - che ci si arrivi in breve tempo: se non si approva il Quadro strategico non si approvano i POR regionali e tutto questo e' evidente costituisce un freno per l'attivazione delle politiche di coesione sul territorio italiano e per un sostegno alla ripresa economica del Paese''. E’ stata inoltre richiesta la partecipazione alle discussioni e trattative “sia politiche sia tecniche del Consiglio Ue e della Commissione''. Il presidente del Piemonte ha percio' chiesto l'attivazione di dieci tavoli tecnici tematici previsti per la definizione della posizione italiana e specificamente finalizzati al confronto Stato-Regioni su tutte le tematiche di interesse comunitario oltre alla ''costante partecipazione dei presidenti di Regione ai lavori del Consiglio''.
(red/14.06.07) |