Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - SCUOLA: PARERE NEGATIVO SU RIFORMA SECONDO CICLO

giovedì 15 settembre 2005


Parere sullo schema di decreto legislativo concernente le norme generali ed i livelli essenziali di prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, ai sensi dell’articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53

 

Punto 1) Odg. Conferenza Unificata

 

 

 

La Conferenza delle Regioni a maggioranza esprime parere fermamente negativo sull’impianto complessivo e sul testo del decreto di riforma del secondo ciclo per le motivazioni già esposte nel documento consegnato nella seduta del 14 luglio 2005, anche in considerazione dello stato di incertezza e di disorientamento in cui versa il sistema scolastico italiano. In particolare, ribadisce fondata preoccupazione per un impianto sostanzialmente dualistico del sistema educativo che non garantisce la pari dignità dei percorsi di istruzione e formazione, nonché per la non previsione di una effettiva copertura finanziaria del sistema regionale.

 

La Conferenza delle Regioni apprezza, comunque, la scelta del Governo di accogliere la richiesta di riaprire il confronto politico istituzionale e tecnico con le Regioni e di rinviare a non prima dell’anno scolastico 2007-2008 l’entrata in vigore dei nuovi ordinamenti dell’intero sistema del secondo ciclo, nonché di non procedere da parte del Miur e in qualunque altra forma all’avvio della sperimentazione del nuovo ordinamento nelle scuole prima dell’avvio della riforma.

Ciò consentirà alle Regioni di continuare un lavoro di merito per modificare l’impianto non condiviso.

 

Le Regioni Lombardia, Veneto, Sicilia e Molise, apprezzando anch’esse l’avvenuta riapertura del confronto politico istituzionale, esprimono parere favorevole sull’articolato del decreto e sulle modifiche emendative proposte dal MIUR che delineano le condizioni di processo per l’attuazione dei nuovi ordinamenti nel rispetto delle competenze regionali. Per tali ragioni le suddette Regioni valutano negativamente il rinvio della data di partenza sia della sperimentazione che della riforma.

 

 

Roma, 15 settembre 2005