[Comunicato stampa Giunta regionale Emilia - Romagna]
Caccia. L'assessore Caselli: "In Emilia-Romagna il piano faunistico regionale esclude la caccia in deroga ai lupi". Allo studio un progetto ecologico per affrontare il problema di lupi e cani ibridati che si avvicinano ai centri abitati

mercoledì 17 luglio 2019


Regione e le Università di Bologna e Sassari studiano un progetto che, nel pieno rispetto delle norme vigenti e della correttezza dell'approccio faunistico, possa aiutare a ripristinare le distanze naturali di questi canidi da aree antropizzate

Bologna – “In Emilia-Romagna è esclusa la caccia in deroga ai lupi. Questo è stato chiaramente ribadito dal Piano faunistico regionale recentemente approvato. Questa posizione rimane un punto fermo. Cosa ben diversa è il mettere in campo progetto di studio scientifico, assieme alle Università di Bologna e Sassari, per trovare una soluzione al problema lupi e cani ibridati che si avvicinano alle realtà antropizzate”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca, Simona Caselli, precisando la posizione della Regione sul tema e per chiarire il percorso avviato da viale Aldo Moro per affrontare, senza sottovalutazioni, i problemi che esistono sul territorio in relazione alla presenza di lupi e cani ibridati. “La Regione ha messo in campo un un progetto avanzato ed ecologico. La distinzione tra lupi e cani ibridati – spiega l’assessore Caselli - è impossibile alla sola vista. Quindi ci riferiamo ai lupi confidenti, che siano o no ibridati, che si avvicinano troppo alle zone abitate contribuendo a creare un clima di allarme sociale che merita la dovuta considerazione. Proprio per ridurre il fenomeno intendiamo lavorare con le Università di Bologna e Sassari ad un progetto che, nel pieno rispetto delle norme vigenti e della correttezza dell’approccio faunistico, possa aiutare a ripristinare le distanze naturali e ad abbassare l’allarme sociale”.