[Comunicato stampa Giunta regionale Toscana]
Autonomia differenziata, Rossi: "Bene Boccia, ora muoversi in un quadro di garanzie per tutti"

giovedì 26 settembre 2019


 

Scritto da Alfonso Musci - portavoce presidente, giovedì 26 settembre 2019

ROMA – "Apprezzo molto il nuovo approccio del ministro Boccia sull'autonomia differenziata, mi pare si stia muovendo in un quadro di garanzie per tutti, tutelando le istanze di una maggiore autonomia ed evitando rischi di rotture dell'unità e della coesione nazionale". Questo il primo commento del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a margine dell'incontro che si è svolto questa mattina a Roma tra il ministro per gli Affari regionali e le autonomie e i presidenti delle Regioni e delle Province autonome. All'incontro ha partecipato anche l'assessore alla presidenza Vittorio Bugli.

"Prima ancora della discussione su autonomia differenziata, risorse e Lep (Livelli essenziali di prestazione, n.d.r.), sarebbe utile – afferma Rossi – aprire una discussione tra Governo e Regioni sul processo legislativo. Ci sono una serie di questioni che hanno una valenza non finanziaria che potrebbero essere affrontate se si istituisse una modalità di processo legislativo concertato. Questo permetterebbe alle Regioni di risolvere molti problemi presenti sul territorio, evitando malintesi con l'esecutivo, ricorsi alla Corte costituzionale e raffreddando il contenzioso. Peraltro questa idea di una 'concertazione preventiva' era già presente nelle proposte di autonomia avanzate da alcune Regioni. Inoltre, anche sugli aspetti di esclusiva competenza dello Stato, il confronto tra le Regioni e il Ministero potrebbe consentire aspetti di decentramento amministrativo che possono vedere le Regioni come enti di coordinamento".

"Insomma, oggi – sottolinea il presidente – si potrebbe trovare il modo di concedere un pezzo di autonomia differenziata attraverso una concertazione collettiva che riconosca una modalità di formazione del processo legislativo meno conflittuale e meno lasciata in balia dei cambiamenti politici. E questo lavoro potremmo farlo anche parallelamente alla definizione dei Lep".

«Insieme ai Lep e alla definizione delle risorse – continua Rossi – sarebbe importante avere la forza di fissare degli obiettivi concertati annualmente tra lo Stato e le Regioni. Un po' come già avviene nel campo della Sanità. E su questi obiettivi misurare la capacità delle singole Regioni di tenere il punto, di raggiungere i traguardi, scatenando anche una sorta di competizione virtuosa e corretta tra le diverse Regioni».

"Infine – conclude il presidente –, sarebbe necessario sviluppare anche una sorta di benchmarking. In Toscana avremmo bisogno di sapere cosa fa un'altra Regione sullo stesso tema. Poterlo vedere, valutare ed eventualmente adottarlo. Il benchmarking in sanità è il modello del funzionamento positivo dello Stato, funziona. Adottiamolo anche in altri settori".

All'incontro era presente anche l'assessore Bugli che, a proposito dell'autonomia differenziata, ha sottolineato l'importanza di seguire percorsi chiari e trasparenti: "Bisogna fare le cose di facile attuazione e che non modificano la Costituzione, altrimenti ci vuole troppo tempo".

«C'è già – ricorda Bugli – uno strumento che è una Commissione bicamerale che doveva essere aperta e attivata anche alla presenza delle Regioni e che potrebbe diventare il luogo nel quale la Conferenza delle Regioni entra un po' dentro lo Stato. In quel luogo si potrebbe da un lato analizzare preventivamente le norme che stanno andando avanti in Parlamento e dall'altro portare all'attenzione quelle magari più controverse che hanno in mente alcune Regioni, in modo da eliminare un contenzioso fastidioso e sempre più numeroso alla Corte costituzionale in un'ottica di cooperazione e di pari dignità fra Stato e Regioni".

"Inoltre – prosegue l'assessore – nelle richieste che purtroppo non sono state oggetto di un confronto e dibattito pubblico, vi sono cose chieste da un po' tutte le Regioni, che sarebbero attuabili anche con legge ordinaria. Io sono per farle. Ci sono poi altre richieste fatte da singole Regioni, anche esse affrontabili con un legge ordinaria. Facciamo anche quelle, in modo da dare l'impressione che tutto il discorso che ha fatto oggi il ministro parta da un base su cui tutti credono davvero e su cui si possono dare dei segnali subito".