[Comunicato stampa Giunta regionale Piemonte]
COMMISSIONE SALUTE, IL COORDINATORE LUIGI ICARDI: «DAL MINISTRO CI ASPETTIAMO UN GESTO DI DISTENSIONE»

sabato 7 dicembre 2019


«Apprezzo molto la determinazione del ministro Speranza nel voler applicare pienamente l’articolo 32 della nostra Costituzione, per un Sistema sanitario di alta qualità ad accesso gratuito e generalizzato, con rigorosa garanzia dei LEA. Condivido senza riserve l’obiettivo, da perseguire lavorando insieme alle Regioni, secondo i principi che regolano la legislazione concorrente e con quella leale collaborazione che affonda le sue radici nel titolo V della nostra Costituzione. Per questa ragione ci sono decisioni che non dovrebbero prescindere da una condivisione tra Stato e Regioni: una di queste è senz’altro l’avvicendamento alla guida dell’Agenzia nazionale per Servizi Sanitari Regionali, istituita proprio al fine di svolgere il ruolo di cerniera tra il Ministero della Salute e le realtà regionali. Non a caso l’AGENAS è nata in un momento in cui il titolo V già consegnava alle Regioni livelli di responsabilità organizzativa e gestionale in ambito sanitario, e non a caso, dunque soprattutto per la nomina dei vertici dell’ AGENAS è prevista un’intesa».
Così Luigi Genesio Icardi, assessore alla sanità della Regione Piemonte e coordinatore della Commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni.
«D’altronde – continua Icardi - è su questo presupposto che è stata proposta al ministro la scheda 5 del Patto per la Salute, innovata proprio sulla necessità che anche nell’applicazione dello spoil system ci sia la condivisone preventiva con le Regioni, schede tra l'altro trasmesse al Ministero con le osservazioni condivise da tutte le Regioni. Di conseguenza, ci attendiamo tutti, già lunedì, un gesto di distensione da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, nella consapevolezza che il tema non è certamente solo la rimozione del direttore di AGENAS, Francesco Bevere, per motivi che non comprendiamo, ma di evitare uno strappo tra le Istituzioni che rappresentiamo e continuare a lavorare con quella leale collaborazione che ha sempre caratterizzato i rapporti tra Stato e Regioni».