[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Covid: Fedriga, situazione Fvg in miglioramento ma guardia resta alta

lunedì 1 febbraio 2021


Fvg candidato a sperimentazione anticorpi monoclonali

   Trieste, 1 feb - "In base alla analisi sui dati epidemiologici
compiute dall'equipe guidata dal professor Barbone è possibile
ipotizzare che nel Nordest ci sia stata una sostanziale
continuità tra la seconda e la terza ondata della pandemia. Ora
fortunatamente la situazione è in miglioramento, sia per quanto
riguarda la pressione sui reparti ospedalieri, con la rilevante
diminuzione dei ricoveri avvenuta negli ultimi giorni passati da
703 del 10 gennaio ai 590 di ieri, sia sul fronte
dell'occupazione delle terapie intensive, che rimane
sostanzialmente stabile con 60 posti letto occupati rispetto alla
punta massima di 69 del 13 gennaio".

Lo ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, durante la relazione sull'andamento della
pandemia in regione tenuta in Consiglio regionale, nel corso
della quale ha spiegato che "guardare solo i dati giornalieri dei
contagi e delle guarigioni non permette di avere il quadro
completo della situazione. Allo stesso modo, tracciare una
graduatoria del numero di vaccini fatti non tiene conto della
necessità di mantenere una fascia di precauzione per effettuare i
richiami, come avvenuto in Friuli Venezia Giulia, per mettere in
sicurezza il completamento della campagna vaccinale".

In merito ai quantitativi di vaccini che saranno consegnati al
sistema sanitario, Fedriga ha spiegato che "questa settimana
dovrebbero arrivare circa 14mila dosi di vaccino Pfizer e 1.300
di Moderna. La settimana prossima dovremmo ricevere 10.530 dosi
Pfizer e 2.700 Moderna, e quella successiva 11.700 dosi di Pfizer
e una consegna di vaccini di Astrazenaca, mentre l'ultima
settimana del mese è prevista la consegna di 12.870 dosi di
Pfizer e 9.900 di Moderna. Complessivamente il nostro Paese
dovrebbe ricevere 428mila dosi di vaccino Astrazeneca, quindi
ipotizziamo che alla nostra regione ne venga consegnato il 2%.
Dal momento che quest'ultimo vaccino ha ricevuto il via libera
dell'Aifa solo per la somministrazione alle persone tra i 18 e i
55 anni d'età, sarà necessario rivedere l'impostazione
dell'intera campagna vaccinale; la nostra Regione si sta
confrontando con il Governo per far sì che la distribuzione dei
vaccini Pfizer e Moderna, ovvero quelli adatti agli anziani,
tenga conto dell'età media della popolazione delle diverse
regioni italiane. Auspico quindi che su questo punto troveremo
presto un'intesa".

Ricordando che al momento il servizio sanitario regionale sta
impiegando personale proprio per la campagna vaccinale, il
governatore ha annunciato che "rispetto alle 106 unità di
personale aggiuntivo che dovrà essere fornito dalla struttura
commissariale, al momento sono stati individuati 56
professionisti che auspichiamo possano entrare in servizio da
questo fine settimana".

Fedriga ha quindi rimarcato che "il Friuli Venezia Giulia è la
Regione che, in proporzione al numero di abitanti, ha effettuato
il maggior numero di tamponi molecolari, testando l'equivalente
del 34,55% della popolazione. Nonostante ciò, la scarsità di
vaccini non può che preoccupare perché si tratta degli strumenti
più importanti per contrastare il Covid-19 e mantenere, come
abbiamo sempre cercato di fare in Friuli Venezia Giulia, un
equilibrio tra la tutela della salute e quella delle attività
economiche, garantendo di riaprire alle imprese che lo possono
fare in sicurezza".

Il governatore ha inoltre spiegato che "una struttura del nostro
territorio ha partecipato al bando dell'Aifa per l'avvio della
sperimentazione degli anticorpi monoclonali per il Covid-19 e
l'auspicio di poterla avviare quanto prima nelle strutture
sanitarie regionali. Si tratta di un'ulteriore arma contro il
coronavirus che potrebbe salvare molte vite e che sarebbe assurdo
non sfruttare mentre altre nazioni già lo fanno".

Infine, Fedriga ha rimarcato che "per quanto concerne la scuola,
l'obiettivo è permettere ai nostri ragazzi e ragazze di
concludere l'anno in presenza e che per garantire la riapertura
delle scuole sono stati potenziate sia le corse sia il numero di
mezzi operanti. È però necessario mantenere alta la guardia ed
evitare nuovi focolai di contagio che, con i nuovi parametri
dell'Istituto superiore di sanità, potrebbero portare a misure
più restrittive delle attuali. L'inserimento in zona gialla non è
infatti, una sorta di 'liberi tutti', ma una situazione che va
mantenuta e tutelata con comportamenti adeguati per permettere il
mantenimento di quell'equilibrio che consenta sia di andare a
scuola sia l'apertura dei locali, anche se con alcune
limitazioni. Questo non è il momento per speculazioni politiche,
che creino inesistenti scontri tra il diritto allo studio e
quello al lavoro: si tratta di aspetti della nostra vita che
vanno tutelati".
ARC/MA/al