[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
LAVORO. DONAZZAN PARTECIPA A INCONTRO DELLE REGIONI CON MINISTRO ORLANDO. “NECESSARIO AVERE PRESTO LE RISORSE PER RIPROGRAMMARE LE POLITICHE ATTIVE DEL POSTPANDEMIA”

venerdì 9 aprile 2021


 

(AVN) – Venezia, 9 aprile 2021

 

Questa mattina l’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha partecipato all’incontro dei rappresentanti delle Regioni con il Ministro Andrea Orlando dedicato al tema del fondo da 500 milioni di euro destinato nella legge di bilancio a politiche attive per il lavoro, ovvero a quella parte di formazione destinata ai lavoratori a rischio o nell’accompagnamento al lavoro dei disoccupati.

 

“E’ stato un incontro dagli spunti positivi – sottolinea Donazzan, – il Ministro Orlando ha letto il documento che le Regioni avevano elaborato ancora per il ministro Catalfo dove sono contenuti una serie di spunti di sintesi che chiamano in causa le competenze delle Regioni in tema di formazione e politiche attive, il ruolo delle Regione di governo della domanda-offerta di lavoro nei territori (ogni territorio ha fabbisogni differenti e strutture diverse). Stiamo parlando di un documento che propone una posizione unanime delle Regioni, al quale il Veneto ha contribuito”.

 

Sulla base documento il Ministro ha proposto incontri bilaterali.

 

“I territori dell’Italia sono diversi, come lo sono i sistemi e, quindi, ben vengano gli incontri bilaterali – evidenzia l’Assessore veneto al lavoro. - Il Veneto ha un sistema di piena collaborazione tra servizi pubblici e privati per il lavoro, i centri per l’impiego operano in stretta collaborazione con i servizi privati e ciò ha portato, ad esempio, al pieno successo del programma Garanzia Giovani”.

 

Tema principale è stato quello delle risorse.

 

“500 milioni sono una cifra importante: c’è urgenza di usare presto e bene queste risorse per programmare adeguatamente le nostre attività – precisa ancora l’assessore del Veneto, - ho proposto al Ministro di lavorare per stralci. Queste risorse attribuite per stralci alle Regioni possono servire a responsabilizzare le Regioni stesse, per fare in modo che si possano programmare le azioni da mettere in atto, tenendo conto che l’urgenza è ridurre il tempo in cui lavoratori sono senza lavoro e lavorare per filiere produttive e fabbisogni professionali”.

 

L’assessore ha parlato dei disoccupati, molti di questi sfiduciati da un anno di incertezze, da imprese in difficoltà e asfittiche, da interi settori del terziario completamente dimenticati come nello specifico i lavoratori della ristorazione, dell’accoglienza, dello spettacolo, della cultura e dello sport che non sono ricompresi negli ammortizzatori sociali né compresi nelle politiche del lavoro strutturate.

 

“Esistono comparti dove la richiesta di lavoro continua a crescere, ma dove c’è bisogno di aggiornamento veloce delle competenze – sottolinea Donazzan - mentre ci sono altri settori per cui non possiamo perdere le competenze acquisite, come ad esempio quello della moda; ci sono poi altri settori sovradimensionati, poco qualificati, come accade nel mondo del turismo per i lavoratori del sommerso, come quelli ciclici, che non sono stati riconosciuti da nessuno degli ammortizzatori sociali e da nessuno dei decreti sostegni. Lavoratori per i quali abbiamo chiesto che il Governo intervenga”.

 

Comunicato n. 636/2021 (LAVORO)