[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Demanio: Callari, in Fvg certezze per gli operatori balneari

martedì 20 aprile 2021


Trieste, 20 apr - "È molto grave che i Governi precedenti
abbiano trascurato il tema delle concessioni demaniali marittime.
Non si può sottovalutare che molte delle risorse a disposizione
dello Stato provengano proprio dal comparto turistico. In gioco
non ci sono solo i diritti dei concessionari, ma l'intero indotto
generato dall'utilizzo turistico delle nostre spiagge. La
speranza è che nel prossimo futuro l'Esecutivo Draghi, con il
ministro del Turismo Garavaglia, riformi finalmente l'intero
sistema che ancora oggi è sottoposto a norme, codici e
regolamenti vecchi di decenni".

Lo ha affermato oggi l'assessore regionale al Demanio del Friuli
Venezia Giulia, Sebastiano Callari, durante la riunione della
competente Commissione della Conferenza delle Regioni.

"Quella odierna è stata una seduta interlocutoria, utile comunque
per fare il punto della situazione. Si è deciso di chiedere un
incontro urgente con il ministro Garavaglia anche se - spiega
Callari - è molto probabile che l'intera questione possa essere
presa in mano appena il prossimo ottobre per non mettere in
difficoltà i concessionari che si stanno organizzando per la
stagione balneare ormai alle porte".

Nel corso della riunione l'assessore Callari ha evidenziato che
il Friuli Venezia Giulia ha saputo dare importanti certezze agli
operatori del settore.

"Nella nostra Regione possiamo affrontare l'estate in assoluta
tranquillità - sottolinea l'assessore -. Il Governo non ha
impugnato, infatti, la parte della nostra legge di bilancio
relativa alla proroga tecnica al 31 dicembre 2021 delle
concessioni demaniali marittime. Questo provvedimento, frutto di
una intensa interlocuzione con il Ministero, ha di fatto
riaffermato l'autonomia legislativa del Friuli Venezia Giulia".

"Una decisione politica che è stata rafforzata recentemente dalla
sentenza 51 del 2021 del Tar del Friuli Venezia Giulia che ha
sancito la corretta applicazione della norma proprio perché in
grado di dare certezza agli operatori e ai dirigenti degli enti
locali chiamati ad applicarla in un momento - ricorda Callari in
conclusione - caratterizzato dalla grave emergenza pandemica".
ARC/RT/ma