[Comunicato stampa Giunta regionale Veneto]
PIANO RIORDINO TERRITORIALE. ASSESSORE CALZAVARA, “DALLA REGIONE SOSTEGNO ALLE UNIONI DI COMUNI. L’ESERCIZIO ASSOCIATO DI FUNZIONI PER FAVORIRE LA COMPETITIVITA’ E ECONOMIE DI SCALA”

martedì 25 maggio 2021


 

La Giunta regionale ha approvato su proposta dell’Assessore al Bilancio, Programmazione ed Enti locali, Francesco Calzavara, i provvedimenti che fissano i criteri e le modalità per l’erogazione di contributi finalizzati al sostegno dell’esercizio associato di funzioni fondamentali nell’Unione di Comuni, nelle Unioni montane e della convenzione tra comuni.

 

I provvedimenti passano ora all’esame della Prima Commissione consiliare per il rilascio del parere ai fini della loro definitiva approvazione.

 

“La Regione del Veneto ha, da tempo, riconosciuto l'importanza strategica dell’esercizio associato di funzioni da parte dei comuni, per favorire da un lato lo sviluppo della competitività territoriale anche attraverso la definizione di politiche di incentivazione e sostenere, dall’altro, la creazione di una ‘rete interistituzionale’ -spiega l’Assessore con delega agli Enti Locali -. Un passo decisivo per un federalismo funzionale, che oltre a perseguire un riordino territoriale mira a promuovere una semplificazione dei livelli di governo presenti nel territorio”.

 

“La dimensione associativa e l’esercizio di funzioni fondamentali sono i due parametri essenziali per accedere ai contributi regionali e a quelli statali ‘regionalizzati’ – continua Calzavara -. Dal 2006 la Regione del Veneto partecipa, infatti, al riparto delle risorse finanziarie stanziate dallo Stato per il sostegno dell’associazionismo comunale. Per il 2021 i fondi che verranno assegnati al Veneto hanno destinazione vincolata alle Unioni di Comuni e alle Unioni montane, e concorrono a sostenere le spese di funzionamento per l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali per conto dei comuni ad esse appartenenti”.

 

“Nell’ambito delle politiche di riordino istituzionale la Regione riconosce e incentiva l’esercizio associato delle funzioni fondamentali a favore delle Unioni di Comuni e delle Unioni montane, al fine di assicurare maggiore efficienza nell’erogazione dei servizi alle comunità locali – continua l’Assessore -. In Veneto contiamo 16 Unioni di Comuni che associano complessivamente 57 comuni; il 31,6% di questi (18 per la precisione) ha una dimensione demografica inferiore ai 5.000 abitanti, i cosiddetti ‘piccoli comuni’. La fascia composta dai comuni compresi tra i 5.000 e i 15.000 abitanti ha la concentrazione maggiore, con 33 comuni, appartenenti a tutte le province, tranne Rovigo e Belluno, con una netta prevalenza della provincia di Padova. I comuni associati in Unione con popolazione superiore ai 15.000 abitanti sono 6, delle province di Venezia, Padova e Treviso”.

 

“Le unioni montane sono 17, distribuite tra le Province di Belluno, Vicenza, Verona e Treviso e associano 121 Comuni tra i 157 montani e parzialmente montani – conclude Calzavara -. Le Unioni montane costituiscono, in via prioritaria, la forma di esercizio associato di funzioni e servizi comunali per i Comuni appartenenti all’area geografica montana”.

 

Nella scelta delle modalità di gestione associata i singoli Comuni possono, infatti, optare tra l’Unione di Comuni (art. 32 Tuel) e l'attivazione di Convenzioni (art. 30 Tuel). Le due opzioni non sono necessariamente alternative e i due strumenti possono essere utilizzati in modo complementare, nel rispetto del principio di esercizio integrale della funzione.

 

Sempre nell’ambito delle disposizioni in materia di enti locali, la Giunta regionale ha riconosciuto e approvato anche il nuovo l’ambito territoriale dell’Unione montana del Bassanese (già Unione montana del Brenta) costituita dal territorio dei comuni di Bassano del Grappa, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino, Solagna e Valbrenta. Con l’ampliamento dell’ambito territoriale le funzioni amministrative delegate dalla Regione dovranno, quindi, essere estese al riaggregato comune di Romano d’Ezzelino per la parte montana, in particolare il regolamento sulla “Disciplina della raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati” ma anche il “Piano della viabilità silvo pastorale”.