[Comunicato stampa Giunta regionale Friuli Venezia Giulia]
Prosecco: Fvg con Veneto per ferma posizione contro Prosek croato

martedì 14 settembre 2021


Udine, 14 set - La Regione Friuli Venezia Giulia con la vicina
Regione Veneto ed assieme al Consorzio Prosecco daranno tutto il
supporto tecnico necessario al ministero delle Politiche agricole
per costruire il fascicolo di opposizione contro la domanda di
riconoscimento del Prosek da parte della Croazia.

Lo ha reso noto l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari
del Friuli Venezia Giulia ricordando che solo lo Stato membro
dell'Unione europea portatore di interesse, in questo caso
l'Italia, può opporsi al riconoscimento della denominazione per
il vino bianco passito croato.

Nella stesura del dossier non verrà tralasciata la vicenda Tokaji
che, anzi, sarà usata come argomentazione al contrario in difesa
del Prosecco. La vicenda ha infatti caratteristiche simili, posto
che allora l'Unione europea privilegiò il valore della
denominazione rispetto a quello della storicità del vitigno per
ammettere il riconoscimento del Tokaji ungherese a scapito del
Tocai friulano.
Per l'assessore la linea del "due pesi e due misure" è
inammissibile.

Anche alla luce di alcune recenti sentenze della Corte di
giustizia europea, la denominazione deve essere tutelata da
possibili assonanze, il che rende incomprensibile e
ingiustificato l'accoglimento della domanda di riconoscimento
avanzata dalla Croazia. Secondo l'assessore anche la tipologia
del vino conta poco: il Tokaji ungherese, essendo un vino dolce,
non aveva nulla a che fare con il Tocai friulano, ma ciò non fu
sufficiente a tutelare la denominazione di quest'ultimo; allo
stesso modo il fatto che il Prosek sia un vino bianco passito,
non diminuisce l'entità del danno in cui può incorrere il
Prosecco italiano.

Giovedì in sede di Commissione politiche agricole (Cpa) della
Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Friuli
Venezia Giulia e Veneto chiederanno la sottoscrizione di un
documento unitario a difesa delle denominazioni italiane
dall'abuso di utilizzo di etichette "Italian sounding".

L'assessore conferma infine che l'interlocuzione politica è
strettissima a tutti i livelli e si sta facendo pressione in ogni
sede europea per difendere la posizione italiana con assoluta
trasversalità da parte di tutti gli schieramenti.
ARC/SSA/pph