FASCICOLI
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome
Documento approvato
 

Roma, 10 luglio 2003

INDIRIZZI PER I RAPPRESENTANTI DELLE REGIONI IN SENO AL COMITATO DI MONITORAGGIO DI CUI ALL’ART. 1 COMMA 3BIS DEL DECRETO LEGGE N.7/02 COME CONVERTITO DALLA L.55/2002, ALLA LUCE DELLE FUNZIONI ATTRIBUITE ALLO STESSO COMITATO DALLA LEGGE 17 APRILE 2003 N. 83 DI CONVERSIONE DEL DECRETO LEGGE N.25/2003

LE REGIONI

-         in relazione alla presenza di due rappresentanti designati dalle Stesse in seno al comitato di monitoraggio previsto dalla legge 55/02,

-         alla luce delle funzioni che la legge 17 aprile 2003 n. 83 di conversione del decreto legge n.25/2003 attribuisce al comitato paritetico in oggetto,

individuano i seguenti indirizzi per i rappresentanti regionali in merito alla loro partecipazione ai lavori del richiamato Comitato:

L’art. 3, c.1 del D.L. 25/03 convertito nella L. 83/2003 prevede i criteri di priorità di valutazione di impatto ambientale da parte del Ministero dell’Ambiente.

Mentre i primi tre criteri risultano sufficientemente espliciti, alcuni problemi interpretativi si pongono sulla portata del quarto criterio: (progetti che “comportano un miglioramento dell’equilibrio tra domanda ed offerta di energia elettrica, almeno a livello regionale, anche tenendo conto degli sviluppi della rete di trasmissione e delle nuove centrali già autorizzate”).

Tale criterio, a giudizio delle Regioni va attuato tenendo conto del reale deficit a livello regionale, quale prima presupposto per l’individuazione delle priorità.

Ulteriore presupposto, per la priorità è rappresentato dalla capacità del razionale collegamento del sistema della rete di trasmissione che deve, di per sé, risultare idoneo ad accogliere l’attivazione, evitando congestione della rete medesima e squilibri territoriali dell’intero sistema e delle suo macroaree.

In tale prospettiva, appare essenziale disporre di un’analisi del G.R.T.N. non solo sulla stima previsionale delle esigenze energetiche e delle potenze installabili ma, come previsto dall’art. 3 c.3 della citata legge 83, sui flussi di energia elettrica, anche di importazione, e sull’assetto della rete, in particolare sulle criticità della configurazione attuale e del suo sviluppo.

In caso di elementi di dubbio sul verificarsi dei criteri succitati potrà essere richiesto dai rappresentanti regionali nel Comitato, all’Assessore della Regione interessata, un riscontro sull’esistenza e validità dei presupposti che comportino l’individuazione di uno o più progetti come prioritari. Un eventuale riscontro negativo da parte della Regione interessata, a seguito della richiesta dei rappresentati regionali nel Comitato, dovrà essere dalla stessa Regione adeguatamente motivato.

Roma 10 luglio 2003