FASCICOLI
Conferenza dei Presidenti delle Regioni
e delle Province autonome

DOCUMENTO APPROVATO

 

ROMA, 29 aprile 2004

PROPOSTA PER LA RIFORMA DELL’ENIT

Premesse generali

Quale che sia il nuovo assetto costituzionale delle competenze in materia turistica, l’esigenza di disporre di un organismo nazionale investito del compito di promuovere l’immagine unitaria dell’Italia all’estero permane; addirittura tale esigenza diviene più urgente ed attuale, quanto più si considera che, nel contesto dell’economia globalizzata, la competitività di ogni “sistema regionale” di offerta turistica dipende in misura considerevole dalla attrattività del “sistema – paese”; attrattività di cui la massima visibilità del marchio nazionale, nel nostro caso la “Marca Italia”, è elemento determinante.

Le Regioni e le Province autonome convengono sulla necessità di individuare nella creazione di un nuovo soggetto snello ed efficiente l’ipotesi di lavoro su cui confrontarsi per dare una risposta alle esigenze sopra evidenziate che affidi al sistema regionale, ai sensi del rinnovato ordinamento costituzionale, un ruolo preminente nella sua gestione.

La riforma dovrà avvenire con apposita legge statale in sostituzione della L. 292/1990 o con altro strumento legislativo individuato dal Governo che, comunque, assicuri celerità alla sua attuazione.

Nel perseguire tale obiettivo si dovrà avere cura di non disperdere le esperienze e le professionalità formatesi nell’Enit in tanti anni di attività, pur nell’ottica di apportare le modifiche organizzative ritenute congrue alle finalità perseguite comprese quelle di acquisire nuove professionalità se ritenute indispensabili ai nuovi compiti.

Le Regioni e le Province autonome concordano che come questione preordinata al resto vi è l’esigenza che l’attuale sostegno alla promozione turistica italiana da parte dello Stato (al momento assegnata in modo assolutamente insufficiente con gli stanziamenti all’Enit) sia aumentata avuto riguardo a quanto già avviene negli altri paesi europei competitori (Francia, Spagna ecc.).

A solo titolo di paragone, non si ritiene possibile che lo Stato italiano possa destinare alla promozione turistica meno di quanto mette oggi a disposizione la Francia per il solo mercato italiano.

Le Regioni e le Province autonome chiedono che siano ripristinate, almeno, le risorse assicurate negli anni precedenti, prima delle ultime decurtazioni che hanno portato le attuali assegnazioni annuali a 25 milioni di Euro. Non si vede come altrimenti le Regioni possano avere interesse ad un sostegno finanziario alla futura Agenzia piuttosto che, come avviene oggi, agire per conto proprio sui mercati mondiali.

Parallelamente, per dare ulteriore possibilità di implementazione all’attività della nuova Agenzia, va garantito alle Regioni, nella logica di un corretto federalismo, un finanziamento annuale di 150/180 milioni di Euro.

Fermo restando tale questione prioritaria, di seguito si evidenziano le caratteristiche principali che si reputa dovrebbe avere tale nuovo organismo di cui dovrà essere attentamente valutata l’immagine già a partire dalla sua denominazione, dal marchio e dal logo:

Le finalità

Al fine di dotare il “sistema paese” di uno strumento più efficace per la promozione dell’immagine turistica unitaria dell’Italia all’estero, nonché per rispondere all’esigenza dei “sistemi regionali” di offerta turistica di disporre di un supporto operativo funzionale ai rispettivi obiettivi di internazionalizzazione, si propone l’istituzione dell’Agenzia Italiana per la promozione del turismo.

L’istituzione dell’Agenzia avviene per legge che ne disciplina l’organizzazione ed il funzionamento.

L’Agenzia rappresenta lo strumento unitario delle Regioni, delle Province autonome, del Ministero delle Attività Produttive per la realizzazione delle iniziative finalizzate a promuovere l’offerta turistica italiana all’estero e a sostenere i processi di internazionalizzazione del sistema delle imprese operanti nel settore del turismo.

Pur assumendo natura di soggetto pubblico deve poter consentire al sistema delle imprese operanti nel settore del turismo, di concorrere - con l’apporto di idee ed eventualmente di risorse - alle scelte relative alla sua organizzazione e all’attuazione delle azioni promozionali.

Natura giuridica

Agenzia pubblica, composta dallo Stato, dalle Regioni e Province autonome.

L’agenzia ha personalità giuridica pubblica ed è dotata di autonomia regolamentare, organizzativa, patrimoniale, contabile e di gestione.

Competenze

Partendo dalla consapevolezza che le attività di promozione del turismo costituiscono uno strumento importantissimo di intervento per lo sviluppo dell’economia nazionale le aree di competenza dell’Agenzia possono sintetizzarsi con le seguenti:

a)     La promozione all’estero dell’immagine turistica unitaria delle varie tipologie di offerta turistica italiana;

b)    la promozione integrata delle risorse turistiche delle Regioni italiane in collegamento con le produzioni di qualità degli altri settori economici e produttivi, la cultura e l’ambiente;

c)     la promozione delle risorse turistiche nei processi di internazionalizzazione dell’economia italiana;

d)    la promozione di servizi e di attività funzionali alla commercializzazione dell’offerta turistica nei mercati esteri e all’internazionalizzazione del sistema turistico italiano.

Per lo svolgimento di tali attività l’Agenzia opera sostanzialmente su quattro filoni:

1.     attività dirette finalizzate a promuovere l’immagine dei vari prodotti turistici collegati a quella che comunemente viene definita “Marca Italia” ed anche in rapporto ad iniziative intersettoriali da realizzare in collegamento e collaborazione con le azioni di ICE, Ambasciate, Consolati, Istituti italiani di Cultura;

2.     attività di servizio alle Regioni svolte attraverso il semplice supporto e assistenza agli Uffici e alle Agenzie regionali e a operatori turistici operanti nel quadro di iniziative regionali;

3.     attività promo-pubblicitarie, di comunicazione e pubbliche relazioni svolte, dietro corrispettivo, su commissione da parte degli Uffici e delle Agenzie regionali, nonché da imprese in forma singola o associata;

4.     attività di studio e monitoraggio dei principali e/o emergenti mercati turistici internazionali, tale attività comprende la realizzazione di indagini o ricerche commissionate, dietro corrispettivo, da Regioni o soggetti privati.

L’Agenzia provvede ad integrare le attività di promozione economica con le iniziative di cooperazione con i paesi in via di sviluppo  e con le altre iniziative di rilievo internazionale ai sensi della normativa statale e regionale di Promozione all’estero dell’immagine turistica unitaria dell’Italia (comunicazione della c.d. “Marca Italia”) in stretta collaborazione con gli Assessorati regionali al turismo.

Struttura,  risorse umane e strumentali

Una sede centrale e uffici all’estero (eventualmente in collegamento con uffici similari).

Le attuali delegazioni ENIT dovranno essere rinnovate sia nell’organizzazione degli spazi che nella tipologia dei servizi offerti. Dovranno essere trasformate in modo tale da diventare dei punti di incontro, ovvero dei luoghi dove gli operatori pubblici e privati italiani possano trovare un punto di riferimento logistico per incontrare i propri interlocutori stranieri, nelle migliori condizioni di accoglienza ( previsione di caffetterie et similia).

Il personale, in grado di soddisfare i più elevati requisiti di qualificazione, sia in termini di conoscenza dei prodotti turistici, che di competenze linguistiche, dovrà partecipare periodicamente ai programmi di aggiornamento ovvero agli educational organizzati dalle Regioni per porlo in condizione di promuovere al meglio i rispettivi prodotti.

In ordine all’organizzazione interna dovrà essere attentamente valutata l’attuale dotazione organica e le professionalità presenti al fine di verificare eventuali carenze ovvero necessità riorganizzative da attuare anche prevedendo l’utilizzo di personale provenienti da altri soggetti pubblici e privati (“in primis” dalle Regioni).

ORGANI DELL’AGENZIA

Premessa 

Nel quadro del nuovo ordinamento costituzionale la Conferenza permanente Stato – Regioni costituisce la massima istanza istituzionale di raccordo e coordinamento tra Stato e Regioni; essa si configura come il foro ideale deputato alla concertazione ed alla definizione anche degli indirizzi generali della politica turistica nazionale.

L’esistenza di un quadro di indirizzi di politica turistica nazionale condiviso, frutto di una comune elaborazione delle Regioni e dello Stato, è il presupposto per un esercizio più efficace delle competenze di cui ciascuna Regione è depositaria, nei limiti del proprio ordinamento ovvero della propria sfera territoriale ed è altresì la condizione per uno sviluppo più armonico del “sistema nazionale di offerta turistica”; sistema che, per preservare la propria attrattività e competitività a livello internazionale, non può prescindere da un  grado adeguato di coesione.

La Conferenza permanente Stato – Regioni, esercita un ruolo politico di indirizzo sulla attività dell’Agenzia approvando il documento di programmazione triennale, nominando il Consiglio di Amministrazione e il suo Presidente.

Presidente

Viene nominato dalla Conferenza Permanente Stato-Regioni nell’ambito dei membri del Consiglio di Amministrazione.

E’ il rappresentante legale e presiede il Consiglio di Amministrazione.

Consiglio di Amministrazione

E’ nominato dalla Conferenza Permanente Stato-Regioni.

Si compone di 11 membri esperti, di cui 2 designati dal Governo, 6 dalle Regioni e 3 dalle principali Associazioni imprenditoriali.

N.B. In ogni caso i rappresentanti regionali si raccordano periodicamente con il Coordinamento interregionale del turismo.

Il C.d.A. adotta i principali atti dell’Agenzia acquisito il parere obbligatorio del Comitato tecnico-consultivo, e predispone i documenti di Programmazione dell’attività triennale che, come precisato precedentemente, è poi deliberato della Conferenza Stato-Regioni.

Il C.d.A.  dura in carica tre anni e i suoi componenti possono essere riconfermati.

Amministratore delegato

E’ scelto dal Consiglio di Amministrazione fra i suoi componenti (è possibile anche l’ipotesi che possa essere scelto all’esterno tra persone particolarmente qualificate). Resta in carica tre anni e può essere rinnovato.

Adotta i provvedimenti in materia di personale e di utilizzo delle risorse finanziarie;

Adotta tutti gli ulteriori atti, non di competenza del C.d.A., necessari alla gestione delle attività dell’Agenzia, fermo restando gli atti attuativi di competenza della dirigenza.

In alternativa alla nomina dell’Amministratore delegato il C.d.A. potrebbe nominare un Direttore Generale come livello apicale della dirigenza, che quindi non rientrerebbe tra gli organi.

Comitato tecnico-consultivo

E’ un organo con rappresentanti esperti indicati da ogni Regione e Provincia autonoma con compiti di consulenza sui principali atti dell’Agenzia (sulla relazione previsionale e programmatica e sui bilanci dell’ente).

Compito del Comitato è anche quello di fornire un’assistenza tecnica di alto profilo nella elaborazione delle scelte di maggiore rilevanza strategica.

Presieduto dal Presidente alle riunioni vi partecipa anche l’Amministratore delegato ovvero il Direttore Generale.

Collegio dei revisori

E’ composto da un Presidente, da due membri effettivi e da due membri supplenti, nominati dalla Conferenza Stato-Regioni.

FINANZIAMENTO

In sintesi le entrate dell’Agenzia si possono così riassumere:

Ø     Finanziamento erogato dal Ministero;

Ø     Finanziamento erogato dalle Regioni e Prov. autonome;

Ø     Compensi per servizi e prestazioni forniti a soggetti pubblici e privati;

Ø     Compartecipazioni  di Regioni, Stato e altri soggetti pubblici per iniziative promo-pubblicitarie specifiche.