FASCICOLI
Conferenza dei Presidenti delle Regioni
e delle Province autonome

DOCUMENTO APPROVATO

 

ROMA, 20 maggio 2004

Schema di Decreto legislativo concernente  “Istituzione del Servizio Nazionale di valutazione del sistema di istruzione e di istruzione e formazione nonché  riordino dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell’istruzione ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53”.

Le Regioni, esaminato lo schema di decreto in oggetto, rilevano numerose criticità di merito e una questione preliminare: il provvedimento, incidendo sulle competenze regionali in materia di istruzione e formazione professionale, deve essere adottato, ai sensi dell’art. 1, comma 2. della L.53/2003, previa intesa con la Conferenza Unificata; sullo stesso, pertanto, non è sufficiente acquisire il parere delle Regioni e delle Autonomie Locali.

Nel merito rilevano che lo schema di decreto :

·        prefigura due distinti sistemi, uno di istruzione e uno di istruzione e formazione professionale;

·        assimila i “livelli essenziali di prestazione”, di cui alla lett. m) dell’art. 117 novellato della Costituzione, agli “standard minimi formativi richiesti per la spendibilità dei percorsi”, di cui all’art. 7, comma 1., lett.c), della L. 53/2003.

A tal proposito si rileva l’intenzione di individuare “indicatori utili al miglioramento del sistema della formazione professionale” d’intesa con il Ministero del Lavoro, limitando l’apporto delle Regioni al semplice “sentita la Conferenza Unificata”;

·        pur definendo l’INVALSI non più ente strumentale ma ente di ricerca, ne accentua i vincoli di sostanziale dipendenza dal Ministero, che non consentono l’esercizio indipendente di valutazione, mancando di una terzietà, secondo i più moderni sistemi di valutazione.

E’ indicativo di ciò il fatto che la composizione del direttivo prevede un solo rappresentante regionale su sei componenti.

Al riguardo, poi, si sottolinea che la rappresentanza regionale all’interno del Comitato direttivo è designata non più dal Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome, come previsto nella prima versione del testo, ma dal Presidente della Conferenza Stato-Regioni. Si ritiene che tale previsione non sia proceduralmente corretta in quanto l’obiettivo è quello di garantire la rappresentatività della componente istituzionale regionale nel Comitato direttivo.

Per i suesposti motivi ed al fine di consentire un approfondimento istruttorio congiunto per apportare dei miglioramenti al testo dello schema di decreto legislativo in oggetto, le Regioni chiedono il rinvio della discussione del punto.

Roma, 20 maggio 2004