FASCICOLI
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome
Documento del Giorno
 

18 e 19 giugno 2003

CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

DOCUMENTO SULLA MOBILITA’ SANITARIA INTERREGIONALE

Nella Conferenza dei Presidenti della Regioni e delle Province Autonome del 19 giugno 2003 i Presidenti hanno concordato sulle seguenti modalità per quanto attiene la mobilità sanitaria interregionale.

Per l’anno 2003:

Le modalità concordate, di seguito elencate, vanno in vigore dal 1° luglio 2003 

Ø      adozione della tariffa unica convenzionata (TUC) sulla mobilità di tutti i soggetti dimessi  secondo le modalità ed i criteri contenuti nell’allegato documento tecnico;

Ø      alle Aziende miste in cui è effettuato il triennio di Medicina e chirurgia è riconosciuto un aumento percentuale della tariffa del 6% , riconducibile all’impatto delle attività didattiche;

Ø      per  l’Ospedale Gaslini di Genova, è previsto un aumento  delle tariffe della TUC del 15% che ricomprende al suo interno l’incremento laddove dovuto per i DRG di alta specialità..

Per l’anno 2003 l’accordo sulla tariffa unica non si applica all’ospedale Bambino Gesù in Roma.

Per l’anno 2004:

Sono stati definiti gli indirizzi, di seguito elencati, che dovranno essere approfonditi in sede tecnica e, quindi, ad istruttoria conclusa, essere presentati come proposta alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome per il tramite del Coordinamento degli Assessori alla sanità per la valutazione di merito.

I punti sui quali sui quali sono stati esplicitati gli indirizzi sono:
1.
      definire che cosa si intende per Centri di Eccellenza
2.
      definire quali sono le prestazioni che vengono classificate come “alta specialità
3.
      affrontare la problematica delle Aziende miste
4.
      definire le modalità per la mobilità di carattere generale
5.
      proporre una revisione del tariffario del 1997
6.
      Approntare una ipotesi per quanto attiene le tariffe della specialistica ambulatoriale
7.
      definire alcune problematiche particolari che si verificano solo in alcune Regioni (ad. Esempio il problema degli hanseniani)

1.
  Per quanto riguarda la definizione di "Centro di Eccellenza" si è concordato che il centro di eccellenza non coincide con l'Azienda o con la attuazione di programmi di ricerca all’interno della struttura bensì con la unità operativa che eroga le prestazioni che caratterizzano l'eccellenza e con le unità operative funzionalmente connesse, valutando il case-mix complessivo necessario per sostenere l’attività di eccellenza. Per definire l'eccellenza si fa riferimento  alla specificità della patologia e/o del trattamento posto in essere, alla capacità di attrazione, e al bacino di utenza. Per le prestazioni effettuate da tali centri è da prevedere un aumento tariffario

2.  2. Per quanto riguarda le prestazioni classificate di "alta specialità" si conviene di utilizzare quale riferimento di base il decreto del 1992 che individua le discipline di alta specialità, ed all'interno di queste individuare le prestazioni specifiche alle quali, in ragione della complessità, è possibile riconoscere una maggiorazione tariffaria. Qualora le prestazioni di alta specialità vengano effettuate in centri di eccellenza la tariffa applicabile è quella del centro di eccellenza. L'aumento tariffario proposto per le prestazioni di alta specialità è riconducibile alla rigorosità utilizzata nella identificazione delle prestazioni stesse.

3. Si conviene di accettare che alle aziende nelle quali insiste il triennio clinico di formazione della facoltà di medicina e chirurgia, in ragione dell'impatto che la didattica ha sulle attività assistenziali si ritiene di proporre un aumento tariffario del 6%.

4. Mobilità collegata ai 43 DRG: l'obiettivo è quello di scoraggiare la mobilità interregionale. La proposta potrebbe essere quella di individuare una soglia di accettabilità del tasso di ospedalizzazione specifico per ciascun DRG (considerato che alcune prestazioni possono essere appropriate perché collegate a particolari condizioni) facendo una media ponderata tra le prime 5 best practice nazionali.
Per quanto riguarda la remunerazione di questi DRG, la proposta prevede l'utilizzazione di una tariffa unica costruita tenendo conto di:

    1. la casistica che rientra nella soglia di accettabilità è pagata a tariffa intera
    2. la casistica effettuata oltre soglia /ed in quanto tale da considerarsi inappropriata in ricovero ordinario) è abbattuta di una percentuale da stabilire
    3. la casistica effettuata in Day surgery o in ambulatoriale è pagata con le specifiche tariffe ( da considerare la possibilità di pagare tutte le prestazioni utilizzando la tariffa ambulatoriale)

Dalla discussione è emerso che innanzi tutto occorre mantenere distinti i DRG medici da quelli chirurgici, possibilmente spingendo quelli medici verso la prestazione ambulatoriale.
I 43 DRG di base potrebbero eventualmente essere ampliati.
I tassi di ospedalizzazione specifici per DRG vanno fissati a livello territoriale e non di singola struttura..
In particolare per quanto riguarda per la mobilità frontaliera si rimanda ad accordi bilaterali tra le regioni.. Per la restante mobilita fatti salvi gli accordi bilaterali, si propone di adottare una remunerazione a tariffa piena, a fronte di un sistema di controlli basato su criteri condivisi a livello interregionale (da definire).

5.
      Per quanto riguarda la revisione del tariffario il gruppo tecnico ritiene che le tariffe del 1997 andrebbero modificate in rapporto alla variazione del costo dei fattori di produzione. Considerato che, allo stato, il Ministero della salute sta  elaborando una proposta di nuovo tariffario a partire dalle rilevazioni dei costi effettuate dalle regioni, si ritiene di attendere tale proposta per valutarne il merito.

6. Per quanto riguarda le prestazioni di specialistica ambulatoriale, considerato la esiguità dei dati di mobilità e che la stessa attiene alla mobilità frontaliera, si ritiene che debba farsi riferimento agli accordi bilaterali tra le regioni. Per la mobilità relativa alle prestazioni di alta tecnologia ci si riserva di valutare la situazione.

7. La Regione Puglia sottopone all'attenzione la problematica relativa agli Hanseniani in considerazione del fatto che l'unico centro di ricovero e trattamento esistente in Italia è situato in Puglia. Per tali prestazioni, fino ad oggi, non sono stati richiesti rimborsi in mobilità. Attualmente considerato che la presenza di cittadini provenienti da tutta Italia, compresi gli extracomunitari, supera di oltre 2/3 la presenza dei cittadini pugliesi, si richiede che sia data una soluzione a tale problematica.

Roma, 19 giugno 2003