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Documento della Conferenza delle Regioni del 1° ottobre

Apprendistato: osservazioni su decreto per standard e percorsi

 

(Regioni.it 2801 - 02/10/2015) Le Regioni hanno espresso l’intesa sul decreto che definisce gli standard formativi e i criteri generali per la realizzazione dei percorsi dell’apprendistato, anche se hanno sottolineato (durante la Conferenza Stato-Regioni del 1° ottobre) di due questioni aperte per le quali hanno presentato specifici emendamenti.
Le proposte emendative sono contenute in un documento approvato dalla Conferenza delle Regioni, consegnato al Governo e c pubblicato sul sito www.regioni.it (sezione “Conferenze”) di cui si riporta il testo integrale.
Osservazioni ed emendamenti per intesa sul decreto che definisce gli standard formativi dell'apprendistato e i criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato
Punto 3) O.d.g. Conferenza Stato-Regioni
Osservazioni e proposte emendative
A seguito del confronto in sede tecnica con i rappresentanti dei Ministeri interessati, svoltosi presso la Segreteria della Conferenza Stato-Regioni il 30 settembre 2015, le richieste regionali sono state accolte ad eccezione di due questioni rimaste aperte.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime, pertanto l’intesa con le seguenti richieste:
1.
Articolo 4
L’articolo 4, ai commi 3 e 4, stabilisce la durata del periodo di apprendistato anche per il terzo livello. Tale proposta appare fortemente limitativa alle prerogative delle Regioni, considerato che il D.Lgs. n.81 del 2015 all’art. 45 comma 4 attribuisce espressamente tale regolamentazione alla competenza regionale.
Si chiede pertanto l’eliminazione dei commi 3 e 4.
2.
Articolo 5
Al riguardo, si sottolinea che con riferimento ai percorsi di studio universitari (inclusi i master), di cui al comma 2, lett. e) e al comma 6, lett. f) del presente articolo, il decreto interministeriale - secondo quanto previsto dall’art. 45, comma 2 del d.lgs. 81/2015 - deve definire i principi e le modalità di attribuzione dei crediti formativi universitari (CFU) connessi con la formazione presso il datore di lavoro. Il Decreto, tuttavia, non disciplina tale previsione.
Si sollecita, pertanto, l’invio di una circolare da parte del MIUR e del MLPS a tutte le università in merito al calcolo dei CFU universitari.


( red / 02.10.15 )



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