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News



Documento della Conferenza delle Regioni del 5 maggio

Agricoltura: posizione sul Ddl per il contrasto al caporalato

 

(Regioni.it 2936 - 06/05/2016) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella riunione del 5 maggio ha approvato un documento sul Disegno di legge di contrasto al caporalato in agricoltura attualmente all’esame del parlamento.
La posizione della Conferenza delle Regioni è stata inviata dal presidente Stefano Bonaccini al Presidente della Commissione agricoltura del Senato, Roberto Formigoni, e alla senatrice Maria Grazia Gatti, relatrice della proposta.
Su tema si sono tenute recentemente due audizioni di rappresentanti della Conferenza delle Regioni (vedi “Regioni.it” n.2899 e “Regioni.it” n.2929): il 27 aprile è stato sentito Enrico Rossi, presidente della Toscana (regione che coordina la Commissione lavoro per la Conferenza delle Regioni), mentre il 10 Marzo era stato il turno di Leonardo Di Gioia, Assessore della Regione Puglia (che coordina la commissione politiche agricole per la Conferenza delle Regioni).
Si riporta di seguito ...
 

 

 


Rossi (Regioni): Audizione al Senato sul capolarato

mercoledì 27 aprile 2016

 

 

Roma, 27 aprile ‘16 (comunicato stampa) "In Audizione abbiamo evidenziato alcuni aspetti positivi del provvedimento sul capolarato, ma abbiamo anche sottolineato come vada rafforzata la legge”. Lo ha sostenuto Enrico Rossi (presidente della regione Toscana, che ha il coordinamento della materia in Conferenza delle Regioni) davanti alla Commissione Agricoltura del Senato. Rossi ha guidato una delegazione della Conferenza delle Regioni in audizione sul disegno di legge n. 2217 (contrasto sfruttamento lavoro in agricoltura).

“Ben vengano quindi questi nuovi interventi legislativi che aumentano le pene e la certezza che sia colpita l’intermediazione al lavoro agricolo, in quanto sono ormai evidenti le sofferenze e le negatività per l’intero settore dovute all’intermediazione illegale di manodopera. Fenomeno che non è più relegabile solo ad alcune Regioni. In questo disegno di legge è anche positiva l’estensione delle denunce da parte dei lavoratori.

Ma su un punto in particolare le Regioni auspicano una maggiore attenzione, ed è quello dell’introduzione della cosiddetta condizionabilità all’erogazione dei fondi. Serve, infatti, un allargamento del fattore condizionabilità anche al rispetto dei diritti dei lavoratori, introducendolo tra i fattori per l’erogazione di risorse in agricoltura. Il rispetto del diritto al lavoro va esteso in particolare anche all’acceso dei fondi europei.

Inoltre bisogna rafforzare il provvedimento intervenendo anche sul lavoro interinale e sui voucher.

Le Regioni intendono fare la propria parte – ha sottolineato Rossi - e assumersi le proprie responsabilità. In tal senso abbiamo proposto di poter avere un ruolo importante di coordinamento tra le istituzioni locali, per svolgere così in modo sempre più efficace i controlli sul territorio nella lotta contro il capolarato. Chiediamo insomma un maggior ruolo nella lotta contro il capolarato, collaborando in modo stretto con lo Stato”.






Agricoltura: Di Gioia, lotta al caporalato tassello fondamentale per la difesa del prodotto italiano di qualità

giovedì 10 marzo 2016

 

 

Audizione al Senato di rappresentanti della Commissione Agricoltura

della Conferenza delle Regioni

 

Roma, 10 marzo ‘16 (comunicato stampa) “Il contesto del lavoro nero e la piaga del caporalato in agricoltura sono componenti di una materia sensibile spesso all’attenzione delle Regioni. Sono temi su cui si avverte la necessità di un diverso clima culturale e di una normativa quadro nazionale che consentano di muovere le giuste leve per una definitiva eradicazione di tali fenomeni che peraltro incidono in maniera negativa anche sulla immagine e sulla competitività dei prodotti italiani”, è quanto ha dichiarato il Coordinatore della Commissione Agricoltura, Leonardo Di Gioia (Regione Puglia) nel corso di un’audizione al Senato (dinanzi alla commissione Agricoltura di palazzo Madama) sui disegni di legge nn. 2217 e 2119 (contrasto sfruttamento lavoro in agricoltura) alla quale ha partecipato anche l’Assessore della Regione Campania, Serena Angioli.
L’Assessore Di Gioia ha illustrato alla commissione i risultati e le opportunità dei provvedimenti adottati dalla regione Puglia, senza nascondere le aree di persistente criticità. “La riflessione che va avviata - ha spiegato l’assessore pugliese – riguarda le modalità migliori per poter contrastare il caporalato - fenomeno che nel passato è entrato purtroppo nel ‘bagaglio’ dell’impresa agricola - incidendo attraverso due modalità.
La prima leva è quella di riconoscere un ‘valore etico’ alle aziende che impiegano manodopera, ancorché stagionale, in modo regolare e rispondente alle normative. Lo si può fare agendo su ogni genere di fruizione di fondi pubblici: da quelli europei alle risorse regionali. L’importante è che gli indici o i parametri adottati per valutare i requisiti dell’impresa che accede a fondi pubblici siano dinamici, tengano cioè conto dei cambiamenti di metodologie di coltivazione e raccolta e delle innovazioni tecnologiche.
La seconda leva –ha proseguito il coordinatore della Commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni - deve incidere, come abbiamo sperimentato in Puglia, su quelle caratteristiche che finora hanno costituito dei punti forza del caporalato: trasporti e ospitalità, Il “caporale” – ha spiegato Di Gioia – fa affari approfittando proprio di alcune carenze pubbliche. Va organizzata, almeno in certi periodi, un’articolazione  del trasporto pubblico locale che metta in collegamento il personale migrante, soprattutto stagionali, con i luoghi di lavoro. E vanno incentivate le aziende in un’azione di collaborazione con il livello pubblico per la creazione di adeguati alloggi temporanei.
Si tratta di azioni – ha concluso Di Gioia – che possono portare al rafforzamento di una rete di qualità, giacché determinati comportamenti non sono solo discutibili sul piano morale, ma arrecano un grave danno all’agricoltura e all’industria alimentare italiana di qualità”.
Al termine dell’audizione l’assessore Di Gioia ha garantito alla commissione Agricoltura del Senato l’invio di ulteriori materiali di documentazione da parte degli assessorati regionali e il necessario collegamento anche con la commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni.



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