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News

 

Documento della Conferenza delle Regioni del 30 luglio

Parere su Ddl di conversione in legge del decreto enti territoriali

 

(Regioni.it 2777 - 03/08/2015) E’ favorevole, ma condizionato all’accoglimento di alcuni emendamenti il parere che le Regioni hanno espresso sul Ddl di conversione in legge del Decreto enti territoriali.
Le proposte emendative sono contenute in un documento che è stato consegnato al Governo durante la Conferenza Unificata del 30 luglio e che è stato pubblicato sul sito www.regioni.it nella sezione “Conferenze”.
Si riporta di seguito il testo integrale.
Punto 3) O.d.g. Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime parere favorevole condizionato all’accoglimento degli emendamenti contenuti nel documento consegnato lo scorso 16 luglio con la richiesta che siano recepiti nel prosieguo dell’esame parlamentare o, in subordine, accolti in altro ...
 

Documento della Conferenza delle Regioni del 16 luglio

Decreto enti territoriali: il parere delle Regioni

 

(Regioni.it 2767 - 20/07/2015) Le Regioni hanno espresso il proprio parere sul Ddl di conversione in legge del Dl che prevede disposizioni urgenti in materia di enti territoriali. Il DL in esame presenta alcuni profili di criticità sia nel merito dei contenuti sia nell’assenza di alcuni emendamenti richiesti più volte dalle Regioni e illustrati e condivisi dal Governo in sede di Conferenza Stato Regioni.
Nel documento che contiene il parere e che è stato consegnato al governo in occasione della Conferenza Unificata del 16 luglio, la Conferenza delle Regioni segnala soprattutto problematiche relative agli investimenti e ai servizi per l’impiego.
In particolare, in materia di investimenti le regioni sottolineano che “non è stato recepito l’emendamento per esclusione degli investimenti dal pareggio di bilancio in competenza per Regioni che hanno rispettato i tempi di pagamento verso fornitori”.
Quanto invece ai “servizi per ...
 





Decreto Enti Territoriali: audizione Conferenza delle Regioni

martedì 7 luglio 2015

Decreto Enti Territoriali: audizione Conferenza delle Regioni

 

Roma, 7 luglio ‘15 (comunicato stampa) Si è tenuta oggi un’audizione alla Commissione Bilancio del Senato di rappresentanti della Conferenza delle Regioni sul decreto Legge n.78/2015, “Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali”.

All’incontro hanno partecipato il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore al Bilancio della regione Lazio, Alessandra Sartore, e l’assessore al bilancio della regione Lombardia, Massimo Garavaglia, che coordina la Commissione Affari Finanziari per la Conferenza delle Regioni e che ha illustrato una serie di proposte emendative sul decreto.

“Il decreto affronta temi che riguardano principalmente i comuni – ha commentato Garavaglia al termine dell’audizione – per questo abbiamo voluto proporre alla Commissione alcuni emendamenti su una serie di questioni, fra le quali emerge in particolare il tema del rilancio degli investimenti. Questo paese ha una necessità assoluta di spesa per gli investimenti.

In estrema sintesi, noi abbiamo presentato, fra le altre, due proposte centrali.

La prima riguarda proprio gli investimenti in relazione al pareggio di bilancio. Le regioni sono l’unico livello istituzionale già obbligato per legge al pareggio di bilancio.

Noi pensiamo che di possano escludere per il 2015 dal pareggio di bilancio gli impegni in conto capitale – cioè le risorse per gli investimenti – per quelle Regioni che hanno dimostrato capacità di programmazione e flussi di cassa che permettono pagamenti nei tempi previsti dalle legge.

Si tratterebbe di un emendamento – ha spiegato Garavaglia – che non inciderebbe sui parametri europei, né sugli equilibri di finanza pubblica, ma che invece libererebbe ingenti risorse proprio per investimenti.

La seconda riguarda invece la spesa dei fondi europei Anche in questo caso – ha detto Garavaglia – si tratta di consentire che i cofinanziamenti regionali, ricordo che i progetti realizzati con finanziamenti europei sono finanziati al 50 per cento, siano fuori dall’equilibrio di bilancio. Ciò consentirebbe ,soprattutto alle regioni che sono a chiusura della fase di programmazione del settennato precedente, una mole imponente di risorse per chiudere la programmazione e spendere cosi – ha concluso Garavaglia - tutti i fondi europei previsti”.



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