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News


Bonaccini: Regioni approvano all’unanimità il rinnovo per il 2017 dell’accordo quadro dei servizi per l’impiego

giovedì 22 dicembre 2016

 

Grieco: si sta lavorando anche ad un piano nazionale per il rafforzamento

 

Roma, 22 dicembre ‘16 (comunicato stampa) Via libera dalle Regioni all'accordo con il governo che proroga per il 2017 l'attività dei centri dell'impiego con il finanziamento che copre il personale a tempo indeterminato e gli oneri di funzionamento.

“Sono soddisfatto – ha detto il presidente Stefano Bonaccini – per il sì unanime della Conferenza delle Regioni ad estendere al 2017 l'accordo che interviene per finanziare uno dei gangli fondamentali delle politiche attive per il lavoro. Si risponde così alle esigenze dei lavoratori impiegati nei centri per l’impiego e si garantisce un servizio fondamentale per i cittadini. L’accordo prevede che le risorse previste siano per due terzi a carico del governo e un terzo a carico delle Regioni. Nello specifico, quindi, l’impegno delle Regioni sarà di 70 milioni per il personale e di 15 milioni di spese per il funzionamento.

E’ nostra intenzione poi presentare al Governo per il decreto 'milleproroghe' – ha concluso Bonaccini - una richiesta di emendamento per prorogare anche i lavoratori a tempo determinato”.

Soddisfatta anche la coordinatrice della commissione Istruzione e Lavoro della Conferenza delle regioni, Cristina Grieco (assessore della regione Toscana), che ha sottolineato come, grazie all’accordo, siano stati “messi in sicurezza i centri per l'impiego” ed ha spiegato che si sta lavorando a livello nazionale per “un rafforzamento degli stessi con mille nuove unità”. Quanto ai  precari,  ha confermato Cristina Grieco "ci serve il veicolo normativo, poi le risorse andranno reperite nell’ambito del sistema regionale”.
 
Nel testo dell’Accordo, ratificato poi in Conferenza Stato-Regioni, si sottolinea “la fondamentale importanza e la necessità di un forte rilancio delle politiche attive del lavoro a livello nazionale, riconoscendo reciprocamente, a tal fine. un ruolo strategico sia delle amministrazioni centrali, sia delle amministrazioni regionali”.
Un approccio necessario anche per garantire “un miglior funzionamento del mercato del lavoro” e la “creazione di occupazione di qualità”.
La “gestione sinergica di tali servizi riveste fondamentale importanza” e ha portato “anche per l'annualità 2017 a gestire la fase di transizione di comune accordo in forte spirito di leale collaborazione, in continuità con quanto stabilito per le annualità 2015 e 2016”.
Per questo Stato e Regioni sono impegnati a:
- “garantire congiuntamente la continuità di funzionamento dei Centri per l'impiego […] secondo quanto sottoscritto con gli Accordi del biennio 2015-2016”;
- “reperire, per l'annualità 2017. le risorse per i costi del personale a tempo indeterminato e per gli oneri di funzionamento, nella misura di 2/3 a carico del Governo e di 1/3 a carico delle Regioni, confermando la ripartizione già in atto nell'anno 2016, basata sul numero effettivo di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato dell’annualità 2015”;
-“finalizzare la definizione di un piano congiunto di rafforzamento dell'erogazione delle politiche attive, mediante l'utilizzo coordinato di risorse contenute nei Piani Operativi Nazionali e Regionali, nel rispetto delle attuali allocazioni delle risorse e nel rispetto dei Regolamenti dell'Unione Europea in materia di fondi strutturali”.
Nel testo  si stabilisce infine anche l’esigenza di “ridefinire tempestivamente il contenuto dell’Accordo nel caso in cui, a seguito dell'iter legislativo della riforma in atto, venga meno la fase di transitorietà e siano rideterminate le competenze in materia di servizi per l'impiego e politiche attive del lavoro”.


- Centri per l'impiego: Bonaccini, via libera ad Accordo Stato-Regioni 2017



Centri per l’impiego: Grieco, Regioni e Governo al lavoro per rinnovo Accordo quadro 2017

giovedì 24 novembre 2016

Roma, 24 novembre ‘16 (comunicato stampa) “Stiamo lavorando per arrivare, nella prossima Conferenza Stato-Regioni, al rinnovo per il 2017 dell’Accordo Quadro per la continuità di funzionamento dei centri per l’impiego”, lo ha preannunciato Cristina Grieco, Coordinatrice della Commissione Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca della Conferenza della Regioni, “e mi auguro che si possa condividere con il Governo anche il Piano di Rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro”.

L’obiettivo del rinnovo per il 2017 è quello di garantire, anche in una fase transitoria, una continuità di servizi ai cittadini ed una sicurezza ai lavoratori dei Centri Pubblici per l’Impiego. Sul tavolo un meccanismo di compartecipazione di risorse statali e regionali, analogamente a quanto fatto per il biennio precedente, sia con riferimento al personale a tempo indeterminato effettivamente impiegato presso i servizi per l’impiego, sia con riguardo ai costi di funzionamento dei Cpi.
Per quanto riguarda il personale a tempo determinato dei Centri per l’impiego, sono in corso confronti con il Ministro Poletti che ha ribadito l’impegno ad inserire nella nuova legge di bilancio un emendamento per consentire, anche nel 2017, la stipula e la proroga dei contratti a tempo determinato, anche derogando al limite massimo di 36 mesi, posto dalla normativa vigente.


Centri per l'impiego: in legge di bilancio accantonamento per 220 milioni

 

(Regioni.it 3045 - 10/11/2016) Prosegue l’impegno congiunto delle Regioni e dello Stato per la continuità di funzionamento dei servizi pubblici per l’impiego nel quadro del rilancio, nel nostro paese, delle politiche attive del lavoro. Regioni e Stato sono infatti al lavoro per concludere il rinnovo, per il 2017, dell’Accordo Quadro in materia di Politiche Attive che era stato firmato a luglio 2015 anche per assicurare la continuità dell’attività, nel biennio 2015-2016, del personale coinvolto nei processi di riordino del sistema provinciale. L’obiettivo del rinnovo per il 2017 è quello di garantire, anche in una fase transitoria, una continuità di servizi ai cittadini ed una sicurezza ai lavoratori dei Centri pubblici per l’impiego.
Prosegue, così, il lungo percorso di confronto e di dialogo che l’amministrazione centrale e gli attori del territorio, con forte senso di responsabilità istituzionale, hanno intrapreso fin dall’approvazione della legge delega 183/2014 (Jobs Act) e del decreto legislativo 150/2015 per dare un’attuazione condivisa agli aspetti della riforma del mercato del lavoro che impattavano fortemente sui servizi del lavoro e sulle relative modalità organizzative.
Il nuovo testo dell’Accordo ripropone il meccanismo della compartecipazione di risorse statali (per due terzi del fabbisogno) e regionali (per il restante terzo), sia con riferimento al personale a tempo indeterminato effettivamente impiegato presso i servizi per l’impiego, sia con riguardo ai costi di funzionamento dei CPI. A tale riguardo, la nuova legge di bilancio all’esame del Parlamento dispone un accantonamento di risorse, per il concorso al funzionamento dei CPI, pari a 220 milioni di euro per il 2017.
Accanto alla continuità dei Cpi, il Governo e le Regioni stanno operando per realizzare con strumenti efficaci la loro necessaria implementazione, attraverso la definizione di un Piano congiunto di Rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro, in attuazione della cornice normativa definita dal Jobs Act e secondo quanto già stabilito dalla manovra sugli enti locali (art. 15, DL 78/2015). Il Piano rappresenta uno strumento per il potenziamento dei servizi per il lavoro all’interno di un quadro unitario e condiviso, pur nel rispetto delle specificità territoriali e prefigura, tra l’altro, anche l’immissione di mille unità aggiuntive di operatori qualificati, cui si aggiungeranno altri seicento operatori specializzati sul versante dell’inclusione sociale attiva: 1.600 unità aggiuntive che - seppur a termine - andranno ad affiancare il personale dei CPI nello svolgimento dei loro compiti. Ciò nella consapevolezza che solo investendo nel sistema si pongono le condizioni di reale sostenibilità di miglioramento, soprattutto nell’attuale contesto di carico amministrativo e di sofferenza che i servizi per l’impiego stanno fronteggiando da anni con grande impegno e responsabilità.
Ma l’attenzione delle istituzioni è rivolta anche al personale a tempo determinato dei Cpi, che negli anni ha prestato la propria attività e che rappresenta un bagaglio di competenze e professionalità che non può essere disperso, se veramente si vuole costruire un modello forte ed efficace di erogazione delle politiche del lavoro. Regioni e amministrazioni centrali stanno lavorando per l’inserimento nella nuova legge di bilancio di un emendamento teso a consentire, anche nel 2017, la proroga dei contratti a tempo determinato del personale dei Cpi.
Si tratta di tasselli importanti del sistema, che si inseriscono in un quadro sicuramente complicato e per diversi aspetti ancora da costruire, in cui però ciascun attore istituzionale fa la sua parte per contribuire, in modo attivo, a migliorare il sistema del lavoro a livello nazionale, in un’ottica di maggiore efficienza e omogeneità della macchina amministrativa e di reale efficacia degli interventi.

 



( red / 10.11.16 )



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