Pnrr: Conferenza Regioni in Audizione al Senato su attuazione

venerdì 20 maggio 2022


Roma, 20 maggio 2022 (comunicato stampa) Audizione al Senato di una delegazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sul decreto-legge (30 aprile 2022, n. 36) recante “Ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.
Sono intervenuti Gaetano Armao, Coordinatore della Commissione affari europei e internazionali e Vicepresidente della Regione Siciliana, e Arno Kompatscher, Presidente della Provincia autonoma di Bolzano.
“Le Regioni intendono migliorare l’attuazione del Pnrr. – spiega Armao - Ribadiamo quindi la necessità di rafforzare i percorsi di collaborazione istituzionale. Sono un valore della Repubblica e il futuro del nostro Paese.
In tal senso passi avanti sono stati fatti sul piano della governance e nella fase attuativa, ma purtroppo non coinvolgendo adeguatamente le Regioni in quella programmatoria. Infatti si trovano spesso avvisi nei siti ministeriali senza che siano state coinvolte le Regioni nella formazione dei fabbisogni e nell’analisi dei contesti. Inseguiamo così i bandi che i ministeri pubblicano.
Serve quindi un maggior raccordo tra Regioni e Governo per una migliore esecuzione ed efficacia anche finanziaria. Ad esempio, per il finanziamento dei “Progetti Bandiera” delle Regioni è da creare un apposito fondo per dare certezza su tempi e risorse. E’ un tema importante, i Progetti Bandiera devono essere punti di eccellenza della collaborazione tra Stato e Regioni. Uno specifico fondo presso il Mef è un elemento imprescindibile per fluidificare il percorso decisionale.
Per quanto riguarda le Zes, le zone economiche speciali, si evidenziano problemi di reclutamento del personale e termini dei procedimenti, anche una rimodulazione dei perimetri è sempre più necessaria.
Alcune modifiche interessano le anticipazioni di cassa, l’accesso ai finanziamenti e le assunzioni di personale, in particolare nei comuni delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome”.
“Anche i piccoli Comuni delle autonomie speciali vanno coinvolti nell'attuazione degli interventi PNRR, – evidenzia Kompatscher – finora esclusi dal poter accedere ai finanziamenti.
L’ordinamento generale prevede che noi ci autofinanziamo perché abbiamo una compartecipazione alla fiscalità generale, però sappiamo che l’eccezione sono le risorse europee, in quel caso lì ovviamente ci dovrebbe essere l’accesso per i nostri comuni.
Va esplicitata quindi una deroga al principio generale. La clausola di salvaguardia permette proprio di evitare queste difficoltà nell’interpretazione e il rischio di ricorsi.
E’ necessario un maggior coinvolgimento sia delle Regioni a Statuto ordinario che di quelle a Statuto speciale anche per evitare il rischio che i bandi vadano deserti, non tenendo conto delle peculiarità territoriali.
Ad esempio la competenza esclusiva legislativa per le costruzioni anche in ambito scolastico sono delle Regioni a statuto speciale. Nei progetti per la posizione di scuole e asili nido si devono rispettare le normative autonome, ma ci sono bandi accettati solo per progetti che rispettano la normativa statale. La normativa provinciale ovviamente è in linea non solo con quella statale ma anche con quella europea e alle volte è addirittura più rigorosa.
Pertanto l’attuazione del Pnrr si può migliorare coinvolgendo prima Regioni e Autonomie, rendendo così possibili e più efficaci gli interventi”.

Documento approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome l'11 maggio 2022

Le foto dell'Audizione