Conferenza Regioni
e Province Autonome
Doc. Approvato - Consiglieri parità: parere su riparto fondo per attività

giovedì 18 novembre 2010


in allegato il documento informato pdf

 

Conferenza Regioni, Anci, Upi

 

10/115/CU6/C9-C8

 

SCHEMA DI DECRETO DEL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DI CONCERTO CON IL MINISTRO PER LE PARI OPPORTUNITÀ E IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, DI RIPARTO DEL FONDO PER L’ATTIVITÀ DELLE CONSIGLIERE E DEI CONSIGLIERI DI PARITÀ

– ANNUALITÀ 2010

 

Punto 6) odg Conferenza Unificata

 

Osservazioni generali:

 

  1. Il decreto relativo al riparto del Fondo di cui sopra è riferito all’annualità 2010, quindi si tratta, in pratica, di una sorta di consuntivo;
  2. L’ammontare del Fondo, già esiguo all’origine,  pari a 4.398.462,00 euro è stato decurtata con il DL 5 agosto 2010 a 3.569.850,28 euro e ulteriormente ridotto a 3.104.610,67, per effetto di una precedente legge (133/08), che prevedeva l’abbattimento del 30% delle spese sostenute dalle PA, in ordine agli “organi collegiali”;
  3. Dei 3.104.610,67 euro, sono stati assegnati alle regioni per il 2010 2.173.227,47 corrispondenti al 70%, dell’intera somma, secondo quanto previsto dal DLGS 11 aprile 2006, n. 198, che prevede per l’ulteriore 30% l’assegnazione allo Stato;
  4. Lo stesso DLGS 198/2006, modificato dal DLGS 25 gennaio 2010, n.5, differenzia l’indennità  in base all’appartenenza dei Consiglieri tra regioni e province, nonché in relazione al ruolo ricoperto di consigliere effettivo o supplente e all’appartenenza di comparto (dipendenti pubblici, lavoratori autonomi).

 

Sulla base di quanto esposto, tenuto conto che il decreto deriva da interpretazioni della normativa in atto e del fatto che si tratta di una somma a consuntivo, pur sottolineando:

  1. L’esiguità delle risorse mese in campo, peraltro anche ulteriormente decurtate, in relazione all’impegno istituzionale richiesto;
  2. L’ingiustificata attribuzione di circa un terzo al Consigliere nazionale in rapporto alla numerosità e alla complessità dei compiti anche dei Consiglieri regionali/locali;
  3. Le pesanti disparità nelle indennità dei Consiglieri sul piano quantitativo in relazione al ruolo di “effettivo” o supplente” ed in base all’appartenenza (dipendenza pubblica o lavoro autonomo),

 

la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’Anci e l’Upi esprimono parere favorevole condizionato all’accettazione di un preciso impegno politico da parte del  Governo a :

 

1.      rivedere, a partire dal 2011, la normativa in atto ed in particolare l’ammontare del Fondo e la sua articolazione tra livello centrale e regionale/provinciale;

2.      rivedere le indennità a favore dei consiglieri effettivi e supplenti individuando un maggior equilibrio tra esse sia in termini quantitativi che in relazione al ruolo di lavoratori autonomi o dipendenti.

 

Roma, 18 novembre 2010

181110_cons__parita.pdf