
UE: REGIONI IN CORTEO A BRUXELLES, NO TAGLI AI FONDI
giovedì 7 ottobre 2010
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TRA LE BANDIERE ANCHE QUELLE ITALIANE DEL CENTRO-NORD
(ANSA) - BRUXELLES, 7 OTT - I rappresentanti delle regioni
europee, preoccupati per i possibili tagli ai fondi Ue destinati
ai territori, hanno sfilato oggi in corteo dalla sede del land
tedesco della Baviera fino al Berlaymont, l'edificio che ospita
la Commissione europea.
A dare vita alla manifestazione, le regioni piu' ricche,
comprese le italiane del centro-nord, che potrebbero essere
maggiormente penalizzate da una nuova ripartizione degli aiuti
comunitari. Attualmente la politica di coesione destina alle
regioni 347 miliardi di euro, di cui piu' dell'80% per quelle
povere inserite nel cosiddetto obiettivo ''convergenza'' e il
16% alle altre regioni comprese nell'obiettivo
''competitivita'''. Con la revisione delle prospettive
finanziarie Ue post-2013, tra le ipotesi sul tappeto anche la
proposta di limitare i sussidi solo alle regioni povere. Una
prospettiva che non piace ai diretti interessati, a partire
dalla Baviera che ha aperto la sua sede a Bruxelles, un vecchio
castello ristrutturato davanti al Parlamento europeo, per una
grande manifestazione poi conclusasi davanti alla Commissione
dove una delegazione e' stata ricevuta dal presidente Jose'
Manuel Barroso al quale e' stata consegnata una dichiarazione
firmata da 143 presidenti.
''Ogni euro che riceviamo ne produce sette di investimenti'',
ha scandito il governatore della Bassa Austria Erwin Proll a cui
ha fatto eco il presidente francese dell'Aquitania, Alain
Rousset: ''Non intendiamo fare una guerra contro le regioni
povere dei nuovi Paesi, ma sarebbe un errore madornale togliere
i fondi a chi come noi deve affrontare i problemi creati alle
nostre aziende dalla mondializzazione''.
''Con le risorse comunitarie abbiamo sostenuto l'innovazione
e l'economia della conoscenza, non intendiamo rinunciarci'', ha
affermato l'assessore del Friuli Venezia Giulia, Vladimir Kosic.
Simonetta Saliera, vicepresidente dell'Emilia Romagna, ha
ricordato l'impulso dato nella sua regione, grazie anche ai
fondi comunitari, allo sviluppo delle imprese, in particolare in
un momento di crisi come l'attuale.
La mobilitazione delle regioni ha trovato attenzione e
disponibilita' da parte della Commissione europea, come
confermato dal presidente Barroso: ''Ora pero' dovete convincere
i vostri ministri delle Finanze'', ha affermato. La battaglia,
ha confermato il presidente del Comitato delle regioni Mercedes
Bresso, sara' infatti soprattutto sul versante degli Stati
membri. Lo scoglio principale, i Paesi contributori netti al
bilancio Ue. ''Daremo battaglia'', ha incalzato Bresso che ha
gia' preso contatti con la prossima presidenza di turno dell'Ue
quando la questione della programmazione dei fondi e della
politica Ue di coesione finira' in Consiglio. (ANSA).
PUC