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Sanità: il 26 gennaio Conferenza Regioni straordinaria
(regioni.it) Il Presidente Vasco Errani ha convocato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in seduta straordinaria monografica per giovedì 26 gennaio 2012 (ore 10.00 - Via Parigi, 11 – Roma – II piano) con il seguente Ordine del giorno:
1) COMMISSIONE SALUTE – Regione Veneto - Nuovo Patto per la Salute 2013- 2015 (Punto esaminato dalla Commissione nella riunione dell’11 gennaio 2012 e all’esame della Commissione nella riunione del 25 gennaio 2012).
( red / 20.01.12 )
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Croce Rossa: parere negativo delle Regioni su Decreto riordino


(regioni.it) Nel corso della Conferenza Unificata del 19 gennaio le Regioni hanno espresso parere negativo – salvo l’accoglimento di tutti gli emendamenti presentati – al Decreto di riordino della Croce Rossa Italiana. Gli emendamenti sono contenuti in un documento approvato dalla Conferenza delle Regioni e consegnato al Governo. Nel testo le Regioni ribadiscono che la “riorganizzazione della Croce Rossa Italiana non deve gravare, direttamente o indirettamente, in termini di costi sulle Regioni e sulle Province autonome”. Osservazione che peraltro è stta anche condivisa dai rappresentanti dell’Anci e dell’Upi. Il documento è stato pubblicato nella sezione “Conferenze” ed il link è:
http://www.regioni.it/download.php?id=238848&field=allegato&module=news
Si riporta di seguito il testo integrale.
Parere sullo schema di Decreto Legislativo di riorganizzazione dell’associazione italiana della Croce Rossa (C.R.I.) a norma dell’articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183
Punto 18) O.d.g. Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta odierna, nell'evidenziare che la riorganizzazione della Croce Rossa Italiana non deve gravare, direttamente o indirettamente, in termini di costi sulle Regioni e sulle Province autonome, esprime parere negativo salvo l'accoglimento di tutte le seguenti proposte emendative.
TESTO SCHEMA DECRETO LEGISLATIVO Art. 1 (Natura e compiti)
1. L'Associazione italiana della Croce rossa. di seguito denominata CRI, è un ente pubblico non economico su base associativa, con sede a Roma, che opera sotto l'alto Patronato del Presidente della Repubblica e sotto la vigilanza, dei Ministeri della salute e della difesa, ciascuno per le materie dì competenza. Art. 2 1. I Comitati locali e provinciali esistenti alla data del 30 settembre 2011 assumono alla data di entrata in vigore del presente decreto, la personalità giuridica di diritto privato e sono disciplinati dalle norme del titolo II del libro I del codice civile. Entro centottanta giorni, per il mantenimento dell'affiliazione alla CRI i predetti Comitati locali e provinciali si costituiscono con atto pubblico e richiedono il riconoscimento della personalità giuridica ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n.361. Art. 3 1. Al personale della CRI con rapporto di lavoro a tempo indeterminato in servizio alla data di entrata in vigore del presente decreto presso i Comitati centrale, regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano della medesima Associazione, continua ad applicarsi la normativa di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, nonché le disposizioni del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto di riferimento. Art. 7 1. Il Commissario straordinario della CRI è prorogato sino al 31 dicembre 2012. Entro tale termine procede alla approvazione dei bilanci relativi agli esercizi finanziari degli anni 2010 e 2011. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto il Commissario straordinario provvede alla riduzione del numero delle attuali componenti volontaristiche civili della CRI, ispirandosi a criteri di efficacia, efficienza ed economicità.
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EMENDAMENTI
emendamento ritenuto accoglibile Art. 1, pag. 3, lett. q), prima riga: aggiungere dopo le parole“… successive modificazioni”, “e del Decreto Ministero della Salute del 18 marzo 2011”.
emendamento ritenuto accoglibile Art. 3, pag. 4, punto 2), Terza riga: dopo “… l’innovazione”, aggiungere “sentite le Regioni e le Province Autonome," Art. 7, pag. 8, punto 2, quarta riga: dopo “… delle finanze” aggiungere “e le Regioni e le Province autonome.” Art. 7, pag. 8, punto 2, ultima riga. Dopo “… delle finanze” aggiungere “, le Regioni e le Province Autonome.”. (I rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome in merito agli emendamenti su riportati hanno chiesto di essere coinvolte nella stesura dello statuto). |
Roma, 19 gennaio 2012
( red / 20.01.12 )

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Pesca: il 26 confronto Assessori - Ministro su fondo europeo
(regioni.it) “Il 26 gennaio incontreremo il ministro delle Politiche agricole Mario Catania e insedieremo, come d'accordo, un gruppo di lavoro tra dicastero, Regioni e Agea per accelerare i processi di spesa dei fondi del Fep (fondo europeo per la pesca) 2007-2013''. Lo afferma Dario Stefàno, coordinatore della Commissione agricoltura per la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, , a margine di un convegno dove, fra l’altro, è stato affrontato il tema dei ritardi che si registrano sulla capacità di spesa da parte delle Regioni circa la dotazione comunitaria del Fondo europeo pesca 2007-2013, pari a 424 milioni di euro che, con il cofinanziamento obbligatorio nazionale arriva ad 850 milioni di euro; l'accordo prevede una ripartizione del 67% delle risorse alle Regioni e il restante 33% all'Amministrazione centrale.
“Quest'anno per quanto riguarda le nostre capacità di spesa - spiega Stefàno - ci è venuta in aiuto la parte nazionale, ma ora faremo una riunione operativa per capire le criticità che stanno provocando ritardi dovuti anche ad una congiuntura particolarmente violenta nel settore, che incrocia la prima attuazione di un Regolamento nel Mediterraneo”. L'assessore regionale non nasconde poi difficoltà che derivano anche da Agea e dal sistema informativo nazionale. “Ci siamo impegnati con il ministro - conclude Stefano - per fare il punto della situazione così come e' stato fatto per l'agricoltura, per cercare di scrostare il sistema di rigidità burocratiche che oggettivamente appesantiscono l'iter complessivo”.
( red / 20.01.12 )

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Cipe: risorse per dissesto idrogeologico nel Mezzogiorno
REGIONI ASSEGNAZIONE CIPE
- Basilicata 23.948.296,40
- Calabria 198.907.951,84
- Campania 184.451.170,06
- Campania (Giugliano) 26.236.095,00
- Molise 27.000.000,00
- Puglia 175.566.046,71
- Sardegna 25.856.687,99
- Sicilia 12.756.002,61
- Azioni di sistema 5.000.000,00
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Totale 679.722.250,61
( red / 20.01.12 )

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Cipe: bieticoltura, infrastrutture, Mezzogiorno, edilizia abitativa e scolastica, risanamento ambientale
(regioni.it) Via libera del Comitato interministeriale per la programmazione economica a opere per 5,5 miliardi: Mezzogiorno, infrastrutture, edilizia abitativa e scolastica, risanamento ambientale. Confermato il finanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione, la realizzazione di nuove infrastrutture e apertura di nuovi cantieri, contrasto del rischio idro-geologico, rilancio dei piani per l’edilizia abitativa, scolastica ed universitaria, rifinanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione.
Sbloccati dal Cipe gli aiuti nazionali per la campagna di commercializzazione 2009-2010 del settore bieticolo-saccarifero. Il contributo, pari a 35 milioni di euro, era, ricorda il ministero, "fortemente atteso dall'intera filiera bieticola, dai lavoratori come dalle imprese, da diversi anni".
Per la campagna 2010-2011, aggiunge il ministero dell'agricoltura,"lo stanziamento necessario a coprire l'intero fabbisogno dell'aiuto nazionale verra' definito con successivo provvedimento".
Il Cipe ha anche stanziatoper il Veneto oltre 500 mln che avranno, come campo di utilizzo, cinque assi prioritari relativi ad attivita' infrastrutturali e uno di assistenza tecnica che, come previsto dal Governo, serve a finanziare azioni per una miglior realizzazione del programma.
Ad ognuno degli assi, poi, corrispondono diverse linee di intervento; si tratta di 'atmosfera ed energia da fonte rinnovabile' (100 milioni), con l'obiettivo di ridurre i consumi energetici, efficientare gli edifici pubblici e sostenere la mobilita' collettiva con priorita' alla propulsione ecocompatibile; 'difesa del suolo' (61 milioni), con l'obiettivo di lavorare alla prevenzione e al mantenimento della risorsa idrica, alla riduzione del rischio idrogeologico e alla difesa degli insediamenti, oltre che a contrastare l'erosione costiera; 'beni culturali e naturali' (76 milioni), per lavori di conservazione e fruizione dei beni culturali, promozione di attivita' ed eventi culturali, valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e della rete ecologica regionale; 'mobilita' sostenibile' (182 milioni), da investire nel Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR), in impianti a fune in sistemi di trasporto collettivo a basso impatto ambientale e in piste ciclabili; infine, 'svilupp0 locale' (80 milioni), per i servizi sovra-comunali sostenibili e per il recupero di siti produttivi ed artigianali di pregio architettonico; oltre che per progetti integrati di area o di distretto turistici culturali e sostenibili e per la riqualificazione dei centri urbani e della loro capacita' di servizio.
Ecco le principali decisioni del Cipe con i relativi importi finanziari:
1) Nuove reti ferroviarie e infrastrutturali. Il Cipe ha espresso parere positivo sullo schema di aggiornamento del contratto di programma Rete Ferroviaria Italiana 2010-11, intervenendo su pregresse riduzioni di risorse e allocando fondi aggiuntivi netti pari a 3,9 miliardi di euro. Recepiti tutti gli interventi inseriti nel Piano di Azione Coesione, tra cui gli assi ferroviari “Napoli-Bari-Lecce/Taranto” (790 milioni di euro), “Salerno-Reggio Calabria” (240 milioni), “Potenza-Foggia” (200 milioni). In un secondo momento il Ministero dei Trasporti intende inserire la parte “servizi” nello stesso contratto. Il CIPE ha inoltre assegnato circa 1584 milioni di euro per interventi che hanno già maturato obbligazioni vincolanti e ulteriori 970 milioni di euro per ulteriori opere infrastrutturali (354 milioni di euro).
2) Contrasto al rischio idro-geologico. Ampi territori del nostro Mezzogiorno, attualmente minacciati da rischi di calamità naturali, saranno resi di nuovo pienamente fruibili ed i cittadini potranno presto riappropriarsene. Questo sarà possibile grazie alla delibera “frane e versanti” approvata oggi dal Cipe, che finanzierà con 679,7 milioni di euro (di cui 352 milioni messi a disposizione dalle Regioni sui Programmi attuativi regionali e 262 milioni attraverso i Programmi attuativi interregionali – link di approfondimento disponibile su: http://www.governo.it/Governo/ministri_senza_portafoglio/coesione/documenti.html) la realizzazione di 518 interventi identificati tra il 2010 e il 2011 attraverso un processo di leale collaborazione tra le sette Regioni del Sud interessate, il Ministero per l’Ambiente e la Coesione Territoriale. Le sette Regioni del Mezzogiorno che beneficeranno degli interventi saranno Basilicata, Calabria Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (tabella in Allegato 1). La mappa della localizzazione degli interventi sarà disponibile sul sito della Presidenza del Consiglio. Sbloccati dal Cipe anche 39 milioni di euro per il Fondo nazionale per la montagna per interventi di viabilità e difesa del suolo e 15 milioni di euro per la compensazione dei territori che ospitano centrali nucleari dismesse e impianti del ciclo combustibile nucleare.
3) Piano nazionale di edilizia scolastica e universitaria. Sbloccati 556 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Questa somma prevede il trasferimento di 456 milioni destinati a specifici interventi di messa in sicurezza delle scuole di tutto il territorio nazionale (due terzi al Sud) così come definito nel Programma straordinario di interventi urgenti finalizzati alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi, anche strutturali, negli edifici scolastici, già approvato in seno al tavolo tecnico istituito presso la Conferenza Stato-Regioni. Infine, fino a 100
milioni serviranno per la costruzione di nuovi plessi. In questo caso sarà possibile edificare strutture che siano all’avanguardia in termini di efficientamento e consumo energetico, e che possano assolvere, oltre alla funzione educativa, anche a quella di centri di aggregazione per i cittadini, in un’ottica della scuola come centro civico cittadino. Per le Università, invece, le risorse complessive a disposizione ammontano a 1,2 miliardi, come era stato previsto dal Piano messo a punto dal ministro per Affari regionali e la coesione territoriale del precedente governo. I fondi saranno destinati a nuovi edifici per gli atenei, residenze per gli studenti e strutture per incubatori di imprese.
4) Piano nazionale di edilizia abitativa. Semaforo verde anche al piano che prevede interventi di edilizia abitativa sociale e scolastica, inseriti negli accordi di programma tra Stato e Regioni, in particolare quelli con Calabria, Abruzzo e Lazio. Gli interventi destinati alla costruzione di residenze comportano, complessivamente, la costruzione o la riqualificazione di 1.689 alloggi con un costo di 212 milioni di euro. Considerati gli accordi già approvati con altre 15 regioni, il Piano prevede una spesa complessiva di oltre 2,9 miliardi di euro (2,1 miliardi privati) nei prossimi cinque anni; per il 2012 è ragionevole prevedere che verranno realizzati parte degli interventi di recupero e ristrutturazione con una spesa stimata intorno ai 300 milioni di euro.
5) Rifinanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione. Il Cipe ha confermato l’impegno assunto dal Governo con gli enti locali il 17 gennaio approvando delibere sulla programmazione nazionale e regionale del Fondo Sviluppo e Coesione. Una prima delibera garantisce un quadro di certezza sul finanziamento effettivo, riallocando i tagli per circa 10,5 miliardi stabiliti con diversi provvedimenti del precedente governo.
Inoltre il Parlamento ha a suo tempo stanziato 2.800 milioni di euro, destinati a ripristinare la copertura degli investimenti ritenuti indifferibili. Ciò è stato effettuato, in primo luogo salvaguardando tutti gli impegni caratterizzati da impegni giuridicamente vincolanti, quindi identificando una serie di interventi in base al loro grado di urgenza o di maturazione progettuale: edifici scolastici da mettere in sicurezza, interventi per il dissesto idrogeologico, interventi a favore delle imprese e carceri e ulteriori opere infrastrutturali. (vedi Allegato 2)
ALLEGATO 1
Tabella sulla copertura finanziaria delle assegnazioni agli interventi al contrasto al dissesto idro-geologico:
Regione Assegnazione presente delibera Di cui:
quota MATTM (L.266/2005 e L. 183/2011) Di cui:
riduzioni PAIN Di cui:
PAR
Basilicata 23.948.296,40 2.164.667,23 10.891.814,59 10.891.814,59
Calabria 198.907.951,84 17.979.129,60 70.928.822,24 110.000.000,00
Campania 184.451.170,06 16.672.392,74 73.534.467,67 94.244.309,65
Campania (Giugliano) 26.236.095,00 0,00 0,00 26.236.095,00
Molise 27.000.000,00 2.440.508,26 10.559.491,74 14.000.000,00
Puglia 175.566.046,71 17.253.132,16 79.156.457,28 79.156.457,27
Sardegna 25.856.687,99 2.337.165,21 11.759.761,39 11.759.761,39
Sicilia 12.756.002,61 1.153.004,80 5.801.498,91 5.801.498,90
Azioni di sistema 5.000.000,00 5.000.000,00 0,00 0,00
Totale 679.722.250,61 65.000.000,00 262.632.313,82 352.089.936,80
N.B. Nel totale di 679.722 milioni di euro sono compresi 674.722 milioni per gli interventi nelle sette Regioni del Mezzogiorno e 5 milioni a carico del MATTM per le azioni di accompagnamento per accelerare il più possibile l’attuazione.
ALLEGATO 2
- Programmazione nazionale e regionale del Fondo Sviluppo e Coesione
Il CIPE ha approvato una serie di delibere relative alla programmazione nazionale e regionale del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), confermando l’impegno preso dal Governo nell’incontro con gli Enti locali del 17 gennaio scorso.
Una prima delibera fornisce finalmente certezza sul finanziamento effettivo di larga parte delle opere che avevano sofferto dei tagli al Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) apportati dal Governo con le manovre finanziarie dell’estate 2011 per circa 10,5 miliardi, e che il Parlamento ha stabilito non possono comunque riguardare la programmazione regionale del Fondo.
Lo stesso Parlamento ha stanziato 2.800 milioni di euro destinati prioritariamente a ripristinare la copertura degli interventi oggetto di definanziamento ritenuti indifferibili e che hanno maturato titoli giuridicamente vincolanti, e al finanziamento di interventi infrastrutturali, per la messa in sicurezza di edifici scolastici, il dissesto idrogeologico e per interventi a favore delle imprese.
A valere sulle disponibilità residue del predetto stanziamento (2.360 milioni di euro) e della programmazione del FSC antecedente al 2006 (416 milioni di euro), il CIPE ha assegnato circa 1584 milioni di euro per interventi che hanno già maturato obbligazioni vincolanti e ulteriori 970 milioni di euro per ulteriori opere infrastrutturali (354 milioni di euro), aiuti alle imprese agricole (64), contrasto del dissesto idrogeologico nel Centro Nord (130), interventi attuativi del piano carceri (122) e messa in sicurezza degli edifici scolatici (300), permettendo così di far ripartire i lavori in grado di generare spesa nel 2012.
Il CIPE ha inoltre assegnato 675 milioni di euro a carico delle risorse regionali del Fondo Sviluppo e Coesione, a favore di interventi condivisi tra Stato e Regioni di contrasto del rischio idrogeologico relativo a frane e versanti nel Mezzogiorno. La spesa complessiva, pari a circa 750 milioni di euro grazie a pregresse disponibilità pari a 75 milioni di euro, sarà realizzata entro il 2015.
Sempre a valere sulle risorse regionali del Fondo Sviluppo e Coesione in precedenza assegnate dal CIPE per l’università, la ricerca e l’innovazione nel Mezzogiorno, sono stati individuati alcuni interventi in Campania (50 milioni di euro) e Calabria (26,1 milioni di euro). I nuovi interventi includono biblioteche, case dello studente, aule e laboratori e una nuova sede della Facoltà di Medicina dell'Università Federico II di Napoli nel quartiere Scampia nell'area pertinente alla Vela H, demolita nel 2002, nel quadro di un più ampio intervento di riqualificazione urbana e sociale del quartiere.
Infine, è stata completata la programmazione regionale del FSC al Centro Nord, con la presa d’atto dei Programmi Attuativi Regionali/Provinciali del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e della Provincia Autonoma di Trento, per un totale complessivo di 722 milioni di euro.

( red / 20.01.12 )
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Sicurezza nei luoghi di lavoro: due accordi in Gazzetta Ufficiale

(regioni.it) L’11 gennaio sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale due Accordi Stato-Regioni. Si tratta di due testi siglati dalle Regioni e dai Ministeri del lavoro e della salute: il primo riguarda la formazione dei lavoratori ai sensi del Decreto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e il secondo è relativo ai corsi di formazione per lo svolgimento diretto, da parte del datore di lavoro, dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi. Questi i link:
- "Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori"
- "Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sui corsi di formazione per lo svolgimento diretto, da parte del datore di lavoro, dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi"
( red / 20.01.12 )

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
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