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Regioni.it

n. 3983 - lunedì 18 gennaio 2021

Sommario
- Conte: attenta riflessione su riforma Titolo V Costituzione
- Crisi di Governo: le dichiarazioni di alcuni presidenti di Regione
- Pandemia: nuove ordinanze
- Emergenza Covid-19: utilizzo e contabilità dei test rapidi antigenici
- Procida Capitale italiana della cultura 2022
- Pubblicato l'ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni del 21 gennaio

Documento della Conferenza delle Regioni del 17 novembre

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Emergenza Covid-19: utilizzo e contabilità dei test rapidi antigenici

L'8 gennaio il ministero della Salute ha emanato una circolare

(Regioni.it 3983 - 18/01/2021) Dal 15 gennaio nei report settimanali diffusi dal ministero della Salute si contano anche i test antigenici rapidi, segno che evidente le sollecitazioni della Conferenza delle Regioni (contenute già in un documento del 17 novembre) avevano ragion d'essere.
L'ultimo report mostra  quindi un indice di positività scende al 5,9%. I nuovi casi sono 16.146 e i decessi 477 scendono i ricoveri in area non critica (meno 269 rispetto a ieri) e in Terapia intensiva (meno 35). Le Regioni che registrano il maggior numero di nuovo casi sono Lombardia (2.205), Sicilia (1.945), Emilia Romagna (1.794), Lazio (1.394) e Puglia(1.295). Il totale dei tamponi (tra molecolari e rapidi) risulta ovviamente in aumento rispetto a quanto fatto finora: ne risultano in totale 273.506 con un rapporto positivitamponi al 5,9%. Nello specifico oltre ai 116.859 test rapidi sono stati effettuati 156.647 tamponi molecolari. Il totale dei tamponi (tra molecolari e rapidi) risulta ovviamente in aumento rispetto a quanto fatto finora: ne risultano in totale 273.506 con un rapporto positivi tamponi al 5,9%. Nello specifico oltre ai 116.859 test rapidi sono stati effettuati 156.647 tamponi molecolari.
Sui test antigenici rapidi  le Regioni avevano avevano già preso posizione con il documento di novembre che il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, aveva inviato al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte,  e ai ministri Speranza, Gualtieri, Boccia e Fraccaro con alcune proposte per contrastare la carenza di personale sanitario e socio sanitario presso gli Enti pubblici del Servizio sanitario nazionale e la carenza di personale infermieristico nelle strutture socio sanitarie per anziani. "E' opportuno - proponevano le Regioni nel loro documento di novembre - per la tempestività e rapidità di utilizzo, raccomandare prioritariamente l'utilizzo del test rapido antigenico: considerata la probabilità pre-test, alla luce dello scenario epidemiologico attuale, è necessario evitare di ritardare gli urgenti interventi di sanità pubblica in attesa dell’esito di un test di biologia molecolare".
Temi che il coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, l'assessore del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, era tornato a sottolineare a metà dicembre al ministro della Salute, sottolienando fra l'altro una anomalia nell'acquisizione dei dati da parte del Ministero, che nel conteggio nazionale per il Bollettino quotidiano della Protezione Civile non considera i test antigenici.
Fino a quando, come sottolineato dall'assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato. "Il ministero della Salute con una circolare ha indicato l'aggiornamento dei dati processati anche con il test antigenico rapido a partire dal 15 gennaio".
E l'8 gennaio è stata firmata la circolare del ministero della Salute che riconosce la validità dei test antigenici rapidi di ultima generazione nella definizione di caso Covid-19, nel solco delle indicazioni europee. La circolare 'Aggiornamento della definizione di caso COVID-19 e strategie di testing' prevede l'obbligo di tracciabilità di tutti i test nei sistemi informativi regionali: "Gli esiti dei test antigenici rapidi o dei test RT-PCR, anche se effettuati da laboratori, strutture e professionisti privati accreditati dalle Regioni - si legge - devono essere inseriti nel sistema informativo regionale di riferimento". Nel testo si raccomanda il ricorso a test antigenici rapidi con requisiti minimi di performance: di sensibilità e di specificità.
Questi test antigenici, si rileva, sembrano mostrare risultati "sovrapponibili" ai saggi di RT-PCR (test molecolari), specie se utilizzati entro la prima settimana di infezione, e sulla base dei dati al momento disponibili risultano essere "una valida alternativa alla RT-PCR. Qualora le condizioni cliniche del paziente mostrino delle discordanze con il test di ultima generazione la RT-PCR rimane comunque il gold standard per la conferma di Covid-19". Se la capacità di RT-PCR è limitata o qualora sia necessario adottare con estrema rapidità misure di sanità pubblica, rileva la circolare, "può essere considerato l'uso dei test antigenici rapidi in individui con sintomi compatibili con COVID-19 nei seguenti contesti: situazioni ad alta prevalenza, per testare i casi possibili/probabili; focolai confermati tramite RT-PCR, per testare i contatti sintomatici, facilitare l'individuazione precoce di ulteriori casi nell'ambito del tracciamento dei contatti e dell'indagine sui focolai; comunità chiuse (carceri, centri di accoglienza, etc.) ed ambienti di lavoro per testare le persone sintomatiche quando sia già stato confermato un caso con RT-PCR; in contesti sanitari e socioassistenziali/sociosanitari, o per il triage di pazienti/residenti sintomatici al momento dell'accesso alla struttura o per la diagnosi precoce in operatori sintomatici".
Si riportano di seguito i link alla Proposta della Conferenza delle Regioni del 17 novembre per aggiornare le indicazioni sull’utilizzo dei test rapidi antigenici e del test di biologia molecolare e modifica indicatori per il monitoraggio e alla circolare del ministro della Salute dell'8 gennaio.

Documento della Conferenza delle Regioni del 17 novembre: Proposta di aggiornamento delle indicazioni sull’utilizzo dei test rapidi antigenici e del test di biologia molecolare e modifica indicatori per il monitoraggio

Circolare Ministero Salute 8 gennaio 2021 - Indicazioni operative relative al rischio di diffusione di nuove varianti SARS-CoV2 in Unione europea/Spazio Economico Europeo (UE/SEE): misure di prevenzione per i viaggiatori e sorveglianza di laboratorio
++ Covid: dal 15/1 aggiornamento dati, anche test antigenici ++


[Ministero della Salute] Monitoraggio settimanale Covid-19, report 4 - 10 gennaio 2021


[Piemonte] TEST ANTIGENICI, L’ASSESSORE ALLA SANITA’ DEL PIEMONTE E COORDINATORE DELLA COMMISSIONE SALUTE, LUIGI ICARDI: «SODDISFAZIONE PER IL COINVOLGIMENTO DELLE REGIONI, IL BOLLETTINO NAZIONALE TERRA’ CONTO ANCHE DEI TEST ANTIGENICI»

( red / 18.01.21 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
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