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Regioni.it

n. 4218 - giovedì 20 gennaio 2022

Sommario
- Pandemia: sistema colori è da superare
- Firmato ACN medicina generale (2016-2018). Fedriga “aspetti innovativi importanti”, Caparini “base per nuovi modelli organizzativi"
- Green pass più efficace di sistema colori
- 10 miliardi per l’agricoltura: Pac Italia (2023-2027) all’attenzione dell’Europa
- PNRR: Gelmini in audizione, Emiliano, Occhiuto e Bonaccini al Forum AGI
- Rigenerazione urbana: le proposte sul testo unificato

Documenti della Conferenza delle Regioni del 18 novembre

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Rigenerazione urbana: le proposte sul testo unificato

Nella stessa seduta i suggerimenti sul DL 146 e un contributo propositvo per l'internazionalizzazione

(Regioni.it 4218 - 20/01/2022) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta del 18 novembre scorso, ha approvato un documento relativo al Nuovo testo unificato in materia di rigenerazione urbana (C 1131 e abbinate).
Le Valutazioni sul nuovo testo unificato sono state poi inviate dal Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, alla Presidente della Commissione bicamerale questioni Regionali, Emanuela Corda, e a Vilma Moronese (Presidente della Commissione 13ª del Senato), Franco Mirabelli e Paola Nugnes (relatore e relatrice del provvedimento).
Da una valutazione generale della proposta di legge sulla rigenerazione urbana attualmente all'esame del Senato emergono elementi condivisibili e nuove opportunità da cogliere, soprattutto in termini di programmazione economico-finanziaria, ma anche qualche criticità.
Fra gli elementi positivi la Conferenza delle Regioni segnala:
- la programmazione economica di medio lungo termine, con risorse stanziate in maniera continuativa (seppur di entità inferiore rispetto alla precedente proposta) fino al 2040.
- il fatto che con il programma della rigenerazione urbana a scala comunale è chiesto ai comuni di definire una strategia complessiva di sviluppo e riqualificazione di medio lungo termine indispensabile, sulla base della quale, selezionare gli interventi da inserire nel programma nazionale. E’ importante tuttavia chiarire - sottolineano le Regioni - che non si tratta di un nuovo strumento urbanistico ma di una programmazione economica e temporale degli interventi già contenuti, almeno in Toscana, negli atti di pianificazione territoriale e urbanistica.
- La previsione di incentivi fiscali alla rigenerazione.
Tra le maggiori criticità si segnala la questione che la rigenerazione sia rapportata ad un problema di “area” e quindi di “perimetrazione”, concetto ormai superato dalla legislazione regionale che affronta la rigenerazione come un “tema” in termini di approccio prestazionale multidisciplinare.
Giudizio negativo anche sul ruolo marginale delle Regioni e Province autonome nella selezione degli interventi di rigenerazione urbana da inserire nella programmazione nazionale. Per le Regioni è necessario reintrodurre la cabina di regia prevista nella precedente versione del disegno di legge, attribuendo un ruolo attivo alle Regioni e Province autonome nella selezione dei progetti.
Infine alcuni contenuti specifici del disegno di legge presentano potenziali criticità. A titolo esemplificativo:
- le deroghe generalizzate a parcheggi, distanze e destinazioni;
- il ruolo della soprintendenza della rigenerazione dei centri storici (anche in aree non vincolate) facendo venere meno la necessità dell’autorizzazione paesaggistica;
- la possibilità di finanziamento di interventi di nuova edificazione;
- l’identificazione dei centri storici e degli ambiti urbani facendo riferimento esclusivo al catasto e non agli strumenti urbanistici;
- è condivisibile l’apertura ai privati nella definizione degli interventi di rigenerazione urbana anche se non è chiaro se e in che misura possano accedere ai finanziamenti della presente legge.
Inoltre la delega al governo per la predisposizione di un nuovo testo unico per l’edilizia sembra troppo generica.
E' poi importante prevedere che la programmazione comunale in materia di rigenerazione urbana sia coerente con la restante pianificazione regionale sia in materia di qualità dell’aria che in materia di energia.
La proposta normativa pone finalità ed obiettivi per la rigenerazione urbana che rientrano pienamente nel sistema di misurazione della qualità urbana promosso da ITACA, Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale, denominato “Protocollo ITACA a scala urbana”, e, che, può essere uno strumento di misurazione della qualità dei progetti attraverso il raggiungimento di un punteggio minimo che garantirebbe il rispetto dei principi base (consumo di suolo, permeabilità, effetto isola di calore, sistemi ecosistemici naturali ecc. ecc.), e non solo (si pensi all’accessibilità, al concetto di mixitè sociale, ecc.). Inoltre i programmi di rigenerazione dovrebbero essere integrati con altri strumenti di pianificazione quali i PEBA (Piani per la eliminazione delle barriere architettoniche) ed i PUMS (Piani urbani per la mobilità sostenibile).
Infine nell’ambito degli interventi di edilizia residenziale pubblica e sociale dovrebbero essere previsti interventi che garantiscano la mixitè sociale, con il fine di ridurre il disagio abitativo e allo stesso tempo evitare le creazione di “ghetti urbani”. Utile sarebbe anche inserire i nuovi concetti di dell’Abitare sociale basati sulla condivisione di spazi comuni e il mutuo aiuto realizzabili anche mediante la costituzione di condomini solidali (link al documento integrale) .
Sempre il 18 novembre nella Conferenza Unificata è stato vagliato il  disegno di legge di conversione in legge del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, recante misure urgenti in materia economico e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili (s 2426) .
Le Regioni, nel corso di questa Conferenza, hanno espresso parere favorevole sullo schema di disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 21 ottobre 2021, n.146, condizionandolo però all’accoglimento degli emendamenti contenuti in documento (allegato all'Atto della Conferenza Unificata e costituendone parte integrante) con cui si richiede una soluzione condivisa sulle tematiche in esso contenute da veicolare nel provvedimento durante l’iter parlamentare ed hanno ribadito la disponibilità al confronto con il Governo.
Il documento è stato poi inviato ad Emanuela Corda (Presidente della Commissione Parlamentare per le questioni regionali), a Luciano D’Alfonso (Presidente della Commissione 6ª del Senato), a Susy Matrisciano (Presidente della Commissione 11ª del Senato), a Emiliano Fenu e Mauro Antonio Donato Laus (Relatori del provvedimento a Palazzo Madama).
Il testo del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, coordinato con la legge di conversione 17 dicembre 2021, n. 215, recante: «Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.», corredato delle relative note è stata ripubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 10 gennaio.
Infine la Conferenza delle Regioni del 18 novembre ha approvato anche le Proposte per la Cabina di Regia per l’internazionalizzazione 2021 che hanno poi rappresentato un contributo  per la Cabina di Regia. Nel documento la Conferenza delle Regioni ha sottolineato, fra l'altro, la necessità di un cambio di paradigma nei rapporti con il livello nazionale che parta dalla costruzione di un sistema di governance più efficace per fare squadra all’estero e che consenta di far crescere e sostenere le imprese nel loro processo di internazionalizzazione, evitando duplicazioni e abbracciando una platea più ampia di destinatari. Tale obiettivo non può non tenere conto della necessità di una maggiore condivisione delle iniziative messe in campo dal MAECI, a partire dai piani operativi gestiti da ICE-Agenzia nell’ambito del Piano Made in Italy e dalle ingenti risorse messe in campo per il PNRR attraverso la gestione SIMEST con la legge 394.


( red / 20.01.22 )
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