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Regioni.it

n. 4228 - giovedì 3 febbraio 2022

Sommario
- Mattarella: il valore del ruolo e dello spazio delle autonomie. Apprezzamento dalle Regioni
- Covid-19: l'ultimo decreto del Governo recepisce gran parte delle richieste delle Regioni
- Antivirali: Figliuolo, domani l'avvio della distribuzione alle Regioni
- Green pass fino al 2023: Commissione Ue propone estensione
- Pnrr: lo stato di avanzamento
- Scuola e pandemia: nuove norme dal 7 febbraio

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Scuola e pandemia: nuove norme dal 7 febbraio

(Regioni.it 4228 - 03/02/2022) Il 7 febbraio entrano in vigore, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le nuove norme di semplificazione della pandemia anche nella scuola.
Il decreto-legge approvato il 2 febbraio dal Governo introduce pertanto delle nuove misure per lo svolgimento delle attività scolastiche, in particolare per la gestione della quarantena in caso di contagio o contagi.
Lo studente che va in quarantena per tornare a scuola dovrà fare un tampone antigenico o molecolare e non avrà bisogno del certificato medico.
Il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, evidenzia che “dal 7 febbraio arriverà anche la rivoluzione nella gestione delle quarantene a scuola: a partire dalle elementari, gli alunni vaccinati non andranno più in Dad, mentre la didattica a distanza scatterà solo per i non vaccinati “.
“Sulla scuola – afferma Alessio D’Amato, assessore alla sanità della regione Lazio - è importante ciò che è stato fatto: semplifichi la vita alle famiglie, alle scuole stesse. Consente soprattutto, a chi è vaccinato, di rimanere in classe di evitare la dad”.
Si prescrive che nelle scuole per l’infanzia:
1) fino a 4 casi di positività, le attività proseguono in presenza, e dal quinto caso di positività,
2) le attività didattiche sono sospese per cinque giorni. 
Nelle scuole elementari, medie e superiori, invece, la didattica a distanza scatterà solo per i non vaccinati: alle primarie dal quinto caso in su, alle secondarie dal secondo in poi.
Il decreto introduce inoltre i tamponi 'fai da te' per scuole dell'infanzia ed elementari. Fino a 4 casi, infatti, si rimane tutti in classe, ma se un bambino mostra sintomi del virus, dovrà sottoporsi ad un tampone, molecolare, antigenico oppure "autosomministrato". In caso di esito negativo, per rientrare in classe basterà l'autocertificazione.
Nella scuola primaria è previsto che: 
1) fino a quattro casi di positività, si continuano a seguire le attività didattiche in presenza con l’utilizzo di mascherina FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo al COVID-19. Inoltre, è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto;  
2) dal quinto caso coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età per dieci giorni; per tutti gli altri le attività proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni. 
Nella scuola secondaria di primo e secondo grado:
1) con un caso di positività tra gli alunni, l’attività prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo della mascherina di tipo FFP2 da parte di alunni e docenti; 
2) con due o più casi di positività tra gli alunni, coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni; per tutti gli altri le attività scolastiche proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni. 




( gs / 03.02.22 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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Capo redattore: Giuseppe Schifini
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