periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 30 - Roma, 7  maggio 2003

Sommario

8 maggio:Conferenza Regioni. In Stato-Regioni informativa su sars Premiati i progetti per la IV edizione di Forum PA Sanità
Un garante per l'infanzia senza coinvolgere le Regioni ? Casini e Chiti per riforme condivise
Errani:"è irresponsabile non affrontare nodo finanziamento Ssn" Unioncamere: riduzione divario imprese
8 maggio: Conferenza Regioni. In Stato-Regioni informativa su sars
Enzo Ghigo ha convocato per domani 8 maggio la Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Al centro del confronto lo schema del Ddl di modifica del Titolo V della Costituzione, proposto dal Ministro La Loggia, che ha ricevuto un primo via libera dal consiglio dei Ministri l'11 aprile.  Si tratta di un tema che dovrà poi essere affrontato nella sede della Conferenza Unificata (Stato-Regioni e autonomie locali).
Il Ministro la Loggia ha convocato per la stessa giornata (8 maggio) alle ore 15.00 la Conferenza Stato-Regioni. Fra i punti all'ordine del giorno figura l'intesa su un Dpcm
concernente la rideterminazione delle compartecipazioni regionali all'imposta sul valore aggiunto e all'accisa sulle benzine e delle aliquote dell'addizionale regionale all'IRPEF. Nel corso dell'incontro il Ministro della Salute, Sirchia, fornirà un'informativa sulle iniziative mirate alla riduzione del rischio derivante dalla diffusione del virus responsabile della SARS (Severe Acute respiratory syndrome). Bertolaso frattanto ha annunciato anche un incontro con gli Assessori alla sanità il prossimo 14 maggio. (sm)
Un garante per l'infanzia senza coinvolgere le Regioni ?
Istituire un Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza senza un forte coinvolgimento delle Regioni? E' questa la domanda posta dagli uffici tecnici della Segreteria della Conferenza delle Regioni, subito dopo il dibattito presso la Commissione parlamentare per l'infanzia, presieduta da Maria Burani Procaccini. Le funzioni che dovrebbe svolgere il Garante riguardano infatti anche settori e competenze dove insiste l'iniziativa legislativa delle Regioni. 
Fra i compiti che dovrebbero spettare al Garante - afferma la Procaccini - rientrano la vigilanza sull'attuazione delle convenzioni internazionali e sulla piena applicazione della normativa europea e nazionale in materia di tutela dei diritti dei minori, nonché la promozione e il coordinamento nell'esercizio di mediazione familiare, anche mediante la formazione di operatori tecnicamente preparati. il Garante inoltre potrà richiedere informazioni circa il trattamento dei minori stranieri presenti in Italia, verificando gli interventi di accoglienza e di inserimenti. La Presidente Procaccini ha sottolineato la necessità che il Garante svolga le sue funzioni nella massima indipendenza, ma replicando alle osservazioni di Piera Capitelli, ha poi precisato che "un principio irrinunciabile dell'istituendo organismo dovrà essere quello secondo il quale il Garante e gli organismi regionali in materia di tutela dell'infanzia, ove istituiti , cooperino in spirito di leale collaborazione e che al Garante sia data facoltà di promuovere riunioni periodiche anche al fine di determinare azioni coordinate e comuni. tra le proposte suggerite al riguardo al professor Cerulli Irelli vi è quella di istituire presso ciascuna prefettura una sezione del Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, allo scopo di monitorare e vigilare sul territorio in relazione a fenomeni, come l'accattonaggio, che ledono i diritti dei soggetti più deboli" (sm)
Errani:" è  irresponsabile non affrontare nodo finanziamento Ssn"

“Nel saper gestire la sanità c’è in gioco un pezzo del futuro e della coesione del nostro Paese. Ecco perché dobbiamo lavorare insieme. Le Regioni hanno chiesto più volte al Governo di collaborare alla soluzione dei problemi. Quindi apprezziamo oggi la volontà del Ministro Sirchia di far suo questo obiettivo”. Lo ha dichiarato Vasco Errani, vice presidente della Conferenza delle Regioni, che ha partecipato oggi al Convegno dedicato al tema “Governare il sistema salute”, premiando anche i vincitori del “Premio Forum P.A. Sanità”, dedicato all’innovazione nei servizi sanitari. “Dobbiamo innanzitutto – ha spiegato Errani - affrontare seriamente la questione dei finanziamenti e quindi dei disavanzi legati alla spesa sanitaria. Si tratta, ad oggi, di circa 6mila miliardi di vecchie lire di deficit che le Regioni si sobbarcano senza alcuna certezza di entrata. E’ irresponsabile non affrontare il problema pur sapendo che il Fondo Sanitario Nazionale è inadeguato. Mettiamoci intorno ad un tavolo ed interveniamo sulla spesa corrente. L’accordo dell’8 agosto del 2001 sul contenimento della spesa sanitaria è stato un patto di responsabilità assunto dalle Regioni, ma non in senso unilaterale. In quell’accordo era anche prevista la verifica dei livelli essenziali di assistenza e quindi la garanzia dei servizi da erogare a tutti e su tutto il territorio nazionale, così come stabilisce la Costituzione. La sanità, insieme alla scuola, è tra le priorità per la tenuta dell’unità del sistema Paese. Ecco perché dobbiamo continuare ad investire e a qualificare tutto il sistema, senza precarietà finanziarie e continue trasformazioni. Altro aspetto pertanto fondamentale è quello delle riforme. Queste ultime devono almeno avere il tempo necessario per “depositarsi”, per essere attuate. E lavoriamo insieme anche sulle riforme costituzionali. Non creiamo altra confusione e diamo più equilibrio al sistema. Superiamo la schizofrenia di dare tutto in alcune materie alle Regioni per poi essere ipercentralisti in altre”.
Un tema quello delle riforme toccato anche dal Ministro La Loggia nel corso di un altro convegno svoltosi a Forum PA. "Il concetto di interesse nazionale ''presenta margini per essere meglio definito e collocato; bisogna ancora lavorare su questo e ragionarci meglio: e' un argomento difficile che non si può esaurire in poche battute''.  ''Accetto anche di lavorare meglio - ha aggiunto il ministro - al concetto di legislazione ripartita. Accetto meno, invece,  la definizione di centralista: non era questa l'intenzione, semmai volevamo riportare delle competenze dallo Stato alle Regioni. Abbiamo tentato di definire cosa e' migliore e più utile, ma il governo del territorio rimane all'esclusiva competenza della Regioni'' . (gs)

Premiati i progetti per la IV edizione di Forum PA Sanità

E’ stato il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, insieme al Presidente della Commissione affari sociali della Camera, Giuseppe Palumbo, a consegnare i premi della IV edizione del “Premio Sanità” nel corso della giornata odierna di "Forum P.A.". Su 141 progetti pervenuti (88 da nord, 25 dal centro e 28 dal sud)  la giuria del premio - organizzato da Forum PA con il patrocinio, fra gli altri, della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e elle Province autonome – ne ha selezionati 14, attribuendo riconoscimenti e premi.
Il progetto risultato vincitore assoluto è quello promosso dalla Asl 11 di Empoli: “As.Ter. : sistema informativo-informatico per la gestione di tutte le attività del territorio”. Si tratta di un unico database in grado di gestire tutte le informazioni sanitarie e sociali raccolte dai servizi territoriali rivolti ai cittadini. Il progetto tende a creare una rete territoriale informatica e relazionale sulle prestazioni erogate a ciascun cittadino. Il fine è quello di attribuire ad ogni medico di famiglia o pediatra tutte le prestazioni  territoriali effettuate ai suoi assistiti, sia che siano state direttamente prescritte da lui, sia che siano state prescritte da altri.
La giuria ha poi attribuito gli ulteriori riconoscimenti dividendoli i 3 categorie: “backoffice”; “frontoffice”; “governo clinico”.
Per la categoria “backoffice” è risultato vincitore il progetto “no wait” della Asl 3 di Napoli. Con il progetto la asl napoletana intende monitorare i tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e ai ricoveri ospedalieri per individuare i meccanismi che determinano distorsioni e inefficienze. Con l’obiettivo finale  di eliminarli. Fra gli strumenti operativi prescelti: centralizzazione del sistema di prenotazione; informatizzazione; messa in rete del Cup ospedaliero con quelli distrettuali.
Per la categoria “frontoffice” è risultato vincitore “il portale della salute della Regione Piemonte”. Il sito curato dalla regione, attraverso una “guida alla salute” permette anche ai meno esperti di accedere a tutti i dati on line con indicazioni precise sulle strutture a cui rivolgersi, le prospettive, le procedure, i diritti e gli eventuali costi. Il traguardo è quello di offrire ai cittadini strumenti che rendano facile, snello e trasparente l’accesso ai servizi sanitari.
A vincere nella terza categoria, quella del “governo clinico”, è stato invece un progetto della Regione Veneto, denominato TeleMed Escape. Si tratta di un progetto che varca i confini della regione Veneto e coinvolge altre tre Regioni (Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Umbria) e 15 aziende sanitarie. L’obiettivo è quello di sviluppare un sistema interamente digitale di gestione dei documenti amministrativi e sanitari prodotti dalle aziende sanitarie, informatizzando le procedure relative a: gestione dei referti, circolari, proposte di delibera, mandati di pagamento. Uno speciale sui progetti risultati vincitori è stato pubblicato dal settimanale Il Sole 24 ore sanità.
Sempre a Forum PA,
oggi  presso il Padiglione delle Regioni fra gli appuntamenti in agenda  è prevista la presentazione congiunta di due progetti curati da due Assessorati della Regione Lazio. Anna Teresa Formisano, con delega alle politiche della famiglia, dell'infanzia e dei servizi sociali riferirà sul progetto mentoring quale modello di prevenzione della dispersione e dell'abbandono scolastico, progetto che è stato attuato dalla Regione in collaborazione con l'Associazione Mentoring USA/Italia - Onlus. L'Assessore Donato Robilotta, che segue gli Affari istituzionali, gli Enti locali e la sicurezza, illustrerà invece il sistema integrato di sicurezza per lo sviluppo di una convivenza civile ed ordinata nel territorio regionale. (gs)

Casini e Chiti per riforme condivise
Le riforme costituzionali devono essere condivise, altrimenti quelle "a maggioranza" rischiano di essere troppo deboli. L'attuale Costituzione è un fondamentale architrave e fattore di coesione, mentre è una prioritaria riforma costituzionale la Camera delle Regioni. A sostenerlo sono stati il Presidente della Camera Casini e il coordinatore dei Ds Chiti. Lo hanno dichiarato intervenendo all'Universita' di Firenze alla cerimonia per la conclusione del Seminario di studi e ricerche parlamentari 'Silvano Tosi', corso di alta formazione dell'ateneo che prepara i futuri funzionari parlamentari.
Per il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini ''La nostra Costituzione e' la massima garanzia per tutti, maggioranza e opposizione. E' un bene troppo prezioso per farne un campo di battaglia''.  Pier Ferdinando Casini ha richiamato maggioranza e opposizione a riprendere un serrato e costruttivo dialogo in Parlamento. Casini ha sottolineato come ''Se si apre la prospettiva di una larga intesa sulla revisione del Titolo V della Costituzione anche una compiuta riforma del Parlamento diviene realistica e prioritaria".
Anche per Vannino Chiti, coordinatore della segreteria nazionale dei Ds, "La priorità è la riforma del sistema parlamentare con la nascita della Camera delle Autonomie al
posto dell'attuale Senato, e l'attuazione della riforma federalista già presente in Costituzione". Nel contempo Chiti ha attaccato quel "mostro istituzionale" - il riferimento è al nuovo Titolo V della Costituzione presentato dal Consiglio dei ministri - "costituito da una miscela di devoluzione e ipercentralismo come e' nel progetto recentemente varato dal governo. Come si fa a dire che su Sanità, Scuola e Polizia locale intervengono soltanto le Regioni, mentre lo Stato centrale non ha più la possibilità di fissare il quadro delle prestazioni fondamentali e contemporaneamente riaccentrare nei ministeri le competenze su industria artigianato, turismo, commercio e ambiente che la Costituzione del 1948 già conferiva alle Regioni?" (red)
Unioncamere: riduzione divario imprese

Un'indagine di Unioncamere sostiene che le regioni del  Nord-Ovest e del Centro (specialmente il Lazio e la Lombardia) si distinguono per una produttivita' più elevata, mentre il  Nord-Est si attesta su un valore inferiore del 16% rispetto a  quello del Nord-Ovest. La riduzione del divario tra Centro-Nord e Mezzogiorno - fa notare Unioncamere - dipende anche dal rilancio della produttività del lavoro nelle regioni meridionali, mentre alla  crescita della produttività devono essere riferiti anche gli  incrementi retributivi dei rinnovi contrattuali. Il costo del  lavoro al Sud si attesta su valori decisamente inferiori alla media nazionale: per il 2000 nel Meridione il valore era pari a circa 24 mila euro, mentre la media Italia si attesta a 27,5 mila (con una differenza del 15%). Al contrario, il Nord-Ovest (Lombardia in testa) rivela un costo medio pari a poco più di 30 mila euro per addetto. Sul fronte dei costi relativi alla pubblica amministrazione - conclude l'indagine dell'Unione italiana delle Camere di Commercio - emerge che gli oneri che le imprese devono sostenere per i principali adempimenti burocratici hanno superato nel 2000 i 9 miliardi di euro. (red)

 

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