MOVIMPRESE 2003

NATALITA’ E MORTALITA’ DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE PRESSO

LE CAMERE DI COMMERCI

Imprese in crescita stabile: +2% nel 2003

+94mila imprese: il Sud conferma la leadership, ma rallenta la velocità di crescita

Bene l’agroalimentare, soffrono i distretti tradizionali del made in Italy

Un’impresa su tre non supera il terzo anno di vit

Roma, 4 febbraio 2004 – Se la ripresa economica si è fatta attendere per tutto il 2003, l’espansione della base imprenditoriale non si è però arrestata. Nel corso dell’anno da poco concluso, infatti, le Camere di Commercio hanno registrato l’iscrizione di 354.369 nuove imprese, a fronte delle quali si sono avute 260.302 cessazioni di attività economiche. Il 2003 si è così chiuso con un saldo positivo di 94.067 unità, pari al 2,0% in più rispetto al 2002.
Sono questi i principali risultati che emergono dai dati diffusi oggi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale sul movimento demografico delle imprese condotta da InfoCamere, la società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane (tutti i dati sono disponibili sul sito www.infocamere.it). La tabella 1 fornisce le serie storiche dei principali dati demografici aggregati a livello nazionale per gli ultimi dieci anni.
“Le quasi 100mila imprese in più del 2003 – ha commentato il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - indicano fiducia nelle possibilità del Paese di recuperare nuovo slancio nel medio periodo. Soprattutto significano concrete opportunità di lavoro e, quindi, di ripresa dei redditi e dei consumi. Questo è tanto più vero per il Mezzogiorno, che negli ultimi anni si sta sempre più dimostrando capace di investire su sé stesso.
La presenza di più soggetti economici – ha detto Carlo Sangalli - non solo aumenta la base occupazionale, ma aumenta la flessibilità del sistema. A patto, però, che le nuove imprese seguano una logica di aggregazione e non di frammentazione. Un’impresa isolata può fare molto poco ed è più esposta ad una mortalità precoce: una su tre, infatti, non supera i primi tre anni di vita. La scelta di mettersi in proprio, per essere vincente, deve invece mirare a stabilire rapporti con altre imprese perché solo in questo modo si superano i vincoli alla capacità di investire e innovare. Per questo occorre rafforzare gli strumenti di assistenza e sostegno per le nuove iniziative imprenditoriali fin dalla nascita, quando la competizione è più forte e maggiore è la selezione”.
 

Tabella 1 – Andamento demografico delle imprese italiane nel periodo 1994-2003

 

ANNO

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo

Tasso di Crescita

1994

297.587

276.143

21.444

0.5%

1995

306.442

253.840

52.602

1.2%

1996

338.902

264.489

74.413

1.8%

1997

323.308

290.068

33.240

0.8%

1998

319.180

253.691

65.489

1.5%

1999

340.977

249.943

91.034

2.1%

2000

363.340

253.740

112.600

2.5%

2001

381.766

262.295

119.471

2.6%

2002

378.851

281.292

97.559

2.1%

2003

354.369

260.302

94.067

2.0%

       I dati non tengono conto del settore agricoltura: l'iscrizione delle imprese agricole al Registro delle Imprese è stata realizzata in larga misura tra il 1996 e il 1997 e ciò sconsiglia l'inclusione di questo settore, forte di circa un milione di imprese, nelle serie storica degli stock e dei flussi registrati negli anni precedenti, poiché introduce una  forte discontinuità.

Nonostante il protrarsi nel corso del 2003 della congiuntura internazionale sfavorevole, lo spirito imprenditoriale degli italiani si conferma su livelli elevati e, in qualche misura, inattesi. Anche dopo il terzo anno di difficoltà, il tasso con cui cresce il sistema delle imprese italiane (come detto, il 2,0% nel 2003) continua ad essere significativamente più elevato del tasso di incremento del Pil (+0,5%). 

LE DINAMICHE PER FORMA GIURIDICA

Continua la crescita delle Società di capitali e la tenuta delle Ditte individuali

Il 2003 conferma sia una consolidata dinamica di lungo periodo (la crescita delle Società di capitali) sia una dinamica più recente (la tenuta delle Ditte individuali). Se si esaminano le serie storiche dei saldi fra natalità e mortalità delle imprese distribuiti per forme giuridiche (tabella 2), si può notare come le Società di capitali negli ultimi sei anni abbiano spiegato sempre più del 40% dell'intero saldo; in particolare negli ultimi due ne hanno determinato più della metà: il 52,6% nel 2002 e il 51,7% nel 2003

Tabella 2 – Andamento del saldo annuale delle imprese ripartito per forma giuridica

ANNO

Società di capitale

Società di persone

Ditte individuali

Altre forme

TOTALE

1994

30.414

12.466

-22.527

1.091

21.444

1995

24.678

24.155

3.930

-161

52.602

1996

19.280

43.127

8.833

3.173

74.413

1997

20.696

9.883

-398

3.059

33.240

1998

29.308

22.853

8.389

4.939

65.489

1999

38.513

28.397

16.873

7.251

91.034

2000

46.715

27.063

27.359

11.463

112.600

2001

58.454

20.949

31.846

8.222

119.471

2002

51.315

11.009

30.639

4.596

97.559

2003

48.604

12.236

28.584

4.643

94.067

Con riferimento alle Ditte individuali, dopo un periodo "turbolento" tra il 1994 e il 1997, dal 1998 hanno ripreso con continuità a dare un contributo non marginale al saldo positivo; anzi, la partecipazione delle Ditte individuali al saldo complessivo è stata crescente dal 1998 al 2002 sia in termini assoluti che in termini relativi (passando, per quest'ultimo aspetto, dal 12,8% del 1998 al 31,4% del 2002). Inoltre, nonostante la modesta flessione in termini assoluti, anche nel 2003 poco meno di un terzo del saldo complessivo si deve alle Ditte individuali (31,4% nel 2002 e 30,4% nel 2003)

LE DINAMICHE PER CIRCOSCRIZIONE TERRITORIALE

Mezzogiorno sempre leader, ma la velocità di crescita rallenta

I migliori risultati nel corso del 2003 sono stati conseguiti dalla circoscrizione del Sud e Isole che, per il settimo anno consecutivo, mette a segno il più elevato tasso di crescita rispetto alle altre macro-ripartizioni (+2,33% tra gennaio e dicembre). Seguono, nell’ordine, il Centro (2,30%), il Nord-Est (1,74%) e il Nord-Ovest (1,43%). Migliore in assoluto anche il saldo del Mezzogiorno, che ha toccato quota 34.449 unità (il 36,6% del saldo complessivo), portando così per la prima volta il numero totale delle imprese presenti nelle otto regioni a superare la soglia di 1,5 milioni di unità, confermandosi l’area più popolosa del Paese. Tra le regioni meridionali è la Sardegna (+3,1%) quella relativamente più prolifica, seguita a pari merito da Molise, Abruzzo e Calabria (2,7%). Ad eccezione della Basilicata (1,26%), tutte le altre regioni del Sud hanno comunque fatto registrare un tasso di crescita superiore a quello medio nazionale.
Confrontando i risultati del 2003 con quelli dell’anno precedente, tuttavia, il Mezzogiorno si segnala per essere l’unica delle ripartizioni a far registrare un rallentamento del tasso di crescita, non solo a livello complessivo (lo scorso anno aveva fatto segnare una crescita aggregata del 3,0%), ma anche a livello di singola regione: tutte, infatti, fanno registrare nel 2003 un arretramento nella velocità di crescita rispetto al 2002, con punte negative in Calabria (1,2 punti percentuali in meno), Puglia (-1,0%) e Campania (-0,9%).
Al rallentamento del Mezzogiorno fa da contrappeso l’accelerazione delle altre circoscrizioni, tutte con risultati migliori rispetto al 2002. Spicca la performance del Centro, su cui ha pesato in modo decisivo il risultato particolarmente elevato del Lazio, dove il tasso di crescita è stato pari al 3,0% (un punto percentuale più elevato della media nazionale), corrispondente al saldo regionale più elevato in valore assoluto (+13.898 imprese tra gennaio e dicembre), davanti alla Lombardia (+13.485) e alla Campania (+10.133). Ad eccezione del Lazio, nelle restanti 11 regioni del Centro-Nord il tasso di crescita è stato sempre inferiore a quello medio nazionale, con le punte più basse registrate in Valle d’Aosta (0,52%), Friuli Venezia Giulia e Liguria (0,91% in entrambe le regioni). Al Veneto (1,94%), invece, la palma della migliore performance a Nord di Roma.

LE DINAMICHE SETTORIALI

In valore assoluto i saldi migliori del 2003 li hanno messi a segno, nell’ordine, le costruzioni (+26.204 imprese), i servizi immobiliari (+10.121 unità), il commercio al dettaglio e all’ingrosso (rispettivamente 8.154 e 5.860 imprese in più) e i servizi professionali e imprenditoriali (+7.362 unità). I primi due settori sommati insieme determinano, da soli, il 38,6% del saldo totale e rispecchiano il perdurare dell’andamento positivo del settore edile e delle compravendite immobiliari. La distribuzione sul territorio dei saldi delle costruzioni appare sostanzialmente equilibrata: +7.436 imprese nel Nord-Ovest; +7.052 nel Nord-Est; +5.582 nel Centro e +6.134 al Sud e isole, anche se è il Nord-Est a far segnare la crescita più consistente nei dodici mesi del 2003 (+4,63%).
Quasi tutta concentrata nel Mezzogiorno, la crescita del commercio: delle 14.143 imprese in più registrate a fine anno, 11.416 (l’80,7%) sono localizzate nel Mezzogiorno. In particolare, il saldo positivo di 6.869 imprese del commercio al dettaglio, registrato nelle otto regioni meridionali, equivale all’84% dell’intero saldo nazionale del settore (pari a 8.154 unità). Meno elevata, ma sempre preponderante, la quota del Mezzogiorno sul saldo complessivo del commercio all’ingrosso: le 4.145 imprese in più registrate al Sud a fine anno costituiscono, infatti, il 71% del saldo nazionale, pari a 5.860 unità.
Il ruolo trainante delle regioni meridionali rispetto al saldo di fine anno appare significativo soprattutto nell’industria manifatturiera. A livello aggregato, il settore presenta un saldo positivo di 638 imprese a fine anno, pari ad un modesto 0,1% in più rispetto al 2002. Il dato acquista particolare significato se analizzato geograficamente, poiché è solo grazie alla buona dinamica positiva del Sud (+1,7% il tasso di crescita, per un saldo di 3.410 unità), che si raggiunge un dato nazionale positivo. Tutte le altre aree, infatti, chiudono il 2003 con un deficit: -1.536 imprese al Nord-Est, -852 al Nord-Est, -384 al Centro. Il principale contributo al risultato del settore viene dall’agro-alimentare che, con un saldo attivo di 2.723 unità, si è rivelato il più dinamico tra tutti i comparti industriali. Quasi la metà di queste imprese (il 48%, pari a 1.304 unità) è localizzato al Sud, mentre nel comparto della lavorazione di prodotti in metallo (+1.075 imprese a livello nazionale), la quota del Mezzogiorno supera la metà del saldo complessivo (le 563 imprese in più al Sud rappresentano il 52% del saldo totale).
Infine, appare consistente l’apporto delle regioni meridionali anche al saldo positivo dell’informatica: il +3,1% registrato a livello nazionale è infatti quasi la metà del tasso messo a segno dal Sud (+5,9%) che vede crescere il comparto di 1.208 unità, il 49% di tutta la crescita nazionale di (+2.463 imprese a fine anno).

Le aree a vocazione distrettuale

Sovrapponendo la lettura dei dati per settore a quella per gruppi di province, è possibile evidenziare la congiuntura attraversata da alcune tra le più significative aree distrettuali del paese. L’analisi di Movimprese 2003 si è soffermata sulle aree dei distretti del tessile, abbigliamento e calzature (prendendo come esemplificative le province di Biella, Como, Prato, Pisa, Ascoli Piceno, Macerata e Avellino); del legno e del mobile (Udine, Pordenone, Pesaro-Urbino, Bari e Matera); dell’oro (Alessandria, Vicenza e Arezzo).
L’industria tessile, tra le più esposte ai venti della concorrenza dai paesi emergenti, mostra di avere attraversato il 2003 con marcate difficoltà. A Prato si registrano i saldi negativi più consistenti (-6,3% la variazione nel numero di imprese del settore, a fronte della media nazionale pari a –3,4%). Nella stessa provincia il segno si inverte nel comparto delle confezioni (+3,6%), mentre è Como (-2,8%) a far segnare in questo comparto le contrazioni più consistenti (-1,0% la media nazionale). Il bilancio dell’industria calzaturiera e del cuoio mostra segnali alterni: alla media italiana di -1,7% fanno riscontro la performance negativa di Ascoli Piceno (provincia a forte vocazione calzaturiera: -2,2%) e quella positiva di Avellino (specializzata nella concia del cuoio: +2,9%).

Tabella 3 – Industria tessile, abbigliamento e calzature: variazione dello stock delle imprese in alcune province distrettuali nel 200 

SETTORI

Biella

 

Como

 

Prato

 

Pisa

 

Ascoli Piceno

 

Macerata

 

Avellino

 

 

VAR% 2003-2002

 

VAR% 2003-2002

 

VAR% 2003-2002

 

VAR% 2003-2002

 

VAR% 2003-2002

 

VAR% 2003-2002

 

VAR% 2003-2002

 

Agricoltura, caccia e silvicoltura          

0,25%

 

2,12%

 

3,41%

 

-1,53%

 

-2,41%

 

-2,23%

 

-2,44%

 

Agricoltura, caccia e relativi servizi      

0,25%

 

1,89%

 

3,68%

 

-1,58%

 

-2,40%

 

-2,29%

 

-2,44%

 

Silvicoltura e utilizzaz.aree forestali     

0,00%

 

16,22%

 

-5,00%

 

1,00%

 

-3,75%

 

7,81%

 

-3,02%

 

Pesca,piscicoltura e servizi connessi       

50,00%

 

9,76%

 

0,00%

 

5,88%

 

-9,06%

 

-1,23%

 

0,00%

 

Estrazione di minerali                      

0,00%

 

-8,33%

 

0,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

-6,90%

 

4,55%

 

Estraz.carbon fossile e lignite;estraz.torba

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

Estraz.petrolio greggio e gas naturale      

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

Estraz.minerali di uranio e di torio        

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

Estrazione di minerali metalliferi          

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

Altre industrie estrattive                  

0,00%

 

-8,33%

 

0,00%

 

0,00%

 

-1,79%

 

-6,90%

 

4,76%

 

Attivita' manifatturiere                    

-0,93%

 

-0,97%

 

-2,74%

 

0,03%

 

-0,41%

 

1,75%

 

1,54%

 

Industrie alimentari e delle bevande        

1,67%

 

0,75%

 

5,51%

 

3,21%

 

2,51%

 

3,03%

 

1,65%

 

Industria del tabacco                       

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

 

Industrie tessili                           

-3,09%

 

-1,69%

 

-6,28%

 

-

 

-

 

-

 

-

 

Abbigliamento

-

 

-2,81%

 

3,63%

 

-

 

-

 

-

 

-

 

Cuoio e calzature

-

 

-

 

-

 

-0,52%

 

-2,18%

 

0,74%

 

2,87%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ind.legno,esclusi mobili;fabbr.in paglia    

-0,52%

 

-1,03%

 

0,75%

 

-2,44%

 

-2,33%

 

-0,23%

 

-0,23%

 

Fabbric.pasta-carta,carta e prod.di carta   

0,00%

 

-2,47%

 

-17,78%

 

0,00%

 

-3,70%

 

1,41%

 

0,00%

 

Editoria,stampa e riprod.supp.registrati    

3,13%

 

-2,59%

 

3,23%

 

6,15%

 

1,26%

 

3,29%

 

0,60%

 

Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari    

-50,00%

 

0,00%

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

-25,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche 

0,00%

 

-1,56%

 

-8,82%

 

-0,98%

 

-5,56%

 

2,13%

 

3,57%

 

Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche      

6,45%

 

-2,11%

 

-6,78%

 

0,00%

 

-3,48%

 

0,68%

 

0,00%

 

Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif.  

-7,14%

 

-3,50%

 

-5,33%

 

0,00%

 

-0,47%

 

0,61%

 

1,30%

 

Produzione di metalli e loro leghe          

-6,25%

 

-3,85%

 

0,00%

 

-10,71%

 

-2,63%

 

0,00%

 

0,00%

 

Fabbricaz.e lav.prod.metallo,escl.macchine  

-2,84%

 

0,86%

 

3,73%

 

2,26%

 

1,70%

 

3,17%

 

2,02%

 

Fabbric.macchine ed appar.mecc.,instal.     

1,41%

 

-0,60%

 

-0,71%

 

1,82%

 

0,53%

 

6,47%

 

6,72%

 

Fabbric.macchine per uff.,elaboratori       

7,69%

 

4,76%

 

-12,50%

 

18,18%

 

7,69%

 

-13,79%

 

7,14%

 

Fabbric.di macchine ed appar.elettr.n.c.a.  

3,85%

 

0,41%

 

-2,08%

 

-1,96%

 

0,71%

 

4,17%

 

3,57%

 

Fabbric.appar.radiotel.e app.per comunic.   

-4,88%

 

-8,79%

 

-15,56%

 

2,17%

 

1,22%

 

13,56%

 

-4,35%

 

Fabbric.appar.medicali,precis.,strum.ottici 

6,87%

 

1,06%

 

4,24%

 

1,91%

 

0,42%

 

2,33%

 

-4,62%

 

Fabbric.autoveicoli,rimorchi e semirim.     

75,00%

 

-6,67%

 

33,33%

 

0,00%

 

-11,76%

 

0,00%

 

0,00%

 

Fabbric.di altri mezzi di trasporto         

16,67%

 

1,05%

 

-20,00%

 

3,66%

 

5,88%

 

0,00%

 

28,57%

 

Fabbric.mobili;altre industrie manifatturier

6,47%

 

-0,80%

 

5,03%

 

-1,23%

 

4,42%

 

1,98%

 

5,99%

 

Recupero e preparaz. per il riciclaggio     

-19,05%

 

4,35%

 

-8,72%

 

14,81%

 

9,09%

 

0,00%

 

0,00%

 

Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua    

6,67%

 

-5,56%

 

22,22%

 

0,00%

 

85,71%

 

30,00%

 

4,76%

 

Produz.energia elettr.,gas,acqua calda      

33,33%

 

-5,88%

 

40,00%

 

0,00%

 

120,00%

 

37,50%

 

15,38%

 

Raccolta,depurazione e distribuzione acqua  

0,00%

 

-5,26%

 

0,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

-12,50%

 

Costruzioni                                 

1,86%

 

4,51%

 

3,61%

 

4,81%

 

4,19%

 

5,91%

 

1,57%

 

Comm.ingr.e dett.;rip.beni pers.e per la cas

0,67%

 

-0,20%

 

0,74%

 

0,18%

 

-0,14%

 

1,02%

 

1,28%

 

Comm.manut.e rip.autov. e motocicli         

-0,30%

 

1,15%

 

3,60%

 

-0,19%

 

-0,92%

 

-0,49%

 

0,60%

 

Comm.ingr.e interm.del comm.escl.autov.     

0,39%

 

0,42%

 

-0,03%

 

1,09%

 

0,97%

 

1,46%

 

4,08%

 

Comm.dett.escl.autov;rip.beni pers.         

1,15%

 

-1,11%

 

1,03%

 

-0,29%

 

-0,75%

 

1,13%

 

0,58%

 

Alberghi e ristoranti                       

3,88%

 

1,71%

 

4,72%

 

3,28%

 

3,38%

 

1,72%

 

3,36%

 

Trasporti,magazzinaggio e comunicaz.        

-2,56%

 

2,10%

 

1,23%

 

0,74%

 

1,17%

 

2,69%

 

1,59%

 

Trasporti terrestri;trasp.mediante condotta 

-3,90%

 

1,97%

 

0,66%

 

-1,68%

 

-0,09%

 

1,85%

 

0,78%

 

Trasporti marittimi e per vie d'acqua        

#DIV/0!

 

0,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

Trasporti aerei                             

0,00%

 

0,00%

 

-100,00%

 

0,00%

 

-100,00%

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

Attivita' ausiliarie dei trasp.;ag.viaggi   

3,13%

 

1,64%

 

1,70%

 

8,24%

 

13,11%

 

10,91%

 

3,41%

 

Poste e telecomunicazioni                   

20,00%

 

16,00%

 

13,89%

 

57,89%

 

5,56%

 

0,00%

 

33,33%

 

Intermediaz.monetaria e finanziaria         

0,66%

 

1,88%

 

-2,17%

 

-1,28%

 

0,00%

 

0,14%

 

3,70%

 

Interm.mon.e finanz.(escl.assic.e fondi p.) 

-1,62%

 

1,48%

 

2,80%

 

-1,47%

 

-1,96%

 

0,00%

 

1,64%

 

Assic.e fondi pens.(escl.ass.soc.obbl.)     

-22,22%

 

0,00%

 

-12,50%

 

-10,00%

 

-5,88%

 

-12,50%

 

-10,53%

 

Attivita' ausil. intermediazione finanziaria

2,17%

 

1,98%

 

-2,65%

 

-0,80%

 

0,49%

 

0,49%

 

4,51%

 

Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca     

-0,43%

 

3,33%

 

5,02%

 

6,15%

 

7,57%

 

5,68%

 

6,37%

 

Attivita' immobiliari                       

-0,80%

 

5,64%

 

5,53%

 

9,49%

 

14,69%

 

6,38%

 

9,85%

 

Noleggio macc.e attrezz.senza operat.       

-4,62%

 

0,69%

 

-1,77%

 

8,21%

 

1,02%

 

10,11%

 

3,09%

 

Informatica e attivita' connesse            

3,07%

 

-1,08%

 

2,62%

 

2,46%

 

5,92%

 

4,94%

 

9,43%

 

Ricerca e sviluppo                           

-20,00%

 

4,00%

 

0,00%

 

5,88%

 

42,86%

 

0,00%

 

0,00%

 

Altre attivita' professionali e imprendit.  

0,00%

 

1,92%

 

5,89%

 

4,00%

 

4,99%

 

4,99%

 

4,78%

 

Istruzione                                  

2,00%

 

7,62%

 

0,00%

 

3,57%

 

-2,35%

 

7,58%

 

2,00%

 

Sanita' e altri servizi sociali             

5,00%

 

3,41%

 

1,94%

 

3,60%

 

8,08%

 

11,63%

 

3,21%

 

Altri servizi pubblici,sociali e personali  

-1,08%

 

0,54%

 

1,73%

 

1,93%

 

2,87%

 

1,12%

 

1,11%

 

Smaltim.rifiuti solidi, acque scarico e sim.

22,22%

 

-4,88%

 

-5,71%

 

5,00%

 

6,06%

 

-4,26%

 

2,70%

 

Attivita' ricreative, culturali sportive    

3,60%

 

1,61%

 

10,60%

 

1,97%

 

6,37%

 

3,71%

 

3,77%

 

Altre attivita' dei servizi                 

-2,11%

 

0,38%

 

-0,38%

 

1,82%

 

1,47%

 

0,54%

 

0,46%

 

Serv.domestici presso famiglie e conv.      

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

-50,00%

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

Imprese non classificate                    

-3,73%

 

18,15%

 

24,60%

 

11,78%

 

-2,14%

 

17,91%

 

8,20%

 

Segnali diversi per territorio vengono, invece, dalle aree dei distretti del legno e del mobile. Se l’industria dei salotti continua ad ampliare la propria base imprenditoriale nell’area murgiana (+6,4% a Matera e +1,8% a Bari), il contrario accade nel distretto friulano del mobile (-2,5% a Pordenone e –1,7% a Udine la perdita di imprese nei dodici mesi del 2003).

 

Indicazione univoca, infine, dai distretti dell’oreficeria: nelle tre principali province in cui si concentrano le lavorazioni di preziosi e gioielli l’anno si è chiuso con una leggera riduzione nel numero delle imprese, più sostenuta ad Alessandria (-1,87%).

 

Tabella 4 – Industria del legno e del mobile: variazione dello stock delle imprese in alcune province distrettuali nel 2003

 

 SETTORI

Udine

 

Pordenone

Pesaro-Urbino

Bari

 

Matera

Agricoltura, caccia e silvicoltura          

-3,86%

 

-4,61%

 

-3,67%

 

-2,90%

 

-1,54%

Agricoltura, caccia e relativi servizi      

-3,87%

 

-4,64%

 

-3,74%

 

-2,90%

 

-1,53%

Silvicoltura e utilizzaz.aree forestali     

-3,20%

 

-1,61%

 

2,74%

 

0,00%

 

-6,25%

Pesca,piscicoltura e servizi connessi       

0,43%

 

-3,85%

 

-3,52%

 

1,83%

 

0,00%

Estrazione di minerali                      

-1,52%

 

0,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

-10,53%

Estraz.carbon fossile e lignite;estraz.torba

0,00%

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

#DIV/0!

Estraz.petrolio greggio e gas naturale      

0,00%

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

#DIV/0!

Estraz.minerali di uranio e di torio        

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

Estrazione di minerali metalliferi          

#DIV/0!

 

0,00%

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

#DIV/0!

Altre industrie estrattive                  

-1,56%

 

0,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

-10,53%

Attivita' manifatturiere                    

-1,24%

 

-0,31%

 

-0,38%

 

1,71%

 

3,21%

Industrie alimentari e delle bevande        

-0,48%

 

4,71%

 

4,19%

 

4,69%

 

4,70%

Industria del tabacco                       

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

Industrie tessili                           

-6,96%

 

-4,24%

 

-6,02%

 

0,36%

 

1,61%

Confez.articoli vestiario;prep.pellicce     

-3,05%

 

0,94%

 

-2,75%

 

0,32%

 

-3,60%

Prep.e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio     

-5,00%

 

-8,00%

 

-4,55%

 

-0,39%

 

-7,69%

Industria del legno e del mobile

-1,72%

 

-2,45%

 

-1,62%

 

1,84%

 

6,44%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fabbric.pasta-carta,carta e prod.di carta   

-2,27%

 

-4,35%

 

0,00%

 

2,52%

 

0,00%

Editoria,stampa e riprod.supp.registrati    

0,33%

 

0,00%

 

1,46%

 

2,50%

 

4,40%

Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari    

0,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

0,00%

 

33,33%

Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche 

-5,33%

 

-8,33%

 

-5,56%

 

-2,20%

 

-4,35%

Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche      

-1,96%

 

0,00%

 

1,61%

 

1,27%

 

6,25%

Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif.  

-2,00%

 

0,43%

 

0,32%

 

0,92%

 

-0,78%

Produzione di metalli e loro leghe          

-2,74%

 

-2,94%

 

-13,04%

 

-6,25%

 

0,00%

Fabbricaz.e lav.prod.metallo,escl.macchine  

0,08%

 

0,89%

 

2,65%

 

2,73%

 

3,53%

Fabbric.macchine ed appar.mecc.,instal.     

1,29%

 

-0,71%

 

-2,12%

 

2,06%

 

4,71%

Fabbric.macchine per uff.,elaboratori       

6,12%

 

-10,71%

 

0,00%

 

4,92%

 

-9,09%

Fabbric.di macchine ed appar.elettr.n.c.a.  

-4,12%

 

0,70%

 

3,11%

 

-2,23%

 

6,67%

Fabbric.appar.radiotel.e app.per comunic.   

-6,06%

 

-1,47%

 

-2,78%

 

-1,87%

 

20,00%

Fabbric.appar.medicali,precis.,strum.ottici 

-1,00%

 

1,92%

 

-2,40%

 

2,25%

 

-1,27%

Fabbric.autoveicoli,rimorchi e semirim.     

-4,35%

 

-5,56%

 

6,67%

 

6,59%

 

0,00%

Fabbric.di altri mezzi di trasporto         

3,33%

 

18,75%

 

13,67%

 

1,92%

 

0,00%

Recupero e preparaz. per il riciclaggio     

-11,54%

 

4,55%

 

5,26%

 

4,05%

 

-11,11%

Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua    

2,27%

 

9,09%

 

4,35%

 

6,25%

 

33,33%

Produz.energia elettr.,gas,acqua calda      

2,63%

 

0,00%

 

23,53%

 

19,05%

 

100,00%

Raccolta,depurazione e distribuzione acqua  

0,00%

 

33,33%

 

-50,00%

 

0,00%

 

-33,33%

Costruzioni                                 

3,89%

 

4,74%

 

4,50%

 

3,34%

 

1,51%

Comm.ingr.e dett.;rip.beni pers.e per la cas

-0,67%

 

-0,16%

 

0,36%

 

1,28%

 

1,69%

Comm.manut.e rip.autov. e motocicli         

-0,13%

 

0,00%

 

-0,59%

 

-0,02%

 

-0,55%

Comm.ingr.e interm.del comm.escl.autov.     

0,06%

 

-0,52%

 

0,73%

 

0,84%

 

4,78%

Comm.dett.escl.autov;rip.beni pers.         

-1,39%

 

0,14%

 

0,34%

 

1,79%

 

1,27%

Alberghi e ristoranti                       

0,70%

 

-0,65%

 

0,25%

 

3,92%

 

2,26%

Trasporti,magazzinaggio e comunicaz.        

-0,57%

 

-1,31%

 

-0,86%

 

0,91%

 

-3,59%

Trasporti terrestri;trasp.mediante condotta 

-0,92%

 

-1,79%

 

-1,60%

 

0,05%

 

-5,30%

Trasporti marittimi e per vie d'acqua       

-16,67%

 

0,00%

 

33,33%

 

-12,50%

 

#DIV/0!

Trasporti aerei                             

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

0,00%

 

50,00%

Attivita' ausiliarie dei trasp.;ag.viaggi   

-1,35%

 

3,85%

 

10,58%

 

4,03%

 

7,41%

Poste e telecomunicazioni                   

21,88%

 

0,00%

 

-10,00%

 

13,10%

 

0,00%

Intermediaz.monetaria e finanziaria         

-2,04%

 

1,13%

 

-4,33%

 

0,57%

 

-2,50%

Interm.mon.e finanz.(escl.assic.e fondi p.) 

-2,01%

 

0,00%

 

-6,90%

 

-0,76%

 

-3,23%

Assic.e fondi pens.(escl.ass.soc.obbl.)     

-4,35%

 

-14,81%

 

-13,04%

 

-3,53%

 

0,00%

Attivita' ausil. intermediazione finanziaria

-1,98%

 

2,30%

 

-3,74%

 

0,92%

 

-2,54%

Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca     

2,71%

 

2,48%

 

7,27%

 

5,03%

 

1,82%

Attivita' immobiliari                       

5,28%

 

4,16%

 

10,05%

 

6,42%

 

0,00%

Noleggio macc.e attrezz.senza operat.       

-0,61%

 

-3,70%

 

7,32%

 

4,50%

 

11,36%

Informatica e attivita' connesse             

1,06%

 

2,15%

 

0,48%

 

4,99%

 

1,51%

Ricerca e sviluppo                          

-14,29%

 

0,00%

 

-14,29%

 

10,00%

 

6,67%

Altre attivita' professionali e imprendit.  

1,49%

 

1,12%

 

6,26%

 

4,55%

 

1,18%

Istruzione                                   

7,76%

 

-1,43%

 

1,56%

 

6,55%

 

1,33%

Sanita' e altri servizi sociali             

10,14%

 

-3,57%

 

4,17%

 

0,19%

 

3,03%

Altri servizi pubblici,sociali e personali  

1,62%

 

2,95%

 

1,43%

 

1,97%

 

1,54%

Smaltim.rifiuti solidi, acque scarico e sim.

1,89%

 

4,55%

 

3,33%

 

11,43%

 

26,67%

Attivita' ricreative, culturali sportive    

3,09%

 

2,50%

 

3,40%

 

0,81%

 

4,11%

Altre attivita' dei servizi                 

1,11%

 

3,02%

 

0,64%

 

2,11%

 

-0,24%

Serv.domestici presso famiglie e conv.      

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

#DIV/0!

 

0,00%

 

#DIV/0!

Imprese non classificate                    

17,54%

 

29,30%

 

5,98%

 

4,25%

 

4,95%

                   

 

 

Tabella 5 – Oreficeria: variazione dello stock delle imprese in alcune province distrettuali nel 2003

 

SETTORE

Alessandria

 

Vicenza

Arezzo

 

Agricoltura, caccia e silvicoltura          

-2,77%

 

-5,20%

-2,05%

 

Agricoltura, caccia e relativi servizi      

-2,79%

 

-5,24%

-2,10%

 

Silvicoltura e utilizzaz.aree forestali     

-1,09%

 

1,14%

-0,75%

 

Pesca,piscicoltura e servizi connessi       

0,00%

 

0,00%

0,00%

 

Estrazione di minerali                      

-9,30%

 

-2,88%

-4,17%

 

Estraz.carbon fossile e lignite;estraz.torba

#DIV/0!

 

0,00%

0,00%

 

Estraz.petrolio greggio e gas naturale      

0,00%

 

-100,00%

-100,00%

 

Estraz.minerali di uranio e di torio        

#DIV/0!

 

0,00%

#DIV/0!

 

Estrazione di minerali metalliferi          

#DIV/0!

 

0,00%

#DIV/0!

 

Altre industrie estrattive                  

-9,76%

 

-2,02%

0,00%

 

Attivita' manifatturiere                     

-1,73%

 

-1,26%

-0,93%

 

Industrie alimentari e delle bevande        

2,33%

 

3,00%

3,91%

 

Industria del tabacco                       

0,00%

 

33,33%

0,00%

 

Industrie tessili                           

-10,31%

 

-3,89%

-4,83%

 

Confez.articoli vestiario;prep.pellicce     

-5,96%

 

-4,16%

-1,00%

 

Prep.e concia cuoio;fabbr.artic.viaggio     

-1,52%

 

-1,60%

-2,73%

 

Ind.legno,esclusi mobili;fabbr.in paglia    

-5,91%

 

-3,80%

-3,09%

 

Fabbric.pasta-carta,carta e prod.di carta   

-6,45%

 

-5,59%

0,00%

 

Editoria,stampa e riprod.supp.registrati    

-1,51%

 

-0,46%

3,42%

 

Fabbric.coke,raffinerie,combust.nucleari    

0,00%

 

#DIV/0!

-50,00%

 

Fabbric.prodotti chimici e fibre sintetiche 

-2,74%

 

1,43%

2,00%

 

Fabbric.artic.in gomma e mat.plastiche      

-6,78%

 

-1,12%

-6,67%

 

Fabbric.prodotti lavoraz.min.non metallif.  

-5,81%

 

-2,66%

-2,40%

 

Produzione di metalli e loro leghe          

-5,56%

 

-6,95%

-2,33%

 

Fabbricaz.e lav.prod.metallo,escl.macchine  

0,54%

 

0,49%

3,14%

 

Fabbric.macchine ed appar.mecc.,instal.     

-1,68%

 

-1,99%

0,75%

 

Fabbric.macchine per uff.,elaboratori       

-5,26%

 

10,34%

-8,33%

 

Fabbric.di macchine ed appar.elettr.n.c.a.  

-1,56%

 

0,28%

0,00%

 

Fabbric.appar.radiotel.e app.per comunic.   

-3,70%

 

-1,49%

-2,50%

 

Fabbric.appar.medicali,precis.,strum.ottici 

-0,49%

 

1,18%

0,00%

 

Fabbric.autoveicoli,rimorchi e semirim.     

-8,82%

 

-3,08%

20,00%

 

Fabbric.di altri mezzi di trasporto         

18,75%

 

-1,15%

0,00%

 

Oreficeria

-1,87%

 

-1,  54%

-1,69%

 

 

 

 

 

 

 

Recupero e preparaz. per il riciclaggio     

15,00%

 

-6,06%

0,00%

Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua    

25,00%

 

25,00%

9,09%

Produz.energia elettr.,gas,acqua calda      

44,44%

 

24,14%

9,52%

Raccolta,depurazione e distribuzione acqua  

0,00%

 

33,33%

0,00%

Costruzioni                                 

4,07%

 

3,85%

5,69%

Comm.ingr.e dett.;rip.beni pers.e per la cas

-0,25%

 

0,21%

-0,53%

Comm.manut.e rip.autov. e motocicli         

0,55%

 

-0,17%

-2,62%

Comm.ingr.e interm.del comm.escl.autov.     

-1,35%

 

0,60%

0,03%

Comm.dett.escl.autov;rip.beni pers.         

0,32%

 

-0,08%

-0,41%

Alberghi e ristoranti                       

1,44%

 

0,83%

4,88%

Trasporti,magazzinaggio e comunicaz.        

0,77%

 

0,10%

2,62%

Trasporti terrestri;trasp.mediante condotta 

0,27%

 

-0,55%

1,81%

Trasporti marittimi e per vie d'acqua       

#DIV/0!

 

0,00%

-50,00%

Trasporti aerei                             

0,00%

 

0,00%

0,00%

Attivita' ausiliarie dei trasp.;ag.viaggi   

3,11%

 

4,30%

5,93%

Poste e telecomunicazioni                   

9,09%

 

10,00%

24,00%

Intermediaz.monetaria e finanziaria         

-2,58%

 

-1,73%

1,72%

Interm.mon.e finanz.(escl.assic.e fondi p.) 

-5,13%

 

-2,31%

-1,47%

Assic.e fondi pens.(escl.ass.soc.obbl.)     

-15,79%

 

-2,78%

0,00%

Attivita' ausil. intermediazione finanziaria

-1,92%

 

-1,52%

2,11%

Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca     

4,42%

 

4,18%

6,72%

Attivita' immobiliari                       

4,49%

 

5,07%

12,48%

Noleggio macc.e attrezz.senza operat.       

3,15%

 

6,25%

8,33%

Informatica e attivita' connesse            

5,22%

 

2,04%

1,74%

Ricerca e sviluppo                          

6,67%

 

-8,70%

-12,50%

Altre attivita' professionali e imprendit.  

4,15%

 

3,70%

1,76%

Istruzione                                   

3,70%

 

0,94%

1,22%

Sanita' e altri servizi sociali             

7,81%

 

1,08%

8,22%

Altri servizi pubblici,sociali e personali  

0,46%

 

1,28%

0,41%

Smaltim.rifiuti solidi, acque scarico e sim.

0,00%

 

7,84%

-4,17%

Attivita' ricreative, culturali sportive    

0,34%

 

1,62%

1,25%

Altre attivita' dei servizi                 

0,50%

 

1,07%

0,27%

Serv.domestici presso famiglie e conv.      

#DIV/0!

 

0,00%

#DIV/0!

Imprese non classificate                    

3,87%

 

9,82%

18,45%

                   

 

“La sostanziale tenuta del sistema – ha concluso Carlo Sangalli - non deve far trascurare i segnali che vengono dai settori più esposti alla concorrenza internazionale: il sistema moda, l’arredamento, la meccanica. Qui è in atto una profonda ristrutturazione e la forte mortalità che registriamo è segno che, per competere,  bisogna spostarsi su segmenti produttivi a maggiore valore aggiunto. Queste trasformazioni comportano spesso passaggi delicati per la stessa sopravvivenza aziendale, soprattutto se le imprese li affrontano da sole. E’ quindi fondamentale sostenerle con politiche economiche e commerciali nazionali e sempre più europee: basti pensare alle strategie e alle risorse da mettere in campo in tema di infrastrutture e di ricerca”. 

 

 

PRIMI ANNI DI VITA A RISCHIO

 

I dati demografici del 2003 confermano il quadro di un tessuto imprenditoriale fortemente esposto ai rischi di chiusura nei primi anni di vita dell’impresa. Quasi una su tre di quelle che hanno cessato l’attività lo scorso anno (il 30,1% del totale) non aveva più di tre anni di vita alle spalle. Questo dato sale al 34,1% nel caso delle ditte individuali mentre tocca il minimo nelle forme consortili (16,0%). Tra le imprese che nel 2003 hanno chiuso alle soglie dei quattordici anni di vita, la quota più elevata (il 17,7%) si registra nelle cooperative e nei consorzi (qui definite “altre forme”), mentre si attesta al 15,4% per le ditte individuali (13,9% il dato medio nazionale). La mortalità precoce risulta più pronunciata in Piemonte (il 33,9%). Seguono Veneto (32,6%), Emilia-Romagna (32,1%), Toscana e Sardegna (30,7%) e Abruzzo (30,6%), tutte sopra la media nazionale. La chiusura di imprese più longeve colpisce, invece, soprattutto la Basilicata (39,6%), seguita dal Trentino Alto-Adige (37,7%) e dal Molise (35,9%).

 

Tabella 6 – Imprese cessate nel 2003: distribuzione % per epoca di iscrizione e forme giuridiche

 

EPOCA DI ISCRIZIONE

SOCIETA' DI CAPITALE

SOCIETA' DI PERSONE

IMPRESE INDIVIDUALI

ALTRE FORME

 

TOTALE

* n.c.

 

0,0%

0,0%

0,0%

0,1%

0,0%

Antecedente al 1940

0,3%

0,1%

0,1%

0,9%

0,1%

Dal 1940 al 1949

0,4%

0,2%

0,1%

0,8%

0,2%

Dal 1950 al 1959

0,9%

0,6%

0,9%

1,8%

0,9%

Dal 1960 al 1969

1,8%

2,1%

4,9%

3,4%

4,1%

Dal 1970 al 1979

6,7%

6,8%

9,4%

10,7%

8,7%

Antecedente al 1990

 

31,6%

34,4%

31,6%

43,0%

32,3%

1990

 

 

 

 

 

55,2%

1991

 

 

 

 

 

49,9%

1992

 

 

 

 

 

49,3%

1993

 

 

 

 

 

41,7%

1994

 

 

 

 

 

8,1%

1995

 

 

 

 

 

45,0%

1996

 

 

 

 

 

47,3%

1997

 

 

 

 

 

49,7%

1998

 

 

 

 

 

161,4%

1999

 

 

 

 

 

21,6%

Dal 1990 - 1999

44,4%

46,4%

34,3%

41,0%

37,6%

2000

 

8,2%

6,9%

8,3%

7,5%

8,0%

2001

 

8,3%

6,3%

10,1%

5,7%

9,1%

2002

 

6,0%

4,7%

11,7%

2,1%

9,7%

2003

 

1,6%

1,3%

4,0%

0,7%

3,2%

Dal 2000 - 2003

24,1%

19,2%

34,1%

16,0%

30,1%

TOTALE

 

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

Tabella 7 – Imprese cessate nel 2003: distribuzione % per epoca di iscrizione e regioni

 

EPOCA DI ISCRIZIONE

Piemonte

Valle d'Aosta

Lombardia

Trentino A.Adige

Friuli V.Giulia

Veneto

Liguria

Emilia-Romagna

Toscana

Marche

Umbria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* n.c.

0,0%

0,0%

0,0%

0,1%

0,0%

0,0%

0,1%

0,0%

0,0%

0,1%

0,0%

 

0,1%

0,0%

0,2%

0,5%

0,2%

0,1%

0,2%

0,1%

0,1%

0,1%

0,0%

Dal 1940 al 1949

0,1%

0,1%

0,3%

0,1%

0,3%

0,2%

0,2%

0,2%

0,2%

0,1%

0,1%

Dal 1950 al 1959

0,8%

0,5%

1,0%

1,2%

1,3%

0,7%

1,0%

1,0%

0,9%

0,7%

0,7%

Dal 1960 al 1969

3,8%

2,0%

4,1%

5,0%

5,3%

4,1%

3,8%

4,8%

4,3%

3,7%

5,0%

Dal 1970 al 1979

8,5%

6,5%

9,5%

11,3%

11,1%

9,7%

8,7%

9,2%

8,3%

10,6%

8,7%

Dal 1980 al 1989

14,7%

24,6%

18,0%

19,5%

17,0%

16,4%

18,8%

15,7%

18,5%

20,2%

18,3%

Ante 1990

28,0%

33,9%

33,1%

37,7%

35,0%

31,1%

32,8%

31,0%

32,2%

35,5%

32,8%

Dal 1990 al 1999

38,1%

38,0%

37,2%

36,1%

36,0%

36,3%

37,5%

36,9%

37,1%

36,0%

37,4%

Dal 2000 al 2003

33,9%

28,2%

29,7%

26,2%

29,0%

32,6%

29,7%

32,1%

30,7%

28,5%

29,8%

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

EPOCA DI ISCRIZIONE

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

TOTALE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* n.c.

0,3%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

 

 

0,1%

0,1%

0,0%

0,0%

0,0%

0,1%

0,0%

0,1%

0,0%

0,1%

 

Dal 1940 al 1949

0,1%

0,1%

0,2%

0,1%

0,0%

0,1%

0,1%

0,1%

0,1%

0,2%

 

Dal 1950 al 1959

0,9%

0,8%

1,3%

0,7%

0,9%

0,7%

1,0%

0,6%

0,8%

0,9%

 

Dal 1960 al 1969

3,6%

3,4%

5,2%

3,8%

4,0%

6,4%

3,7%

3,4%

3,7%

4,1%

 

Dal 1970 al 1979

7,4%

8,4%

12,2%

7,4%

7,0%

11,1%

7,1%

8,1%

6,8%

8,7%

 

Dal 1980 al 1989

20,0%

18,9%

17,0%

19,3%

21,5%

21,2%

20,9%

22,2%

22,9%

18,4%

 

Ante 1990

32,5%

31,7%

35,9%

31,4%

33,5%

39,6%

32,8%

34,5%

34,3%

32,4%

 

Dal 1990 al 1999

38,8%

37,7%

34,1%

38,9%

38,0%

37,5%

37,9%

41,0%

34,9%

37,6%

 

Dal 2000 al 2003

28,8%

30,6%

29,9%

29,7%

28,5%

22,9%

29,4%

24,5%

30,7%

30,1%

 

TOTALE

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

100,0%

 

 

N.B: Dati al netto ell'agricoltura

 

L’analisi dell’età media delle imprese cessate lo scorso anno pone a 12,2 anni il valore medio nazionale, mettendo in evidenza come siano le imprese del settore dell’intermediazione monetaria e finanziaria ad avere la vita media più breve (circa 7,8 anni). La palma delle più anziane va, infine, a quelle estrattive, che chiudono mediamente dopo oltre 23 anni di servizio.

 

Tabella 8 – Imprese cessate nel 2003: eta’ media per settore di attivita’

 

SETTORE

ETA’

 

SETTORE

ETA’

Pesca

9,57

 

Intermediazione monetaria e finanziaria

7,77

Estrazione di minerali

23,14

 

Informatica e ricerca

10,29

Attività manifatturiere

13,77

 

Istruzione

10,62

Energia

12,48

 

Sanità

10,92

Costruzioni

11,18

 

Altri servizi pubblici,sociali e personali

14,48

Commercio

13,36

 

Servizi domestici

11,38

Alberghi e ristoranti

11,28

 

Imprese non classificate

9,35

Trasporti e tlc

14,39

 

MEDIA

12,24


 

RIEPILOGHI

 

* * *

 

 

NATI-MORTALITA' DELLE IMPRESE PER AREE GEOGRAFICHE - Anno 2003

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Regioni

Iscrizioni

Cessazioni

Saldi

Stock

Stock

Tasso di

Tasso di

 

 

 

 

31.12.2003

31.12.2002

crescita

crescita

 

 

 

 

 

 

2003

2002

 

 

 

 

 

 

 

 

PIEMONTE

28.082

23.218

4.864

382.407

    377.480

1,29%

1,17%

VALLE D'AOSTA

798

735

63

12.076

      12.021

0,52%

1,44%

LOMBARDIA

60.537

47.052

13.485

861.011

    847.169

1,59%

1,42%

TRENTINO A. A.

5.131

4.015

1.116

76.169

      75.422

1,48%

1,29%

VENETO

30.678

22.988

7.690

404.532

    396.789

1,94%

1,99%

FRIULI V. G.

6.475

5.639

836

92.932

      92.094

0,91%

1,10%

LIGURIA

10.636

9.307

1.329

147.424

    146.031

0,91%

0,73%

EMILIA ROMAGNA

29.933

23.212

6.721

383.856

    377.033

1,78%

1,13%

TOSCANA

26.339

20.327

6.012

353.666

    347.614

1,73%

1,77%

UMBRIA

4.961

3.719

1.242

71.748

      70.540

1,76%

1,18%

MARCHE

9.731

7.369

2.362

136.022

    133.669

1,77%

1,78%

LAZIO

35.291

21.393

13.898

482.485

    468.467

2,97%

2,75%

ABRUZZO

8.625

5.799

2.826

108.405

    105.579

2,68%

1,85%

MOLISE

1.784

1.192

592

22.531

      21.947

2,70%

2,13%

CAMPANIA

31.122

20.989

10.133

439.987

    429.941

2,36%

3,23%

PUGLIA

19.825

14.004

5.821

282.503

    276.856

2,10%

3,11%

BASILICATA

2.616

2.117

499

40.020

      39.519

1,26%

1,74%

CALABRIA

9.983

6.219

3.764

144.038

    140.293

2,68%

3,87%

SICILIA

22.331

15.295

7.036

348.864

    341.940

2,06%

2,86%

SARDEGNA

9.491

5.713

3.778

127.226

    123.493

3,06%

3,26%

ITALIA

354.369

260.302

94.067

4.917.902

 4.823.897

1,95%

2,05%

 

 

 

 

 

 

 

 

Aree geografiche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NORD-OVEST

100.053

80.312

19.741

1.402.918

 1.382.701

1,43%

1,28%

NORD-EST

72.217

55.854

16.363

957.489

    941.338

1,74%

1,50%

CENTRO

76.322

52.808

23.514

1.043.921

 1.020.290

2,30%

2,20%

SUD E ISOLE

105.777

71.328

34.449

1.513.574

 1.479.568

2,33%

3,03%

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE ITALIA

354.369

260.302

94.067

4.917.902

 4.823.897

1,95%

2,05%

 

 

 

 

 

 

 

 

N.B. Valori al NETTO dell'agricoltura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

NATI-MORTALITA' DELLE IMPRESE PER FORME GIURIDICHE - Anno 2003

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Forme giuridiche

Iscrizioni

Cessazioni

Saldi

Stock

Stock

Tasso di

Tasso di

 

 

 

 

31.12.2003

31.12.2002

crescita

crescita

 

 

 

 

 

 

2003

2002

 

 

 

 

 

 

 

 

Società di capitali

      75.279

       26.675

      48.604

1.014.125

       963.629

5,04%

5,50%

Società di persone

      57.711

       45.475

      12.236

1.173.053

     1.162.015

1,05%

0,95%

Ditte individuali

     210.579

     181.995

      28.584

2.552.719

     2.524.468

1,13%

1,23%

Altre forme

      10.800

        6.157

        4.643

178.005

       173.785

2,67%

2,62%

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTALE

     354.369

     260.302

      94.067

4.917.902

     4.823.897

1,95%

2,05%

 

 

 

 

 

 

 

 

N.B. Valori al NETTO dell'agricoltura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

NATI-MORTALITA' DELLE IMPRESE PER SETTORI DI ATTIVITA' ECONOMICA -  Anno 2003

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SETTORI DI ATTIVITA'

Stock

Stock

Saldo

Variazione

 

 

31.12.2003

31.12.2002

 

% dello stock

 

 

 

 

 

 

 

Agricoltura, caccia e silvicoltura

986.981

         1.006.957

-19.976

-1,98%

 

Pesca,piscicoltura e servizi connessi

12.185

              11.999

186

1,55%

 

Estrazione di minerali

5.984

                6.063

-79

-1,30%

 

Attivita' manifatturiere

754.339

            753.701

638

0,08%

 

Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua

3.286

                3.025

261

8,63%

 

Costruzioni

741.577

            715.373

26.204

3,66%

 

Comm.ingr.e dett.;rip.beni pers.e per la casa

1.563.262

         1.549.119

14.143

0,91%

 

Alberghi e ristoranti

277.557

            271.883

5.674

2,09%

 

Trasporti,magazzinaggio e comunicaz.

208.121

            206.064

2.057

1,00%

 

Intermediaz.monetaria e finanziaria

109.170

            109.344

-174

-0,16%

 

Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca

558.621

            537.665

20.956

3,90%

 

Istruzione

18.207

              17.363

844

4,86%

 

Sanita' e altri servizi sociali

23.891

              22.972

919

4,00%

 

Altri servizi pubblici,sociali e personali

232.477

            228.731

3.746

1,64%

 

Serv.domestici presso famiglie e conv.

115

                  122

-7

-5,74%

 

Imprese non classificate

409.110

            390.473

18.637

4,77%

 

TOTALE

5.904.883

5.830.854

74.029

1,27%

 

Totale al netto agricoltura

4.917.902

4.823.897

94.005

1,95%

 

 

 

 

 

 

 

N.B. Valori al netto e al lordo dell'agricoltura.