
Corte dei Conti: sì ad assunzioni....................................
giovedì 2 marzo 2006
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(regioni.it) – La Corte dei Conti dà il via alle assunzioni negli Enti locali. La Corte ha infatti registrato il decreto di autorizzazione ad assumere personale a tempo indeterminato per il triennio 2005-2007 in favore degli Enti locali. E' il ministero della Funzione pubblica a precisare che l'atto, firmato il 15 febbraio scorso dal ministro Mario Baccini sara' pubblicato in Gazzetta Ufficiale venerdi' 3 marzo. Per le Regioni a statuto ordinario e per gli enti strumentali i limiti delle assunzioni di personale sono legati, per il 2005, al conseguimento di economie di spesa che ammontano a 25 milioni di euro divise tra le singole Regioni. Per le Province si potra'assumere o rispettando il limite delle economie di spesa, che ammontano a circa 20 milioni di euro, ripartite tra le singole province, o rispettando il tetto del 25% delle cessazioni dal servizio verificatesi nell'anno precedente. Per gli enti locali e' stata prevista una distinzione tra enti per fasce demografiche. Per quelli fino a 5.000 abitanti non vale l'obbligo di ridurre le dotazioni organiche vigenti, mentre i comuni oltre 5.000 abitanti sono tenuti a ridurre gli organici fino al massimo del 5%. Per i comuni sopra i 5.000 abitanti e' consentito assumere nel limite del 25% delle cessazioni verificatesi nel corso del triennio 2004/2006. Particolari disposizioni di favore sono state previste per i piccoli comuni. Per i comuni fino a 2.000 abitanti e' prevista la possibilita' di assumere nel triennio 2005/2007 una persona a fronte di un'uscita. Analoga regola e' prevista per i comuni con popolazione compresa tra i 2.000 e 5.000 abitanti, che possono, comunque, effettuare la seconda assunzione dopo che si sono verificate, nel corso del quadriennio, ulteriori 6 uscite. I decreti che rappresentano l'ultima tappa di un confronto continuo tra Governo e i rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali durato piu' di un anno, prevedono una riduzione delle dotazioni organiche, nel triennio di riferimento, che varia dal 3% per le Regioni, al 5% per gli enti locali. (red/01.03.06). |