periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.  436 - Roma, 11  gennaio 2005

Sommario

Si anima il dibattito sulle elezioni regionali

Lazio: approvata legge elettorale regionale

Casaliguria a Bruxelles

Veneto in cifre

Le prescrizioni sul divieto di fumo

Bifulco su Senato federale: la contestualità affievolita è diventata forte

Bifulco su Senato federale: la contestualità affievolita è diventata forte

Senato federale: dov’è finita la contestualità affievolita? A domandarselo è Raffaele Bifulco (Professore straordinario di Istituzioni di diritto pubblico Facoltà di giurisprudenza, Università degli studi di Napoli “Parthenope”) in un articolo pubblicato sul sito dell'associazione italiana dei Costituzionalisti.
"Il difetto principale del Senato federale della Repubblica, per come è configurato nel progetto di riforma costituzionale della Parte II della Costituzione all’esame del Parlamento, - scrive Bifulco - è stato individuato nella c.d. contestualità affievolita. Nel progetto in questione, Consigli regionali e Senato sono eletti insieme (c.d. contestualità in entrata). Se però la legislatura di un Consiglio regionale successivamente si interrompe per un qualsiasi motivo, ciò non implica la decadenza dalla carica dei senatori eletti in quella Regione (manca appunto la contestualità in uscita). Questi ultimi restano in carica e sarà la nuova legislatura regionale ad avere vita più breve, poiché durerà fino alle elezioni nazionali del Senato. In tal modo sarà sempre assicurata la contemporanea elezione del Senato e di tutti i Consigli regionali e delle Province autonome" E' un meccanismo che, secondo Bifulco si presta a diverse critiche perché "subordina la "vita" dei Consigli regionali a quella del Senato e dei senatori, che dovrebbero essere invece espressione delle Regioni", e "prevedendo la contemporanea elezione del Senato e di tutti i Consigli regionali, attrae nell’orbita delle elezioni nazionali le singole vicende politiche regionali".
Ma nel testo approvato tempo fa dalla Camera dei deputati, ed ora all’esame del Senato, secondo Bifulco, "la contestualità affievolita viene meno per far posto alla contestualità forte".
Va innanzitutto notato che nell’ultimo testo approvato, quello appunto della Camera, la disposizione che stabilisce la regola della contestualità non è più contenuta nel testo costituzionale (...) Nel testo è dunque rimasto il solo art.57, comma 2, che prevede che il Senato federale «è composto da duecentocinquantadue senatori eletti in ciascuna Regione contestualmente all’elezione del rispettivo Consiglio regionale". "Da questa disposizione non possiamo certo ricavare la regola della contemporanea elezione del Senato e di tutti di Consigli regionali. Senza alcuna forzatura, deduciamo solo che in ciascuna Regione senatori e Consiglio sono eletti contestualmente". Sintomaticamente la disciplina dell’elezione del Senato è stata spostata nelle disposizioni transitorie, la cui lettura non è affatto semplice", e quando  "Si arriva finalmente alla regola della contestualità in entrata (...) si prevede infatti che "le nuove elezioni (...)hanno luogo contestualmente a quelle di tutte le Assemblee o Consigli regionali o di provincia autonoma, in carica alla data delle elezioni, che sono conseguentemente sciolti". "Vorrei però richiamare l’attenzione sul fatto che la disposizione in esame ha un oggetto molto specifico: essa riguarda solo le nuove elezioni del Senato federale (...) in altri termini, si riferisce, per così dire, allo start up del nuovo Senato federale. Le conseguenze di questa interpretazione, che non pare una forzatura della lettera della legge, potrebbero essere di rilievo per superare le critiche di cui si narrava in apertura". "Questa lettura pare poi confortata" prosegue Bifulco dalla "disposizione" relativa alla contestualità in uscita. Si prevede infatti che in caso di scioglimento del Consiglio regionale, la durata della successiva legislatura regionale o provinciale è ridotta conseguentemente, in modo da assicurare, alle nuove elezioni del Senato federale, la contestualità". "E tuttavia (...) ciò che potrebbe consentire un’interpretazione forte della contestualità è l’incipit del comma 5, che delimita dal punto di vista cronologico gli effetti della disposizione. La quale è pensata «con esclusivo riferimento al quinquennio successivo alle prime elezioni del Senato federale della Repubblica, di cui alla lettera a)…», cioè con esclusivo riferimento al quinquennio successivo alle elezioni del Senato in versione non ancora federale. Ancora una volta –consapevolmente o meno, non è certo dato sapere- la disposizione è costruita in maniera tale da limitare i suoi effetti temporali sì da far sorgere il dubbio sulla disciplina da applicare successivamente alla fase transitoria (...) L’interpretazione che qui si è provato a sviluppare e che sostanzialmente porta a concludere che solo per la prima elezione del Senato federale nella sua nuova composizione potrebbe trovare applicazione la regola della contestualità in entrata, potrebbe trovare ulteriore supporto nella circostanza che la disciplina sostanziale è appunto contenuta nelle disposizioni transitorie. Addirittura il comma 4, che abbiamo esaminato, esordisce così: «In sede di prima applicazione della presente legge costituzionale». Se la lettura proposta è plausibile - conclude Bifulco - sorge il dubbio che essa non sia il frutto di una disattenzione ma la conseguenza di una volontà del legislatore. Di un sottile legislatore, più sottile dei suoi critici!"
Si segnalano anche altri articoli pubblicati sul sito dell'AIC fra cui : "Principi e valori negli statuti regionali": much ado about nothing?, di
Alberto Vespaziani;  e I nuovi statuti delle regioni dopo le sentenze 372, 378 e 379/2004 della Corte costituzionale, di
Tania Groppi .
(red)

Casaliguria a Bruxelles

"Una casa per i tuoi affari, a un passo dalle istituzioni europee" ad annunciarlo è la newsletter della Regione Liguria, che spiega  "Casaliguria, la sede della Regione Liguria a Bruxelles, offre agli enti associati e alle strutture regionali, ma anche a soggetti pubblici e privati che ne fanno richiesta, i suoi spazi e i suoi servizi. Grazie al Business development e al Business centre, è possibile avere informazioni sulla normativa, assistenza e consulenza sui progetti e negli approfondimenti, partecipare a reti e coordinamenti regionali ed europei per confrontare le esperienze e scambiare informazioni".  Ovviamente tutte le informazioni sono on line sul sito di Casaliguria .
(red)

Si anima il dibattito sulle elezioni regionali

Dopo la presa di posizione della Lega Nord , si anima il dibattito sulle elezioni regionali. Segnaliamo alcuni degli articoli pubblicati oggi dai quotidiani: Corriere della sera - Formigoni insiste. Ma Berlusconi: caso gia' risolto; Corriere della sera - La Lega corre da sola, Formigoni: vinceremo lo stesso; La Repubblica:Per Ghigo l'incognita della Lega; Il Messaggero Storace sbuffa: "E' un'ingiustizia"; La Repubblica: "Errani corre con il listone"; il Giornale di Sicilia-Palermo, Crisi nell'Udc, fumata grigia a Roma si allontana il rischio della scissione.

Le prescrizioni sul divieto di fumo

Sono entrate in vigore le prescrizioni della legge sulla tutela della salute dei non fumatori (dal 10 gennaio 2005).
Il Ministro della Salute ha emanato, il 17 dicembre 2004, una Circolare, contenente alcuni chiarimenti e indicazioni relativi all'applicazione dei divieti di fumo.  Il fumo di tabacco- spiega la newsletter di www.governo.it -è la più importante causa di morte prematura prevenibile in Italia e rappresenta uno dei più gravi problemi di sanità pubblica a livello mondiale. Di qui l'importanza strategica del rispetto delle norme di divieto che, come ribadito nella Circolare, trova applicazione non solo nei luoghi di lavoro pubblici, ma anche in tutti quelli privati che siano aperti al pubblico o a utenti. Tale accezione comprende gli stessi lavoratori dipendenti in quanto "utenti" dei locali in cui prestano la loro attività lavorativa.Il fumo infatti è il principale inquinante dell’aria che respiriamo negli ambienti confinati. Questa esposizione riguarda circa la metà dei bambini che nascono in Italia. Nella vita adulta, l’11,5% degli uomini e il 15% delle donne sono esposti al fumo passivo a casa. Nell’ambiente di lavoro, il 28% degli uomini ed il 23% delle donne sono esposte al fumo passivo. A queste esposizioni bisogna aggiungere quelle cui siamo soggetti nel tempo libero, al bar, al ristorante, nei luoghi di ritrovo pubblici. Questa esposizione comporta effetti nocivi per la salute, il più grave dei quali è costituito dalle malattie cardiovascolari per cui non è necessaria una esposizione particolarmente lunga. Seguono altri gravi effetti, tra cui il cancro del polmone ed una lunga serie di problemi respiratori. (cfr. il dossier di www.governo.it:
Presentazione; Circolare del 17 dicembre 2004; Dpcm del 23 dicembre 2003; Art. 51 legge 3/2003
(red)

Veneto in cifre

E' uscito il volume "Veneto in cifre 2003-2004" curato dall'Unità di Progetto Statistica della Regione. Si tratta della nona edizione dell'annuario statistico, apparso per la prima volta nel 1990, che raccoglie in tavole dati di varia natura forniti da più fonti, tra cui l'Istat, la Banca d'Italia, l'Unioncamere, l'INPS, i ministeri competenti, le Università, gli enti locali, l'ANAS. In linea di massima, le informazioni sono aggregate su base provinciale, con totali su scala regionale raffrontati dove possibile con quelli nazionali. L'obiettivo è di fornire uno strumento essenziale e di facile consultazione. "Veneto in cifre" può essere consultato anche sul sito internet della Regione Veneto.
Il volume è articolato in 18 capitoli: popolazione, sanità, assistenza, istruzione, cultura e tempo libero, lavoro, conto economico-prezzi e consumi, agricoltura foreste e pesca, industria, costruzioni e opere pubbliche, commercio, turismo, trasporti e comunicazioni, ambiente, credito, enti locali, giustizia ed elezioni.
(red)

Lazio: approvata legge elettorale regionale

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, a maggioranza, la nuova legge elettorale regionale. I presenti in aula erano 49: 35 sono stati i voti a favore, 14 quelli contrari.
'Abbiamo approvato una norma che salvaguarda il diritto delle province ad essere rappresentate''. Per il presidente della Regione Lazio Francesco Storace  l'approvazione della nuova legge elettorale della Regione rappresenta "un grande segnale al Paese. Il listino, previsto in tutte le Regioni, da noi sarà composto per metà da donne. In più, nel proporzionale la quota di candidati di ciascun sesso non potrà essere inferiore al 20%. Credo che quando si parla di rappresentanza femminile da oggi il Lazio è un modello per l'Italia. Sette donne entreranno di diritto e in più ci saranno quelle elette nel proporzionale''.(cfr. Statuto della regione Lazio e regolamenti attuativi regionali)
(red)
 

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