periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.  444 - Roma,  21 gennaio 2004

Sommario

Federalismo fiscale: dossier di documentazione

Lazio: formazione enogastronomica

Lista presidente e regionali in Lombardia

Toscana su trasporti ferroviari

Piedmont in the word: trimestrale in inglese della Regione Piemonte

Convegno: "La giustizia al confronto con il cambiamento"

Federalismo fiscale: dossier di documentazione

Una scheda di sintesi sui contenuti del 56/2000, sui lavori e sui documenti approvati dalla Conferenza (quasi un dossier di documentazione, disponibile anche in formato pdf) è stata predisposta dalla Segreteria della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome (settore affari finanziari) per fornire uno strumento che aiuti a focalizzare i possibili obiettivi del federalismo fiscale e che sia memoria del confronto fra le Regioni e il Governo su questo tema.
Nelle finalità e i contenuti del dlgs. 56/2000 c'è l'obiettivo di g
arantire risorse per il finanziamento delle funzioni esercitate dalle Regioni a Statuto Ordinario. Le previsioni normative generali stabiliscono in sintesi: Abolizione di parte dei trasferimenti erariali; sostituzione con compartecipazioni ai grandi tributi erariali; perequazione in funzione di popolazione, capacità fiscale, fabbisogni sanitari e dimensioni geografiche; passaggio graduale (in 13 anni) dalla spesa storica all’equazione con parametri obiettivi.
I trasferimenti aboliti sono: Fondo per indennizzo usura; Fondo per compensazione riduzione sovrattassa diesel; Fondo compensazione soppressione ARIET; Fondo sanitario nazionale (conto capitale); Fondo sanitario nazionale (parte corrente).
Le principali fonti di finanziamento regionale sono: Imposta Regionale sulle Attività Produttive; Tassa automobilistica; Entrate proprie (ASL);  Accisa benzina (242 lire al litro); Addizionale IRPEF (0,5%).
Fonti di finanziamento introdotte con dlgs. 56/2000:
addizionale IRPEF (0,4%); Accisa benzina (8 lire al litro); Compartecipazione IVA.
Nel periodo transitori
o il riparto avverrà tendo conto in misura decrescente della spesa storica e sarà sostituito da una formula perequativa calcolata in base alla popolazione residente, alla capacità fiscale, ai fabbisogni sanitari e alle dimensioni geografiche (a regime a partire dal 2012). Sino all’anno 2005 l’aliquota di compartecipazione IVA sarà determinata con apposito DPCM annuale in funzione dell’andamento dei gettiti IVA e delle altre imposte proprie e compartecipate. Tale modalità di determinazione dell’aliquota IVA inizialmente prevista sino al 2004 è stata posticipata su richiesta regionale.
Un inquadramento cronologico permette di inquadrare anche
 le procedure di attuazione del dlgs. 56/2000 e successivi sviluppi: 
Anno 2001
-
Aliquota di compartecipazione IVA al 38,55%; peso della spesa storica 100%
- Intesa in Conferenza Stato Regioni 22 marzo 2001
- Emanazione 2 DPCM 17 maggio 2001
- Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 5 giugno 2001, n. 128
Tra le principali indicazioni finanziarie emergono i trasferimenti da sopprimere (per un totale di 56.656 miliardi di lire) e in particolare: Fondo per indennizzo usura (20 miliardi di lire; Riduzione sovrattassa diesel (91 miliardi di lire).
ARIET (316 miliardi di lire); FSN, conto capitale (150 miliardi di lire); FSN parte corrente (56.078 miliardi di lire).
Risorse regionali: Imposta Regionale sulle Attività Produttive: 49.477 miliardi di lire; Addizionale IRPEF (0,5%): 4.216 miliardi di lire;  Entrate proprie: 3.334 miliardi di lire; Accisa 8 lire al litro: 156 miliardi di lire; Addizionale regionale IRPEF 0,4%: 3.373 miliardi di lire; Compartecipazione IVA 38,55%: 53.127 miliardi di lire.
Anno 2002:
- Aliquota di compartecipazione IVA al 37,39%, peso della spesa storica al 95%;
- Intesa 8 maggio 2003 sul DPCM di rideterminazione della compartecipazione IVA, non pubblicato in  Gazzetta Ufficiale;
- Mancata intesa 10 luglio 2003 sul DPCM di determinazione delle quote di riparto (il punto è stato rinviato nelle sedute del 8 e 22 maggio, 12 e 19 giugno 2003);
- Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il  4 agosto 2004 n. 179
- Le Regioni Puglia e Campania hanno impugnato l’atto presso il TAR del Lazio e presso la Corte Costituzionale .
I trasferimenti da sopprimere ammontano a 32.762 milioni di euro e in particolare: Fondo per indennizzo usura: 10 milioni di euro; Riduzione sovrattassa diesel: 47 milioni di euro; ARIET: 163 milioni di euro; FSN (conto capitale): 77 milioni di euro; FSN corrente: 32.360 milioni di euro.
Risorse regionali
- Imposta Regionale sulle Attività Produttive: 28.442 milioni di euro;
- Addizionale IRPEF (0,5%): 2.394 milioni di euro;
- Entrate proprie: 1.871 milioni di euro;
- Accisa 8 lire al litro: 77 milioni di euro;
- Addizionale regionale IRPEF 0,4%: 1.915 milioni di euro;
- Compartecipazione IVA 37,39%: 29.250 milioni di euro
Anno 2003:
- Aliquota di compartecipazione IVA al 38,69%, peso spesa storica 90%;
- Intesa su DPCM di rideterminazione dell’aliquota di compartecipazione IVA il 26 novembre 2003, non risulta pubblicato in Gazzetta Ufficiale;
- Il 20 e il 27 maggio la Conferenza dei Presidenti ha discusso il punto, rinviando la conclusione del dibattito a data futura;
- Il DPCM di determinazione delle quote di riparto discusso in Conferenza Stato – Regioni il 25 novembre e il 16 dicembre 2004 è stato dapprima rinviato e poi sospeso a causa delle determinazione previste dall’art. 4 del d.l 314/2004.
Nella seduta della Conferenza Stato Regioni del 25 novembre 2004, i Presidenti hanno accolto la richiesta, da parte del Governo, di rinvio del punto alla successiva seduta Conferenza Stato – Regioni ribadendo le proprie richieste sintetizzate nei seguenti punti:

- la compensazione dei “segni meno” dovrà essere assicurata sino all’attuazione del federalismo fiscale previsto dall’art. 119 della Costituzione, a valere su fondi non già destinati a finanziare spese regionali;
- a partire dal 2004 il DPCM di riparto delle risorse dovrà tenere nel giusto conto la  questione delle piccole regioni, definendo in modo risolutivo il parametro della dimensione geografica, auspicando altresì un confronto con il Governo in tempi rapidi;
·
 il punto relativo allo schema di DPCM 2003 di riparto dovrà essere reiscritto alla successiva Conferenza Stato - Regioni, e partire da quella data, in mancanza delle risposte alle richieste, decorreranno comunque i tempi per la mancata intesa.
Nella seduta della Conferenza Stato Regioni del 16 dicembre i Presidenti ribadiscono le posizioni già manifestate nella seduta del 25 novembre. In primo luogo si ribadisce la necessità di pervenire alla compensazione, delle Regioni che subiscono un danno finanziario derivante dai riparti del dlgs. 56/2000, con fondi non derivanti da risorse già destinate ad altri riparti regionali, anche con riferimento all’anno 2004.
In secondo luogo si rinnova richiesta di provvedere a definire in modo risolutivo le problematiche legate all’applicazione del parametro della dimensione geografica nell’equazione di riparto del citato decreto legislativo 56/2000.
Trasferimenti da sopprimere: 34.359 milioni di euro
-
Fondo per indennizzo usura: 10 milioni di euro;
- Riduzione sovrattassa diesel: 47 milioni di euro;
- ARIET: 163 milioni di euro;
- FSN (conto capitale): 77 milioni di euro;
- FSN corrente: 34.497 milioni di euro
Risorse regionali
- Imposta Regionale sulle Attività Produttive: 29.636 milioni di euro;
- Addizionale IRPEF (0,5%): 2.251 milioni di euro;
- Entrate proprie: 1.721 milioni di euro;
- Accisa 8 lire al litro: 72 milioni di euro;
- Addizionale regionale IRPEF 0,4%: 1.801 milioni di euro;
- Compartecipazione IVA 37,39%: 32.522 milioni di euro;
Sospensione degli effetti del dlgs. 56/2000 di cui all’art. 4 d.l. 314/2004.
Nella seduta del 13 gennaio 2005 la Conferenza dei Presidenti ha espresso il previsto parere al d.l. che sospende gli effetti del dlgs. 56/2000 e prevede che entro il 28 febbraio 2005 sia data piena attuazione alle disposizione dell’art. 119 Cost. sottolineando come indispensabili le seguenti richieste:
- che vengano approvate in Conferenza Unificata le linee di indirizzo sui meccanismi strutturali del federalismo fiscale; di cui all’art. 3 comma 1 lett. a) legge 289/2002, in mancanza delle quali l’Alta Commissione di studio è impossibilitata ad elaborare qualsiasi proposta;
- che venga prevista, nella fase di conversione del citato decreto legge, l’intesa in sede di Conferenza Stato – Regioni sulla proposta elaborata, in considerazione della rilevanza della tematica per gli assetti finanziari delle Regioni;
- che, al fine di evitare i notevoli pregiudizi finanziari che l’applicazione dell’art. 4 citato arrecherebbe al sistema regioni, per gli anni 2002, 2003, 2004 e fino alla approvazione della proposta definitiva, il Governo renda disponibili le risorse necessarie a compensare le differenze negative derivanti dall’applicazione del decreto legislativo 56/2000 vigente, così come già più volte assicurato dal Governo nelle ultime sedute della Conferenza Stato – Regioni.
Stato dei lavori sull’attuazione delle disposizioni sul federalismo fiscale.
L’Alta Commissione e l’art. 119 Cost.
L’Alta Commissione, prevista dalla legge 289/2002, più volte prorogata, al momento non ha titolo ad operare in quanto manca l’Accordo in Conferenza Unificata sui meccanismi strutturali del Federalismo fiscale, che rappresenta il documento politico su cui la Commissione dovrebbe orientare i propri lavori. Una bozza predisposta da Regioni ed Enti locali è stata redatta ed è già stata analizzata e valutata positivamente dal Presidente dell’Alta Commissione, ma ancora non ha avuto l’approvazione da parte del Governo.
Sul tema del federalismo fiscale il documento predisposto da Regioni ed enti locali si articola sulla falsariga dell’art. 119 del novellato titolo V della Costituzione incaricando l’Alta Commissione di operare una ricognizione della finanza per ciascun livello di governo in relazione alle funzioni esercitate e di fornire una proiezione dei fabbisogni in ordine all’attuazione dei processi di decentramento amministrativo e di attuazione del titolo V della Costituzione.
All’Alta Commissione è inoltre assegnato l’onere di definire:
- i principi di coordinamento della finanza pubblica in merito al riparto tra competenza legislativa statale e regionale in merito ai tributi regionali e locali;
- il campo di autonomia normativa di Comuni, Province, Città Metropolitane in materia di finanza locale; un’adeguata proporzione tra tributi propri, compartecipazioni a tributi erariali per livello di governo;
- il sistema di perequazione, tenuto conto delle profonde disparità in termini di differenti capacità fiscali per territorio;
- il fondo per gli interventi speciali e le risorse aggiuntive per colmare le disparità strutturali delle realtà territoriali;
- e modalità appropriate per garantire certezza delle risorse finanziarie per livello di governo;
- le procedure di composizione dei conflitti tra Stato ed autonomie locali.
Altre problematiche in sospeso con il Governo in relazione alla mancata attuazione del federalismo fiscale.
Tra le altre problematiche sulle quali è aperto un confronto con il Governo occorre segnalare:
·
        l’attenzione alle politiche sociali e del welfare, con particolare riferimento alla necessità di finanziare adeguatamente i Livelli Essenziali di Assistenza Sociale (LIVEAS). Al contempo, le Regioni hanno evidenziato la necessità che l’entità del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali sia non inferiore all’assegnazione dell’anno 2004, incrementato del 2%, al fine di assicurare il proseguimento della programmazione regionale sul territorio. Le Regioni hanno posto particolare attenzione alla necessità di risolvere le problematiche legate alla “non – autosufficienza” anche mediante l’istituzione di un apposito Fondo
·        la necessità di rilanciare le politiche abitative, materia trasferita nell’ambito del decentramento amministrativo e rimasta non finanziata con il trasferimento di risorse;
·        la possibilità di prevedere modalità di trasferimento di risorse per istruzione, università e formazione collegate all’attuazione delle deleghe previste nell’ambito del decentramento amministrativo;
·        il rafforzamento di una funzione strategica per le politiche di sostegno allo sviluppo. Tali risorse, in particolare quelle per le aree sottoutilizzate svolgono un’importante azione perequativa territoriale e per favorire lo sviluppo tecnologico e infrastrutturale;
·        la definizione di una precisa linea di azione nel campo del trasporto pubblico locale, in particolare relativo agli oneri contrattuali, al fine di prevenire nuove tensioni e disservizi causati dal ritardo del finanziamento dei nuovi contratti.

Lista presidente e regionali in Lombardia

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha convocato per le 17.30 al Palazzo della Triennale di Milano una conferenza stampa sulla questione delle liste per le elezioni regionali, che già ieri si era dimostrata sempre aperta.
''La riforma della devoluzione che era partita con tante promesse in realta' si e' chiusa con un nulla di fatto. Regioni, autonomie locali e cittadini si sono sentiti presi in giro''. Lo aveva detto ieri in una intervista al Tg3, il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.
Formigoni ha aggiunto: ''Il ministero delle Riforme molto aveva promesso, nulla ha dato''.
Mentre Ghigo augura "all'amico Formigoni" di poter contare "cosa di cui sono assolutamente certo", sull'appoggio "di tutte le componenti della coalizione", sempre ieri sono stati anticipati anche i presunti contenuti e accordi avvenuti tra il premier e Formigoni. Accordi che per ora non trovano riscontro e sono rinviati forse a domenica prossima.
Cosi' all'indomani del voto regionale, fissato per il 3-4 aprile, si fa sapere alla stampa  - sempre ieri -che l'accordo prevederebbe l'impegno di Berlusconi a rinnovare tutti i coordinatori di Forza Italia delle 20 regioni (compresa, quindi, la Lombardia). Nello stesso testo, Berlusconi avrebbe riservato a Formigoni l'indicazione di 20 candidati alla Camera per le prossime elezioni politiche.
L'accordo Berlusconi-Formigoni ruoterebbe attorno ad alcuni punti precisi: 1) Berlusconi si sarebbe impegnato affinche' tutti i partiti della Casa delle Liberta' collegati alla candidatura del presidente, compresa quindi la Lega Nord, contengano nel simbolo delle liste proporzionali anche la dicitura ''per Formigoni''; 2) tutti i 16 nomi del listino collegato al presidente dovrebbero essere indicati direttamente da Formigoni ''d'intesa con Berlusconi'': si tratterebbe, ovviamente, di persone dal profilo sociale e civile ben chiaro; 3) Formigoni entrerebbe a far parte della consulta nazionale di presidenza di Forza Italia; 4) all'indomani del voto regionale, Forza Italia avvierebbe il ricambio completo di tutti i suoi coordinatori regionali; 5) per le prossime elezioni politiche, Berlusconi avrebbe garantito a Formigoni l'indicazione di 20 candidati alla Camera dei Deputati.
Oggi le dichiarazioni della Lega fanno ancora riferimento al premier. La dichiarazione del premier Silvio Berlusconi, ''a microfoni accesi in Consiglio dei ministri, dove ha elogiato il ruolo e la fedeltà della Lega e quella che è stata la spinta propulsiva nel capitolo delle riforme, credo che sia stata una risposta già sufficiente che garantisce che entro domenica arriverà la soluzione al problema'', ha affermato il ministro delle Riforme, Roberto Calderoli,
 ''Stamani Berlusconi - ha riferito e confermato il ministro Maroni - intervenendo prima del Consiglio dei ministri, ha pubblicamente usato parole di apprezzamento per la Lega, per il senso di responsabilità dimostrato finora, e ha garantito il suo intervento risolutore entro domenica''. Interviene anche Bossi: "Se andassimo da soli alle elezioni vorrebbe dire che ci tagliamo le palle. Formigoni, infatti, sta provocando la nostra base nella speranza di realizzare il suo progetto'.  Se la Lega andasse da sola Formigoni avrebbe l' alibi per dire 'loro hanno fatto la lista da soli, allora posso farla anch' io' e cio' vorrebbe dire far rinascere la Dc".
 ''Io - ha detto tra l' altro Bossi - sono entrato a gamba tesa sull' operazione che Formigoni stava facendo per avere effetti positivi alle prossime politiche".
Parlando della ipotesi di dare vita alla successione a Berlusconi e della rinascita della Democrazia Cristiana, Bossi ha affermato: ''E' questa l'operazione intelligente, creare un'azione politica, un evento politico grande che possa battere la Casa delle libertà e Berlusconi, e inoltre ridurre i voti della Lega per far si' che non sia più determinante. Questa e' l'operazione che era in atto''.
''Dobbiamo stare attenti
- ha ribadito ancora Bossi - essere intelligenti, non bisogna agire d'istinto e basta, ma d'intelligenza''. Sempre Bossi : ''Cercano di creare le condizioni per bloccare il federalismo mediante il referendum; soprattutto al sud se tu parli di federalismo fiscale, il sud si spaventa''.
''Vede i soldi diminuiti dall'Europa - ha aggiunto - se poi vai a fargli balenare l'idea che diminuiscono i soldi che vengono anche dal nord..''

E a proposito di federalismo fiscale  è intervenuto anche Follini: l'auspicio del governo e' che ''le regioni trovino un accordo sui punti ancora controversi in ossequio al principio costituzionale di solidarieta' che deve ispirare i rapporti tra tutte le istituzioni''. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio Marco Follini, rispondendo ad un'interrogazione sul decreto 56, presentata dalla Lega durante il question time alla Camera.
Follini ha infine sottolineato che ''il governo non deve, non vuole e non puo' procedere per atti di imperio ma e' condizionato dall'attesa e dall'auspicio di una soluzione condivisa delle Regioni''.
(red)

Piedmont in the word: trimestrale in inglese della Regione Piemonte

Piedmont in the world è il trimestrale attraverso il quale l’amministrazione guidata da Enzo Ghigo vuol far conoscere a giornalisti, politici, amministratori e istituzioni del resto del mondo le eccellenze del territorio. A darne notizia è il numero 347 di Prima comunicazione. Si tratta - scrive Prima - di "cento pagine" in "una grafica elegante e tradizionale curata dallo Studio Brunazzi, con "l’inglese come lingua ufficiale".
La nuova rivista è diretta da Roberto Salvio, responsabile della comunicazione regionale, e coordinata in redazione da Donatella Actis. Ci scrivono giornalisti piemontesi e personaggi noti che qui sono nati professionalmente: nel primo numero, ad esempio, è toccato all’attore Arturo Brachetti, mentre Sofia Loren (nella foto), intervistata, raccontava la sua scoperta di questa regione. Anche Piedmont in the world, diffusa in abbonamento in 10mila copie, è un progetto nato in vista dei Giochi olimpici invernali del 2006. Ma l’obiettivo è quello di farla diventare un’iniziativa di promozione e di informazione culturale e turistica destinata a durare anche più a lungo.
(red)

Lazio: formazione enogastronomica

E' stato presentato a Roma il progetto "Cocktail Lazio'', iniziativa organizzata dall'Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio),dall'assessorato all'Agricoltura, in collaborazione con l'AssociazioneItaliana Barman e Sostenitori (Aibes).
Il progetto ha infatti l'obiettivo di promuovere i prodotti tipici del Lazio in abbinamento ai vini regionali presso gli operatoridi settore e impegnarsi nella formazione di personale specializzato, in modo da renderlo direttamente promotore della produzione enogastronomica regionale.
(red)

Toscana su trasporti ferroviari

“Due problemi in due giorni sulla stessa linea ferroviaria è una frequenza che non possiamo tollerare. Anche perché sia l’incidente provocato dalla caduta di un albero sulla linea a Rufina ieri, sia il guasto al locomotore che ha causato il ritardo stamani, hanno un’unica matrice, la scarsa manutenzione”. Questo il commento dell’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti alla notizia degli ennesimi disagi subiti stamani dai pendolari della linea Firenze–Borgo San Lorenzo via Pontassieve. “Ancora una volta - ha aggiunto - siamo costretti ad assistere alle rovinose conseguenze del divario che purtroppo esiste fra mole di investimenti messa in campo (oltre 4 miliardi di euro previsti dall’accordo di programma per le infrastrutture fra Governo e Regione Toscana nel 2000, definiti poi dall’attuale giunta regionale in attuazione dell’intesa D’Alema-Chiti) e la gestione quotidiana”. “Manca un’efficace manutenzione del patrimonio, mancano addetti. Una carenza che produce problemi sulle infrastrutture e di conseguenza sui treni che già sono vecchi. Non si può pensare di investire e innovare se poi non viene mantenuto quanto già abbiamo e quanto viene realizzato di nuovo. E’ uno spreco immane”.
(red)

Convegno su "La giustizia al confronto con il cambiamento"

"La giustizia al confronto con il cambiamento" è il titolo di un  Convegno promosso dalla regione Toscana e che si svolgerà a Firenze dal 28 al 29 gennaio (Convitto della Calza - Piazza della Calza 6).
Per informazioni: http://www.primapaginatoscana.it (iscrizioni entro il 25 gennaio), 0554384560, convegnogiustizia@mail.regione.toscana.it
(red)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
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