periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.  448 - Roma,  27 gennaio 2005

Sommario

FSN 2005: al via Conferenza Regioni straordinaria su sanità. Dossier on line

Decreti Bassanini: Regioni chiedono proroga del finanziamento

Friuli Venezia Giulia verso revisione Statuto di autonomia

Cnr: ricerche su identità culturali

Hubner su fondi strutturali e programmi comunitari

Farmaci: il 23,3% delle prescrizioni per specialità innovative

Hubner su fondi strutturali e programmi comunitari

Il Commissario Hubner ha presentato i risultati sull'utilizzo dei fondi strutturali "i fondi strutturali - ha dichiarato - investono nel futuro di un'Unione più competitiva. "Tasso di assorbimento degli impegni e dei pagamenti di quasi il 100% nel 2004 dimostra che i Fondi strutturali sono utilizzati bene e che sono necessari per lo sviluppo economico regionale. Ciò vale soprattutto per i nuovi Stati membri, i cui risultati soddisfano le nostre aspettative. L'appropriazione della strategia per la crescita e l'occupazione da parte delle regioni d'Europa determina migliori risultati dell'economia complessiva dell'Unione. Sono convinta che in futuro la politica di coesione potrà dare un contributo ancora maggiore alla realizzazione degli obiettivi di Lisbona". L'assorbimento dei Fondi strutturali nei nuovi Stati membri è proceduto rapidamente. In Ungheria, ad esempio, da maggio a novembre sono state presentate oltre 15620 domande relative a progetti, di cui 3705 sono state approvate dalle autorità ungheresi. In Polonia è stato approvato il finanziamento di diversi impianti di approvvigionamento idrico e di trattamento delle acque reflue nonché di tratti delle autostrade A2 e A4; quest'ultimo progetto rappresenta da solo investimenti per oltre 500 milioni di €. Negli Stati membri dell'UE a 15, nel 2004 è risultato in utilizzato meno dell'1 % degli impegni del 2002. Sulla scorta delle valutazioni intermedie dei programmi dei Fondi strutturali nell'UE a 15, nel 2004 sono stati assegnati alle misure che hanno dato i risultati migliori oltre 8 miliardi di €.
Questi risultati dimostrano la fondatezza della proposta finanziaria della Commissione relativa ai Fondi strutturali nel periodo 2007-2013 e la crescente rilevanza della politica di coesione per l'attuazione della strategia di Lisbona in tutta l'Unione allargata. (per maggiori informazioni
http://europa.eu.int/comm/reqionalpolicv/indexit.htm )
La solidarietà, il progresso economico e sociale e la coesione rafforzata rientrano negli obiettivi generali della Comunità, che mira a "ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni ed il ritardo delle regioni meno favorite", conformemente al trattato che istituisce la Comunità europea. Gli strumenti di solidarietà, i Fondi strutturali e il Fondo di coesione rappresentano circa un terzo del bilancio dell'Unione europea; gli stanziamenti d'impegno ad essi relativi ammontano nel 2005 a circa 44 miliardi di €. Tali fondi aumentano la competitività delle regioni e migliorano le condizioni di vita degli abitanti. La quota principale dei finanziamenti viene spesa mediante programmi pluriennali, gestiti congiuntamente dai servizi della Commissione, dagli Stati membri e dalle autorità regionali. Per il periodo di programmazione 2007-2013 la Commissione ha proposto una politica di coesione rafforzata, dotata di 336,1 miliardi di € (al prezzo 2004) e incentrata sulla convergenza, la competitività e la cooperazione.
Sempre in materia di fondi strutturali sono da registrare alcune novità on line: E’ in linea la nuova versione di
EuroPA, il canale del sito Formez nel quale convergono contenuti, prodotti e servizi informativi per le Amministrazioni Pubbliche in materia di Fondi strutturali e Programmi comunitari, a darne informazione è la newsletter Eurolabio . EuroPA, che si inserisce nel quadro del progetto WEB EuroPA 2006 del Formez, contiene informazioni sulla programmazione e attuazione dei Fondi strutturali 2000-2006, con particolare riguardo ai programmi operativi e ai documenti unici di programmazione approvati dalla Commissione europea per l’Italia relativamente all’ Obiettivo 1, Obiettivo 2, Obiettivo 3 e all’iniziativa comunitaria Interreg III. La nuova versione del canale comprende inoltre un’area informativa sul periodo di programmazione 2007-2013, in cui si intende dare rilievo alle novità sul dibattito relativo all’approvazione dei nuovi regolamenti sui Fondi strutturali e alle iniziative intraprese per coinvolgere le autonomie territoriali nella discussione sul futuro dei fondi strutturali. EuroPA fornisce anche informazioni sulle opportunità di finanziamento dei Programmi comunitari, gestiti direttamente dalla Commissione europea, e alla Ricerca partner per la presentazione dei progetti finanziati dagli stessi. Due focus specifici infine sono dedicati alla conoscenza degli obblighi comunitari in materia di Informazione e pubblicità sui fondi strutturali e alla rete degli Uffici Europa che operano in Italia per la diffusione dell’informazione comunitaria sul territorio. Per promuovere il confronto on line tra gli informatori comunitari che operano negli Uffici Europa della Pubblica Amministrazione, EuroPA mette a disposizione un’apposita area riservata per favorire la condivisione, l’aggiornamento e lo scambio di informazioni, la Comunità professionale degli Informatori comunitari.

(red)

FSN 2005: inizia Conferenza Regioni straordinaria su sanità. Dossier on line

Inizia oggi (e proseguirà domani) la riunione monotematica che coinvolge Presidenti, Assessori alla sanità e Assessori al bilancio di tutte le Regioni e province autonome italiane.
La Segreteria della Conferenza dei Presidenti delle Regioni ha, come in passato nelle analoghe occasioni, predisposto un dossier di documentazione (intitolato "Sanità: le risorse per il 2005. Il confronto Stato-Regioni dopo la finanziaria") che costituirà uno strumento utile per il lavoro istruttorio dei tecnici e dei rappresentanti politici che dovranno confrontarsi sulle risorse finanziarie 2005 per il servizio sanitario nazionale.
La Conferenza straordinaria monografica dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, con la partecipazione degli Assessori alla Sanità e al Bilancio, si tiene giovedì  27 gennaio 2005 alle ore 17.00 e venerdì 28 gennaio alle ore 9.30 presso lo Sheraton Golf Hotel - Viale Parco de’ Medici, 165/167 - Roma
La Conferenza si svolgerà con le seguenti modalità:
-   Giovedì 27 gennaio 2005: inizio lavori ore 17.00.
-   Venerdì 28 gennaio 2005: inizio lavori ore 9.30; chiusura della seduta entro le ore 20.00.
La seduta avrà il seguente ordine del giorno:
1)   Comunicazioni del Presidente; 2)   Proposta di ripartizione delle somme residue anno 2004 da assegnare alle Regioni previste nella manovra Finanziaria 2005 (Legge n. 312/2004; 3)   Proposta di ripartizione delle risorse previste dal comma 164 art. 1 della Legge n. 311/2004 per il Servizio Sanitario Nazionale Anno 2005 e per il ripiano dei disavanzi pregressi.
(red)

Cnr: ricerche su identità culturali

"Un milione e mezzo di euro, dei quali un milione per i ricercatori under 35. Questa l’entità di un’iniziativa, fortemente voluta dal vicepresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roberto de Mattei, che costituisce il primo stanziamento di risorse nell’ambito dell’attività di sostegno alla ricerca su tematiche afferenti alle Scienze Umane, in coerenza con l’attività del futuro Dipartimento delle Identità culturali" A darne notizia è il Cnr che aggiunge "Il concorso, che investe un tema di particolare attualità e rilevanza, “L’identità culturale come fattore di integrazione”, e che permetterà ai ricercatori finanziati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche di lavorare al proprio progetto per tutto il 2005, è stato accolto con grande successo. Le domande di partecipazione sono state quasi duemila, e quelle dei giovani, al quale era in particolare destinato, circa 900, tutte di alto profilo culturale. Dopo un approfondito lavoro di valutazione della commissione, sono stati scelti per il finanziamento 139 progetti. Per il prossimo anno, per questo tipo di iniziative, è stato stanziato un importo pari al doppio di quanto utilizzato nel corso del 2004".

“Tutte le domande sono di alto profilo culturale e i giovani ricercatori che il Cnr sosterrà hanno dimostrato grande progettualità e spirito di iniziativa” commenta con soddisfazione il vicepresidente del Cnr, prof. de Mattei, a conclusione della selezione che ha individuato i progetti vincitori del concorso “L’identità culturale come fattore di integrazione”: “Un esempio del ruolo che la ricerca pubblica può e deve svolgere per incentivare il progresso in discipline e campi di studio strategici per il futuro del Paese. L’impegno del Cnr in questo senso parte dalla convinzione che vi siano ambiti della cultura umanistica, così come di quella scientifica, in cui lo Stato ha il dovere di intervenire. Tra questi, è fondamentale il rapporto tra le differenti identità culturali, tipico della società multietnica in cui viviamo, che, se lasciato allo scontro ideologico, rischia di produrre effetti devastanti”.

Nella graduatoria definitiva dei 139 progetti approvati, hanno ottenuto l’unanimità della commissione quattro programmi: “Categoria psicologiche ed epistemologiche nel pensiero antico, identità e differenze nel Sofista di Platone”, “Bibliotheca Scriptorum Latinorum Medii Recentionsque Aevi; repertorio degli autori latini nel Medioevo e del Rinascimento”; “La riscoperta delle catacombe cristiane in età moderna: dal recupero dell’identità culturale della Chiesa primitiva all’uso apologetico del passato” e “Il ruolo dei governi locali nel modello istituzionale dell’unione europea. Forme di partecipazione alla formazione del diritto comunitario a livello ascendente e discendente. Il caso italiano”.

Fra i progetti approvati, si va poi da “L’integrazione giuridica degli stranieri residenti in Atene” a “Immigrazione extracomunitaria in Campania, conservazione delle identità culturali o integrazione?”, fino a “Roma capitale di culture, i romani e gli ‘altri’”, progetto che intende analizzare la percezione dell’immigrazione da parte degli abitanti della capitale, dove risiedono legalmente più di 213 mila stranieri, attraverso la somministrazione face to face di un questionario sull’intera popolazione romana, mentre una seconda indagine a campione avrà come riferimento i giovani delle scuole medie inferiori. e ad un progetto sull’inserimento degli est-europei nel nostro paese.
(red)

Farmaci: il 23,3% delle prescrizioni per specialità innovative

La spesa farmaceutica rappresenta una delle voci principali di uscita nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. Prescrittori sono i Medici che in Italia sembrano ancorati alla consuetudine: i farmaci innovativi rappresentano appena il 23,3% del totale delle prescrizioni. La prevalenza della quota di farmaci innovativi prescritti va al Centro e al Sud, rispettivamente con il 26 e il 27,4%. Tra i fattori che piu' influenzano le scelte prescrittive, al di là delle caratteristiche proprie del farmaco, c'e' l'esperienza clinica personale, mentre e' poco significativa l'indicazione relativa alle caratteristiche soggettive del paziente e la notorietà e affidabilità del farmaco. Lo dice uno studio condotto dal Censis (cfr. per maggiori informazioni la sezione dedicata all'argomento sul sito del Censis) su ricerca biometica e farmaci e su come e in che misura i medici italiani siano aperti alle innovazioni. La ricerca svela che i farmaci innovativi vengono prescritti in particolare per far fronte a malattie croniche (36,4%) e, in secondo luogo, alle patologie acute (27,7%). Poco meno del 20% dei medici li prescrive per rispondere a sindromi dolorose, mentre l'11,8% per il miglioramento della qualita' della vita. Dati questi che indicano come i farmaci di nuova generazione siano comunque prescritti in un ventaglio molto ampio di situazioni patologiche. Emerge nettamente (62,7%) il riferimento, tra i motivi prevalenti che spingono il medico ad optare per il farmaco innovativo di fronte alla possibilita' di scelta, il fatto che questo garantisca una maggiore tollerabilità. Questo aspetto viene citato in maniera decisamente superiore rispetto ad altri motivi relativi alle modalità di somministrazione del farmaco, come la possibilita' di riduzione delle dosi (14,5%), le stesse diverse modalità di somministrazione (11,7%) o esigenze di sperimentazione, indicate da appena il 4,5% del campione di medici intervistati per la ricerca del Censis e in collaborazione con il Forum biomedico. Lo studio e' stato condotto lo scorso novembre ed ha coinvolto un migliaio di medici italiani. Quanto alla scelta a favore del farmaco noto tra due specialita' dalle caratteristiche terapeutiche simili, la ricerca dice che i medici sono spinti in tal senso dalla maggiore conoscenza di possibili effetti collaterali (41,3%), da una piu' diffusa conoscenza dei meccanismi di funzionamento (22%), oltre che dalla maggiore presenza di letteratura
sull'argomento (19,2%). Il fatto che un farmaco costi meno incide solo per l'8,2% al momento di fare la prescrizione.
Comunque sia, al centro delle preoccupazioni del medico c'e' la tollerabilità del farmaco e le possibili reazioni avverse, che nel caso del farmaco innovativo si prevedono ridotte grazie ai progressi della ricerca biomedica, mentre nel caso del farmaco noto le stesse reazioni sono invece gia' ampiamente conosciute e dunque per definizione controllabili in virtu' della piu' lunga esperienza di utilizzo nella pratica medica.
Una particolare attenzione e' stata poi assegnata nello studio del Censis a come il medico entra nel
circuito di diffusione dell'innovazione farmaceutica. Il 41,9% degli intervistati indica la letteratura scientifica come principale fonte di informazione, mentre sono piu' basse le quote (oscillanti intorno al 19%) dei medici che citano la partecipazione ai programmi di aggiornamento e le informazioni ottenute dall'informatore scientifico.
Dalla ricerca del Censis sembra emergere la concezione che
non e' piu' solo la guarigione la ragion d'essere del farmaco ma la cura, intesa questa come un miglioramento della qualita' della vita che spesso significa alleviamento, e dunque anche accettazione, dei problemi legati alla malattia cronica. Secondo infatti l'87,9% dei medici intervistati e' il miglioramento della qualita' della vita l'obiettivo al quale i farmaci possono maggiormente contribuire e, secondo l'87,4%, questo farmaci permettono di convivere in maniera accettabile con le patologie croniche.

(red)

Decreti Bassanini: Regioni chiedono proroga del finanziamento

L'assessore al Bilancio della regione Lombardia, Romano Colozzi, intervenendo alla giornata conclusiva di un seminario sulla ''Legge La Loggia: lavori in corso'', a Palazzo Barberini a Roma per fare il punto sullo stato di attuazione dell'art.118 della Costituzione. L'assessore pur criticando, non nel principio, ma nelle modalità di attuazione, i decreti, ha detto che sono al momento l'unico canale che esiste per finanziare i trasferimenti di funzione, ma che una soluzione più stabile va trovata.
In ogni caso le Regioni chiedono la proroga del finanziamento dei decreti Bassanini anche per quest'anno, e chiedono che il governo superi al più presto l'impasse in cui ci si trova in seguito alla sospensione del decreto 56/2000, trovando una soluzione che seppur transitoria sia coerente con l'art. 119 della Costituzione già in vigore.
''I decreti Bassanini hanno rappresentato - ha spiegato Colozzi - il momento di maggior sforzo di trasferimento di funzione dallo Stato alle regioni e agli enti locali; ciononostante quel modello si e' rivelato un esempio da non seguire. Se il principio era condivisibile e' stato un errore - ha aggiunto - aver ancorato il costo dei trasferimenti alla spesa storica penalizzando i sistemi più virtuosi, oltre a non aver previsto dei meccanismi realistici di adeguamento dei costi nel tempo cosicché le risorse a disposizione sono congelate al '99. Avere poi immaginato che i trasferimenti potessero avvenire a costo zero per il bilancio dello Stato e' stato un altro errore. Nel trasferimento di funzioni complesse ci sono inevitabilmente dei momenti di sovrapposizione: e' infatti impossibile che nello stesso momento in cui viene trasferita la funzione non ci siano piu' dipendenti per quella funzione sul bilancio dello Stato''.
Un ulteriore ''criticita''' e' poi rappresentata dal fatto che questo meccanismo per essere finanziato avrebbe dovuto confluire nel decreto 56/2000 come finanziamento, il quale però si è dimostrato un modello di federalismo fiscale non idoneo ed è stato bloccato. ''Questi due percorsi - ha concluso Colozzi - hanno fatto sì che oggi le Bassanini non siano più finanziate: sono stati bloccati i trasferimenti perché la Finanziaria non ha prorogato le scadenze di passaggio al federalismo fiscale, lo stesso federalismo fiscale e' bloccato perche' il 56/2000 è stato sospeso; è la conferma che qualcosa non funziona''.
(red)

Friuli Venezia Giulia verso revisione Statuto di autonomia

In Friuli-Venezia Giulia, il principio della sussidiarietà sociale, che il Consiglio Regionale ha inserito quale principio ispiratore all'articolo 1 della proposta di legge costituzionale di revisione dello Statuto di Autonomia, sarà garantito ''anche attraverso misure tributarie e fiscali'': la novità è contenuta all'articolo 9  sugli incentivi all' associazionismo e al volontariato, che il Consiglio Regionale ha approvato, durante l' esame dell'articolato.
I lavori consiliari, che si sono chiusi con l' approvazione dell' articolo 14 e riprenderanno domattina, sono proseguiti nel pomeriggio senza incontrare grossi ostacoli ne' apportare
modifiche sostanziali al testo base. L' articolo 5 riconosce e tutela i diritti della minoranza nazionale slovena e promuove la lingua friulana, quella tedesca e le altre lingue regionali o minoritarie storiche proprie del territorio. In base all' articolo 6, inoltre, la Regione promuove e tutela il patrimonio storico e culturale delle comunità presenti sul territorio, comprese quelle di origine istriana, fiumana e dalmata. Attenzione particolare è stata riservata alla tutela e  valorizzazione della montagna, che, all' articolo 7, è definita ''patrimonio della comunità regionale''.
Dedicati alla tutela dell' ambiente e la natura, ai diritti, l'universitalità delle garanzie e la sussidiarietà sociale i successivi due articoli. L'esame si e' chiuso ieri con l' articolo 10 sulla sussidiarietà istituzionale, l' 11 sulle autonomie funzionali, il 12 sull'informazione e la partecipazione e il 13 sull' istituzione di  organismi di garanzia. Infine, con l' articolo 14 l'Aula ha definito le relazioni della Regione con l' Unione europea. (cfr. anche
nuovo Statuto, approvato articolo 4)
(red)

 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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