periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 450 - Roma, 29-30-31 gennaio 2005

Sommario

Sanità: Regioni raggiungono accordo su risorse 2005

Sardegna a favore imprese al femminile

Campania: nuovi servizi al pubblico

Basilicata: opere pubbliche più facili

Italia: risultati Fondo sociale europeo

Lombardia: ferrovie e semplificazione

Sanità: Regioni raggiungono accordo su risorse 2005

La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome ha raggiunto l’accordo sulla ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale 2005.
Ancora una volta - si afferma in un comunicato della Conferenza -  le Regioni hanno dimostrato un forte senso di responsabilità e una capacità di cooperazione istituzionale arrivando ad un accordo che ha riscontrato il consenso di tutti.
Rimangono aperte questioni sostanziali che riguardano la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale. In primo luogo mancano ancora 5,4 miliardi di Euro per chiudere definitivamente la situazione relativa al 2004. Si tratta di risorse legate all’adeguato finanziamento dei livelli essenziali di assistenza sanitaria, ai disavanzi pregressi degli IRCCS, dei Policlinici universitari e delle Aziende miste e ad una serie di problemi contrattuali.
Sono questioni che se non saranno risolte non permetteranno la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale. Su questi temi le Regioni ritengono indispensabile riaprire immediatamente il confronto con il Governo.
Nella dialettica fra le Regioni si è tenuto conto delle esigenze delle diverse realtà territoriali, cercando e trovando una soluzione che non snaturasse l’impianto complessivo dei criteri.
Dopo una 'maratona' di due giorni, all'hotel Sheraton golf di Roma, i Presidenti delle Regioni hanno dunque trovato l'intesa sulla suddivisione degli 88 miliardi di euro del Ssn e dei circa due miliardi di euro, utilizzati  per riequilibrare le risorse assegnate a ciascuna Regione.
E' soddisfatto Enzo Ghigo, presidente della Conferenza delle Regioni, per l'accordo sulla ripartizione delle risorse sanitarie: "La soluzione raggiunta - rileva - e' stata il frutto della volonta' comune di tutte le Regioni. Ed e' per me un motivo di grande soddisfazione, in quanto viene ancora una volta dimostrato che le Regioni sono istituzioni mature e soggetti responsabili di governo"."Nell'interesse di una materia importante come il welfare - aggiunge - hanno saputo trovare significative convergenze: basandosi anche sul principio del federalismo solidale, hanno aiutato responsabilmente quelle Regioni che, secondo certi parametri, avrebbero avuto un fondo sottostimato, riportandolo ad una media soddisfacente''.
Sui fondi ottenuti dalla Regione Piemonte (che crescono di 655 milioni rispetto all' anno scorso), Ghigo parla di "importante traguardo" e l'assessore alla Sanita', Walter Galante, aggiunge che l'incremento consentira' alle aziende sanitarie piemontesi ''di seguire anche per il 2005 una strategia di sviluppo".
Raggiunto  l'accordo sulla ripartizione del Fondo sanitario nazionale 2005, "rimangono gravissime questioni aperte con il governo che non può sottrarsi dal dare risposte reali sulla sanità'', torna a sottolineare il  vicepresidente della Conferenza delle Regioni e Presidente dell'Emilia Romagna, Vasco Errani, al termine della conferenza straordinaria. "Mancano all'appello per il 2004 -spiega Errani- 5,4 miliardi  di euro di cui 4 miliardi di euro per l'adeguato finanziamento dei livelli essenziali di assistenza e i rinnovi contrattuali: su questo  intendiamo aprire immediatamente un confronto serrato con il governo  perchè altrimenti non si garantisce la sostenibilità del servizio sanitario nazionale. La situazione del Ssn rimane difficilissima e il  governo non può non dare risposte reali in tempi brevi''. Quanto  all'accordo raggiunto sulla ripartizione del fondo, Errani sottolinea che ''in un clima di cooperazione e solidarietà l'Emilia Romagna ha contribuito a trovare l'intesa''.
L'accordo raggiunto sulla ripartizione delle risorse alla sanità - seconda quanto riportato
dall'Adn kronos - parte dalla proposta formulata dal ministero della Salute, ma attua delle "correzioni compensative" a favore di alcune Regioni, in particolare Lazio e Veneto, che fino alla fine hanno tenuto in sospeso l'esito delle trattative. Trovare l'intesa e' stato "un miracolo agonistico", ha commentato l'assessore al  Bilancio della Regione Lazio Andrea Augello, soddisfatto del risultato.
Secondo Rocco Palese, assessore regionale al Bilancio della  Puglia: "le Regioni meridionali possono ritenersi soddisfatte e tutte le Regioni hanno dimostrato che l'unità è l'obiettivo da perseguire. Ci è voluto tempo e una grande opera di mediazione per ottenere un  riequilibrio uniforme delle risorse rispetto alla proposta Sirchia",  afferma Palese ricordando che la Puglia ha ottenuto 73 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno. ''Le Regioni hanno dimostrato - sostiene Vito D'Ambrosio, governatore delle Marche - che , sia pure a fatica, sono in grado di autoguidarsi su un passaggio fondamentale  come questo. Adesso aspettiamo qualcosa dal Governo sul federalismo fiscale".
La proposta del ministero della  Salute - riferisce ancora l'Adn Kronos - è stata corretta per portare tutte le Regioni ad un incremento medio del 7,59%, in linea con l'aumento del Fondo sanitario nazionale  2005 rispetto al 2004, una 'torta' complessiva di circa 88 miliardi di euro. La proposta Sirchia che, tra i criteri per la ripartizione del  fondo prevedeva il calcolo della popolazione in base ai dati Istat 2003, scontentava le Regioni che negli ultimi anni hanno registrato un calo di abitanti e dunque avrebbero ottenuto meno risorse rispetto al  2004. Per riequilibrare la ripartizione dei fondi, sara' dunque utilizzata una parte dei 2 miliardi di euro stanziati in Finanziaria per il ripiano dei disavanzi 2001-03: si tratta di 1,4 miliardi di euro."Anche questa volta, anche se non è stato facile, e' prevalso il senso di responsabilita' delle Regioni", afferma Fabio Gava, coordinatore degli assessori regionali alla Sanità.
Grazie al riparto del Fondo sanitario nazionale, la sanità molisana beneficerà di 47 milioni di euro in più rispetto al 2004. Una notizia accolta con grande soddisfazione dal presidente della Giunta regionale Michele Iorio (FI), che ha espresso la sua soddisfazione per il positivo esito degliincontri con i presidenti delle altre regioni italiane per la ripartizione del Fondo. "Nel 2005 potremo contare su un riparto sanitario di 487 milioni di euro contro i 440 dello scorso anno -ha detto Iorio- Un risultato importante che tiene nel giusto conto la nostra realtà  socio-territoriale e ci consente di utilizzare altri 47 milioni per migliorare modernizzare e ampliare i servizi sanitari ai cittadini. Sono stati due giorni molto fruttuosi -ha spiegato il governatore- di confronto e di dialogo tra i colleghi presidenti in cui è prevalso il buonsenso ed è stata data la giusta attenzione alle istanze di ogni realtà territoriale"
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(red)

Campania: nuovi servizi al pubblico

Il Presidente della Campania, Antonio Bassolino, l'assessore al Personale, Maria Fortuna Incostante, hanno inaugurato i nuovi uffici dell’URP (Ufficio per le Relazioni con il Pubblico), a Palazzo Santa Lucia a Napoli, con accesso da via Raffaele De Cesare, nn. 18/20. 
Il nuovo ufficio di Napoli si aggiunge ai tre uffici provinciali di Caserta, Avellino, Benevento e a quello di Roma e funzionerà da struttura dirigente della rete. È prevista a breve l’apertura della sede di Salerno. Inoltre da poco meno di un anno un bus attrezzato ( con computer e nuove tecnologie), denominato La Regione Informa mobile, gira tutti i centri più piccoli e le zone interne della Regione per diffondere i servizi offerti dall'URP della Regione Campania A due anni dalla istituzione del laboratorio sperimentale dell’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, avvenuta a Napoli nel febbraio 2003, l’URP è in poco tempo diventato il luogo attraverso cui la Regione non solo ha incominciato a parlare ai suoi pubblici - interni ed esterni - ma, soprattutto, ha imparato ad ascoltarli e, quindi, a migliorare la propria organizzazione ed i servizi che eroga. 
“Con questo nuovo ufficio - ha affermato il presidente Bassolino - compiamo un nuovo importante passo in avanti per la trasparenza e per una Regione più vicina ai cittadini. In due anni abbiamo aperto ufficio a Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e prossimamente sarà aperto un ufficio a Salerno. Inoltre, un vero e proprio Urp mobile, attrezzato su un bus, gira per i centri più piccoli e per le zone interne. Come sappiamo l’informazione è prioritaria per l’esercizio di altri importanti diritti. Noi abbiamo, adesso, grazie all’Urp, oltre 1200 contatti al mese. E fondamentale è stato il lavoro dell’Urp in alcune occasioni, basta pensare ai concorsi regionali”. “ Un altro aspetto importante – ha concluso Bassolino – è la capacità di ascolto che ci consente la nuova struttura. E’ un modo di essere in costante contatto con i cittadini, di conoscere tanti problemi e, dunque, di informarci, attraverso i nostri uffici, sulle aspettative dei cittadini campani. Grazie a quest’ascolto possiamo cambiare, modificare anche i nostri interventi e, quindi, costruire una Regione più vicina ai cittadini ed al servizio dei cittadini”. “L’apertura dell’Istituzione verso il cittadino e anche più trasparenza e più regole- ha sottolineato l’Assessore Maria Fortuna Incostante-. Nell’ambito del lavoro dell’Urp mi piace sottolineare la Carta dei Servizi in Agricoltura. Una esperienza molto significativa, presentata anche a Roma e a Bologna. Un percorso innovativo nel rapporto tra Istituzioni e cittadini. Attraverso la formazione, l’innovazione e l’ascolto costruiamo la Regione amica”. Parole di ringraziamento ha avuto l’Assessore verso tutti coloro che hanno contribuito a rendere operativa e funzionale la nuova struttura dell’Urp.

(red)

Sardegna a favore imprese al femminile

La Regione Sardegna ha stanziato nel bilancio 2005, quale quota di cofinanziamento del 6/o bando per l'imprenditorialità femminile, la somma di 2.000.000,00 euro, superiore alla cifra minima indispensabile per poter gestire in sede regionale l'intero stanziamento secondo criteri che saranno definiti dalla Regione stessa.
Per il 2005 lo Stato ha previsto per Sardegna uno stanziamento di 6.024.000,00 euro per l'emanazione del 6/o bando della legge 215/92 per l'imprenditoria femminile, legge che prevede contributi in conto capitale a favore di piccole imprese gestite in misura prevalente da donne, per iniziative relative all'avvio di nuove attività, all'acquisizione di attività preesistenti, alla realizzazione di progetti innovativi e all'acquisizione di servizi reali. 

Sul sito della Regione una banca dati con tutte le informazioni e gli aggiornamenti sugli incentivi pubblicati dall’amministrazione regionale e dagli enti strumentali della Regione Sardegna.

Infine si terrà il prossimo 3 febbraio l'udienza di inaugurazione dell'anno giudiziario della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti della Sardegna.
La relazione, durante la cerimonia inaugurale, sarà tenuta dal procuratore regionale, Mario Scano.
(red)

Risultati Fondo sociale europeo per l'Italia

Positivi i risultati finanziari del Fondo sociale europeo (Fse) per l'Italia. La spesa certificata a Bruxelles a fine 2004 raggiunge, complessivamente,6 miliardi e 287 milioni di euro e supera di un miliardo e 270 milionidi euro la cifra che doveva essere spesa entro l'anno. Al 31 dicembre 2004, infatti, le risorse stanziate nel 2002 e non utilizzate, come prescrive la normativa sui fondi strutturali, sarebbero rientrate nel bilancio comunitario. Lo ha reso noto il ministero del Welfare.
 ''Un ottimo utilizzo del Fondo sociale europeo. Siamo andati oltre le previsioni e abbiamo superato il 100% di utilizzo in tutte le regioni, comprese quelle del Sud''. Cosi' Lea Battistoni, direttore generale del Mercato del lavoro del ministero
del Welfare, commenta con LABITALIA i risultati della programmazione sull'Obiettivo 3.
A livello territoriale, le regioni dell'Obiettivo 3 (Centro-Nord) hanno superato il traguardo programmato di oltre il 30%,pari a quasi un miliardo di euro, con una spesa complessiva nei tre anni di oltre 4 miliardi di euro. La regione piu' 'virtuosa' e' stata la Lombardia, che a fronte di un obiettivo di oltre 530 milioni di euro ha effettivamente speso 965 milioni di euro (+82%). Buoni anche irisultati ottenuti dalla provincia autonoma di Bolzano, che con un obiettivo di oltre 69 milioni di euro e' riuscita a spenderne piu' di 105 (+52%), e della regione Piemonte, che a fronte di una previsione di oltre 356 milioni di euro ha speso piu' di 502 (+40%).
Se si considerano le sette regioni del Mezzogiorno (Obiettivo 1), la spesa complessiva nei tre anni, sul Fondo sociale europeo, e' stata di oltre 2 miliardi di euro.
L'obiettivo della spesa (piu' di un miliardo e 700 milioni di euro) e' stato superato, dunque, di oltre 300 milioni di euro (+17%). A  distinguersi per capacita' di spesa e' stata la regione Calabria, che  a fronte di un traguardo previsto di oltre 54 milioni di euro ha speso circa 92 milioni di euro (+70%). Buone comunque anche le altre performance. Al secondo posto per capacita' di spesa si colloca la Campania (+20%). Seguono Puglia (+9%), Molise (+5%), Basilicata (+3%), Sicilia (+1,8%) e Sardegna (+1,4%).
(red)

Basilicata: opere pubbliche più facili

In Basilicata c'è una nuova legge che prevede la semplificazione delle procedure per la realizzazione ex novo e l' adeguamento del sistema viario esistente.
Il presidente della Regione, Filippo Bubbico, ha promulgato la legge regionale numero quattro del 2005 che contiene norme sullo snellimento delle procedure per la realizzazione delle Opere Pubbliche.
E' concessa maggiore autonomia alle pubbliche amministrazioni delegate dalla Regione, consentendo loro l' approvazione dei progetti di opere pubbliche di importo fino a 7,5 milioni di euro. Altre modifiche riguardano l' approvazione di opere pubbliche che comportano variazioni agli strumenti urbanistici attraverso una piu' veloce definizione del procedimento e della messa in opera dei lavori. Al Comitato Regionale delle Opere Pubbliche sono affidati compiti consultivi sui progetti e sulle varianti, di importo superiore ai 7,5 milioni di euro e sui progetti di interesse sovra regionale o nazionale.
Per quanto riguarda l'emergenza maltempo, l'assessore all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale, Donato Salvatore, ha disposto urgenti sopralluoghi nelle aree colpite dalle nevicate dei giorni scorsi al fine di effettuare la verifica dei danni subiti dalle aziende agricole. “Gli uffici del Dipartimento – annuncia l’assessore - si sono già attivati per un primo esame dei danni e per procedere alla delimitazione delle aree colpite, fase propedeutica alla dichiarazione dello stato di calamità".
(red)

Lombardia: ferrovie e semplificazione

"E' da tempo che segnalo come le Ferrovie dello Stato non stiano rendendo ai cittadini un servizio adeguato e rapportato ai canoni di affitto che paga la Regione Lombardia". Cosi' il presidente della Regione Roberto Formigoni.
Formigoni è intervenuto anche sul voto in Iraq, definendolo "la dimostrazione della volonta' positiva e insopprimibile di quel popolo che vuole voltare pagina e che vuole costruire una situazione di piena democrazia, con un nuovo Parlamento, una nuova Costituzione e dicendo basta al terrorismo che continua ad insanguinare il Paese''. Anche il presidente del Veneto Giancarlo Galan si è detto fiducioso 'mai come questa volta l'ottimismo della volonta' e' prevalso sul pessimismo della ragione'.
In Lombardia si discute anche di semplificazione. L'assessore lombardo al Bilancio, Romano Colozzi, rileva che ''la rapidità con cui nei giorni scorsi il Consiglio Regionale ha approvato la Legge di Semplificazione, la dice lunga su quanto essa rispondesse a un bisogno prioritario della società lombarda e, in particolare, del mondo economico".
Il processo di sburocratizzazione ha determinato l'abrogazione di circa 1200 leggi e, spiega Colozzi, ''sarà sicuramente al centro del programma regionale per la prossima legislatura. Il tentativo sarà quello di coinvolgere in questo processo anche lo Stato insieme agli enti locali perché l'eliminazione di molti intoppi e vincoli non è nella disponibilità della Regione, in quanto dipende da leggi statali''.
(red)
 

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