periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n.  434 - Roma, dal 24 Dicembre 2004 al 7 gennaio 2005

Sommario

La Finanziaria, le entrate tributarie e i conti economici regionali

Lavori Pubblici; Rossi Brigante: maggiore collaborazione con Regioni

2004: per le Regioni un anno in prima linea

Maremoto Sud Est asiatico:vertice a Palazzo Chigi

Nasce il Fondo Immobili Pubblici

La sicurezza nelle politiche regionali in un articolo di Caravita

La Finanziaria, le entrate tributarie e i conti economici regionali

Proprio in extremis l'Assemblea, martedì 28 dicembre, ha approvato il disegno di legge, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, concernente Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005) (C5310-bis-B-R) sul quale è stata votata la fiducia con 330 voti favorevoli e 144 contrari. Il provvedimento è stato poi approvato definitivamente dal Senato. La Camera ha anche approvato la terza nota di variazioni al bilancio dello Stato (C5311-quater) e il disegno di legge riguardante il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2005 e bilancio per il triennio 2005-2007 (C5311-B).  Anche questo provvedimento è stato poi approvato dal Senato.
La Finanziaria 2005 è stata poi pubblicata on line sul sito dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, nella sua versione definitiva, così come pubblicata sul Supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2004. La Finanziaria 2005 è dunque la legge 30 dicembre 2004, n.311:
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005.  (Suppl. Ordinario n. 192).
Ora si attende il varo di diversi provvedimenti in applicazione della legge Finanziaria, fra questi alcuni dovranno essere sottoposti al parere della Conferenza Stato-Regioni, e in particolare:

Ambito d'intervento

Competenza

Termine per l'emanazione

Ripartizione dell'importo di 342,583 milioni di euro a seguito della riduzione dell'accisa sulla benzina non compensata dal maggior gettito delle tasse automobilistiche (comma 58)

Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze,sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano

30/04/2005

Individuazione delle modalità tecniche, operative e di regolamentazione per consentire l'avvio della nuova procedura di trasmissione telematica on line della certificazione di malattia all'Inps e di inoltro dell'attestazione di malattia dall'Inps al datore di lavoro (comma 149)

Decreto inteministeriale dei ministri del lavoro e delle politiche sociali, della salute, dell'economia e delle finanze e per l'innovazione e le tecnologie, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano

 

Ripartizione tra le Regioni delle disponibilità finanziarie per la spesa sanitaria (comma 164)

Decreto del ministro della salute, di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza Stato-regioni

 

Determinazione delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazoini e delle funzioni assistenziali (comma 170)

Decreto del ministero della salute, di concerto con il ministero dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni

 

Ricognizione ed evenutale aggiornamento delle tarifffe massime, coerentemente conle risorse programmate per il Servizio sanitario nazionale (comma 170)

Decreto del ministero della salute, di concerto con il ministero dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni

30/03/2005


Un approfondimento on line sulla Finanziaria è stato realizzato da www.ilsole24ore.com con uno speciale dedicato , con approfondimenti relativi a
Addizionali regionali ; Agricoltura; Bolli; Concordato; Coop (Tassazione) ; Enti locali ; Fisco ; Ici imprese Irap; Omesse ritenute ; Previdenza ; Sanità ; Studi di settore ; Tagli fiscali (Tabelle) . Sempre sul sito de Il Sole 24 ore altri articoli riferiti all'argomento, oltre ai testi di necessaria documentazione: L'Irpef «trova» la quarta aliquota (04/01/05); Sì del Senato: è legge la manovra 2005 (30/12/04); Archivio . Fra i documenti: Il testo definitivo ;Il testo della circolare delle Entrate sulla riforma dell'Irpef; Il cammino della Manovra ;Il testo del decreto taglia-deficit; Il decreto milleproroghe .
Negli stesi giorni il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che nel periodo gennaio - ottobre 2004 sono state accertate entrate tributarie dello Stato, calcolate secondo il criterio della competenza, per 268.989 milioni di euro, in aumento del 4,2% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2003. Al netto del gettito da sanatorie fiscali, le entrate sono risultate pari a 262.376 milioni (+4,2%). Le imposte dirette sono state pari a 133.008 milioni (+3,2%). Le entrate derivanti dall’IRPEF sono state 102.136 milioni (+3,5%). L’IRPEG ha dato un gettito di 14.800 milioni di euro (–5,6%).
Le imposte indirette sono state pari a 129.368 milioni (+5,1%). Il gettito generato dall’IVA è stato di 75.823 milioni (+3,4%). La componente IVA derivante dagli scambi interni è stata di 66.232 milioni (+3,4%) e quella derivante dalle importazioni è stata di 9.591 milioni (+3,5%).
L'Istat ha invece pubblicato i principali aggregati dei conti economici regionali, relativi all'anno 2003 (cfr. il
  Comunicato stampa (pdf) , i Dati analitici - serie , le Note metodologiche pdf e le
 Tabelle dati ). L’Istat ha reso quindi disponibili tali stime, riferite al 2003, di alcuni aggregati economici riguardanti le regioni italiane, pubblicandole in anticipo rispetto a quanto dettato dal Regolamento Comunitario 2223/96 sul Sistema Europeo dei Conti (SEC95), che prevede il rilascio dei dati regionali a 24 mesi dall’anno di riferimento. Tutto ciò per rispettare il più ampio progetto “Informazione statistica territoriale e settoriale per le politiche strutturali 2001-2008”, di cui ne costituisce una delle molteplici linee d’azione. Tale progetto è stato definito attraverso una convenzione stipulata nel settembre 2001 con il Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione del Ministero dell’Economia e delle Finanze e co-finanziato, attraverso i Fondi Strutturali comunitari, nell’ambito del Programma Operativo Nazionale di Assistenza Tecnica e Azioni di Sistema relativo al Quadro Comunitario di Sostegno OB.1 2000-2006. Le stime presentate sono coerenti con le serie dei conti regionali relative agli anni 1980-2002 e riguardano occupati interni, unità di lavoro, valore aggiunto, prodotto interno lordo, redditi da lavoro dipendente e spesa per consumi finali delle famiglie.

(red)

2004: per le Regioni un anno in prima linea

Il 2004 e' stato l'anno delle Regioni, che hanno approvato le loro costituzioni e sono state in prima linea con i loro Presidenti su molteplici fronti caldi: dalla finanziaria, al condono, alle riforme, al federalismo fiscale, alla sanità, al welfare, a fronte di manovre economiche severe.

A fare il bilancio, un bilancio che definisce 'pesante' e a sintetizzare con l'Adn Kronos le iniziative portate avanti nella Conferenza delle Regioni è il suo presidente e Presidente del Piemonte, Enzo Ghigo, che sottolinea le tre direttrici del lavoro svolto. ''Un lavoro - spiega - di forte impulso e stimolo a favore delle riforme e per il confronto e il dialogo istituzionale'', verso,  cioè, ''quei principi indispensabili sia per rinnovare la democrazia, avvicinando il più possibile i cittadini ai servizi sul territorio, sia per dare al Paese gli strumenti giusti per affrontare le nuove sfide, dalla competizione alle continue crisi internazionali, alle prospettive dell'allargamento europeo''.  Riforme costituzionali, dunque, con la richiesta di applicare il principio della sussidiarietà e di introdurre la Camera delle Regioni e delle Autonomia, federalismo fiscale, ritenuto indispensabile per far viaggiare ad alta velocità il treno delle riforme sull'intero territorio nazionale, e l'intesa che le Regioni rinnoveranno anche quest'anno sulla ripartizione delle disponibilità finanziarie per la sanità, risorse che rappresentano buona parte dei  bilanci regionali. Il tutto contraddistinto da una continua ricerca di dialogo al fine di ridurre al minimo la conflittualità tra Stato e Regioni.
"Le Regioni - sottolinea ancora Ghigo (nella foto) - hanno cercato sempre il confronto e il dialogo in tutte le sedi istituzionali, con l'attenzione critica e le preoccupazioni di chi è cosciente delle grandi opportunità offerte al Paese. Non sempre ci siamo riusciti e non sempre per colpa nostra, ma abbiamo rispettato uno spirito costituente e la ricerca di un largo incontro delle volontà  politiche. In tal senso - ricorda il governatore piemontese - non va dimenticato il lavoro svolto durante l'anno in ogni Consiglio regionale per varare i nuovi Statuti'. E ancora, ricorda il presidente della Conferenza delle Regioni, l'impegno in difesa dei prodotti tipici e delle produzioni agricole di eccellenza dall'inquinamento da Ogm. Ma a preoccupare Ghigo, ci sono le perplessità sulla manovra finanziaria 2005 appena varata dalla due Camere. "C'e' un grave deteriorarsi dei rapporti istituzionali - denuncia - nel merito, poi, si aggrava il giudizio sull'insostenibilita' della Finanziaria per le Regioni, in particolare - conclude Ghigo - sono a rischio i principi che sanciscono il rapporto Stato-Regioni. Non rivendichiamo risorse, ma il venir meno di un corretto rapporto istituzionale tra Governo e Regioni, messo in discussione proprio dalle norme contenuto nella manovra''.
Quanto alla sua regione, il Piemonte,  Ghigo dice: ''Nel 2004 abbiamo gettato le basi per dare al Piemonte  una prospettiva significativa per i prossimi anni. Nel corso dell'anno abbiamo risolto anche moltissimi problemi grazie allo spirito istituzionale e di collegialità che contraddistingue questa amministrazione regionale''.      La Regione si presenta al bilancio di fine anno con quasi 23 miliardi di euro di investimenti nelle grandi opere infrustrutturali, con un incremento di 20 mila nuovi occupati e con l'approvazione del nuovo Statuto, che nei giorni scorsi ha ricevuto il via libera anche dal Consiglio dei Ministri. ''L'anno si chiude con il segno positivo - sottolinea ancora il governatore piemontese - anche se le difficoltà restano, soprattutto per quanto riguarda alcuni settori produttivi, come l'auto, il tessile, l'oreficeria. Ed e' lì - ha precisato Ghigo - che rivolgeremo la massima attenzione per accompagnare questi settori nella sfida della globalizzazione ed alla creazione di nuova occupazione''.
(red)

Maremoto Sud Est asiatico:vertice a Palazzo Chigi

La gestione dell'emergenza - dopo il drammatico maremoto che ha sconvolto molti Paesi del Sudest asiatico e dell'Africa - ha ovviamente rappresentato il tema centrale dell'agenda della Comunità internazionale. In Italia nell'ambito delle attività programmate dal sistema della Protezione civile e dal Ministero degli Affari esteri un ruolo centrale è stato svolto anche dalle Regioni (cfr.dossier di riepilogo con agenzie di stampa e comunicati delle Regioni).
Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo, e' intervenuto nel corso dell'incontro tenutosi a Palazzo Chigi per fare il punto sulla situazione degli interventi in favore del Sud Est asiatico, " interventi per i quali - ha sottolineato Ghigo - le Regioni hanno assicurato sin dai primissimi giorni il loro contributo. Occorre ora impegnarsi nel coordinamento dell'azione dei diversi attori impegnati nell'emergenza maremoto". Lo sottolinea una nota della Conferenza dei Presidenti delle Regioni.
Già - ha ricordato Ghigo - si e' svolta una riunione del Coordinamento Protezione civile per la Conferenza delle Regioni, presso la sede di Roma della Regione Abruzzo - che coordina tale materia per la Conferenza - presieduta dal Presidente Pace, con la presenza dei rappresentanti del Dipartimento Protezione civile. In tale occasione di intesa con la stessa Protezione civile, le Regioni hanno manifestato la disponibilità a raccogliere materiale sanitario, didattico, tecnologico (potabilizzatori e desalinizzatori) di emergenza per un totale di 80 tonnellate, da inviare immediatamente con apposito aereo. Il giorno 31 dicembre 2004 poi, le Regioni sono state convocate per una riunione di coordinamento sull'emergenza umanitaria presso il Ministero degli Affari esteri. Diverse le Regioni presenti e con esse l'Osservatorio interregionale per la Cooperazione (OICS). In quella sede è stato anche deciso di avviare con la Direzione Cooperazione allo Sviluppo di tale Ministero alcuni interventi di emergenza, parallelamente agli interventi messi in atto dalla Protezione civile per l'assistenza e il rimpatrio dei cittadini italiani.
Nei prossimi giorni sarà convocata una ulteriore riunione presso il Ministero degli Affari esteri. Particolarmente rilevante l'impegno delle Regioni italiane sul fronte sanitario, con alcuni interventi di emergenza già realizzati. Sono già state inviate 15 tonnellate di farmaci da parte di 9 Regioni (28 e 29 dicembre) e 10 tonnellate partiranno domani da Malpensa. Il Presidente della Conferenza delle Regioni, stante la drammaticità degli eventi e l'urgenza degli interventi ha sottolineato la necessità di rafforzare la collaborazione fra le Regioni, Il Ministero degli affari esteri e la Protezione civile. "Dobbiamo - ha detto Ghigo - verificare anche la possibilità di un vero e proprio protocollo d'intesa con le Regioni sull'organizzazione delle emergenze sanitarie all'estero, che ci aiuti a dare maggiore efficacia alle nostre azioni". A questo proposito Ghigo ha proposto che l'argomento sia comunque trattato dalla prossima Conferenza Unificata in programma a Roma per il 13 gennaio, con i Comuni, le Province, le Comunità montane e le Regioni. Le Regioni sono disponibili, e ne hanno già dato dimostrazione, a partecipare agli interventi di prima emergenza con proprie strutture della Protezione civile e della Sanità, secondo modalità da concordare con il Governo, eventualmente iniziando con una missione esplorativa di personale regionale. "Le Regioni - ha poi aggiunto Ghigo - sono disponibili a promuovere gli interventi di ricostruzione nei settori sanitario e sociale; logistico e pubblici servizi (ciclo idrico integrato, energia e trasporti); formativo e scolastico; e produttivo (artigianato, turismo, pesca, agricoltura e commercio). Potrebbero a tale scopo risultare opportuni specifici progetti regionali o interregionali, concordati e cofinanziati dal Governo, che possono anche prevedere la gestione da parte delle Regioni di uno specifico territorio". Infine il Presidente ha raccomandato al Governo, ricevendo assicurazioni in proposito, di porre la massima attenzione ad alcuni specifici aspetti normativi che potrebbero rendere più semplice la partecipazione delle Regioni con proprie risorse, personale e attrezzature agli interventi di emergenza internazionale. Ghigo ha posto l'accento sulle questioni relative alla donazione di materiale (attrezzature) delle Regioni ai soggetti presso i quali si è effettuato l'intervento e alle procedure relative alla presenza di personale dipendente da enti strumentali delle Regioni, ASL,etc.
Nel corso del vertice è stato riconfermato che sarà il Dipartimento della Protezione Civile, così come previsto dall'ordinanza del Presidente del Consiglio, agestire le somme raccolte, attraverso i messaggi Sms  e i versamenti bancari, con la sottoscrizione promossa dai gestori della telefonia mobile, dalla Rai, da Mediaset e dal Corriere della Sera per dare aiuto alle popolazioni asiatiche colpite dalle calamità dello scorso 26 dicembre. per assicurare la massima trasparenza nella gestione delle risorse raccolte è stata prevista l'istituzione di un Comitato di Garanti composta da: Giuliano Amato, Giulio Andreotti, Emma Bonino, Andrea Monorchio e Giorgio Napolitano.
Dunque dovrebbe partire nelle prossime ore un cargo da 80 tonnellate contenente  aiuti da destinare alle regioni colpite dal maremoto del sud-est  asiatico. Ad annunciarlo è stato il Presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Pace, a margine della riunione convocata a Roma a cui hanno partecipato gli assessori alla Protezione civile delle altre regioni ed il vice capo dipartimento della Protezione civile, Vincenzo Spaziante. Il
tavolo politico tecnico tra tutti i rappresentanti regionali e delle Province autonome in materia di Protezione civile è stato convocata dalla Regione Abruzzo. L'obiettivo e' coordinare gli interventi umanitari delle regioni tenendo conto dell'azione di soccorso e allestimento aiuti che sta compiendo il Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri che coordina tutti gli interventi a livello internazionale.
L'Abruzzo è la regione capofila del settore protezione civile nella Conferenza  delle Regioni. ''Come sistema delle regioni - ha spiegato Pace - vogliamo  capire se possiamo organizzare un'azione congiunta per  intervenire in modo efficace nei Paesi colpiti dal disastro.
Un  cargo da 80 tonnellate - è tornato asottolineare - e' pronto a partire  e la Protezione civile ci dirà come riempirlo, quali sono le le priorità''. L'obiettivo, ha spiegato l' assessore alla Protezione civile  dell' Abruzzo, Giorgio De Matteis, ''e' evitare sovrapposizioni  e interventi inutili. Occorre ricordare che ci sono tonnellate di aiuti fermi in alcuni aeroporti della zona perché non si riesce a distribuirli, quindi e' inutile inviare cose che poi non possono essere trasferite. Proprio per questo ci coordineremo con la Protezione civile, che ha il polso della  situazione''. Ammontano già a 70 milioni di euro gli aiuti italiani che, attraverso il coordinamento della direzione generale della Farnesina per la Cooperazione, arriveranno nelle aree colpite dal maremoto di domenica scorsa. La cifra e' stata resa nota dal ministro degli Esteri italiano,
Gianfranco Fini (nella foto), durante un incontro con la stampa. Il sottosegretario Margherita Boniver, delegata ai rapporti con i Paesi asiatici, sara' quanto prima nella regione per una serie di missioni che serviranno a illustrare l'insieme delle iniziative italiane. Alla Farnesina e' stato istituito un coordinamento nazionale, svolto dalla Cooperazione allo Sviluppo, per la gestione degli aiuti, al quale hanno aderito i rappresentanti delle regioni, delle province, dei comuni, delle universita', dei tre sindacati confederali, l'Associazione delle Ong italiane, Confindustria, le agenzie Onu in Italia, la Croce Rossa Italiana e molti altri enti impegnati nel campo della solidarieta' e del volontariato come la Caritas e la comunità di Sant'Egidio. "Nell'ambito degli interventi che l'Italia si appresta ad avviare" ha sottolineato Fini, "un ruoloparticolare verra' svolto dalla Croce Rossa Italiana".

Tra gli strumenti operativi che l'Italia ha indirizzato alla realizzazione di specifiche iniziative di ricostruzione e' previsto l'utilizzo, sui territori colpiti, delle somme che dovrebbero essere restituite all'Italia quali rimborsi dei crediti di aiuto concessi dall'Italia attraverso la riconversione del debito; in particolare 9,4 milioni di dollari per lo Sri Lanka e 30 milioni per l'Indonesia". Per gli altri Paesi verranno effettuati interventi attraverso le organizzazioni
internazionali.
Tra le iniziative immediate avviate dalla Cooperazione italiana ci sono due voli con destinazione Sri Lanka (uno dei due in collaborazione con le Ong) per un valore complessivo di 1 milione di euro e 3 milioni di euro per interventi operativi
decisi dalle missioni di esperti inviate in loco. "Per prima" ha detto il capo della Farnesina, "l'Italia si e' adoperata per sollecitare un intervento dell'Unione Europea, che ha condotto allo stanziamento di 10 milioni di euro per l'Indonesia, 8 milioni di Euro per lo Sri Lanka e 2 milioni per le Maldive. A livello multilaterale l'Italia ha proposto una riunione del Club di Parigi per la ristrutturazione del debito commerciale dei Paesi colpiti che avra' luogo a Parigi il 12gennaio prossimo". Il ministro ha sottolineato che "non si tratta di cancellazioni, ma di dilazionamenti a termine più o meno lungo". Oggi, in Lussemburgo, l'Italia annuncerà l'insieme dei suoi interventi nel corso della riunione dei Ministri per la Cooperazione allo sviluppo dell'UE. "La riunione" ha detto Fini, "consentira' anche di mettere a punto una linea d'azione comune dei Paesi dell'Unione, in vista della Conferenza dei Paesi donatori convocata dalle Nazioni Unite per l'11 gennaio a Ginevra e dell'eventuale convocazione di una riunione ad hoc dei ministri degli Esteri prima della sessione ordinaria delConsiglio prevista per il 31 gennaio".
(red)

Nasce il Fondo Immobili Pubblici

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha  reso noto che è stato costituito il FIP, Fondo Immobili Pubblici. Al Fondo sono stati conferiti e trasferiti 396 immobili, ad uso ufficio, di proprietà dello Stato (70%) e di enti previdenziali (30%). Gli stessi enti previdenziali percepiranno la quota del prezzo relativa agli immobili da loro ceduti. Gli immobili trasferiti hanno un valore complessivo pari a 3,3 miliardi di euro, al netto dello sconto di apporto del 10%. La valutazione degli immobili oggetto di trasferimento è stata effettuata da un’azienda specializzata e confermata dagli advisor dell’operazione e dall’Agenzia del Territorio. Gli immobili sono stati concessi in locazione dal Fondo all’Agenzia del Demanio. Il contratto di locazione ha una durata di 9 anni, rinnovabile per altri 9. Il Fondo ha una durata di 15 anni nel corso dei quali procederà, a partire dal terzo, alla vendita degli immobili. Scopo dell’operazione è instaurare un processo di valorizzazione degli immobili e razionalizzazione degli spazi occupati (in media oggi più elevati di 1/3 rispetto al settore privato) e di contenimento dei costi operativi (in media la spesa di manutenzione del settore pubblico è stimata essere compresa tra il 3,5% ed il 5% annuo del valore degli immobili, a fronte dello 0,5% - 2% del settore privato). Il ricavato dell’operazione contribuirà alla riduzione dell’indebitamento per l’anno 2004 e comporterà una riduzione permanente di spesa per lo Stato stimabile in oltre l’1% annuo. Il beneficio deriva dalla differenza fra il minor costo per interessi sul valore degli immobili, i minori costi di manutenzione straordinaria sostenuti dallo Stato, e l’onere degli affitti.
(red)

Lavori Pubblici; Rossi Brigante: maggiore collaborazione con Regioni

A Dicembre Presso la Commissione Ambiente si è tenuta un'audizione di Alfonso Maria Rossi Brigante, Presidente dell'autorità per la vigilanza sui lavori pubblici sulle linee di indirizzo programmatico della stessa Autorità.
"La modifica del titolo V della parte seconda della Costituzione - ha ricordato, fra l'altro, Rossi Brigante - ha innovato la materia di nostra competenza. In particolare, noi abbiamo sempre il compito di vigilare attentamente acciocché l'attività delle regioni non incida sui due principi fondamentali dell'ordinamento interno e comunitario, che corrispondono alla tutela della concorrenza e alla libera circolazione delle imprese - anche di altri Stati europei - nell'ambito del territorio nazionale. Ricordo brevemente che la tutela della concorrenza ricade nella potestà legislativa esclusiva dello Stato. Debbo dire che con le regioni vi è un rapporto di collaborazione per la cui continuazione (...) incontrerò il presidente Ghigo ed alcuni suoi collaboratori. La mia esperienza mi suggerisce che i conflitti non sono mai utili, specialmente se inseriti in una realtà complessa come la nostra. Dobbiamo ricercare sinergie a tutti i livelli: Stato, amministrazioni centrali e regioni". 
"Per quanto riguarda l'assetto interno, priorità assoluta dell'Autorità è quella di portare a compimento l'osservatorio: da considerarsi il cuore dell'Autorità, mentre le braccia sono rappresentate dal servizio ispettivo. Ormai il casellario delle imprese è a regime, mentre non è ancora stato attivato - al riguardo avremmo proprio bisogno della collaborazione delle regioni - il sistema informatico nazionale degli appalti (SINAP); debbono essere infatti sottoposti a registrazione tutte le gare d'appalto, gli elementi essenziali dei contratti e la relativa fase di esecuzione degli stessi".
"Parlerò di questo anche (...) con il presidente Ghigo perché vorrei poter contare sulla collaborazione delle regioni al fine di creare un sistema federato di informazioni in cui le sezioni regionali dell'osservatorio interagiscano con la sezione centrale"
"Per quanto attiene ai rapporti con le regioni - ha poi affermato Rossi Brigante nel suo intervento di replica alle domande poste da diversi parlamentari - questi devono essere sviluppati e rafforzati. Occorre ricercare il confronto con tutte le sedi istituzionali e le regioni sono tra queste. Proprio al fine della predisposizione di quel sistema informatico che ricordavo qui, le regioni rappresentano un tassello essenziale. (...) Per il potenziamento dell'Osservatorio ci troviamo dinnanzi a grosse difficoltà finanziarie, ma cerchiamo di sopperire a questo tipo di esigenze comprimendo tutte le altre spese e forse potendo contare anche sull'aiuto aggiuntivo da parte del Ministero dell'economia e delle finanze".
"Il nostro purtroppo - ha sottolineato il Presidente dell'Autorità -è un sistema pluricentrico dove si registrano circa 14 mila stazioni appaltanti; il rito speciale per gli appalti è stato sicuramente un passo in avanti che noi vediamo con favore. Non vogliamo entrare in concorrenza con il giudice amministrativo - ce ne guardiamo bene - poiché abbiamo un'altra missione da svolgere. Rafforzare i rapporti con il Governo ed il Parlamento fa parte della nostra filosofia, dei nostri intendimenti. Non è nostro compito effettuare delle scelte politiche, noi esercitiamo semplicemente una discrezionalità tecnica che soccorre gli operatori del settore laddove vi sono lacune e incertezze interpretative. Quindi, per quanto riguarda gli equilibri dei rapporti tra lo Stato e le regioni, occorre rafforzare tale dimensione; dobbiamo inoltre vigilare sulle modalità attraverso le quali opera il general contractor e la legge ci abilita a farlo. È in corso di approvazione un provvedimento in materia di qualificazione dei contraenti generali, ma si tratta di una scelta politica sulla quale, come è ovvio, non possiamo interferire".
L’Istat ha diffuso le stime provvisorie, relative al III trimestre del 2004, dell’indice trimestrale della produzione nelle costruzioni, la cui pubblicazione è stata avviata di recente. La produzione di tale indicatore è prevista dal Regolamento del Consiglio europeo (n. 1165/98) sulle statistiche congiunturali. Nel terzo trimestre 2004 l'indice della produzione nel settore delle costruzioni con base 2000=100 è risultato pari a 112,3, con una crescita del 5,1 per cento rispetto al terzo trimestre 2003. L’indice corretto per i giorni lavorativi ha segnato nel terzo trimestre un incremento tendenziale del 5,4 per cento. Nel confronto tra i primi tre trimestri del 2004 e il corrispondente periodo del 2003, l’indice grezzo ha registrato una crescita del 3,0 per cento e quello corretto per i giorni lavorativi un aumento del 2,3 per cento. L’indice destagionalizzato è risultato pari a 118,7 segnando un aumento, rispetto al trimestre precedente, dell’1,5 per cento. Sempre secondo l’Istituto nazionale di statistica nel terzo trimestre del 2004, l’indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale con base 2000 = 100 è risultato pari a 115,1, con un aumento dell’1,2 per cento rispetto al trimestre precedente e del 5,0 per cento rispetto al corrispondente trimestre del 2003. L’indice misura la variazione dei costi diretti di realizzazione di un fabbricato residenziale prendendo in considerazione la mano d’opera, i materiali e i trasporti e noli necessari alla sua realizzazione. Nel corso del terzo trimestre del 2004 l’indice mensile è risultato pari a 114,9 nel mese di luglio, a 115,0 in agosto e a 115,3 in settembre; le variazioni congiunturali sono state del più 0,6 per cento nel mese di luglio, del più 0,1 per cento in agosto e del più 0,3 per cento nel mese di settembre. Rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente si sono registrate variazioni pari a più 4,8 per cento a luglio, a più 4,9 per cento ad agosto e a più 5,2 per cento a settembre.
(red)

La sicurezza nelle politiche regionali in un articolo di Caravita

Il tema della "sicurezza" e delle "sicurezze" nelle politiche regionali è stato affrontato in un articolo - pubblicato da www.federalismi.it - di Beniamino Caravita di Toritto.
Secondo Caravita il fenomeno dell'aumento di interesse delle amministrazioni regionali e locali per il tema delle sicurezze non è dunque solo italiano, né tantomeno espressione di istanze separatiste. Pur se in alcune esperienze costituzionali straniere sono riconosciuti ai livelli substatali importanti competenze nella gestione della sicurezza e dell'ordine pubblico , anche in Italia - pur senza mettere in discussione le competenze esclusive statali sul tema - si sono aperti , dopo il D. Lgs. 112 del 1998 e la riforma del titolo V, importanti e significativi spazi che permettono ai legislatori substatali di intervenire, avendo - conclude Caravita - di mira specificamente la sicurezza (safety) dei cittadini, in tutte le materie di competenza regionale.
(red)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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