periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 455 - Roma, 5-6-7 febbraio 2005

Sommario

Sistema informativo enti pubblici

Lombardia: nuove comunità montane

Accordi di programma risorse idriche

Lazio e servizio sanitario

Anagrafe tributaria e amministrazioni locali

A Roma (10-12) Conferenza Assessori Cultura e Turismo

Sistema informativo enti pubblici

Le Regioni, in sede di Conferenza Unificata, hanno espresso il proprio sullo schema di parere "DECRETO DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE CONCERNENTE LA CODIFICAZIONE DEGLI INCASSI E DEI PAGAMENTI DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME, AI FINI DELL’ATTUAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SULLE OPERAZIONI DEGLI ENTI PUBBLICI (SIOPE)".
La Conferenza delle Regioni, in relazione a questo schema di decreto "esprime parere favorevole salvo l’accoglimento delle richieste", proponendo le seguenti osservazioni:
-- Articolo 1, comma 3 (Attività delle Regioni e delle Province autonome): l’ultimo punto di tale comma esclude l’adozione del criterio della “prevalenza” in relazione all’attività di codifica. Tale assunzione potrebbe creare difficoltà, considerata la natura mista di alcuni capitoli di bilancio.
-- Articolo 2, comma 2 (Modalità di acquisizione dati): è previsto che il servizio di trasmissione dei dati, che avverrà tramite i tesorieri, dovrà essere contemplato e disciplinato nell’ambito delle convenzioni di tesoreria. Eventuali problemi potrebbero emergere nei casi in cui talune convenzioni di tesoreria già in essere non contemplino tale servizio; per tale motivo si ritiene opportuna l’omissione dell’ultimo periodo “Il servizio trova considerazione nell’ambito della convenzione di tesoreria”.
-- Articolo 3, commi 1 e 2 (Accesso al Siope): in ottemperanza al principio della reciprocità, è previsto che ogni Regione o Provincia autonoma acceda alle informazioni codificate relative alla propria gestione, a quella dello Stato e degli enti che operano nell’ambito del proprio territorio, nonché a tutte le altre informazioni presenti sul SIOPE riguardanti gli altri enti. Le modalità di accesso al SIOPE, non definite nel decreto, dovranno pertanto essere individuate nell’ambito di un percorso condiviso da tutti gli enti utilizzatori;
In considerazione delle precedenti osservazioni, si propongono le seguenti richieste:
-- in collaborazione con la Ragioneria Generale dello Stato, venga data soluzione alle eventuali criticità che potrebbero emergere in fase di sperimentazione della procedura riguardo l’adozione del criterio della prevalenza;
-- venga eliminato l’ultimo periodo “Il servizio trova considerazione nell’ambito della convenzione di tesoreria” di cui al comma 2 dell’articolo 2 dello schema di decreto ministeriale in oggetto;

-- le modalità di accesso al SIOPE siano individuate nell’ambito di un percorso condiviso da tutti gli enti utilizzatori.

(red)

Accordi di programma risorse idriche

Le Regioni sulla scorta degli incontri di livello politico avvenute negli scorsi giorni, al fine di consentire l’erogazione delle risorse per il finanziamento degli accordi di Programma Quadro in materia di risorse idriche previsti nella Legge Finanziaria anno 2001, hanno chiesto al Governo di farsi promotore della seguente modifica legislativa (Proposta di modifica dell’art. 144, comma 17 della Legge 388/2000 per l’attuazione degli Accordi Programma Quadro in materia di risorse idriche e di richiesta al Governo di erogazione delle risorse previste all’articolo 4, comma 176, della Legge 350/2003  -Finanziaria 2004):
“All’articolo 144, comma 17, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, le parole da: << , attraverso il finanziamento>> fino alla fine del comma sono sostituite dalle seguenti: << . La ripartizione dei predetti limiti di impegni è disposta con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. L’utilizzo di tali risorse avviene mediante accordi di programma quadro per la tutela delle acque e la gestione delle risorse idriche sottoscritti nell’ambito delle intese istituzionali di programma di cui alla legge 23 dicembre 1996, n. 662. A tale fine il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio concorre con contributi quindicennali al finanziamento degli interventi contenuti nei predetti accordi di programma quadro e realizzati da soggetti privati attuatori>>.
Le Regioni, inoltre, sollecitano il Ministero dell’Ambiente a ripartire il limite d’impegno quindicennale di 20.000.000 € di cui al comma 176 art. 4 della legge finanziaria 2004.

(red)

Rapporti tra l’anagrafe tributaria e le amministrazioni locali

Regioni su anagrafe tributaria. La Conferenza delle Regioni ha approvato un documento in merito all'Audizione presso la Commissione Parlamentare di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria (Indagine conoscitiva sui rapporti tra l’anagrafe tributaria e le amministrazioni locali):
L’attuale situazione relativa ai rapporti tra gli enti impositori substatali e l’amministrazione finanziaria statale vede SOGEI quale significativo intermediario nella gestione dei tributi.
Circa la consistenza del ruolo di SOGEI quale interlocutore delle Regioni, si vuole evidenziare che l’attuale gestione dell’IRAP è attribuita alla stessa, in via esclusiva, dallo stesso d.Lgs. n. 446/97, istitutivo dell’imposta, in assenza di apposite leggi regionali in materia. Alcune regioni, dotatesi di propria regolamentazione dell’IRAP attraverso idonei strumenti legislativi, hanno individuato nello strumento Convenzionale la modalità più avanzata per garantire la “governabilità” del tributo e affidare la gestione ad un soggetto a rilevanza pubblica quale l’Agenzia delle Entrate. Lo strumento Convenzionale, la cui operatività è assicurata dalla SOGEI, rappresenta una modalità avanzata e flessibile, per la gestione dei tributi delle Regioni. In tal senso, nello strumento Convenzionale, che nasce dal pieno riconoscimento della titolarità del tributo in capo all’ente impositore, vengono evidenziate le risultanze operative dell’attività gestionale dell’Agenzia necessarie a favorire il governo del tributo nell’ambito di una politica fiscale regionale. Se volessimo fare una banale affermazione di principio potremmo dire che lo Stato gestisce e le Regioni governano la fiscalità del territorio in coerenza con il Titolo V della Costituzione.
Lo strumento Convenzionale, per quanto valido, non offre le garanzie che una piena attuazione della Costituzione assicurerebbe alla fiscalità regionale e locale. In tale direzione opererebbe la previsione di attribuire una incisiva quota di partecipazione al capitale di SOGEI di tutte le amministrazioni regionali. Infatti, determinata la compatibilità della quota complessiva alle stesse conferibile, l’onere del finanziamento dell’operazione potrebbe essere ripartito, per esempio, in relazione alla localizzazione della base imponibile dei tributi affidati in gestione alla SOGEI per il tramite dell’Agenzia delle Entrate. Con tale processo partecipativo le regioni verrebbero coinvolte nel “piano industriale” di SOGEI e nella definizione del compito istituzionale della società. Diventerebbe istituzionale assicurare al sistema tributario regionale la presenza di Centri di Servizio finalizzati alla gestione, alla diffusione delle conoscenze, all’integrazione dei sistemi gestionali di comuni e province nell’ambito della stessa regione, al coordinamento della finanza locale. Per realizzare questo processo appare opportuno che la responsabilità nella conduzione dei Centri di Servizio venga individuata dal Presidente della Regione d’intesa con il Ministro dell’Economia e Finanze, quali enti impositori e/o percettori di tributi, nonché azionisti di riferimento di SOGEI. Le stesse regioni, per la quota di partecipazione loro attribuita, potrebbero coinvolgere gli enti locali, minori e intermedi. In proposito non è possibile non ripetere quanto già acquisito da questa Commissione nell’audizione del 1998. Ora, come allora, si evidenzia che per il raggiungimento di tali finalità sarà indispensabile una stretta collaborazione e un continuo raccordo tra il Centro e le Regioni per la concordanza delle informazioni e per il trasferimento, da parte del Ministero, non soltanto dei dati ma anche delle modalità applicative sugli stessi, anche con l’obiettivo di poterne verificare la validità tenendo conto sia delle differenze connaturate alle singole realtà regionali sia alle novità legislative in materia tributaria introdotte dalle stesse Regioni. Questo rapporto collaborativo non potrà non essere intessuto a livello istituzionale affidando agli eventuali tecnici coinvolti (informatici e/o amministrativi) le valutazioni meramente di tipo esecutivo.
In questo contesto le Regioni avranno la necessità di tutelare una propria visibilità su entrambi i versanti (statale e locale) ma anche di intervenire a scopo di certificazione, integrazione e compatibilità degli archivi; tale ruolo si traduce, a livello di tecnologia telematica, nella costituzione di singole Reti Regionali che, oltre a fungere da raccordo fra le reti locali più piccole e da interfaccia di accesso verso lo Stato, sia luogo logico di costituzione e aggiornamento delle proprie banche-dati che, implementate dal basso e dall’alto, potranno diventare, dopo la predisposizione e la sperimentazione di opportuni processi, strumenti di tipo decisionale atti ad esercitare , per esempio, le nuove funzioni di governo che la “devolution” assegna alle Regioni.
Qualsiasi forma di collaborazione dovrà partire dalla consapevolezza della pariteticità tra lo Stato e le Regioni sgombrando il campo da quel vizio d’origine, inerente la sottovalutazione delle capacità gestionali di ciascuna Amministrazione regionale, che ha sempre caratterizzato il comportamento del Ministero come dei soggetti suoi Concessionari.
Partendo da tale consapevolezza è importante sottolineare, a questo proposito, l’eterogeneità dell’informatizzazione della Pubblica Amministrazione: vi sono Regioni che dovranno appoggiarsi parzialmente o completamente al sistema statale per un’oggettiva situazione carente dal punto di vista organizzativo e tecnologico, ed altre che sono in grado non soltanto di gestire una base-dati in modo completamente autonomo ma anche di arricchire e integrare il patrimonio informativo, condiviso con l’amministrazione centrale, con apporti provenienti da altre componenti del Sistema Informativo Regionale.
Le Regioni che hanno già investito e realizzato un proprio Sistema Informativo, non possono accontentarsi di accedere semplicemente al Sistema Tributario Centrale, ma rivendicano la potestà di utilizzare la porzione informativa che gli compete in modo autonomo e dinamico.
           
Tale sforzo organizzativo e tecnologico posto in essere dalle regioni rappresenta un’opportunità di con
fronto per il sistema fiscale statale.
(red)

Nuove comunità montane in Lombardia

Via libera alle nuove Comunità montane della Lombardia. Il Consiglio Regionale ha approvato la definizione delle zone omogenee proposte dalla Giunta e nelle prossime settimane saranno firmati ufficialmente i decreti per la costituzione delle Comunità. "Si tratta di una vera e propria fase costituente per le nostre Comunità montane - spiega l'Assessore agli Affari Istituzionali, Romano Colozzi - che avranno la possibilità di rinnovare i propri assetti istituzionali e potenziare, con una maggiore autonomia, l'impegno a favore del territorio".
I 30 nuovi azzonamenti costituiscono un momento fondamentale per l'attuazione della Legge regionale 6 del 2002: la delimitazione delle zone omogenee, infatti, rappresenta il primo passo verso la creazione formale e la successiva approvazione degli statuti e dei documenti di programmazione delle singole Comunità montane. La nuova definizione territoriale si è conclusa dopo un iter molto approfondito che ha coinvolto tutti i soggetti locali protagonisti di questa nuova fase.
Le 30 zone omogenee della Lombardia si sviluppano su una superficie di 10.346 kmq circa e coinvolgono 558 comuni per un totale di 1 milione e 187 mila abitanti.
(red)

Lazio e servizio sanitario

Nel corso del convegno il welfare del terzo millennio, svoltosi a Roma presso l’Aula Magna dell’Ospedale Forlanini organizzato dall’ANAOO-ASSOMED e dalla CIDA , è intervenuta Laura Pellegrini, Direttore dell’ASSR - Agenzia per i servizi sanitari regionali - per presentare, alla luce dei dati raccolti e delle analisi effettuate dall’ASSR, una valutazione complessiva sul sistema di assistenza sanitaria della Regione Lazio.
Secondo quanto esposto dalla Pellegrini, nel Lazio assistiamo ad un positivo ridimensionamento, nel corso degli ultimi anni, del costo dell’assistenza ospedaliera e ad un corrispondente incremento della spesa per l’assistenza territoriale; infatti, il costo pro capite dei cittadini residenti nella regione Lazio è stato, nel 2002, pari a 674 euro per l’assistenza ospedaliera a fronte di una media nazionale di 656 euro e di 718 euro per l’assistenza distrettuale a fronte di una media nazionale di 698 euro.
Anche sul fronte dell’appropriatezza  si è registrato un positivo aumento dei ricoveri in Day Hospital per quei 43 DRG (raggruppamenti di diagnosi) che il provvedimento sui Livelli Essenziali di Assistenza definitiva "ad alto rischio di inappropriatezza" se effettuati in regime di ricovero ordinario. I ricoveri effettuati  in Day Hospital, per questi 43 DRG, sono passati nel Lazio dal 31 per cento del 2001 al 40 per cento del  2002  e sono naturalmente diminuiti i ricoveri ordinari passando dal 68 per cento del 2001 al 59 per cento del 2002.
Proiettando il dato complessivo della spesa per l’assistenza sanitaria negli ultimi anni, la spesa pro-capite, che nel 1995 superava la media nazionale di oltre il 5%, si è ridimensionata ed è ora contenuta nel 3% sopra la media nazionale.
Migliora il servizio sanitario ma non le code nelle Asl. Infatti un'indagine sul tempo delle code, e cioè dei tempi di attesa degli utenti pubblici nelle Regioni, rileva ancora dei ritardi organizzativi.
Sono Lazio e Sicilia, ex aequo, le Regioni nelle quali i cittadini sono costretti a fare le code più lunghe negli uffici pubblici. All'altro lato della classifica, il Trentino Alto Adige e' la Regione con i tempi più brevi di attesa. Lo rileva una indagine svolta dal Sole 24 Ore, che ha calcolato le attese negli uffici dell'anagrafe, delle Asl e in quelli postali.
Il risultato indica che le Regioni del centro-sud sono quelle in cui le code sono più lente. Ecco la classifica delle venti Regioni: Lazio e Sicilia 275 punti, Calabria 270, Sardegna 260, Puglia 240, Campania 210, Abruzzo 190, Umbria 180, Basilicata 175, Molise 170, Piemonte 150, Toscana 140, Liguria 125, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia 100, Veneto 80, Marche 65, Valle d'Aosta 25, Trentino Alto Adige 20.
(red)

A Roma (10-12) Conferenza Nazionale Assessori Cultura e Turismo

E' previsto per oggi (7/2/05) un incontro Governo-Regioni a Palazzo Chigi (ore 18) sugli orientamenti e i programmi della politica per il turismo (Corriere della Sera: "Casa Italia, una spa per rilanciare il turismo"il Sole 24 Ore: "La crisi del turismo"). Nel contempo sempre a Roma (10, 11 e 12 febbraio) si organizza "Le città della cultura": Terza Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo, con tre giornate di lavori dedicate proprio a individuare le nuove frontiere di sviluppo dei comparti cultura, turismo e tempo libero.
Gli obiettivi sono la capacità di governare e orientare i flussi turistici, valorizzare, promuovere e disciplinare la conoscenza e l’accesso al patrimonio culturale; l’introduzione e l’applicazione delle innovazioni tecnologiche che possano favorire una più corretta e completa fruizione dei beni; lo studio di forme opportune di coordinamento interistituzionale tra tutti i soggetti – amministrazioni pubbliche e privati – interessati allo sviluppo del settore e alla crescita del territorio sono alcuni dei temi principali della Terza Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo che si terrà a Roma presso l’Auditorium Parco della Musica a partire dal 10 Febbraio 2005.
Si affronteranno inoltre anche i seguenti temi: il ruolo delle Regioni e degli Enti Locali alla luce della recente normativa, le risorse finanziarie, gli aspetti fiscali ed il quadro dei modelli gestionali per la cultura, il paesaggio ed il turismo, le frontiere del turismo culturale nel mercato internazionale, la comunicazione ed il marketing territoriale, la gestione dei grandi eventi, l’evoluzione del rapporto di partnership pubblico-privato, l’università e la formazione, il contributo dell’associazionismo ed i sistemi d’accesso nelle città d’arte..
Le politiche culturali e turistiche si intrecciano ormai in maniera determinante con le scelte della programmazione economica e sociale. In particolare, il turismo culturale ha assunto un’importanza sostanziale quale quota di rilievo del PIL nazionale, ma alla crescente domanda di cultura da parte dei cittadini fa da riscontro una diminuzione delle risorse destinate al settore. La crescita dei comparti cultura, turismo e tempo libero si conferma con forza un vettore indispensabile per lo sviluppo del territorio; in parallelo il nuovo quadro delle riforme istituzionali disegna un ruolo inedito per le Regioni e gli Enti Locali, ampliando le possibilità di collaborazione con il settore privato.
“Le  Città della Cultura”, III° Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo, è organizzata da ANCI, UPI, Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, Legautonomie, Uncem, Federculture e da Comune di Roma, Provincia di Roma e  Regione Lazio. In collaborazione con Formez (Per  accredito stampa  e ulteriori informazioni: www.lecittadellacultura.it ). L’appuntamento prevede una grande sessione plenaria di apertura
giovedì 10 febbraio 2005, nove  sessioni di lavoro ed una plenaria di chiusura sabato 12 febbraio 2005 (
UFFICIO STAMPA “LE CITTA’ DELLA CULTURA” : stampa@itineracomunicazione.it).
PROGRAMMA 10 febbraio 2005
Auditorium Parco della Musica
ore 9.00 Registrazione dei partecipanti
SESSIONE PLENARIA DI APERTURA
ore 10.00               
Saluti delle Autorità
Walter Veltroni, Sindaco di Roma, Francesco Storace, Presidente Regione Lazio, Enrico Gasbarra, Presidente Provincia di Roma
RELAZIONE INTRODUTTIVA PER IL COMITATO ORGANIZZATORE DELLA CONFERENZA Maurizio Barracco, Presidente Federculture
Sono previsti gli interventi di Leonardo Domenici, Presidente ANCI,  Enzo Ghigo, Presidente Conferenza dei Presidenti delle Regioni, Fabio Melilli, Presidente  UPI, Oriano Giovanelli, Presidente Legautonomie, Enrico Borghi, Presidente Uncem
TAVOLA ROTONDA
Mario Baccini, Ministro della Funzione Pubblica, Maurizio Beretta Direttore Generale Confindustria,  Sergio Billè Presidente Confcommercio, Raffaele Morese, Presidente Confservizi, Savino Pezzotta, Segretario Generale CISL,  S.E. Mons. Mauro Piacenza, Presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali, Giuliano Urbani, Ministro per i Beni e le Attività Culturali. E’ stato invitato il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi
Giovedì 10 febbraio 2005
SESSIONI DI LAVORO
Ore 14.00 RISORSE FINANZIARIE PER LA CULTURA E ASPETTI FISCALI Presiede Marco Causi Ass.re Bilancio Comune di Roma, Coordina Roberto Piperno Esperto in politiche culturali UPI. Interventi di Piero Gastaldo Segretario Generale Compagnia di San Paolo, Luciano Hinna Università di Roma Tor Vergata Intervento BNL, Marina Landi Direttore SIAE Roma, Paolo Leon Università Roma Tre, Stefano Marchettini Direttore Generale ACRI, Francesco Serao Consigliere CNDC, Alberto Versace Direttore Generale Ministero dell’Economia e delle Finanze
LE FRONTIERE DEL TURISMO CULTURALE NEL MERCATO INTERNAZIONALE
Presiede Raffaele Ranucci Vicepresidente Federculture, Coordina Antonio Calicchia Capo Gabinetto Provincia di Roma, Interventi di
Marco Bruschini Direttore Dipartimento Turismo, Spettacolo e Moda Provincia di Roma, Antonio Centi Coordinatore Consulta Turismo ANCI, Costanzo Jannotti Pecci Presidente Federturismo Confindustria; Andrea Jelenkovich Coordinatore tecnico per il Turismo Conferenza delle Regioni; Gianni Plinio Assessore al Turismo Regione Liguria Coordinatore Assessori Turismo Conferenza delle Regioni; Piergiorgio Togni Direttore Generale ENIT, Guido Venturini Direttore generale TCI, Angelo Villani Presidente Provincia di Salerno Resp.le Turismo UPI.
MODELLI GESTIONALI E RAPPORTO PUBBLICO – PRIVATO PER LA CULTURA, IL PAESAGGIO E IL TURISMO               
Presiede Bruno Manzi Assessore Attività Produttive Provincia di Roma, Coordina Claudio Bocci Amministratore Unico Federculture Servizi, Interventi di Patrizia Asproni Presidente Confcultura, Lucio Cangini Vicepresidente Uncem, Giancarlo Corada Sindaco di Cremona, Rosario d’Acunto Sindaco di Giffoni Sei Casali; Barbara Da Rin Coordinatore Area Servizi Pubblici e Cultura di Nomisma; Gianni Puglisi Presidente Unesco Italia;Angelo Rampinelli Rota Presidente Brescia Musei Spa.
Venerdì 11 febbraio 2005

SESSIONI DI LAVORO

Ore 10.00, IL NUOVO RUOLO DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI ALLA LUCE DELLA RECENTE NORMATIVA Presiede Donato Robilotta Ass.re Affari Istituzionali Regione Lazio, Coordina Vincenzo Santoro Ufficio Cultura ANCI, Interventi di Fiorenzo Alfieri Assessore alla Cultura Comune di Torino, Teresa Armato Assessore Turismo e Cultura Regione Campania Margherita Cogo Vicepresidente e Assessore alla Cultura Provincia autonoma di Trento

Roberto Conforti Dirigente Area Musei, Archivi e Biblioteche Regione Lazio

Eugenio La Rocca Sovrintendente di Roma

Maria Piera Pastore Consigliere Provincia di Novara Resp.le Cultura UPI

Gaetano Sateriale Sindaco di Ferrara

Alberto Vanelli Coordinatore tecnico per la Cultura Conferenza delle Regioni

UNIVERSITA’, FORMAZIONE E LAVORO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI Presiede

Giampiero Leo Assessore Cultura ed Istruzione Regione Piemonte Coordinatore Assessori Cultura Conferenza delle Regioni,Coordina Giuliana Pietroboni Direttore Servizio Cultura Provincia di Roma, Interventi di

Velio Alia Segretario Nazionale FPS CISL,Attilio Celant Preside Facoltà di Economia La Sapienza, Bruno Esposito Amm. Del. Ales spa, Stefano Mazzocchi Presidente Fondazione Scuole Civiche di Milano, Anna Pasqualini Presidente Corso Laurea Beni Culturali Università Roma Tor Vergata, Giovanni Solimine, Università della Tuscia - AIB
COMUNICAZIONE E MARKETING TERRITORIALE, Presiede Donato Caporalini, Assessore ai beni culturali e turismo provincia di Macerata, Coordina Flaminia Santarelli Dirigente Cultura, Sport e Turismo Regione Lazio, Interventi di Angelo Baiocchi Direttore Ufficio Comunicazione Comune di Roma Anna Castellano Assessore alla Comunicazione Comune di Genova, Andrea Pollarini Consulta Turismo ANCI, Michele Porcari Sindaco di Matera, Alessandro Voglino Direttore Cultura, Sport e Turismo Regione Lazio,
SESSIONI DI LAVORO

Ore 14.00 MOBILITÀ E TURISMO CULTURALE: SISTEMI DI ACCESSO ALLE CITTÀ D’ARTE

Presiede

Pino Galeota Presidente Commissione Turismo Comune di Roma, Coordina Caterina Saccaro Funzionario Ufficio Turismo Comune di Roma, Interventi di Bernabò Bocca Presidente Confturismo, Raffaele Iannucci Direttore Editoriale Plein Air, Luigi Massa Direttore Generale Comune di Napoli, Armando Peres Assessore alla Cultura e Turismo Comune di Venezia, Antonio Sacristan Presidente EvoBus Italia Spa,
LO SPETTACOLO DAL VIVO E LA GESTIONE DEI GRANDI EVENTI

Presiede Michele Porcari Sindaco di Matera Resp.le Beni e Attività Culturali ANCI, Coordina Giovanna Marinelli Direttore Dipartimento Cultura Comune di Roma, Interventi di Gaetano Armao Vicepresidente Fondazione Teatro Massimo, Alberto Francesconi Presidente  AGIS, Carlo Fuortes Amministratore Delegato Musica per Roma, Marco Giorgetti Direttore Generale ETI, Albino Ruberti Amministratore Delegato Zetema, Francesco Sicilia Capo Dipartimento per lo Spettacolo MiBAC

IL CONTRIBUTO DELL’ASSOCIAZIONISMO  

Presiede Maria Francesca Corigliano Vicesindaco di Cosenza, Coordina Moreno Gentili Vicedirettore Legautonomie, Interventi di Luca Borzani Assessore alla Cultura Comune di Genova, Roberto Meglioli Presidente Assomusica, Edoardo Patriarca Portavoce Forum III Settore, Fabrizio Pellegrino Presidente Associazione Marcovaldo, Marina Pierri Presidente Arte in Gioco, Vito Santarsiero Sindaco di Potenza, Simone Siliani Assessore alla Cultura Comune di Firenze. Nel corso dei lavori della giornata interverranno il Sindaco di Bilbao Inaki Azkuna Urreta e il Sindaco di Mostar Ljubo Beslic

Venerdì 11 febbraio 2005

PROGRAMMA

12 febbraio 2005

Auditorium Parco della Musica

ore 9.00 Registrazione dei partecipanti

SESSIONE PLENARIA DI CHIUSURA

ore 10.00  RELAZIONE DI SINTESI DELLE SESSIONI DI LAVORO, Roberto Grossi, Segretario Generale Federculture

TAVOLA ROTONDA

Roberto Della Seta Presidente Legambiente, Carlo Flamment Presidente Formez, Alberto Francesconi, Presidente AGIS, Giuseppe Guzzetti, Presidente ACRI, Gianni Profita, Direttore Generale SIAE, Livio Vanghetti, Direttore Immagine, Rapporti e Comunicazione Istituzionale Lottomatica

CONCLUSIONI DELLA CONFERENZA

Maria Pia Garavaglia, Vicesindaco e Assessore al Turismo Comune di Roma, Gianni Borgna, Assessore alla Cultura Comune di Roma, Luigi Ciaramelletti, Assessore alla cultura, spettacolo, sport e turismo Regione Lazio Vincenzo Vita, Assessore alle politiche culturali Provincia di Roma

Ore 13.00, Conclusione dei lavori

(red)

 

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In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
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