periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 485 - Roma, 19-20-21 marzo 2005

Sommario

 Lombardia e Toscana: innovazione digitale e-Democracy

Sardegna ed elezioni locali

Molise: Interporto di Termoli

Bolzano: patto stabilita' senza sanità e personale

Veneto: cooperazione sociale

Trentino, Valle d'Aosta: più fecondità meno famiglie con figli

 Lombardia e Toscana: innovazione digitale e-Democracy

In Lombardia l’innovazione digitale applicata alla Pubblica amministrazione locale è ben radicata, tanto che dopo l’e-Government è in arrivo anche l’e-Democracy, ossia la partecipazione dei cittadini alla formazione dei processi decisionali delle amministrazioni locali attraverso i più avanzati strumenti tecnologici della società dell’informazione.
“Sono ben 7 i progetti di e-Democracy presentati da enti locali lombardi che sono stati ammessi ai finanziamenti pubblici per 1,27 milioni di €”, ha detto Stanca.
Ma alla messa in cantiere dell’e-Democracy, che n
on ha precedenti in Europa, si è giunti in Lombardia dopo una articolata serie di iniziative e di Accordi di Programma Quadro-APQ che la Regione ha stipulato con il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e con quello per l’Economia e le Finanze per implementare lo sviluppo della Società dell’Informazione.

INCLUSIONE DEI PICCOLI COMUNI NELL’ATTUAZIONE DELL’E-GOVERNMENT - iniziative volte a favorire la gestione dei servizi comunali in forma associata con sistemi informativi e la creazione di reti locali a banda larga

4,5

Milioni €

SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE INTEGRATO PER LA GESTIONE DEI SERVIZI - sviluppo di un sistema informativo geografico complesso, coordinato e integrato tra diverse amministrazioni

 

2,9

RETE WIRELESS COMUNITÀ MONTANE ARCO ALPINO - infrastrutture di reti di telecomunicazioni senza fili per l’interazione e lo scambio di dati tra gli enti pubblici delle comunità montane lombarde

 

0,6

Lombardia Integrata - RETE REGIONALE LOMBARDA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Cooperazione infrastrutturale del territorio per soggetti  a rilevante bacino d’utenza

 

0,9

SISTEMA INTERSCAMBIO ANAGRAFICO – SICA

0,7

SISTEMA DI INTERMEDIAZIONE TELEMATICA – SINTEL

4,6

INFRASTRUTTURA DELL’INFORMAZIONE TERRITORIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA– IIT

1,2

INFRASTRUTTURA INTEROPERABILE E COOPERAZIONE APPLICATIVA NEI SERVIZI DI REGISTRAZIONE DELLE NASCITE IN OSPEDALE – ICARO

1,1

INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA DELLA PROVINCIA DI MANTOVA – ITP

0,8

ARCHITETTURA COMUNALE DI RETE ORIENTATA AI SERVIZI SOCIALI–ACROSS

0,9

PROGETTO INTERREGIONALE “INTEROPERABILITÀ E COOPERAZIONE APPLICATIVA TRA LE REGIONI” – ICAR

1,3

TOTALE

19,6

La Regione Toscana, Urpt, Anci ed Uncem Toscana hanno firmato un’intesa. La rete per formare i cittadini e dare loro un’amministrazione più snella. Allo studio l’estensione dei servizi di teleformazione, oggi su internet, alla tv digitale FIRENZE.
Un patto per promuovere insieme i processi di innovazione e modernizzazione nelle pubbliche amministrazioni, utilizzando la rete e l’informatica.
Un’intesa per valorizzare i servizi di formazione a distanza, che già da alcuni anni la Regione ha attivato su internet con il portale Trio (www.progettotrio.it), e far convergere in futuro questa ed altre esperienze anche sulla piattaforma della tv digitale terrestre.
Sono i contenuti del protocollo d’intesa siglato a Palazzo Bastogi dagli assessori all’istruzione, alla formazione e al lavoro e dall’assessore all’organizzazione e al sistemo informativo della Regione, dall’Anci Toscana in rappresentanza dei Comuni, dall’Uncem Toscana per le comunità montane e dall’Urpt per le Province.
L’accordo prevede tra gli obiettivi pure uno sforzo comune per abbattere quello che in gergo viene definito ‘digital divide’, ovvero l’esclusione dalla rete di numerosi cittadini che si traduce nell’esclusione da servizi e da fonti di informazione. Il problema non è tanto il costo dei pc o della navigazione su internet, che oramai ha tariffe accessibilissime, quanto il saper usare le risorse delle rete e farlo in modo consapevole. La formazione - come la costituzione di 379 internet point gratuiti che è un altro progetto della Regione, gestiti da Comuni ed associazioni e con un’operatore sempre a disposizione - saranno essenziali. La piattoforma scelta per la formazione a distanza nel sistema delle autonomie locale è Trio
.
(red)

Molise: Interporto di Termoli

La Giunta Regionale del Molise ha deliberato per intervenire direttamente nell’acquisto delle aree necessarie alla realizzazione dell’Interporto di Termoli. E' stata così scritta la parola fine alle vicende amministrative e legali che ritardavano l’avvio dei lavori. “E’ un nuovo e decisivo intervento del Governo regionale –ha dichiarato il Presidente Iorio- che testimonia l’attenzione per l’area produttiva del basso Molise unitamente al riconoscimento di un ruolo propulsivo per l’intera economia regionale. Sostenni nel ’97, da Assessore ai trasporti, il dovere di contribuire al finanziamento del primo lotto funzionale con le risorse CIPE, per oltre 6 milioni di Euro. Ho promosso oggi un ulteriore intervento di 6 milioni di Euro che risolve defitivamente una serie di problematiche, non solo di copertura finanziaria, creando le condizioni favorevoli per l’appalto dei lavori e l’entrata in esercizio di un infrastruttura di grande rilievo per l’intero sistema regionale”. Di tutta evidenza è la circostanza che vede il governo regionale intervenire coprendo il 75% del fabbisogno finanziario dell’interporto (16 milioni di euro), con soli 4 milioni di euro di contributo statale.
(red)

Veneto: cooperazione sociale

Atto d'indirizzo della Regione Veneto in merito alla cooperazione sociale, in particolare per l'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. La Giunta regionale ha approvato una circolare relativa agli indirizzi da utilizzare per il convenzionamento diretto delle cooperative sociali.
Si tratta della possibilita di affidamento diretto di forniture di beni e servizi alle cooperative sociali mediante convenzione, in deroga alla disciplina in materia di contratti della pubblica amministrazione. L'iniziativa intende ovviare a un colpevole comportamento delle Amministrazioni pubbliche che hanno disatteso quelle leggi, penalizzando la cooperazione sociale ed in particolare le cooperative di tipo b) che prevedono l'inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, contrastando l'emarginazione sociale e creando opportunita' di lavoro in cui gli interessati possono inserirsi nell'ambito di programmi individuali di riabilitazione, cura e formazione. In particolare il convenzionamento diretto e' ammesso nel caso di appalti di servizi o forniture di importo stimato, al netto dell'IVA, inferiore alla soglia di rilievo comunitario (attualmente 200.000 DPS, il cui controvalore in euro, per il biennio 2004-2005, e' pari a 236.945 euro ).
E’ stata inoltre firmata la proroga del protocollo d’intesa tra Regione Veneto, le 21 Aziende Ullss e l’I.N.P.S. per l’attuazione della legge regionale 33 del 2003 che riguarda l’ anticipazione dell’indennità di accompagnamento agli invalidi civili.
(red)

Sardegna ed elezioni locali

Firma dell’intesa Stato-Regione per lo svolgimento delle elezioni E’ in programma domani presso la presidenza della Regione a Cagliari in viale Trento, l’incontro fra il Presidente Soru e Prefetti di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, in rappresentanza del Ministro dell’Interno, per la sottoscrizione dell’intesa sullo svolgimento delle elezioni per le nuove otto province e per le amministrazioni comunali da rinnovare. Come è noto, il Presidente della Regione ha fissato per i giorni 8 e 9 maggio 2005 la data delle consultazioni per l’elezione diretta dei presidenti delle otto province della Sardegna e dei relativi consigli provinciali, e per l’elezione diretta dei Sindaci e dei consigli comunali nei Comuni che devono provvedere, per l’anno 2005, al rinnovo degli organi, fissando anche per i giorni 22 e 23 maggio 2005 la data dell’eventuale turno di ballottaggio.
(red)

Bolzano: patto di stabilita' senza sanità e personale

La Giunta provinciale di Bolzano è intervenuta in merito alle nuove direttive UE in materia di patto di stabilita'. L'impostazione va bene ma deve essere ancora ben modulata.
L'aumento della spesa consentito viene fissato in un massimo del 2,4%, sulla base pero' non degli impegni annuali ma dei pagamenti sostenuti. Il presidente Luis Durnwalder ha spiegato che la Provincia autonoma di Bolzano non ha problemi a rispettare il patto se restano confermate le esclusioni per le autonomie speciali gia' discusse con lo Stato, vale a dire quelle relative alle spese per il personale e la sanita'.
''Nel periodo 2003-2005 la Provincia registrerebbe infatti un aumento della spesa del 4,3% e rientrerebbe nei parametri europei.''
Le cose - ha detto - cambiano se dovessero venire incluse nel calcolo la spesa sanitaria (piu' 10% nel periodo 2003-2005, dovuto al ripianamento dei deficit passati) e la spesa per il personale (piu' 11% causa le nuove competenze in materia di catasto, libro fondiario, strade, trasposti e scuole). ''Siamo naturalmente in grado di motivare questi aumenti - ha aggiunto Durnwalder - si tratta ora di trovare un'intesa con lo Stato che ci consenta di rispettare, come sinora e' avvenuto, il patto di stabilita'.''
La Provincia dovra' inoltre rivedere in senso piu' rigoroso il rapporto con i Comuni. ''L'attuale convenzione viene giudicata troppo generosa dallo Stato e pertanto prossimamente dovro' ridiscutere questi aspetti con i rappresentanti dei Comuni'', ha annunciato Durnwalder.
(red)

Trentino, Valle d'Aosta: più fecondità meno famiglie con figli

La capacità di fare figli e le coppie senza interessano rispettivamente il Trentino e la Valle D'Aosta.
L'Italia si conferma il Paese con la piu' bassa fecondita' (numero medio di figli per donna) in assoluto (1,2), superiore solo alla Spagna (1,1). E' in Trentino Alto Adige che si registrano i tassi piu' alti del Paese, assieme alla Campania.
In Italia, a livello regionale, il dato varia tra l'1,47 della Campania, la regione piu' feconda, e l'1,03 di Sardegna e Liguria, regioni dove le culle sono piu' vuote. Sono queste le cifre (riferite all'anno 2001) presentate dall'ultimo rapporto 'Nascere e Crescere oggi in Italia' (statistiche della salute materno-infantile nelle regioni italiane), pubblicato da Il Pensiero Scientifico Editore e a cura di Maurizio Bonati e Rita Campi del Laboratorio per la Salute Materno-Infantile dell'Istituto Mario Negri di Milano.
I piu' alti tassi di fecondita' in Italia si registrano, oltre che in Campania, anche in Trentino-Alto Adige (1,44) e Sicilia (1,39).
Nel 2001 i nati vivi sono stati 531.880, contro i 528.103 del 1996, dato che conferma come il fenomeno delle nascite si stia stabilizzando dopo un periodo di rapide diminuzioni.
Il contributo degli stranieri alle nascite rappresenta un fenomeno nuovo, ma ancora contenuto, a detta degli esperti. Sono il 5% i nati vivi che hanno almeno un genitore straniero. Piu' marcato il contributo immigratorio al Centro (6,7%), ma anche nel Nord-Ovest (6%), mentre al Nord-Est rappresenta il 5,1% e nel Sud e' molto inferiore, l'1,9%.
Per quanto riguarda la natimortalita', nel 1996 (ultime cifre rilevate), l'indice e' stato pari al 4,1 per mille, ma con differenza molto marcate tra il Sud (4,9 per mille) e il Nord e centro, rispettivamente 3,8 e 3,6 per mille. Le nascite premature, che rappresentano l'80% della mortalita' infantile, sono state il 6,1% di tutte le nascite del 1996, delle quali il
43% al Sud (per effetto della maggiore natalita'), ma l'incidenza territoriale e' pressoche' omogenea.
Tuttavia, a fronte di una sostanziale omogeneita' nel territorio delle nascite premature, la mortalita' neonatale e' ancora elevata al Sud (6,5 per mille), rispetto a Centro (5,5) e Nord (4,3). Dati che sottolineano uno squilibrio tra settentrione e meridione.
In Valle d' Aosta sono piu' le coppie senza figli rispetto a quelle con bambini. Lo ha reso noto l' assessore regionale alle Politiche sociali e Sanita', Antonio Fosson, annunciando la pubblicazione dell' 'Osservatorio per le politiche sociali''.
Secondo quanto anticipato da Fosson, il 35% delle giovani coppie valdostane non ha figli (33,4% nel nord ovest), mentre il 32,5% ne ha almeno uno. Il grado di fecondita' femminile e' dell' 1,33% rispetto all' 1,22% del nord ovest e all' 1,29 dell' Italia.
L' Osservatorio prende poi in esame la composizione delle famiglie: il 34,8% e' unipersonale (28% nel nord ovest); il 29% e' composta da due persone. Le famiglie ''senza nucleo'', vale a dire quelle composte da fratelli, sono il 37,2% contro il 31% rilevato nel nord ovest. Infine l' indice di vecchia in Valle d' Aosta e' pari a 131,7 anziani per ogni 100 bambini da 0 a 15 anni (125,7 la media nazionale).
(red)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
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Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
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