periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 491 - Roma, 31 marzo 2005

Sommario

3-4 aprile: le "sfide" elettorali

Emilia-Romagna: Un sito per la pace e i diritti umani

Basilicata: cresce la "società dell'informazione"

Inquinamento e infrastrutture: un protocollo per tre regioni

Liguria: si sperimenta il voto elettronico

Federalismo: il modello belga

Inquinamento e infrastrutture: un protocollo per tre regioni

Fronteggiare l'emergenza ambientale con azioni sinergiche per ridurre le emissioni in atmosfera e potenziare il sistema infrastrutturale dell'Italia settentrionale, con particolare riguardo alle reti autostradali, stradali e ferroviarie, all'intermodalità, alla logistica, al sistema portuale ed aeroportuale: è quanto si propone il protocollo d'intesa - secondo quanto pubblicato sul sito della Regione Piemonte - firmato dai Presidenti delle Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto.

Secondo la Regione Piemonte per fronteggiare l'inquinamento atmosferico occorrono azioni coordinate, condivise ed ampio raggio, in grado di superare la logica dei confini amministrativi di rispettiva competenza e mettere a sistema un'area vasta per contrastare un fenomeno che non conosce limiti territoriali. Le politiche ambientali devono sempre più operare in sinergia con le politiche di sviluppo del territorio e delle sue infrastrutture. La diminuzione delle percorrenze, la fluidificazione del traffico, il potenziamento delle ferrovie, lo sviluppo della logistica sono interventi che possono incidere positivamente sulla qualità dell'aria senza compromettere lo sviluppo produttivo. Nell'ambito dell'inquinamento ambientale, le tre Regioni sostengono che le direttive comunitarie impongono piani di azione che intervengano sulle diverse fonti di emissione per conseguire i limiti di qualità dell'aria previsti, che tuttavia non tengono conto delle effettive condizioni meteo-climatiche della pianura padana. Pertanto, intendono individuare congiuntamente un concreto piano d'intervento finalizzato all'individuazione di immediate azioni per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera, quali ad esempio misure immediate per fronteggiare i periodi critici e, in prospettiva, per incentivare l'inserimento sul mercato di veicoli ecologici e lo sviluppo della rete di distribuzione di carburante ecologico. Questo piano verrà concordato con il Governo e la Commissione europea per la definizione di misure e finanziamenti specifici. Per quanto riguarda le infrastrutture, il protocollo stabilisce che le Regioni firmatarie intendono rendere sinergici e congiunti i singoli piani regionali nell'ambito di una unitaria strategia di area vasta, finalizzata all'effettivo e sostenibile potenziamento del complessivo sistema di trasporto del Nord Italia, in grado di produrre benefici anche a scala nazionale e internazionale. Pertanto, concordando sulla scelta di un assetto infrastrutturale basato su una "strategia di rete" che garantisca una maggiore efficacia degli interventi attraverso una loro articolazione spaziale e temporale, si impegnano ad individuare e coordinare proposte di rilevanza sovra-regionale ed a definire congiuntamente una linea comune nei confronti del Governo per l'approvazione di progetti prioritari e di azioni volte ad ottenere maggiori cofinanziamenti dallo Stato e dalla Commissione europea, oltre che dai privati. Le opere inserite in questa azioni di coordinamento riguardano: le tangenziali dei nodi metropolitani, e in particolare di Milano, Torino e Mestre (Passante); gli assi di interconnessione con la rete nazionale ed internazionale quali il Mercantour (Cuneo-Nizza) e la Venezia-Ravenna; le autostrade pedemontane piemontese, lombarda e veneta; il corridoio medio e basso padano (Cuneo-Asti, Broni-Mortara, Cremona-Mantova-Mare); il completamento delle linee ferroviarie ad alta capacità Torino-Venezia-Trieste, Milano-Genova e Milano-Bologna; l'interconnessione con la rete europea attraverso le linee Lione-Torino e Venezia-Trieste nell'ambito del corridoio n.5; la riqualificazione della direttrice Genova-Alessandria-Novara-Sempione e della linea del Brennero; il collegamento al Gottardo mediante il potenziamento della Milano-Chiasso e il collegamento con la Francia attraverso la soluzione del nodo di Genova e la riqualificazione della Genova-Ventimiglia, nonché di un collegamento dell'area Bellunese con l'Austria e la Baviera; il conseguente sviluppo sulle linee storiche sgravate dai nuovi interventi dei servizi ferroviari regionali, in termini non solo quantitativi, e quindi finanziari, ma anche qualitativi (nuovo materiale rotabile) e normativi (accessibilità alla rete, pedaggi); il sistema intermodale e della logistica, attraverso lo sviluppo di nuovi centri intermodali (Novara, Segrate, Rovigo, Venezia Marghera, Cuneo, Alessandria) e la realizzazione di infrastrutture espressamente dedicate al trasporto merci e strettamente collegate con la rete internazionale che evitino i nodi più congestionati, e, in particolare la Gronda nord-est Seregno-Bergamo ed i collegamenti Novara-Sempione, Tirreno-Brennero, Romea ferroviaria Venezia-Ravenna. Previsti anche la negoziazione con il Governo di uno schema di decreto per la revisione del Codice della Navigazione con particolare riferimento al ruolo delle Regioni nel rilascio delle concessioni aeroportuali, nella pianificazione e programmazione degli aeroporti minori e delle aviosuperfici, nella definizione delle misure per la sicurezza del volo e di un sistema aeroportuale e portuale di bacino, l'ottimizzazione dell'accessibilità a e tra gli aeroporti e i porti, nonché il potenziamento del sistema idroviario. Per assicurare la realizzazione delle attività previste dal protocollo, viene costituito un Comitato di indirizzo composto dai Presidenti (o loro delegati), che fornirà gli indirizzi politico-strategici necessari alla sua realizzazione e ne monitorerà i risultati.

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - si legge sul  sito della Regione Lombardia - presentando il Protocollo d'intesa tra Lombardia, Piemonte e Veneto che definisce le linee e le misure sinergiche per fronteggiare insieme e in maniera coordinata l'emergenza ambientale e attuare il potenziamento delle infrastrutture dell'Italia settentrionale, ha parlato di "un'alleanza per una politica di governo integrata, nei settori delle infrastrutture e dell'ambiente, tra le tre regioni del Nord che rappresentano il grande asse delle riforme e dello sviluppo del nostro Paese". "Il documento - ha aggiunto Formigoni - vuole esprimere in maniera forte e chiara la nostra idea di federalismo, perché noi non vogliamo dividere e spartirci competenze ed attribuzioni, bensì costruire uno strumento per governare congiuntamente nel migliore dei modi, nell'interesse della comunità e dei singoli cittadini". Il documento, hanno auspicano i presidenti delle tre Regioni, potrà essere sottoscritto anche dalle altre regioni del Nord Italia.
I contenuti del Protocollo :
AMBIENTE
Sono previsti impegni orientati a omogeneizzare le misure di emergenza nei periodi critici, definire le misure comuni per la riduzione delle emissioni in atmosfera, incentivare l'inserimento sul mercato di veicoli ecologici, incentivare lo sviluppo della rete di distribuzione di carburanti ecologici, concordare queste azioni con il Governo nazionale coerentemente al piano di azione presentato dal Ministero dell'ambiente, interloquire con il Governo e la Commissione Europea per la richiesta di finanziamenti specifici.
STRADE E AUTOSTRADE
Il Protocollo prevede specifici impegni per le opere di valenza nazionale ed internazionale, quali: le tangenziali dei nodi metropolitani (Milano, Torino, Mestre), gli assi di interconnessione quali il Mercatour (Cuneo-Nizza) e la Venezia-Ravenna, le autostrade pedemontane delle tre regioni, i 3 "corridoi" padani (Cuneo-Asti, Broni-Mortara, Cremona-Mantova-Mare).
FERROVIE
I riferimenti sono: il completamento delle linee ad alta velocità Torino-Trieste, Milano-Genova e Milano-Bologna, l'interconnessione Lione-Torino (corridoio n.5), la direttrice Genova-Sempione, quella del Brennero e del Gottardo.
SISTEMA INTERMODALE
Si svilupperà con i nuovi centri di Novara, Segrate, Rovigo, Venezia Marghera, Cuneo, Alessandria.
SISTEMA IDROVIARIO Sarà ottimizzato e potenziato con il coordinamento delle strutture del canale navigabile Milano-Pizzighettone e la realizzazione delle conche di accesso ai porti interni di Cremona e Rovigo.
PORTI E AEROPORTI
Si punterà tra l'altro sulla revisione del Codice di navigazione con particolare riferimento al ruolo delle Regioni.
(red)

Emilia-Romagna: Un sito per la pace e i diritti umani

Il Consiglio regionale dell´Emilia-Romagna insieme all´Assessorato alle Politiche sociali e al Servizio Sistemi statistici della Giunta regionale, hanno realizzato il nuovo sito internet "Pace e diritti umani".
Il nuovo sito è uno strumento informativo indirizzato soprattutto alle associazioni e agli enti locali, ma anche ai cittadini interessati ai temi della pace e dei diritti umani.
Il nuovo sito si avvale della collaborazione dell´Associazione dei Comuni dell´Emilia-Romagna, dell´Istituto regionale di ricerca educativa dell´Emilia-Romagna e ha il sostegno di diverse associazioni della nostra regione e della Scuola di Pace di Monte Sole.
In questa fase di avvio sperimentale, si possono inviare suggerimenti, osservazioni, informazioni e materiali, all´indirizzo e-mail della redazione: 
PaceDiritti@regione.emilia-romagna.it.
Sempre in Emilia-Romagna da registrare il cordoglio del Presidente Vasco Errani per la morte di Baldini:
“Sono sinceramente rattristato per la scomparsa di Raffaello Baldini, una delle voci più sensibili e colte della nostra terra"."Quando muore un poeta, è stato detto, il mondo è più povero e tutti noi siamo un pochino più soli". Con queste parole il presidente della Regione Vasco Errani, ha espresso il cordoglio personale e della comunità emiliano-romagnola per la scomparsa del grande poeta romagnolo.
"Nel caso di Raffaello Baldini - ha aggiunto Errani - l’Emilia-Romagna ne soffrirà particolarmente, perché egli era riuscito col suo romagnolo a superare ogni confine, rendendo la sua poesia universale, facendo grande letteratura partendo da un’espressione ricca e, a dispetto dei pregiudizi, profondamente moderna. Per questo è stato importante riconoscere a Baldini, già due anni fa, il valore della sua opera con un ciclo di manifestazioni a lui dedicate ed il conferimento della cittadinanza onoraria di Ravenna”.

(red)

3-4 aprile: le "sfide" elettorali

L'Agenzia Italia ha pubblicato un lungo servizio, 26 lanci di agenzia, dedicato alle prossime elezioni del 3 e 4 aprile, fornendo un quadro sui diversi candidati in corsa (cfr parte 1, parte 2 e parte 3).
(red)

Federalismo: il modello belga

"Il Belgio rappresenta un modello di federalismo particolarmente interessante per la complessità e per la peculiarità dal punto di vista sia etnico-linguistico (coesistenza di tre popoli differenti per cultura e per lingua), sia politico-amministrativo (il Belgio ha una struttura a cinque livelli di poteri: Governo federale, Comunità, Regioni, Province e Comuni)", ad affermarlo è Letizia Rita Sciumbata in un articolo pubblicato sul sito dell'Issirfa, l'Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie  "Massimo Severo Giannini" del Cnr.
"Infatti - prosegue Sciumbata - lo Stato belga è suddiviso in 4 Regioni linguistiche (Vallona di lingua francese, Fiandre di lingua olandese, Bruxelles Capitale bilingue e Comuni ai confini tra Vallona e Germania di lingua tedesca) e si compone di 3 Regioni, di 3 Comunità, di 10 Province e di 589 Comuni.
Lo Stato federale belga è, pertanto, così costituito:
a) Livello federale: Re, Governo federale, Camera dei rappresentanti, Senato.
b) Livello comunitario: Comunità germanofona, Comunità francese, Comunità fiamminga.
c) Livello regionale: Regione vallona, Regione fiamminga, Regione Bruxelles-Capitale.
d) Livello provinciale: Province valloni (5), Province fiamminghe (5), Territorio bilingue di Bruxelles-Capitale.
e) Livello comunale: Comuni valloni (262), Comuni bruxellesi (19), Comuni fiamminghi (308)Per maggiori approfondimenti cfr. l'articolo il cui sommario è il seguente:
1. Lo Stato federale
1.1. La struttura organizzativa dello Stato
1.2. Gli elementi caratterizzanti il federalismo belga
1.2.1. Il federalismo per lo Stato e per le entità federate
1.2.2. La ripartizione delle competenze tra Stato, Comunità e Regioni
2. La Costituzione belga
2.1. La Costituzione del 1831
2.2. Le principali revisioni della Costituzione belga
2.2.1. Le prime due revisioni costituzionali (1892/93 e 1920/21)
2.2.2. La terza revisione costituzionale del 1970
2.2.3. La quarta e la quinta revisione costituzionale negli anni ottanta
2.2.4. La sesta revisione costituzionale (1992/93)
2.2.5. La revisione costituzionale del 2001
2.2.5.1. I nuovi trasferimenti di competenze a Regioni e Comunità
2.2.5.2. Riforma delle istituzioni locali della Regione di Bruxelles Capitale
2.2.5.3. Le revisioni costituzionali del 2002/2003
3. Il federalismo fiscale nella Costituzione belga
3.1. L’introduzione del federalismo fiscale nel 1989
3.2. Il federalismo fiscale nella legge del 2001
NOTE
FONTI NORMATIVE
BIBLIOGRAFIA
(red)

Liguria: si sperimenta il voto elettronico

Oltre un milione e mezzo di elettori che voteranno nelle 1.800 sezioni dei 235 comuni delle quattro province liguri alle prossime elezioni regionali del 3 e 4 aprile, alla chiusura dei seggi vedranno infatti le loro preferenze trattate non solo con le tradizionali procedure manuali di spoglio, ma anche con lo scrutinio elettronico. “Lo scrutinio informatizzato - si legge in una nota del Ministro per l'innovazione -  affiancherà quello tradizionale, che continuerà ad essere l’unico a certificare ufficialmente la validità dei risultati elettorali”, ha spiegato il ministro Lucio Stanca, “e, quindi, solo dopo la chiusura dei seggi, alla procedura manuale di spoglio si affiancherà quella elettronica. A fronte dei numerosi passaggi e trascrizioni manuali, il nuovo sistema permetterà di ridurre di parecchio il processo di conteggio, verbalizzazione e spedizione sicura per via telematica dei risultati alla sede centrale, rendendo così immediatamente disponibile l’esito dettagliato della consultazione”. Da parte sua il ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, ha sottolineato che “intervenendo ad urne chiuse, intendiamo evitare di toccare l’espressione del voto dei cittadini, di sovvertire le loro abitudini e di introdurre nuove procedure tecnologiche nel momento più delicato della partecipazione democratica. Vogliamo invece cominciare a modernizzare il conteggio dei voti e la successiva trasmissione dei risultati alle sedi istituzionali”.
Per Sandro Biasotti, "Questa è una scelta che conferma il grande lavoro svolto dalla Regione Liguria per lo sviluppo delle tecnologie innovative su tutto il territorio regionale che in questi anni ha prodotto una maggiore capacità e molto interesse sia all'interno degli enti locali territoriali, sia dei singoli cittadini e, in particolare, quelli della terza età".
Per realizzare questa sperimentazione sono stati formati 3 mila operatori informatici e personale di supporto, installati computer e predisposta sul territorio della Regione una vera e propria architettura tecnologica, composta da una rete di sistemi periferici per l’acquisizione, la registrazione e la trasmissione elettronica dei dati di scrutinio, e da un sistema centrale nazionale per la raccolta e l’analisi dei dati stessi.
Al termine della sperimentazione, i quasi 3 mila computer utilizzati rimarranno nella disponibilità delle strutture pubbliche sul territorio della Regione Liguria, anche in vita di un loro possibile riutilizzo nelle prossime tornate elettorali.(on line la "
Guida rapida" e la "Brochure".
Sempre in tema di innovazione è da segnalare il Convegno "
Innovazione e Competitività - Trend dell'Information Technology per lo sviluppo del Sistema Paese" a Roma, il prossimo 14 aprile,  presso l'Auditorium della Tecnica, Viale Lupini 65

"La crescente concorrenza sui mercati internazionali e la necessità di recuperare competitività - scrivono gli organizzatori - impone il driver dell'innovazione tecnologica come fattore chiave per la crescita economica del Paese.  Nel corso del convegno decision maker istituzionali, esperti del settore, rappresentanti del panorama accademico ed imprenditoriale si confronteranno su questi interrogativi con l'obiettivo di analizzare il ruolo, gli strumenti e i nuovi trend dell'Information Technology per lo sviluppo del Sistema - Italia."
(red)

Basilicata: cresce la "società dell'informazione"

Dieci azioni per completare i processi di sviluppo della Società dell’informazione in Basilicata. E’ quanto previsto dall’atto integrativo dell’Accordo di programma quadro “Società dell’informazione” approvato dalla Giunta regionale su proposta del presidente, Filippo Bubbico che verrà sottoscritto fra la Regione, il ministero dell’Economia e delle Finanze, la Presidenza del Consiglio dei ministri – Ministro per l’innovazione tecnologica, e dal Centro nazionale per l’informatica nella Pubblica amministrazione.
Inoltre è stato previsto atresì per avviare gli interventi di riqualificazione urbana attraverso l’utilizzo dei Fas (Fondi aree sottoutilizzate) la
Giunta regionale, su proposta del Presidente, Filippo Bubbico, ha approvato lo schema di accordo di programma quadro che sarà sottoscritto nei prossimi giorni dalla Regione, dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dal ministero dell’Economia e delle Finanze e dai Comuni di Matera e Potenza.

(red)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli (caporedattore); Giuseppe Schifini (caposervizio)
Progetto grafico: Mirabelli, Schifini
tel. 06.488829200 - fax 06 4881762
e-mail:
redazione@regioni.it

 
 


per iscriversi alla mailing list e ricevere regioni.it alla tua casella di posta elettronica
 


compila l'apposito modulo on line
 

 

 

 

numeri precedenti

 


link

no copyright. per pubblicare le notizie di regioni it "clicca"