periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 106 - Roma, 23, 24 e 25  agosto 2003

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La Redazione

Un concorso per nuova sede della Regione Lombardia Immigrazione. un dossier della Caritas
Robillotta: su elezione diretta Presidente Regione non si torna indietro II trimestre 2003: cresce il numero delle imprese
Per Cuffaro necessari richiami a cristianesimo nel nuovo Statuto Acquisti centralizzati dello Stato: l'analisi della Corte dei conti
Un concorso per nuova sede della regione Lombardia
A meno di un mese dall'accordo per  l'acquisto dell'area dal Comune di Milano, la Giunta regionale,  su proposta del Presidente Roberto Formigoni (nella foto), ha approvato l'indizione del concorso internazionale per la realizzazione  della nuova sede della Regione Lombardia nell'area Garibaldi  Repubblica.
Con il bando, la Regione si assume il ruolo di ''committente  pubblico'', indicando le esigenze di carattere architettonico,  estetico, simbolico oltre che urbanistico e funzionale che l'edificio - o il complesso di edifici - dovrà avere. Una giuria di esperti qualificati sarà incaricata di selezionare i  concorrenti e poi di valutare i progetti. A presiederla e' stato chiamato Stefano Zecchi, professore ordinario di estetica all'Universita' Statale di Milano. (sm)
Robillotta: su elezione diretta Presidente Regione non si torna indietro
Per Donato Robilotta (nella foto), assessore  regionale agli enti locali e ai rapporti istituzionali, in tema  di riforma istituzionale il modello migliore e' quello delle  regionali.   ''La elezione diretta dei sindaci dei presidenti delle province e dei presidenti delle regioni - afferma - ha garantito in questi anni governabilita' e stabilita', ed ha consentito di avvicinare i cittadini alle istituzioni e dare un valore concreto al volto degli elettori''.
Secondo l'assessore ''in questo modo il potere diventa  responsabile nei confronti dei cittadini. E' questa la strada maestra che bisogna seguire - afferma - per il completamento  della riforma delle istituzioni e per quanto riguarda la forma  di governo il miglior modello e' quello attualmente in vigore  per le elezioni regionali''. Robilotta avverte ''commette un grave errore di valutazione  politica chi pensa di tornare indietro rispetto alla elezione  diretta. Per affrontare poi una seria discussione sul  completamento della riforma federalista - conclude - bisogna  partire dal Senato delle regioni senza il quale non c'e'  federalismo che tenga'' (red)
Per Cuffaro necessari richiami a cristianesimo nel nuovo Statuto
Insiste su tutta la linea il presidente della regione siciliana Salvatore Cuffaro, la cui ipotesi di inserire nel nuovo statuto richiami al cristianesino ha suscitato polemiche e riserve.  'Nell'impegno per riscrivere ed aggiornare il nostro Statuto  autonomistico, l' esplicito riferimento alla radici cristiane  del popolo siciliano sarà - afferma Cuffaro - un passaggio particolarmente qualificante. Non si tratta, come qualcuno si  ostina maliziosamente a ritenere, di una urgenza ''confessionale'', ma di quel realismo storico, culturale e sociale che da' corpo ad un orizzonte di riferimento ideale in assenza del quale parlare di sviluppo o di bene  comune per una Regione, diventa davvero aleatorio''. (gs)
Immigrazione. un dossier della Caritas
''Sono 1.877.180 gli immigrati regolari in Italia nel 2002 ai quali ne  vanno aggiunti 700.000 in attesa di regolarizzazione, mentre la stima dei soli lavoratori stranieri regolari all'inizio del 2003  sale a 2 milioni e 395 mila con un incidenza sulla popolazione del 4%''. E' quanto emerge dal Dossier Statistico Immigrazione  2003 redatto dalla Caritas in collaborazione con l'associazione  Migrantes che - secondo quanto annunciato da Monsignor Guerino di Tora, direttore generale della Caritas Italiana, a margine di  un incontro in programma nella rassegna ''Cortina Natura e Cultura'' - verra' presentato ufficialmente in Romania dal 31  agosto a 4 ottobre prossimi.  Il Dossier fotografa la situazione dell'immigrazione italiana raccogliendo le stime del Ministero dell'Interno, dell'Inps e dell'Inail, mentre per le stime sul 2003 la fonte e' la  relazione del 5 febbraio scorso svolta dal Consiglio Superiore 
della Magistratura.
Nel 2002, erano presenti nel Nord-Ovest 242.016 lavoratori  stranieri nel settore industriale mentre le domande di  regolarizzazione sono state 233.943. Nel Nord-Est 177.874 già regolari e 132.291 che avevano fatto domanda; mentre il centro 
contava 191.451 lavoratori in regola e 203.852 da regolarizzare, al Sud erano presenti 64.223 e nelle isole 30.765 extracomunitari con permesso di soggiorno e rispettivamente  111.216 e 20.854 istanze di regolarizzazione. L'area a maggior  pressione migratoria e' - secondo il dossier - costituita dalla Campania e dalle regioni confinanti (esclusa la Puglia), dalle  regioni del Centro con punte anche in Liguria e Lombardia.(sm)
II trimestre 2003: cresce il numero delle imprese

E’ cresciuto complessivamente di 38.127 unità, nel secondo trimestre dell’anno, il numero delle imprese iscritte al Registro delle Imprese gestito dalle Camere di Commercio italiane. Prosegue così, nonostante il perdurare della congiuntura sfavorevole, la crescita dello stock delle imprese che, alla fine di giugno, ha raggiunto il valore di 4.868.082 unità, grazie al saldo positivo determinato dalla differenza tra le 87.937 iscrizioni e le 49.810 cessazioni rilevate dal Registro delle imprese tra aprile e giugno. Il tasso di crescita del periodo è risultato pari a 0,79%, di poco inferiore a quello registrato nel corrispondente trimestre dell’anno precedente (0,90%). I dati - diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione periodica condotta da InfoCamere (società consortile di informatica delle Camere di Commercio italiane) - sono disponibili su Internet (www.infocamere.it) (gs)

Acquisti centralizzati dello Stato: l'analisi della corte dei conti

L’istituzione di una struttura centralizzata, la Consip, creata in attuazione dell’art. 26 della legge finanziaria 2000 (l. 488/99) allo scopo di razionalizzare l’acquisto di beni e servizi nelle amministrazioni dello Stato avrebbe dovuto innovare prassi e procedimenti contrattuali, favorire la creazione di un mercato più concorrenziale, consentire il contenimento dei prezzi e permettere il confronto fra spesa storica e spesa successiva alla riforma. Consapevole del “valore di un importante progetto innovativo della spesa pubblica” sul quale è ancora prematuro formulare valutazioni definitive, la Sezione centrale controllo sulla gestione ha indagato tale complesso scenario formulando osservazioni e suggerimenti per una più sana amministrazione della materia. Delibera n. 26/2003/G della Sezione centrale controllo sulla gestione e testo della Relazione (red)

 

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