periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 92 - Roma, 2-3-4- agosto 2003

Sommario

Calabria approva per prima Statuto; Puglia discute Biocombustibile interregionale dal girasole
Marche: operatore socio-sanitario Veneto: due milioni di occupati
Illy per sincrotone; rinnovata collaborazione Carinzia Emilia-Romagna: contenzioso Governo su istruzione e vivisezione
Calabria approva per prima lo Statuto; Puglia discute
La Calabria è la prima regione a varare un nuovo Statuto dopo la riforma del Titolo V della Costituzione.
L'ordine del giorno n.43 impegna il Consiglio della regione Calabria ad  approvare la legge di organizzazione e funzionamento del  Consiglio regionale delle Autonomie locali entro 90 giorni dalla  data di promulgazione del nuovo Statuto della Regione, stabilendo che l'organismo sia insediato entro i 30 giorni  successivi all'entrata in vigore della legge medesima.
Votato una prima volta il 14  maggio scorso, poco prima della  mezzanotte del 31 luglio, lo Statuto della Regione Calabria e' il primo ad  essere approvato in Italia. Non si sa se si svolgera' il  referendum confermativo.
Tra i punti cardine, la forma di governo, un presidenzialismo  temperato (c'e' chi parla di 'presidenzialismo alla calabrese'). Prevede l'indicazione al corpo elettorale del Presidente e del  Vicepresidente della Giunta, nominati dal Consiglio regionale  nella sua prima seduta. La mancata nomina comporta lo  scioglimento del Consiglio regionale. Nel caso di dimissioni  volontarie non politiche, incompatibilita' sopravvenuta, impedimento permanente o morte del Presidente, subentra il  Vicepresidente; se tali casi si dovessero ripetere il Consiglio  si scioglie. E' pertanto integralmente tutelata la scelta  dell'elettorato: senza investitura popolare nessuno potra'  divenire Presidente della Giunta. La discussione e' ora sulla  legge elettorale ma se ne parlerà in autunno.
''Al valore ontologico si somma e  ha forse maggiore valenza, la prova di convergenza, unita' e  responsabilita' da parte del Consiglio regionale'. E' stato il  primo commento del Presidente della Giunta calabrese, Giuseppe  Chiaravalloti, dopo l'approvazione definitiva del nuovo Statuto  per la Regione Calabria.
Ed è cominciata anche la  discussione generale sul nuovo Statuto da parte del Consiglio della della Regione Puglia.  Il dibattito sullo Statuto e' stato accompagnato da  problemi all'interno della maggioranza di centrodestra, in particolare sulle questioni piu'  politiche collegate in particolare al presidenzialismo e all' equilibrio tra i poteri della giunta e quelli del consiglio. Comunque si è trovato l'accordo che il nuovo Statuto della Regione Puglia,  in aula in prima lettura, verra' approvato a settembre. (gs)
Marche: operatore socio-sanitario

L'assessore regionale alla Sanità delle Marche, Augusto Melappioni ha sottoscritto un accordo per rendere operativo il nuovo profilo di Operatore Socio-Sanitario (OSS), individuato a livello nazionale come nuova figura operante nell’ambito dell’assistenza sanitaria. La Giunta regionale ha discusso e condiviso il protocollo siglato. L’accordo prevede che, completati i corsi di formazione attualmente in atto, gli Operatori Tecnici addetti all’Assistenza (OTA) siano riqualificati e inquadrati nel nuovo profilo di Operatori Socio-Sanitari.
In previsione della conclusione dei primi corsi di formazione per l’acquisizione del titolo di Operatore Socio-Sanitario, le aziende sanitarie delle Marche determineranno l’effettivo fabbisogno di personale OSS, conseguente alla revisione della organizzazione del lavoro e dei processi assistenziali, e istituiranno i posti necessari nelle rispettive dotazioni organiche, pur nel rispetto delle compatibilità di bilancio per la spesa relativa alle risorse umane.
Nella prima applicazione dell’accordo e per l’anno 2003, il numero di OSS sarà pari al numero degli OTA in servizio presso ciascuna azienda, a tempo indeterminato, interessati dalla riqualificazione in atto.
L’assessore Melappioni e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno quindi concordato che i nuovi corsi di formazione per OSS, successivi al primo, siano attivati uno dopo l’altro, fino a esaurimento delle domande, per accelerare al massimo il completamento della formazione e della riqualificazione degli OTA attualmente in servizio.
(sm)

Illy per sincrotone; collaborazione con Carinzia
Il Friuli intende appoggiare l'insediamento nel capoluogo regionale di una nuova importante infrastruttura scientifica. E' infatti per il pieno appoggio il presidente della Regione Riccardo Illy alla candidatura presentata dalla Sincrotrone Trieste spa al ministero per la Ricerca Scientifica e Tecnologica per il nuovo acceleratore "Fel-Free electron laser".
Per l'ubicazione del "Fel", il cui impianto potrebbe affiancare la già insediata macchina di luce di sincrotrone "Elettra", a Basovizza (sul Carso triestino), è in lizza, accanto a Trieste, anche Frascati, nel Lazio.
Per la realizzazione della nuova sofisticata macchina, che andrebbe ad integrare il sincrotrone ed è dedicata allo studio delle particelle in movimento, il ministero metterà a disposizione finanziamenti pari ad oltre 60 milioni di euro.
Inoltre è stata rinnovata e
rilanciata la collaborazione tra Friuli-Venezia Giulia e Carinzia, a partire  dai settori del turismo e dell' assistenza. L'accordo e' stato auspicato  dal Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Riccardo  Illy e dal governatore della Carinzia, Joerg Haider. (sm)
Biocombustibile interregionale dal girasole
Produrre energia rinnovabile estraendo biocombustibile dal girasole e incrementare questo tipo di coltura: questo lo scopo di un progetto interregionale firmato ad Ancona, cui prendono parte le Regioni Marche,Emilia Romagna e Veneto, l' Università di Ancona, il Comitato Termotecnico Italiano (Cti), il gruppo privato C&T Srl e l' Assam, l' agenzia dei servizi al settore agroalimentare delle Marche.
Il progetto 'Filiere biocombustibili dal girasole' rientra nel Programma nazionale Biocombustibili (Probio), avviato per ridurre le emissioni gassose in base al protocollo di Kyoto, ed e' uno dei quattro progetti interregionali finanziati dal Cipe, che ne prevede in tutto 18. La ricerca, che avra' durata triennale (2003-2005), affianca allo studio per realizzare il biodisel estratto dall' olio grezzo di girasole anche la possibilita' di utilizzare come mangime per gli animali la parte restante del seme, il panello grasso, che contiene proteine ed andrebbe ad aggiungersi ai mangimi derivati dalla soia. (red)
Veneto: due milioni di occupati
Il traguardo dei due milioni di occupati per il Veneto è ormai vicino. Il tasso regionale di occupazione è del 63%, mentre quello di disoccupazione è del 3,4%, uno dei più bassi del pianeta, la metà di quello degli USA. E tutto questo in un contesto di crescita dell'economia molto modesta. L'andamento del mercato del lavoro veneto nel corso del 2002 è quindi ancora ampiamente positivo, come emerge dal rapporto 2003 presentato a Mestre (Venezia) nella sala conferenze della Cassa di Risparmio nel corso di un incontro a cui è intervenuto l'assessore regionale alle politiche per l'occupazione Raffaele Grazia (nella foto). Sul piano generale, l'assessore ha rilevato che i dati confermano l'aumento dell'occupazione e la modernizzazione del lavoro; anche se c'è stata delocalizzazione all'estero di una parte delle attività produttive - ha detto - tuttavia l'economia veneta ha dimostrato la capacità di non perdere forza-lavoro e di richiederne di sempre più qualificata.  Il Veneto - ha concluso Grazia - deve quindi ripensare la sua legislazione regionale in materia di attività formative e lavoro, utilizzando le opportunità che provengono dall'avvio di riforme come quella della scuola e quella non meno importante del mercato del lavoro. Il rapporto 2003 offre anche alcuni approfondimenti sul rapporto tra famiglia e lavoro, sul contratto part-time nell'ottica dello sviluppo dell'occupazione femminile, sulle politiche attive per il reinserimento lavorativo delle donne. Segue una sezione dedicata all'evoluzione della formazione professionale e all'esame delle politiche di aiuto alla fasce deboli, in particolare sul collocamento mirato dei disabili. (gs)
Emilia-Romagna: contenzioso con Governo su istruzione e vivisezione

L'Emilia-Romagna ha travalicato le sue competenze con la legge sull' istruzione. Sono queste le motivazioni con cui il Consiglio dei Ministri  ha deciso di impugnare la legge regionale conosciuta col nome  dell' assessore Mariangela Bastico, normativa accusata, si legge  nel documento dell' impugnativa, di ''travalicare le competenze  assegnate dalla costituzione alle Regioni'' e di violare ''i  principi fondamentali dettati dallo stato in materia di  istruzione, non tenendo conto delle disposizioni contenute nella  legge 53 del 2003'', cioe' la 'Moratti'. Nel mirino del consiglio dei ministri sono finite la norma   regionale che prevede la 'generalizzazione' della scuola dell'  infanzia, quella sulla razionalizzazione della rete scolastica, i riconoscimenti dei crediti formativi per favorire il passaggio  da un percorso scolastico all' altro, le norme sull' educazione  per gli adulti, gli assegni di studio ai docenti che si mettono  in asso sabbatico a fini di aggiornamento, e le norme sull'  alternanza scuola-lavoro.
Per Vasco Errani, presidente della Giunta: ''Il ricorso non appare in nulla un atto giuridico a tutela  dell' integrita' della Costituzione e dell' interesse nazionale, che a noi stanno a cuore sopra ogni cosa - ha detto - al  contrario, appare un giudizio politico di merito che esula dalle  funzioni costituzionali del Governo''.  La legge Bastico e' stata attaccata perche' e' una legge che, ''per l' organicita' con cui ha normato nell' ambito stabilito 
dal Titolo V e per il fatto che e' stata la prima a farlo  - ha  detto l' assessore all' istruzione  - ha avuto una visibilita'  che l' ha resa bersaglio''. Un attacco politico che, sempre per  Bastico, non mira non tanto a colpire la legge della regione  perche' 'rossa', ma mira alla concezione di 'federalismo  solidale' che l' Emilia-Romagna ha voluto mettere in campo, normando e attualizzando praticamente, il Titolo della  costituzione.
Errani ravvisa nel comportamento  'centralista' dello stato una forte contraddizione. ''Non si  vuol riconoscere la realta' operante del Titolo V, e si profila  un ritorno alla situazione di prima dei decreti Bassanini - ha  detto - mentre una delle due camere del parlamento ha approvato  di recente un testo che devolve le competenze in materia di  istruzione alle Regioni''.
Ora la battaglia si sposta sul fronte legale, oltre che  politico. Il ricorso del consiglio dei ministri dovra' essere  depositato alla Corte costituzionale dall' Avvocatura dello  Stato entro il 29 agosto. Da allora la Regione avra' 20 giorni 
di tempo per le contro-deduzioni. L' udienza dovra' pero' essere  fissata entro 90 giorni dal deposito del ricorso. In questo  lasso di tempo, a meno che la Corte costituzionale non ravvisi  nella legge Bastico gravi lesioni dei diritti dei cittadini o  dell' ordinamento giuridico, la legge regionale restera' in  vigore.
Anche la vivisezione è materia di contenzioso tra Governo ed Emilia-Romagna: Il Consiglio dei ministri ha ''manifestato avviso contrario' al ritiro di  un ricorso alla Corte costituzionale per una legge regionale, la  numero 13 del 2003, con la quale la regione Emilia Romagna  intende introdurre maggiori garanzie in tema di vivisezione. La richiesta di non procedere all'impugnativa era stata  avanzata dal ministro degli Affari regionali, Enrico La Loggia,  il quale ''ha proposto il ritiro del ricorso alla Corte  Costituzionale della legge n.20 del 2002 con cui l'Emilia  Romagna detta norme in materia''.
(gs)

 

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