periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 95 - Roma, 7 agosto 2003

Sommario

Friuli-Venezia Giulia: TAR Lazio da ragione su nome Tocai Emilia-Romagna: innovazione imprese e laboratori
Veneto: precisazioni su OGM Marche: ambasciatore Germania ringrazia D'Ambrosio
U.E.: competività imprese Calamità: 47,6 milioni dall'Europa all'Italia
Friuli-Venezia Giulia: TAR Lazio da ragione su nome Tocai

Il TAR del Lazio ha dato ragione al Friuli-Venezia Giulia sulla questione dell'utilizzo del nome Tocai.
Il ricorso presentato lo scorso 9 giugno dalla Regione è stato infatti accolto dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, che ne ha dato comunicazione oggi all'Ufficio legale della stessa Regione, avendo considerato rilevanti le motivazioni giuridiche rappresentate dall'Amministrazione del Friuli-Venezia Giulia a difesa dell'utilizzo del nome Tocai da parte dei nostri viticoltori anche dopo il 31 marzo 2007.
Il Tar ha quindi rimesso il problema alla Corte di Giustizia della Comunità europea e nella causa la Regione si costituirà nuovamente in giudizio contro gli Stati cosiddetti "contro interessati" (certamente l'Ungheria) aprendo un procedimento che avrà per oggetto le contestazioni che la Regione ha svolto sul problema.
L'azione legale della Regione è contro il decreto del ministro per le Politiche agrarie del settembre 2002, che dava attuazione al regolamento comunitario riguardante appunto le deroghe alla denominazione di una trentina di vini italiani, prosegue dunque a livello comunitario e - secondo l'Ufficio legale della Regione - il giudizio potrebbe chiudersi ben prima della scadenza del marzo 2007. (red)
Veneto: precisazioni su OGM
"Siamo di fronte ad una tempesta in un bicchier d'acqua". Interviene così il vicepresidente e assessore regionale alla sanità Fabio Gava sulle polemiche per la "scoperta" di alcune coltivazioni di Ogm in Veneto. "La prima e più importante considerazione - sottolinea Gava - è che la sanità non ha competenza su questa materia, perché questa scatta per legge quando il prodotto diventa alimento, e un campo coltivato non lo è. La seconda è che, comunque, i nostri uffici sono al lavoro su questa questione sin dai primi di luglio, con una serie di contatti e carteggi con la Forestale e con l'Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole, Organo che costituisce autorità di polizia giudiziaria con tutte le potestà che ne conseguono, compresa quella di procedere direttamente ad eventuali sequestri. La terza è che stiamo trattando la questione secondo un sacrosanto principio di precauzione. La quarta è che il problema riguarda un'estensione infinitesimale delle colture nel Veneto e verrà risolto nei tempi e nei modi che la legge detta. La quinta, non secondaria, è che la materia, nuova e come tale ancora da interpretare al meglio sul piano delle normative, è regolata da recenti atti dell'Unione Europea che impongono l'informazione ai cittadini attraverso la segnalazione sulle confezioni che si tratta di prodotto Ogm, e la separazione delle colture a Ogm dalle altre. La sesta è che le Regioni interessate (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna) si incontreranno venerdì a Roma e definiranno un percorso comune sulle misure da adottare e l'atteggiamento da tenere". (gs)
U.E.: competività e cultura
La competitività dell'economia europea è un fattore chiave in un contesto caratterizzato da crescenti interdipendenze e da fenomeni di globalizzazione. E' pertanto uno degli Obiettivi della presidenza italiana UE.
Inoltre la crescente interdipendenza tra i vari fattori economici e giuridico-istituzionali, nonché delle relazioni economiche a livello internazionale, richiede una strategia globale: ecco a riguardo alcune delle Priorità della Presidenza italiana UE:
Affari Generali e Relazioni Esterne
Economia e Finanza
Giustizia e Affari Interni
Occupazione, Politica Sociale, Salute e Consumatori
Competitività (Mercato Interno, Industria e Ricerca)
Trasporti, Telecomunicazioni e Energia
Agricoltura e Pesca - Ambiente
Istruzione, Gioventù e Cultura
Tra gli altri obbiettivi sottolineati ci sono anche quelli legati alla promozione della cultura.
Obiettivi della UE
:
La Comunità ha il compito di contribuire allo sviluppo di un'istruzione di qualità e a tal fine incentiva la cooperazione fra gli Stati membri.
Priorità della Presidenza: Uno degli obiettivi prioritari della "Strategia di Lisbona" è il rafforzamento dell'insieme delle politiche volte a creare "l'Europa del sapere e della conoscenza". (gs)
Emilia-Romagna: innovazione imprese e laboratori
La regione leader della ricerca scientifica, quella con il maggior numero di laboratori d’eccellenza riconosciuti dal Ministero, ben 232, compie un ulteriore passo avanti sulla strada dell’innovazione. È ormai pronto, infatti, il Programma della legge regionale 7/2002 che metterà a disposizione 41 milioni di euro, 30 milioni per i progetti delle imprese e 11 milioni per una nuova rete di laboratori.
La novità è stata presentata questa mattina nel corso di un convegno a Bologna, organizzato da Aster e Regione, insieme alle Università dell’Emilia-Romagna, Cnr ed Enea. “Ultimato il Programma – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Duccio Campagnoli (nella foto) – avvieremo ora la consultazione con le associazioni di categoria. L’obiettivo è lanciare da subito una rete di 10-15 nuovi laboratori, 100 progetti delle imprese e sostenere l’ingresso in azienda di almeno 300 ricercatori”.
Giusto un anno fa la Regione ha voluto mettere in campo, dopo la promozione del Programma Triennale per le Attività Produttive, una ulteriore nuova scelta per lo sviluppo: la legge regionale per la promozione del sistema regionale della ricerca industriale, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. La legge scommette sull’idea che può crescere in Emilia-Romagna un nuovo sistema produttivo caratterizzato da reti di imprese, filiere di specializzazioni tecnologiche, che ora deve puntare decisamente sugli investimenti in ricerca, sul rapporto con le Università e con gli enti e centri di ricerca.
Il nuovo Programma Regionale per la Ricerca Industriale punterà quindi a promuovere questa nuova rete di laboratori. “L’idea nuova sulla quale scommettiamo – spiega Campagnoli - è quella che si realizzino, in particolare nell’ambito di Università ed enti di ricerca, ma anche ad iniziativa di imprese e associazioni, veri e propri luoghi dedicati a connettere ricerca e domanda di innovazione delle imprese e a realizzare quindi il trasferimento tecnologico". La Regione pensa di definire anche un regolamento per stabilire i requisiti di questi laboratori e centri per l’innovazione che dovranno vedere un impegno comune di Università o Enti con le imprese e l’impiego di risorse umane e attrezzature dedicate.
Il Programma regionale intende poi sostenere percorsi delle imprese verso l’utilizzo della ricerca per la realizzazione di progetti industriali in particolare finanziando le spese per l’utilizzo di risorse umane destinate alla ricerca. “Vogliamo che si mettano al lavoro con le imprese qualche centinaio di ricercatori, in particolare giovani - spiega l’assessore Campagnoli - e che si creino molte decine di cantieri di ricerca. E' importante raccogliere e rispondere alla domanda di ricerca e di innovazione delle piccole imprese”.
Infine è da segnalare l'iniziativa culturale che prevede una rete europea di cinque tra i più importanti teatri di figura europei insieme per promuovere l’arte della marionetta, scoprire e formare giovani professionisti di talento, realizzare coproduzioni internazionali di qualità. Sono gli obiettivi di “Teatro Figura Europa”, un progetto di cooperazione culturale triennale finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma quadro di Cultura 2000. (sm)
Marche: ambasciatore Germania ringrazia D'Ambrosio

L’ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, a Roma, Klaus Neubert, scrive al Presidente della Regione Marche, Vito D’Ambrosio - che lo scorso 11 luglio aveva inviato una lettera al cancelliere Gerhard Schroder, in merito alla vicenda “Stefani” - per ringraziarlo della testimonianza di amicizia tra i due popoli: “La Sua lettera – e i messaggi di molti altri cittadini italiani – hanno confermato la nostra profonda convinzione che le relazioni italo-tedesche poggiano su una base ampia e solida che non può venire seriamente compromessa da episodi come quelli delle ultime settimane”.
Le dichiarazioni del sottosegretario Stefani sui turisti tedeschi - aveva scritto D’Ambrosio – hanno avuto sui marchigiani l’effetto di una doccia fredda. Il Presidente aveva sottolineato come il sentimento prevalente dei marchigiani fosse quello di incredulità e vergogna. Aveva invitato il cancelliere a venire nelle Marche, augurandosi di poterlo incontrare.
“Desidero ringraziarLa vivamente per la Sua lettera indirizzata al cancelliere federale Schroder – ha comunicato l’ambasciatore Neubert – La Sua valutazione sugli avvenimenti evidenzia che le parole dell’ex sottosegretario di Stato, Stefani, non rispecchiano ovviamente il pensiero della grande maggioranza degli italiani. Questo vale in particolar modo per tutti i cittadini italiani che, come Lei, conoscono bene i numerosi visitatori tedeschi, intrattenendo con loro, da molti anni, stretti contatti.
“In questo contesto – conclude l’ambasciatore di Germania – il Suo impegno come presidente della Regione Marche è molto prezioso, un impegno per cui mi preme ringraziarLa espressamente e che La prego di portare avanti”. (sm)

U.E.: per calamità 47,6 milioni di euro all'Italia
La Commissione europea ha deciso di chiedere l'accordo del Consiglio e del Parlamento sulla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) per concedere all'Italia un aiuto di 30,8 milioni di euro al finanziamento di operazioni di emergenza quali l'alloggio temporaneo a seguito dei danni provocati da una serie di terremoti che hanno colpito le regioni del Molise e della Puglia; 16,8 milioni di euro sarebbero invece destinati ai danni provocati "Queste decisioni esprimono la solidarietà dell'Unione con le regioni italiane aiutandole a ricostruire le loro infrastrutture e a rimborsare le misure di emergenza", ha detto Michel  Barnier (nella foto), commissario responsabile per la politica regionale e il Fondo  di solidarietà. Commissione propone oggi anche il bilancio rettificato  corrispondente. Contiamo sull'appoggio del Consiglio e del Parlamento  europeo, per fare in modo che l'Italia possa beneficiare rapidamente di 47,6 milioni di euro del nuovo Fondo di solidarietà." La mobilitazione del Fondo di solidarietà per queste due catastrofi è possibile unicamente sulla base di provvedimenti speciali, dato che in  nessuno dei due casi i danni hanno raggiunto la soglia regolamentare  di 3 miliardi di euro. Nel caso di una terza domanda, presentata  dall'Italia al FSUE per le inondazioni che hanno colpito il nord del  paese nel novembre 2002, non sussistevano le condizioni specifiche per  una mobilitazione eccezionale del Fondo. Nel caso del terremoto in  Molise dell'ottobre 2002 sono stati direttamente colpiti circa 243.000  abitanti in 79 comuni. I danni alle infrastrutture ed a numerosi edifici pubblici e privati, incluse le aziende agricole, hanno  determinato gravi disagi nella regione e sono valutati ad oltre un  miliardo e mezzo di euro. La paralisi delle attività produttive e  commerciali ha avuto gravi e durevoli ripercussioni sull'economia  regionale. Oltre il 20% degli edifici sono stati dichiarati inagibili e circa 12.000 persone hanno dovuto essere sistemate in alloggi  provvisori. Il contributo di 30,8 milioni di euro stanziato dal FSUE è  destinato in primo luogo a finanziare i costi degli alloggi temporanei, all'immediato ripristino delle infrastrutture pubbliche danneggiate, al consolidamento delle infrastrutture preventive e alla protezione del patrimonio culturale nelle zone colpite del Molise e della Puglia. In Sicilia l'eruzione dell'Etna, iniziata a fine ottobre  2002 e andata avanti per diversi mesi, ha colpito direttamente l'86% del milione di abitanti residenti nella provincia di Catania.  Il FSEU ha una dotazione annua di un miliardo di euro. Per poter beneficiare di un aiuto del Fondo di solidarietà, i paesi colpiti da calamità grave devono fornire una stima dei danni e soddisfare criteri specifici, al fine di garantire che i fondi dell'UE vengano utilizzati per rispondere alle necessità più urgenti.  (raf.cro.)
 

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