periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 8 - Roma, 2 aprile 2003

Sommario

Regioni approvano "Documento di Ravello" Ravello - commenti - Formigoni
Ravello - commenti - Ghigo Ravello - commenti - Bassolino
Ravello - commenti - Errani Ravello- altri commenti - critici gli enti locali
Regioni: approvato il "Documento di Ravello sul federalismo fiscale"

E' stato approvato - all'unanimità - dai Presidenti delle Regioni a Ravello il "Documento sul federalismo fiscale". Diverse le questioni poste sul tappeto dai rappresentanti delle Regioni riunitisi il 31 marzo e il 1 aprile a Villa Rufolo (Ravello). Fra i nodi affrontati: i primi principi per la perequazione e lo sviluppo delle riforme: il cambiamento del fisco statale deve procedere parallelamente alla introduzione del federalismo fiscale.
Diversi i richiami all'applicazione del D. lgs 56/2000 (c.d. Decreto Visco) e alle riforme istituzionali necessarie: non ultimo L'allargamento della Bicamerale per le questioni regionali e l'introduzione del Senato delle regioni (sm)
Ghigo: iniziato percorso per federalismo fiscale

"Quello svolto in questi due giorni e' stato un lavoro proficuo, utile ed estremamente positivo ed il documento approvato all'unanimita' ne e' la dimostrazione": è il commento del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Enzo Ghigo, i Nella prima parte del documento, riferisce Ghigo, si e' data priorità ai principi di convergenza di tutte le regioni su un'ipotesi di modello di applicazione del federalismo fiscale, mentre nella seconda parte "diciamo al governo: tu hai intrapreso l'attuazione della delega fiscale, sappi che tutto questo deve essere commisurato all'attuazione del federalismo fiscale, secondo i principi che abbiamo dettato all'alta commissione".
"E' l'inizio - ricorda Ghigo - di un
percorso
che dovrà avere tempi medio-lunghi e fasi transitorie. Cambiare il sistema di governo del paese mediante il federalismo fiscale e' cosa che deve essere fatta assolutamente bene, anche se ciò richiede un po' più di tempo''. (red)
Formigoni: esaltare virtuosità singole Regioni

Competitività, virtuosità ed efficienza: questi gli obiettivi da raggiungere per la crescita del Paese secondo le indicazioni che vengono, nella seconda giornata del summit dei presidenti delle Regioni riuniti a Ravello per discutere di federalismo fiscale, da parte del governatore della Lombardia Roberto Formigoni.
''Un paese più competitivo: questo e' l'obiettivo - dice Formigoni - che dobbiamo perseguire. Esaltare le virtuosità delle singole regioni, spingere ciascuno a dare il meglio, salvo poi dare una mano a chi, per motivi storici o di dinamica interna, può essere più indietro. (gs)
Bassolino: uguaglianza, solidarietà e progressività

 

Il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, ha ribadito che l'obiettivo da realizzare è "l'esatto contrario di una devolution egoistica che vorrebbe esaltare le disuguaglianze tra il territorio". "Continuare a discutere su questa problematica - ha aggiunto Bassolino - con l'obiettivo di fare in modo che tutto il federalismo riduca le distanze tra le due Italie, né le accentui". Ribadito poi, che nel testo approvato si sottolinea che il federalismo deve essere funzionale tra i principi di uguaglianza, solidarietà e progressività". (red)

Errani critico su delega fiscale

Costruire il federalismo e' possibile solo se tutti scelgono la strada della cooperazione. E' questo il pensiero del presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, che e' anche vicepresidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni. ''Se qualcuno va avanti per conto suo - spiega Errani a margine della 'due giorni' dei governatori in corso in Campania - non solo il federalismo non regge ma rischia di proporre problemi di sostenibilita' al sistema Italia''. Molto critico Errani si mostra nei confronti della delega fiscale, ''mette in discussione - osserva - l'Irap, uno dei pochissimi tributi regionali e questo e' un problema serio per la costruzione del federalismo fiscale. Se la delega fiscale porta un introito di 50 mila miliardi di vecchie lire in meno crea problemi nel sostenere i livelli essenziali per i diritti dei cittadini''.  (red)

Ravello: Biasotti, Storace, Lorenzetti, Fitto, Bubbico, Noè, Domenici, Ria

''Bisogna essere pragmatici. Siamo in una fase di transizione, e uno dei problemi - ha detto Biasotti - è far quadrare due esigenze, la riduzione complessiva delle imposte ed il bisogno di tante risorse in più per i trasferimenti alle Regioni: le condividiamo entrambe, ma e' chiaro che farle coesistere pone delle difficoltà ''.
''Il testo approvato non e' risolutivo, non toglie e non aggiunge nulla''. E' invece commento del presidente della Regione Lazio, Francesco
Storace. ''Non e' un problema legato a questo appuntamento di Ravello ma di rapporto con le istituzioni. Dobbiamo sapere come poter essere messi in condizione di governare e amministrare le nostre risorse. Oggi- ha aggiunto- non si capisce su quali basi sviluppare un'interlocuzione''. Per Maria Rita Lorenzetti ''le posizioni iniziali erano molto lontane, ma le Regioni al momento opportuno sanno dimostrare grande senso di responsabilità ". Anche Lorenzetti ritiene che la riforma Tremonti ponga ''seri problemi sull'attuazione del federalismo fiscale'': in generale, ''le questioni che riguardano il nostro rapporto con il governo sono molto serie e avremo bisogno di grande determinazione per non disperdere quanto di positivo e' stato realizzato in questi giorni ''.
"Chiedere il riequilibrio del fondo di perequazione "e' giusto e legittimo per ragioni storiche" ma e' auspicabile "un percorso virtuoso delle Regioni del Sud che ci porti alla piena autonomia". E'  il parere del presidente della Regione Puglia, Raffaele
Fitto.
Contributi perequativi per i territori che dispongono di minor gettito tributario; un fondo aggiuntivo per le aree meno sviluppate; forme per vincolare le Regioni al rispetto di regole sulle spese. Il presidente della Basilicata, Filippo
Bubbico, riassume così la propria posizione sul federalismo fiscale, a margine della conferenza dei governatori in corso a Ravello. Per Marina Noè (Assessore industria Sicilia) occorre "un sistema di azioni che consenta al paese di riequilibrare le differenze e per questo si parla di federalismo solidale e competitivo''.
Critici gli enti locali. Leonardo
Domenici, presidente dell'ANCI, boccia senza appello le conclusioni della Conferenza delle Regioni a Ravello e nel documento sul federalismo fiscale approvato dai Presidenti delle Regioni intravede ''un chiaro segnale di neo-centralismo regionale che rischia di precludere un serio confronto con le proposte che i Comuni presenteranno domani a Rimini. Per Lorenzo Ria (Upi) il documento delle regioni è contraddittorio e incoerente. Un giudizio positivo arriva invece dalla Uil-Campania. (red)

 

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