periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 12 - Roma, 8  aprile 2003

Sommario

Berlusconi: verso voto unico su riforma Titolo V e Devolution Leggi disabilità: Ghigo e De Poli da Casini
Un articolo di D'Atena sulle competenze legislative Trento: impegno a portare acqua a Bassora
Formigoni: trasporti obiettivo primario Prodi: Regioni ed Enti locali in riforma U.E.
Berlusconi: verso voto unico su riforma Titolo V e Devolution
"La riforma del Titolo V della Costituzione sarà esaminata venerdi' dal Consiglio dei Ministri. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Enrico La Loggia.  "Sul Titolo V della Costituzione - ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi c'e' da mettere a punto la formula da presentare al preconsiglio dei Ministri questa settimana. Gli argomenti sono stati già discussi. Ora bisogna accordarci su quella che è la formula tecnica, anche sulle parole precise. Alla fine immagino che ci sarà un voto unico su Devolution e riforma del titolo quinto della Costituzione. E se ci dovrà essere, un unico referendum'. Devolution e riforma del Titolo V dovrebbero andare avanti parallelamente.
Oggi ''ho messo d'accordo -
ha aggiunto il Presidente del Consiglio - Lega e centristi".
Critico il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani secondo cui si va verso una "mediazione-pasticcio".
Trovare un punto d'incontro tra la riforma del titolo V della Costituzione, la devolution e il ddl La Loggia è invece
l'auspicio e' del Presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo, che apprese le decisioni assunte nel pomeriggio dal vertice della Cdl osserva: ''E' certo che se si attua una proposta di modifica del Titolo V della Costituzione, credo che la devolution così come lo stesso disegno di legge La Loggia debbano trovare un punto d'incontro perché non si può discutere di federalismo in tre momenti diversi''. Di qui la richiesta più volte reiterata: il convolgimento nella discussione delle regioni e degli enti locali interessati. ''Senza ascolto non c'e' dialogo - sottolinea Ghigo - e quando manca il dialogo si da' vita alla politica degli strappi. Quella che fa piu' male al sistema Italia''. il Presidente della Conferenza , nel corso dell'incontro con Casini in mattinata ha anche sottolineato la necessità di accelerare il processo di ampliamento ai rappresentanti di Regioni ed Enti locali, della cosiddetta Bicameralina. (sm)
Un articolo di D'Atena sulle competenze legislative

E' stringente l'analisi del professor Antonio D'Atena sulle materie legislative e la tipologia delle competenze dopo l'entrata in vigore del nuovo titolo V della Costituzione, pubblicata su “Quaderni Costituzionali- Rivista italiana di diritto costituzionale”, n. 1/2003 (marzo 2003), edizioni Il Mulino.
Dopo aver ribadito la centralità dell’elencazione delle materie legislative nell’architettura generale della riforma , D'Atena sostiene che "sarebbe stata necessaria, da parte degli artefici della riforma, un’attenzione maggiore di quella da essi dedicata al tema, affrontato in modo alquanto approssimativo. Si pensi - scrive D'Atena - ad esempio, al silenzio tenuto a proposito della circolazione stradale: una materia che le costituzioni federali normalmente assegnano al legislatore centrale". Secondo D'Atena -che insegna Diritto Costituzionale all'Università di Tor Vergata a Roma "nell’economia del nuovo titolo V, la pretesa del legislatore ordinario statale di interpretare, in modo, in ultima analisi, «autentico», la portata delle materie regionali entra in rotta di collisione frontale con il rovesciamento dell’enumerazione. Il quale, privando il legislatore centrale della competenza generale, ne subordina gli interventi alla sussistenza di specifici - e positivi titoli competenziali: titoli, che, in materia di materie, mancano. Ciò è evidente per le materie rientranti nella potestà esclusiva delle Regioni (per definizione, sottratte alla competenza dello Stato), ma vale anche per le materie oggetto di competenza concorrente o di legislazione statale esclusiva. In ordine alle quali il legislatore centrale non manca, evidentemente, di titoli competenziali".Dopo aver sostenuto la validità del criterio storico-normativo per l'esatta definizione della "questione delle materie", l'articolo si conclude con un cenno alle c.d."materie nuove" e con una breve analisi della "materie-non materie" . (sm)

Formigoni: trasporti obiettivo primario

Rendere sempre più efficace e "pulito" il sistema dei Trasporti è un obiettivo primario per la Regione Lombardia. Lo ha ribadito il Presidente Formigoni: ''Abbiamo svolto la ricerca più grande del mondo - ha detto riferendosi alla recente indagine presentata dalla Regione sulle abitudini di spostamento dei cittadini lombardi - perché vogliamo conoscere in dettaglio le esigenze di mobilità dei nostri cittadini''. Secondo Formigoni bisogna ''fare tutte le riforme necessarie" al fine di rendere il tempo di trasporto minore possibile "per consegnare più tempo alla vita dei nostri cittadini, migliorandone quindi la qualità, e per rendere le modalità di trasporto razionali, sicure e compatibili con l' ambiente''. Intanto la Infrastrutture Spa, braccio operativo della Regione Lombardia per le partecipazioni strategiche in campo economico-finanziario, sarà operativa entro la fine dell'anno (gs)

Leggi disabilità: Ghigo e De Poli da Casini
Le politiche nazionali e regionali nel settore della disabilià sono stati gli argomenti principali dell'incontro che si è tenuto a Roma tra il Presidente della Camera PierFerdinando Casini, il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni Enzo Ghigo e il Coordinatore degli Assessori regionali alle politiche sociali Antonio De Poli.
Casini, condividendo l'opportunità dell'iniziativa, ha preannunciato l'intenzione di riferire dell'esito dell'incontro alla Conferenza dei Capigruppo e di richiamare sulla questione l'attenzione del Presidente della Commissione Affari sociali della Camera, Giuseppe Palumbo.
''L'incontro - ha detto
Ghigo - è legato a una sollecitazione che come presidenti di Regione abbiamo ritenuto di portare al presidente della Camera per affrontare in maniera più organica tutto il percorso legislativo che riguarda il mondo socio-assistenziale dei disabili''.
De Poli ha espresso soddisfazione per questo colloquio con Casini. "Il confronto con Casini - rileva De Poli - era stato chiesto dalle Regioni fin dalla conclusione della conferenza nazionale dei disabili di Bari. Il Presidente della Camera - aggiunge il rappresentante degli assessori regionali - ha prontamente accolto tale richiesta e il confronto avviato oggi ci permette di incassare, tra l'altro, la sua piena disponibilità ad attuare un provvedimento della Camera che realizzi un "testo unico" e coordinato, derivante dalla legislazione esistente, per affrontare in modo snello e veloce le questioni relative alla certificazione di disabilià che attualmente sono soggette a un iter burocratico complesso e macchinoso (red)
Trento: impegno a portare acqua a Bassora
Portare acqua a Bassora. E' questo l'impegno della Provincia autonoma di Trento per ribadire che, mai come ora, l’apporto della cooperazione allo sviluppo è indispensabile per assicurare un futuro a questa terra martoriata. E' un nuovo progetto che la Provincia autonoma di Trento, assieme ai comuni di Trento e Rovereto e all’associazione “Un ponte per…” intende realizzare a Bassora, con il supporto dell’Unicef. Il progetto riguarda la realizzazione di un’unità mobile di potabilizzazione dell’acqua, una delle cinque che la cooperazione italiana ha in programma di rendere operative nell’area, capace di fornire circa 250 metri cubi all’ora di acqua potabile (gs)
Prodi: Regioni ed Enti locali in riforma U.E.

Secondo Prodi, le Regioni e gli Enti locali devono essere coinvolti nel processo di riforma. E' questo il messaggio inviato a Rimini ai partecipanti del 3/o salone delle autonomie locali: ''Seguiamo con attenzione - dice Prodi - il dibattito in seno alla Convenzione sul ruolo dei comitati delle regioni, espressione delle autonomie locali a livello europeo, nella nuova architettura istituzionale dell'Unione. Nel contesto della Convenzione si discute, infatti, di un ruolo diverso e più forte per le Regioni e gli Enti locali così come per il Comitato delle Regioni, riguardo il quale si pensa, per esempio, alla possibilità - dice ancora Prodi - di attivare il controllo giurisdizionale sulla sussidiarietà". (red)

 

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