periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 26 - Roma, 30 aprile 2003

Sommario

Camera: passa Ddl attuazione Titolo V Costituzione Pace e Iorio soddisfatti per accordo euroregioni adriatiche
Tesoro: bando fondo rotativo cooperazione sviluppo Errani: ricorso Consulta su delega occupazione e mercato lavoro
Unioncamere: indagine su federalismo e impresa Provincia Trento: progetto di gestione "pilota"
Camera: passa attuazione nuovo Titolo V Costituzione

La Camera ha approvato il Ddl "La Loggia" di attuazione del Titolo V della costituzione. Il provvedimento approvato passa ora all'esame del Senato per il varo definitivo. Il provvedimento, modificato durante l'esame in commissione e in aula, torna al Senato. Il gruppo della Lega nord ha votato a favore. L'Ulivo si e' astenuto. I voti a favore sono stati 230, i contrari 15 (Prc), gli astenuti 164.
"Sono molto soddisfatto". Così il Ministro per gli Affari regionali
Enrico La Loggia
ha commentato  il si' della Camera, ritenendo anche ''un fatto positivo'' l'astensione di gran parte dell'opposizione. L'ok della Camera riguarda il Disegno di legge di attuazione della riforma costituzionale approvata nel corso della passata legislatura e, quindi, non va  confuso con lo schema di Ddl Costituzionale di riforma del titolo V della Costituzione (che porta sempre il nome del Ministro per gli Affari regionali), messo a punto nelle scorse settimane dal Consiglio dei Ministri.
Il ministro  La Loggia ha inoltre sottolineato come la legge ordinaria che attua la riforma federale varata nella scorsa legislatura dall'allora maggioranza di centrosinistra "mantiene la sua validità nel tempo". Aperture verso l'opposizione e mediazione anche interna, e cioè nei confronti della Lega. Il Ministro ritiene possibile ragionare "sul ruolo di Milano" e definire meglio il concetto di ''interesse nazionale" e l'inserimento di "Roma  capitale" all'interno della nuova riforma costituzionale (che modifica il Titolo V), approvata come schema di Ddl dal Consiglio dei ministri.

Le riforme hanno bisogno del confronto e di un dialogo costruttivo. Anche il Presidente della Conferenza delle Regioni, Enzo Ghigo, ha voluto sottolineare soprattutto il significato politico e l'importanza di questo passaggio alla Camera: “E’ la testimonianza della necessità di due condizioni indispensabili quando si affronta il tema delle riforme istituzionali. La prima è quella della ricerca del massimo consenso possibile in Parlamento. La seconda sta nel “metodo della concertazione” con le Regioni e gli enti locali. Un criterio quest’ultimo che se perseguito con tenacia - rispettando i tempi necessari e possibilmente al di là delle logiche partitiche - non tarda a dare i suoi frutti". Soddisfazione è stata espressa anche da Domenici (Anci) e Ria (Upi). (gs)

Tesoro: bando fondo rotativo cooperazione sviluppo

Il ministero del tesoro ha reso noto il bando di gara per il fondo rotativo per la cooperazione allo sviluppo. La data di scadenza di presentazione delle domande è il 26 maggio 2003 alle ore 13.30. Nel sito del ministero è scaricabile tutta la documentazione necessaria per redigere la domanda. Si tratta della gestione dei crediti d'aiuto a favore dei Paesi in via di sviluppo per progetti e programmi della cooperazione bilaterale italiana e dei crediti agevolati concessi alle imprese italiane per investimenti nei Paesi in via di sviluppo. (sm)

Unioncamere: indagine su federalismo e impresa

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’Unioncamere, alla modifica del Titolo V della Costituzione che sancisce l’ingresso delle Camere di Commercio. “Essere presenti come Camere di Commercio nell’ordinamento – ha affermato il presidente Carlo Sangalli – significa contribuire a reimpostare il rapporto impresa - Stato, partendo dal basso, dalla sussidiarietà, ponendo al centro le persone che operano e intraprendono e la loro capacità di organizzarsi per produrre ricchezza e benessere”. Unioncamere sostiene che le imprese chiedono un federalismo che porti più efficienza, meno costi e una Pubblica Amministrazione maggiormente presente. Gli stessi risultati emersi dall’indagine - su 800 piccole e medie imprese dell’industria, commercio e servizi di tutta Italia - elaborata in collaborazione con Infocamere e con la Camera di Commercio di Milano, evidenziano che  Il 67% degli intervistati crede che il federalismo sarà molto o abbastanza utile mentre solo il 7% dice di non aspettarsi alcun risvolto dalla riforma. Sono più ottimisti gli imprenditori del Nord e più scettici quelli del Centro e del Sud, che temono confusione nei rapporti con le istituzioni. (red)

Pace e Iorio soddisfatti per accordo euroregioni adriatiche
Soddisfazione tra i Presidenti di Regione interessati dall'accordo Interreg IIIA, che mira a creare occasioni di cooperazione fra le sette regioni italiane che si affacciano sull'Adriatico e di quattro Paesi transfrontalieri: Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia e Serbia.
"Molto si dovrà ancora fare per attuare e concludere i progetti dell' e per studiare nuove forme di collaborazione tenuto presente dell'interesse del Molise per i Paesi dell'est Europa''. Lo ha detto il presidente del Molise,
Michele Iorio, che ha partecipato alla firma del progetto Interreg III A.  Lo stesso Presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Pace, ha espresso il suo apprezzamento per l'accordo raggiunto e ha sottolineato si voler contribuire
"alla formazione di un’euroregione adriatica" attivando nuove forme di cooperazione nell’ambito del paesi del Sud Europa.: "il nostro è un progetto ambizioso e pionieristico”.  Il presidente Pace, che coordina 11 regioni, sette italiane (Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli, Marche, Molise, Puglia e Veneto) e quattro balcaniche, riferendosi alla scelta di affidare all’Abruzzo il coordinamento, ha sottolineato “la coincidenza di essere toccato proprio alla prima regione uscita dall’Obiettivo 1, in assenza di strumenti di pianificazione di pari portata, il ruolo guida nella preparazione di un nuovo scenario dopo la fine degli aiuti strutturali. Risulterà interessante”, dice infatti Pace, “cominciare a ragionare sulle prospettive legate alla formazione di un’euroregione adriatica, interpretando le attenzioni dell’Unione europea verso i progetti come Interreg che, in quanto tali, ispireranno inevitabilmente la politica comunitaria di sviluppo ed i conseguenti programmi, a partire dal 2006”. (gs)
Errani: ricorso alla Consulta su legge delega lavoro e occupazione

''E' una legge che accentra competenze regionali, aumenta la burocrazia e che non e' stata discussa con le Regioni''. E' il commento del presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, che ha firmato il ricorso per illegittimità costituzionale contro una parte della legge delega in materia di occupazione e mercato del lavoro.

"Da sempre le Regioni - ha sottolineato Errani - attraverso le Province, gestiscono i servizi per l'impiego, la formazione, l' attività di vigilanza e di tutela del lavoro. E lo fanno bene. Ora tutto torna nelle mani dello Stato centrale. Si predica il federalismo - ha attaccato Errani - e nei fatti si costruisce un centralismo esasperato. Non si scherza con le riforme. Le istituzioni e il Paese hanno bisogno di serietà e di serenità''.

In particolare la Regione Emilia-Romagna ha impugnato per illegittimità costituzionale la parte relativa alle politiche attive di sostegno al lavoro. Il ricorso si riferisce a tre articoli che disciplinano la materia ritenuta in violazione della competenza regionale stabilita dagli articoli 117 e 118 della Costituzione.(sm)

Provincia Trento: Progetto di gestione "pilota"
Individuare le strade migliori per rispondere al meglio ai bisogni dell’utenza, oltre che monitorare e razionalizzare le spese nella gestione pubblica. E' il progetto "pilota" della Provincia autonoma di Trento all’interno del complesso processo di riforma dell’ amministrazione pubblica. La Provincia autonoma intende così introdurre un sistema di controllo di gestione "guida" che funga da supporto ai soggetti decisori nel compimento delle scelte necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati, secondo logiche di razionalità economica. Si tratta di verificare le attività di controllo e le funzioni di monitoraggio e di valutazione dell’effettiva capacità dei servizi di soddisfare i bisogni della comunità trentina. (red)
 

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