Sommario

Si chiama ''Forum per il governo della mobilità regionale e locale'' la nuova associazione di Regioni ed altri enti locali il cui obiettivo e' di favorire la concertazione, l' indirizzo e l' approfondimento delle tematiche su trasporti e mobilità.    Lo statuto della nuova associazione e' stato approvato dai rappresentanti di varie Regioni, Province e Comuni. E proprio oggi si svolgerà, presso la sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a Roma, un incontro Tra Governo, Sindacati E Autonomie locali per discutere le problematiche connesse al rinnovo del biennio economico del contratto nazionale del Trasporto Pubblico Locale.
La nuova associazione promuoverà confronti, analisi e dibattiti, insieme a progetti e proposte per la soluzione delle problematiche della mobilità e dei trasporti. L' associazione intende rapportarsi ad altri soggetti istituzionali  (Anci, Upi, Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome, autorità nazionali ed organi comunitari), ''per creare un momento di dialogo e confronto al fine di dare il proprio supporto all' azione degli enti competenti ai diversi livelli di governo nel settore della mobilità''.
Nel primo anno di attività un centro servizi collegato all' associazione prevede di creare una banca dati sui capitolati italiani d' appalto dei lavori ed un' altra sui contratti stranieri. L' associazione fornirà anche un servizio di monitoraggio continuo sulle evoluzioni del settore dei trasporti e della mobilità. Verrà anche divulgata l' informazione giuridica e una sintesi delle novità europee ad uso degli enti pubblici in materia di mobilità e trasporti.
''La Regione Umbria - ha detto l' assessore regionale Federico Di Bartolo (nella foto) - e' stata tra le prime a sostenere l' idea di costituire un' associazione trasversale sulle problematiche della mobilità, per la valenza strategica che ogni giorno di più sta assumendo il problema degli spostamenti sia di persone sia di merci''. ''Si è avvertita - ha aggiunto - l' esigenza di un confronto non solo sulle strategie d' intervento ma anche sul problema del finanziamento del settore che, in questi giorni, si e' urgentemente riproposto con lo sciopero degli autoferrotranvieri per il rinnovo contrattuale''. ''Anche l' Umbria contava molto sulla finanziaria, ma ancora una volta - ha concluso Di Bartolo - dobbiamo costatare l' indifferenza di questo governo per un settore che interessa quotidianamente tutta la collettivita'''.
L' assessore alla mobilita' della Regione Emilia Romagna,Alfredo Peri, ha voluto ricordare che ''La mobilita' ha delle specificita' locali, ma sempre di piu' abbisogna  di un raccordo nazionale ed europeo e questo nuovo organismo puo' concretamente contribuire a questa finalita'''.
Oltre agli assessori regionali alla mobilità Federico Di Bartolo (Umbria), Alfredo Peri (Emilia-Romagna) ed Ennio Cascetta (Campania), all' incontro erano presenti, tra gli altri, l' assessore alla mobilita' del comune di Perugia Marcello Catanelli, l'assessore Mario di Carlo del Comune di Roma e gli assessori ai trasporti del Comune di Milano, Giorgio Goggi, e del Comune di Mantova, Francesco Negrini.
Invece a proposito dello sciopero  dei lavoratori del  trasporto pubblico locale sono da registrare le dichiarazioni di Savino Pezzotta, segretario della Cisl, che ha dichiarato che ''Il governo, le regioni, gli enti  locali e le aziende devono fare ora uno sforzo per chiudere la  partita del contratto, altrimenti ci potrebbe essere qualche  tensione di troppo che va assolutamente evitata''. Anche per il  leader della Cgil, Guglielmo Epifani, è il momento di concludere la trattativa. (gs)

La collaborazione tra lo Stato e le Regioni in tema di Sanità e' ''la parola magica per i cittadini'' per il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, che a proposito della Finanziaria, ha anche detto: ''Smettiamo di dire che sono stati fatti tagli alla Sanità''. Il Ministro è intervenuto a Venezia all'inaugurazione dell'Ufficio europeo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per gli Investimenti per la Salute e lo Sviluppo. Compito dell'Ufficio, che farà da punto di riferimento per i 52 Stati Europei membri dell'OMS, sarà quello di dedicarsi alla valutazione del rapporto tra salute e sviluppo in Europa, in linea con le conclusioni del Rapporto di Macroeconomia e Salute 2002 commissionato dall'OMS, supportando gli Stati Membri nella difficile opera di posizionare la salute nel giusto rilievo all'interno delle strategie per ridurre la povertà. L'inaugurazione è avvenuta alla presenza del Direttore regionale dell'OMS Europa Marc Danzon (nella foto), del presidente della regione Veneto Giancarlo Galan e dell'assessore alla Sanità Fabio Gava.
"L'ufficio di Venezia - ha sottolineato il direttore OMS Danzon - lavorerà proprio per investire nella promozione della salute e nella riduzione delle disuguaglianze. La salute è un diritto umano fondamentale, ed un prerequisito per lo sviluppo economico. Con il lavoro della sede di Venezia, l'OMS offre ai Governi tutto l'appoggio per intensificare le politiche che permettano a tutte le popolazioni di ottenere questo diritto". "Con questa inaugurazione, e con la Conferenza dei Ministri regionali e degli Assessori alla sanità delle Regioni degli Stati Membri che si apre oggi a San Vidal - ha tenuto a sottolineare da parte sua Galan - il Veneto chiude alla grande le sue iniziative in materia di sanità del Semestre di Presidenza Italiana dell'UE".
Avviare un confronto stabile tra i  differenti modelli sanitari in uso nelle regioni europee e  valorizzare il ruolo delle comunita' locali al fine di  migliorare lo stato di salute dei cittadini dell'Europa: questi  i temi al centro della conferenza europea dei ministri e degli  assessori alla sanita'.  Secondo l'assessore alla sanità della Regione Campania Rosalba Tufano, ''siamo ad un punto cruciale  nel  cammino che dovrà portarci a costruire un livello omogeneo tra  i diversi modelli organizzativi e di protezione della salute.  Proprio questa conferenza rappresenta un'importante occasione di  confronto tra le diverse esperienze locali''. (sm)

Creare un mercato comune dell’occupazione, a cavallo delle frontiere alpine, per far fronte ai grandi eventi che coinvolgeranno Piemonte e Rhones-Alpes nei prossimi anni, dai Giochi Olimpici invernali del 2006 alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Lione–Torino, dalle Universiadi di Torino del 2007 al Campionato del mondo di Biathlon nella Haute Maurienne nel 2005. E’ questo l’obiettivo che si propone la Regione Piemonte con il progetto "Transalp, lavoro senza frontiere", approvato dalla Giunta regionale e presentato per il finanziamento nell’ambito del programma Interreg.
"Gli appuntamenti e le opere in programma  – spiega l’Assessore regionale all’Industria e Lavoro, Gilberto Pichetto (nella foto), che coordina le Politiche Comunitarie – implicheranno una grande mobilitazione di risorse umane, da impiegare, a diversi livelli, nella realizzazione e nell’erogazione dei servizi. Già a partire da quest’anno sono coinvolte nei lavori per le Olimpiadi di Torino 2006 oltre quattrocento imprese, migliaia di operai, cinquecento progettisti e cento coordinatori della sicurezza. Senza dubbio tutto ciò rappresenta, per le popolazioni dei territori interessati e di quelli limitrofi, una rilevante opportunità occupazionale nell’ambito della quale i servizi pubblici per l’impiego italiani sono chiamati a svolgere, in collaborazione con quelli francesi, l’importante ruolo di promozione e gestione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro a livello transfrontaliero e transnazionale".
Il progetto "Transalp" ha un costo di 1,5 milioni di euro, di cui 700mila a carico della Regione e si propone di creare un sistema strutturato di cooperazione transfrontaliero, mediante la rimozione degli ostacoli alla mobilità transfrontaliera. L’obiettivo è di riuscire a prevedere, anticipare e gestire i movimenti di manodopera che saranno mobilitati dai grandi eventi, con la messa in rete dei servizi per l’impiego della Provincia di Torino e della Savoia, allo scopo di favorire l’incontro domanda/offerta di lavoro, anche attraverso il coinvolgimento delle imprese e loro associazioni. Inoltre si intendono valutare e programmare le azioni di riconversione delle maestranze, durante e al termine delle grandi opere. Il progetto consentirà anche di diminuire il rischio del lavoro irregolare e della proliferazione di una domanda sotterranea di servizi. (red)

Una guida, unica nel suo genere, messa a punto dall’Istituto Superiore di Sanità, in versione telematica e cartacea, che segue passo dopo passo chi vuole dire addio al vizio del fumo. L’opuscolo, consultabile sul sito www.ossfad.iss.it, accompagna il fumatore lungo un percorso che passa dalla fase di preparazione a quella di azione. Attraverso la compilazione di una serie di questionari e di un diario giornaliero, dove annotare il numero di sigarette fumate, l’ora, il luogo, l’umore e così via, il fumatore sarà innanzitutto portato a riflettere  sulle abitudini, le situazioni e le motivazioni per le quali fuma. Potrà pesare sul piatto della bilancia, da una parte, tutti gli svantaggi del suo comportamento (anche quelli economici) e, dall’altra, tutti i benefici derivanti da una cessazione dello stesso, imparando, infine, a calcolare, sulla base di rigorosi test scientifici, il proprio grado di dipendenza dalla nicotina e quello di intensità del suo desiderio di smettere di fumare. Solamente da questa consapevolezza potrà scaturire la volontà di interrompere quel gesto divenuto ormai automatico, quale è l’accendere una sigaretta. Una serie di altri suggerimenti, infine, lo metteranno in guardia sulle ricadute, su come evitare le tentazioni, sull’eventuale necessità di terapie farmacologiche e di sostegno psicologico. (red)