periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 191 - Roma, 23  Dicembre 2003

Sommario

Ghigo-Errani: garantire soprattutto le risorse per la sanità Formigoni: trasporto pubblico; tenere conto diverso costo della vita
Emilia-Romagna approva bilancio Veneto: attenzione ai tagli indiscriminati di insegnanti
Lorenzetti: aeroporti Umbria a "secco" con Finanziaria Regioni Obiettivo 1: fondi a Calabria e 15 case studies
Ghigo-Errani: garantire soprattutto le risorse per la sanità
Il Governo a breve termine deve intervenire per garantire le risorse necessarie, soprattutto in sanità, e quegli impegni presi con le Regioni e poi disattesi con il varo dei maxiemendamenti della Finanziaria. Lo hanno sostenuto insieme Il presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni Enzo Ghigo e il vice presidente della Conferenza Vasco Errani, intervenendo a Bologna per una manifestazione in occasione dei 25 anni del servizio sanitario nazionale. ''Io una speranza ce l'ho ancora'', ha detto Ghigo (nella foto), anche se Errani si è detto convinto che il decreto del Governo su questi problemi non ci sarà. ''In ogni caso o a fine anno o all' inizio del prossimo - ha detto Errani - bisogna che qualcosa il Governo faccia per garantire i flussi di cassa. Si rischia di pagare i fornitori a 600 giorni, in questo modo una siringa può costare il 29, 39, 40 per cento in più. Il Governo questo problema deve risolverlo''. Restano naturalmente aperti molti altri problemi - hanno rilevato i due presidenti - fra i quali quello della sottostima del fondo sanitario nazionale per il 2004 per garantire i livelli essenziali di assistenza a tutti i cittadini, che per Errani è di 5 miliardi di euro pari a diecimila miliardi delle vecchie lire. Un'altra questione ancora aperta è quella dei fondi che, hanno sostenuto Errani e Ghigo, non sono stati concessi per garantire le prestazioni sanitarie ai 750.000 immigrati regolarizzati con la legge Bossi-Fini. ''E' tutto rimandato al 2004 - ha detto Ghigo - ma noi riprenderemo la discussione fra di noi ai primi dell' anno per arrivare poi con il Governo a un nuovo accordo sulla ripartizione dei fondi che aggiorni quello raggiunto l' 8 agosto 2001''.
''I principi e i valori della legge 833 che istituiva il servizio sanitario nazionale - ha detto il Presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti - hanno ancora oggi la loro validità. Nella nostra regione, a partire da quegli anni, e' stata portata avanti un'azione che ha permesso di costruire e rafforzare un sistema che, garantendo a livello pubblico l' universalità delle prestazioni, permette di governare la spesa con un' elevata qualità delle prestazioni, facendo sì che il il nostro servizio sanitario possa godere di grande credibilità nel contesto nazionale. Ed e' questo sistema - ha ribadito la presidente - che va difeso e rafforzato, contro i rischi di un federalismo senza regole e di azioni che mirano a colpire il sistema pubblico''. L' assessore regionale alla sanità della regione Umbria, Maurizio Rosi, ha sottolineato che ''il grave problema dell'insufficienza del fondo assegnato dal Governo alle Regioni e che non copre gli oneri derivanti dall' applicazione del contratto di lavoro, da quelli per l' assistenza agli immigrati regolarizzati con la legge Bossi-Fini e dalla consistenza della popolazione anziana nella nostra regione. Su questi e sui temi più generali della salvaguardia del sistema pubblico - ha concluso Rosi - le forze politiche, istituzionali e sociali dell' Umbria dovranno impegnarsi, oggi, come 25 anni fa'' . E sul fronte delle risorse si esprime il Sottosegretario all'Economia, Giuseppe Vegas secondo il quale con le misure contenute nella Finanziaria ''gli enti locali non hanno motivo di lamentarsi", mentre sia Pera che La Loggia (che preannuncia "ho in mente il modello in vigore negli Usa") si soffermano sulla necessita di modificare i meccanismi che accompagnano l'iter delle legge finanziaria. (gs)
Emilia-Romagna approva bilancio e sostegno imprese
Nessun taglio allo stato sociale e alle risorse destinate allo sviluppo economico nel bilancio approvato dal Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna che quindi "investe" sui fattori strategici che garantiscono la qualità sociale e la crescita economica. 
"Approviamo il bilancio per il 2004 in una situazione nazionale caratterizzata da elementi di grande preoccupazione per le condizioni della finanza pubblica e di massima confusione istituzionale - ha commentato il presidente della Regione Vasco Errani - In queste stesse ore il  Governo sta varando una finanziaria nata prima senza il confronto con le istituzioni locali e approvata, poi, senza il confronto con il Parlamento. E' una finanziaria sbagliata, senza scelte strategiche per lo sviluppo, insostenibile per le Regioni, i Comuni e le Province che hanno espresso un parere negativo.
"Noi abbiamo scelto un'altra strada  - ha aggiunto Errani - Siamo impegnati ad agire con il massimo senso di responsabilità, a compiere scelte forti per garantire risposte positive ai cittadini, alle imprese, alle nostre comunità locali. Il bilancio dice una cosa importante: questa regione non farà un passo indietro rispetto alla qualità dei servizi, del sistema produttivo e del territorio. Perciò nel bilancio regionale abbiamo scelto di investire sui fattori decisivi per garantire la qualità sociale e dello sviluppo: lo stato sociale, l'innovazione e la ricerca, la qualificazione del lavoro.
"Noi non taglieremo - ha concluso Errani - Ridurremo ulteriormente le spese correnti di gestione per concentrare le risorse sui nostri  punti di forza,  facendo leva su un sistema di governo a rete ed esercitando pienamente il ruolo che la nuova Costituzione ci riconosce".
Inoltre va segnalato anche che
entra già nella fase applicativa il nuovo Programma triennale per le attività produttive.
“Con questo intervento – ha commentato l’assessore alle attività produttive Duccio Campagnoli – vogliamo sostenere le imprese che investono scommettendo sul proprio futuro, attraverso piani integrati che sappiano coniugare sviluppo, sicurezza sul lavoro, compatibilità ambientale”.
La Misura 1.1 Azione B del nuovo Programma triennale sostiene la concessione da parte degli istituti di credito di mutui agevolati alle imprese per gli investimenti finalizzati all’acquisizione di macchine utensili o di produzione, all’innovazione tecnologica, commerciale o organizzativa (comprese le spese sostenute per la certificazione di qualità), alla tutela ambientale, alla sicurezza sul lavoro.
Con il nuovo bando saranno ammessi Progetti d’investimento integrati presentati da Pmi industriali ed artigiane, che prevedano una spesa minima pari a 75.000 euro e massima di 1,56 milioni di euro. L’agevolazione regionale comporterà l’abbattimento degli interessi fino al 50% per le micro imprese, fino al 40% per le piccole imprese con più di 10 dipendenti e fino al 23% per le medie imprese. Le domande potranno essere presentate fino al 30 aprile 2004. Il termine potrà essere anticipato nel caso di esaurimento dei fondi disponibili. Per ulteriori informazioni: e-mail
imprese@regione.emilia-romagna.it; web www.ermesimprese.it .
(sm)
Lorenzetti: aeroporti Umbria a "secco" con Finanziaria
“Forte preoccupazione” è stata espressa dalla Presidente della regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, per i fondi assegnati nel 1999 per l’aeroporto regionale dell’Umbria di Sant’Egidio e quello di Foligno, e che sono stati cancellati dalla legge finanziaria oggi definitivamente approvata dal parlamento. “Avevo chiesto personalmente al sottosegretario all’economia, Vincenzo Vegas, e successivamente ad altri esponenti del Governo, assicurazioni affinché nei tre maxi-emendamenti che compongono la legge finanziaria 2004 venisse inserito il provvedimento relativo al prosieguo del finanziamento dei progetti di ammodernamento degli aeroporti di Sant’Egidio e Foligno, già finanziati dal Ministero dei trasporti. Purtroppo ciò non è avvenuto, ed ora c’è il rischio concreto che vengano bloccati tutti gli interventi in corso, con un danno gravissimo per la funzionalità delle strutture aeroportuali dell’Umbria”.
Le somme si riferiscono a finanziamenti concessi all’Enac alcuni anni fa, e  che l’Ente aveva utilizzato per la stipula di convenzioni ed accensione di mutui per finanziare i lavori di potenziamento e ristrutturazione di 24 aeroporti in Italia, tra cui appunti quelli di Perugia e Foligno. In assenza di questa norma, quindi, l’Enac sarà costretta a bloccare ogni tipo di intervento, non avendo a disposizione i fondi per il pagamento della rate dei mutui quindicennali. “Ora c’è solo una possibilità – ha concluso Lorenzetti –: che il Governo corregga la norma e la inserisca nel decreto legge di fine anno”. (red)
Formigoni: trasporto pubblico; tenere conto diverso costo della vita
A Roma, Milano e Napoli, mezzi pubblici quasi regolari. Fermi autobus e metropolitane a Bologna, Siena, Trento, Padova, Varese e in altre città. Sciopero a Genova, nonostante la precettazione mentre pochi mezzi si sono visti a Venezia. Precettati a Bologna gli autisti dell'Atac. I sindacati di base annunciano che la protesta continua.
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, spera ancora nella tregua del trasporto pubblico dopo la firma del contratto. Ma rilancia l'idea di un ruolo diverso delle Regioni anche in base alla necessità di prendere in considerazione il diverso costo della vita che esiste nel Paese tra diverse realtà.
''L'accordo raggiunto - ha detto Formigoni a margine della  - e' e deve essere la fine delle ostilità. Quando si firma un contratto dopo lunghe trattative e' chiaro che ci si deve impegnare a rispettarlo. Certo ci sono stati ritardi per cui tra poco più un mese ci si dovrà risedere al tavolo per ritrattare un nuovo contratto''.
Formigoni ha quindi ricordato il trasferimento delle competenze alle Regioni in tema di trasporto pubblico deciso nella passata legislatura: ''Una decisione che ha creato confusione perché si sono trasferite le competenze alle Regioni senza però trasferire le risorse''. ''Credo - ha concluso - che prima o poi si dovrà arrivare a prendere in considerazione l'idea che ho lanciato e cioè di tenere conto di un livello diverso del costo della vita nelle varie zone del Paese. Per il momento la contrattazione e' stata voluta nazionale ed è quella che vale''.
Inoltre e' stato firmato dal ministro dell'Istruzione-Università-Ricerca, Letizia Moratti, e dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, un protocollo d'intesa per sviluppare la ricerca e la formazione nei settori a più elevata tecnologia e di particolare rilevanza strategica.
L'impegno assunto con la firma del protocollo e' quello di giungere entro i prossimi mesi alla stipula di tre accordi di programma su biotecnologie, Ict (Information and communication technologies) e materiali avanzati.  ''La Regione - ha commentato Formigoni - ha fatto della ricerca uno dei suoi principali obiettivi. In un momento di difficolta' economica come quella che attraversa l'Europa noi puntiamo sulla ricerca applicata all'industria, soprattutto a quella piccola e media per continuare ad eccellere nel mondo''. (red)
Veneto: attenzione ai tagli indiscriminati di insegnanti

"Attenzione ai tagli indiscriminati di insegnanti. La scuola in Italia non è un sistema omogeneo. Esistono situazioni diverse che richiedono equilibrio e non si può affidare la programmazione a un calcolo numerico. Non è questo lo spirito della riforma scolastica". L'appello è dell'assessore regionale alla cultura e all'istruzione Ermanno Serrajotto ed è rivolto al governo e al Parlamento in relazione alle previsioni della legge finanziaria dello Stato che ha disposto una ulteriore riduzione di insegnanti a livello nazionale, dopo quella già effettuata con la finanziaria dello scorso anno. "Non può esserci una politica dei “tagli” fine a se stessa - afferma Serrajotto (nella foto) - ma un progetto complessivo di riqualificazione della scuola che tenga conto delle esigenze espresse dal territorio. Sotto questo profilo, anche la previsione di tagli del personale docente appare particolarmente penalizzante per il sistema veneto che registra, a differenza di altre Regioni, un aumento della popolazione scolastica e dove continuano a pervenire da parte delle scuole richieste di ulteriori insegnanti. La legge finanziaria dello Stato all'esame del Parlamento prevede invece una riduzione di 8500 insegnanti a livello nazionale, senza correlazione con il trend della popolazione scolastica".
"I tagli, se devono esserci - conclude Serrajotto - dovrebbero almeno essere proporzionali all'andamento della popolazione scolastica di ogni regione e cioè maggiori dove non c'è stato aumento e minori dove si registra una crescita del numero degli alunni, come nel Veneto". (red)

Regioni Obiettivo 1: fondi a Calabria e 15 case studies
Alla Regione Calabria sono stati  assegnati 68,94 milioni di euro relativi alla premialità del  4% prevista dalla Commissione Europea per le Regioni dell'  'Obiettivo 1' per quanto riguarda la gestione dei Fondi  strutturali.  A riguardo, secondo quanto riportato da un articolo sulla newsletter del Formez, la fase di avvio della “prima generazione” di Progetti Integrati Territoriali è ormai prossima al completamento, anche se con velocità differenziate, nelle diverse Regioni dell’Obiettivo 1.  Primo confronto sui risultati dei case studies condotti dal Formez, nell’ambito del Progetto SPRINT – Sostegno alla Progettazione Integrata, su 15 PIT distribuiti nelle sei Regioni dell’Obiettivo 1: i PIT Pietrelcina, Caserta, Certosa di Padula, Campi Flegrei, Area Metropolitana di Bari, Territorio Salentino Leccese, Alto Basento, Metapontino, Locride, Serre Calabresi, Nebrodi, Palermo, Valle del Torto, Barigadu e Cagliari Sud-Ovest. I quindici casi di studio sono stati realizzati interagendo con diversi soggetti, in particolare, le task force SPRINT, i responsabili dei progetti integrati, i Nuclei di Valutazione ed i soggetti del partenariato. Opinioni e valutazioni sono emerse su tre aspetti fondamentali: gli “indizi” di maggior valore aggiunto che le esperienze dei PIT sembrano possedere rispetto a modalità di intervento differenti; la presenza di elementi di qualità dei PIT, dalla fattibilità tecnica, alle strategie, sottolineando le variabili di coerenza, integrazione e qualità progettuale; dunque, passando dai punti di forza alle aree di criticità di tali esperienze. Infine, l’indicazione delle prime “raccomandazioni”, formulabili in questa fase, per il buon esito dei Progetti.  (red)
 

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