periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 58 - Roma, 17  giugno 2003

Sommario

Intramoenia: dibattuta proposta Sirchia Marche: nuove abitazioni in affitto
27 Abano Terme: Conferenza Regioni su disabilità Ruolo Regioni in bozza costituzione U.E.
Intesa Stato-Campania su ricerca scientifica e innovazione tecnologica Diametro: associazione vicina a Bassolino
Intramoenia: dibattuta proposta Sirchia
E' molto dibattuta la proposta del Ministro Sirchia di voler aprire alle assicurazioni private la gestione dell'intramoenia, e cioè dell'attività libero professionale nelle strutture pubbliche. Ricordiamo che nell'intervista di ieri a "la Repubblica" (cfr. n. 57 di regioni.it) - si affermava che: ''La spesa sanitaria aumenta e i soldi per farvi fronte non ci sono. Una soluzione, anche se parziale, sarebbe quella di stipulare convenzioni tra le assicurazioni e i fondi privati con le Regioni per sostenere le spese dell'intramoenia che oggi lavora in perdita''.
Il Ministro si è detto quindi favorevole ad una riforma della professione intramoenia, anche attraverso incentivi alle polizze assicurative. Sirchia ha poi ribadito ''Molti cittadini italiani hanno già contratto una polizza assicurativa volontaria che da' loro dei servizi", se si rende interessante l'intramoenia "avendo un trattamento di riguardo e superando le liste di attesa" e un ambiente alberghiero dignitoso, "la ovvia conseguenza e' che noi portiamo queste risorse dentro l'ospedale pubblico, ossia lo arricchiamo'' e ''il paziente avrebbe il meglio di quello che esiste in Italia o comunque prestazioni di alto livello, consentendo un risparmio per le Regioni che si sgraverebbero di questo carico finanziario, perché pagherebbe (ma con tariffe agevolate) l'assicurazione''.
Mentre la
Federazione dei medici generici chiede al Governo e alle Regioni la convocazione degli Stati Generali sulla sanità, la Rosy Bindi si dimostra nettamente contraria all'ipotesi in un sistema sanitario ''gia' strangolato dai ritardi nei trasferimenti alle Regioni e dal taglio delle risorse''. ''Si vuole creare una doppia sanità - secondo Bindi - con l'illusione che i ceti medi siano disponibili a pagare due volte, le tasse e una assicurazione per la salute, restando comunque utenti del servizio pubblico''. Una volta creata la doppia sanità chi se lo puo' permettere sceglierebbe semplicemente il sistema assicurativo privato e a questo punto, chiede Bindi, ''chi resterebbe a finanziare'' sistema pubblico? La Cgil sottolinea provocatoriamente: ''Chi non puo' pagare cerchi di non ammalarsi'' e per Luana Zanella (Verdi), l'ipotesi del Ministro della Salute di introdurre polizze assicurative per coprire il servizio ospedaliero intramoenia e' ''un'altra picconata alla sanità nazionale''. E per Livia Turco e Silvio Natoli, responsabili Welfare e Sanita' dei Ds, l'ipotesi del ministro della Salute sulle assicurazioni per le prestazioni mediche intramoenia sono ''una prima prova di devoluzione'' e di ''un sistema a doppio binario'', che ''selezionerà i cittadini in base al censo, con buona pace dei diritti, dell'equita' e dell'universalità''. No alle assicurazioni private sostitutive anche da parte del sindacato dei medici dirigenti ospedalieri Annao Assomed, che dice si' alle assicurazioni integrative.
Si è detto invece completamente favorevole il direttore generale dell'
Ania (associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), Giampaolo Galli: ''La proposta del ministro Sirchia e' una via obbligata di fronte al fatto che non si può aumentare il prelievo fiscale e che il servizio pubblico non può dare tutto a tutti gratis''. ''Gia' oggi il 30% della spesa sanitaria complessiva in Italia - ricorda Galli  - e' spesa privata e questo e' uno dei valori più alti in Europa. Se si riuscisse a convogliare una parte della spesa verso la professione intramoenia, anche attraverso polizze assicurative, non potrebbe che esserci vantaggio per il sistema sanitario nazionale''.(gs)
27 giugno ad Abano Terme: Conferenza Regioni su disabilità
Nell'Anno Europeo delle persone con disabilità, la Regione Veneto - capofila delle Regioni nel settore delle politiche sociali - promuove per la fine di giugno (27-28-29 giugno) a Montegrotto e Abano Terme (provincia di Padova), una manifestazione nazionale sulla disabilità dal titolo: "Non discriminazione e diritto di cittadinanza delle persone con disabilità". L'idea, neanche troppo nascosta, è proprio quella di fare il punto a livello nazionale su tutti i temi più importanti della disabilità.
All’interno della tre giorni, è prevista anche una sessione straordinaria della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dedicata per la prima volta alla discussione delle politiche regionali e nazionali sui temi della disabilità e che presenterà un documento formale sulle politiche per la disabilità. "L’appuntamento - fa presente Antonio De Poli, assessore del Veneto alle politiche sociali, coordinatore degli assessori regionali alle politiche sociali e promotore dell'iniziativa - si pone obiettivamente come il più importante momento di riflessione e confronto nazionale sulle tematiche dell’handicap, nonostante in concomitanza con l’Anno Europeo tante siano le iniziative già svolte o in programma".  Parteciperanno all'evento centinaia di rappresentanti delle associazioni che operano per tutelare gli interessi delle persone con disabilità e molti politici.  "E' necessario, oggi più che mai - afferma Antonio De Poli - essere attivi nell’affermare i diritti di cittadinanza delle persone diversamente abili. In questo senso l’anno europeo diventa un momento prezioso per aggiornare e formare gli addetti ai lavori, ma anche per riflettere e confrontarsi con tutti i soggetti". 
Si deve costruire una nuova cultura sulla disabilità, lo ha sottolineato il Presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan: "E' dal dialogo e dal lavoro comune che si deve partire per costruire una nuova cultura e una nuova politica nel settore della disabilità. Con il meeting di Abano e di Montegrotto Terme la Regione Veneto offre l'opportunità al Paese di mettere a confronto il mondo delle istituzioni con quello delle associazioni e dell'opinione pubblica" (sm)
Intesa Stato-Campania su ricerca scientifica e innovazione tecnologica
E' stato firmato il protocollo d'intesa Stato-Regione in materia di ricerca scientifica e innovazione tecnologica dal ministro dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, e dal presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino.
Il documento, informa una nota, ''coerentemente al dettato del nuovo titolo V della Costituzione, conferma il comune orientamento nel valorizzare le competenze tecnico-scientifiche, per favorire la ricerca e la diffusione dei suoi risultati, per migliorare l'intero sistema di trasferimento tecnologico e far crescere la nascita di imprese innovative ad elevato contenuto tecnologico nel Mezzogiorno''.
Nel comunicato si afferma inoltre: ''Il protocollo avvia la sottoscrizione di specifici accordi di programma che individueranno gli ambiti e le modalità di intervento, gli impegni finanziari, le forme di coordinamento, verifica e controllo. Tra le prime attivazioni la realizzazione di ''Centri Distrettuali di Ricerca'' finalizzati alla attuazione delle politiche di intervento comunitarie e a migliorare le condizioni di attrattività e competitività del territorio regionale. Le aree di ricerca interessate dal presente accordo sono quelle di interesse strategico e coerenti a quelle del VI Programma Quadro''.(sm)
Marche: nuove abitazioni in affitto

La Regione Marche ha stabilito i criteri per concorrere al bando nazionale denominato: “20 mila abitazioni in affitto”. Si tratta di un programma sperimentale di edilizia residenziale pubblica (Erp) che destina alle Marche circa 11 milioni di euro, per complessivi 250 alloggi, da realizzare nella nostra regione. Possono richiedere i finanziamenti i Comuni, gli Istituti autonomi case popolari, le imprese di costruzione e le cooperative edilizie. Le domande vanno inviate al Servizio Edilizia Pubblica della Regione Marche entro il 5 luglio 2003.
L’accoglimento della richiesta è subordinata all’approvazione e al finanziamento ministeriale del Piano operativo regionale (Por), che verrà stilato sulla base delle domande pervenute.
“Il programma sperimentale – spiega l’assessore regionale all’Edilizia, Giulio Silenzi – punta a incrementare l’offerta di alloggi, da destinare alla locazione con canone convenzionato, nelle realtà a maggiore tensione abitativa. Rappresenta un’occasione importante per cercare di dare una casa alle persone in difficoltà o alle categorie più deboli sul mercato immobiliare”.
Oltre che sul Bur (n. 50 del 5 giugno 2003),  il modello di domanda, per partecipare al bando “20.000 abitazioni in affitto”, è disponibile sul sito della Regione (
www.regione.marche.it alla voce “bandi”). (sm)
Ruolo Regioni in bozza costituzione europea
Claudio Martini Lombardia, Piemonte, Veneto e Puglia. Insieme ad altre dieci regioni europee hanno firmato una dichiarazione, a cinque giorni dal vertice di Salonicco, affinché nella Costituzione Europea venga riconosciuto il loro ruolo. In particolare hanno chiesto la modifica di alcuni articoli della bozza della Costituzione.
''Non vorrei che qualcuno avesse pensato che la Convenzione - ha dichiarato Claudio Martini, presidente della Regione Toscana e osservatore del Comitato delle Regioni nella Convenzione - avrebbe scritto la Costituzione delle Regioni europee, anziché quella dell'Unione, intervenendo così arbitrariamente nelle architetture istituzionali dei singoli Stati, che sono e resteranno ancora a lungo estremamente diversificate''.
''La bozza di trattato costituzionale europeo riconosce per la prima volta il ruolo delle Regioni e delle autonomie locali che prima non erano neppure nominate; attribuisce maggiori poteri al Comitato delle Regioni, allargando considerevolmente la sua area di controllo e sancendo il suo diritto di ricorrere alla Corte di giustizia ogni volta che il principio di sussidiarietà venga disatteso dall'Unione o dai singoli Stati. In più, riconosce il principio, decisivo per le Regioni, della coesione territoriale e apre nuovi importanti spazi per le Regioni nel processo decisionale europeo''.
Più critico Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, per il quale
''Il progetto della Convenzione delinea un' Unione europea che e' in sostanza un' unione di stati. Delle autonomie regionali e locali si parla in modo indiretto, mentre il popolo, la società civile in quanto soggetti sono praticamente assenti''. Formigoni ha  inoltre sottolineato di temere il delinearsi "un'Europa centralista e delle elites. Insomma della creazione di una specie di super stato a scala continentale, ispirato a un modello che ormai ha fatto il suo tempo''.
Nella dichiarazione di Goteborg delle regioni europee si chiede che ''il testo della Costituzione Europea riconosca ai principi di sussidiarietà e di proporzionalita' il medesimo rango costituzionale nei principi di democraticità, responsabilità e solidarietà al fine di valorizzare la dimensione regionale e locale quale spazio politico europeo di primaria importanza''.
La Costituzione europea dovrà permettere - secondo il documento - una chiara divisione delle competenze non solo tra le istituzioni comuntarie, ma anche tra i diversi livelli di governo. Il Comitato delle Regioni dovrà essere un Consiglio delle Regioni con una maggiore rilevanza politica come principale garante dei principi di sussidiarieta' e di proporzionalità e, tra l'altro, si dovrà collaborare con la Commissione per lo sviluppo della governance comunitaria. Si chiede anche che il Consiglio delle Regioni possa adire la Corte di Giustizia e che il parere espresso possa essere obbligatorio in materie di forte impatto territoriale. Si individuino - afferma sempre il documento - delle regioni partner dell'Europa che collaborino con la Commissione, e che ci siano propri rappresentati nel Consiglio delle Regioni. In tal senso si possano controbattere anche ex ante la Corte di Giustizia il rispetto di sussidiarietà e proporzionalità. Va infine mantenuta nella Costituzione la possibilità di partecipare in seno alle delegazioni nazionali alle sedute del Consiglio Europeo per le trattative delle materie di competenza
. (gs)
Diametro: nasce associazione vicina a Bassolino
Bassolino, il presidente della Campania, e' il riferimento politico dei soci fondatori di 'Diametro'. Si tratta di una costituenda associazione formata da politici di vari partiti, professionisti, amministratori locali e intellettuali. Il nome 'Diametro' (il congiungimento tra i punti del cerchio piu' lontani tra loro) e' la metafora che ha ispirato i dieci soci fondatori. Tra i piu' attivi ci sono Domenico Tuccillo, giovane parlamentare della Margherita, l'ex assessore regionale alla Sanita' (ora al Turismo) Teresa Armato (anche lei della Margherita, ex 'eretica' del Ppi e fedelissima di Bassolino) ed il parlamentare diessino Pino Petrella, chirurgo oncologo e amico di vecchia data del presidente Bassolino. Socio fondatore e' anche il deputato ds, l'ex vicesindaco Riccardo Marone, avvocato amministrativista e perno principale della giunta comunale bassoliniana, vicesindaco reggente nell'interregno tra Bassolino e Iervolino. Completano l'albo dei soci Ennio Cascetta assessore regionale ai Trasporti, che qualcuno già vede come il candidato-successore di Bassolino a Palazzo Santa Lucia, il parlamentare Vincenzo Siniscalchi (Ds) - avvocato penalista - l'assessore provinciale Lello Porta, Dino Di Palma (ex assessore dei Verdi ora subcommissario comunale al sottosuolo), il consigliere regionale Anna Ummarino.
Il Presidente della Regione Campania è intervenuto poi, con un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, sui rapporti fra Ulivo e Rifondazione: "Bisogna iniziare subito il confronto - dice - senza attendere di arrivare sotto scadenza elettorale. Il tempo conta, perché per sottoscrivere un patto di Governo, di tempo ne serve. E penso che entro l'autunno i dirigenti del centro sinistra e del PRC debbano sedersi attorno ad un tavolo. Devono garantire che lo faranno, sarebbe un gesto di responsabilità verso il paese e verso il nostro elettorato". (red)
 

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