periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 63 - Roma, 24 giugno 2003

Sommario

Emilia-Romagna: accordo autonomie su federalismo fiscale Marche: rimborsi per danni da randagismo
Coordinamento Commissioni agricoltura Regioni centro 8 Assessori su diritto d'asilo
Linee guida su studi farmaci in pediatria Piemonte:  educazione alimentare per i  giovani
Emilia-Romagna: accordo autonomie su federalismo fiscale
Definiti in Emilia-Romagna gli indirizzi di compartecipazione ai grandi tributi tra regione e sistema delle autonomie.
Il presidente della giunta regionale Vasco Errani (nella foto) ha infatti firmato un documento sul federalismo fiscale con i rappresentanti di Anci (comuni), Upi (province) e Lega autonomie dell'Emilia-Romagna.
Compartecipazione ai tributi fiscali nazionali (Iva e Irpef) per finanziare le competenze delle autonomie locali e delle regioni; regolazione dello Stato per i tributi locali di carattere generale diffusi su tutto il territorio nazionale come l'Ici per evitare sperequazioni tra le diverse realtà; fondo di perequazione per compensare le disparità di introito fra i diversi territori con la compartecipazione fiscale, da accompagnare con un accordo in sede nazionale fra stato, regioni, province e comuni sulle competenze che vengono trasferite. Il documento - come ha spiegato Errani - è un contributo di carattere nazionale all' impostazione dei lavori dell' Alta Commissione di studio per la realizzione del federalismo fiscale (art.119 riforma Titolo V) i cui indirizzi di lavoro verranno discussi dalla Conferenza Stato-Regioni Unificata che si riunirà il 3 luglio. L' intesa mette d' accordo le autonomi  locali della regione sul modo in cui dovrà funzionare il rapporto tra i vari livelli istuzionali e lo stato garantendo nello stesso tempo un federalismo fiscale che non penalizzi i più deboli. (sm)
Coordinamento commissioni agricoltura Regioni centro
Le commissioni agricoltura di Toscana, Emilia Romagna, Marche e Lazio hanno dato dar vita a un coordinamento che aumenti, verso il governo italiano e l' Unione Europea, il peso delle politiche regionali.
Già individuati gli argomenti che saranno affrontati nelle prossime sedute: calamità naturali; occupazione, formazione e immigrazione; costruzione dei distretti rurali; sicurezza in agricoltura.
Il coordinamento delle commissioni sarà presieduto dal
presidente di quella Toscana, Fabio Roggiolani, capogruppo dei Verdi. Il documento abbozzato stamani sarà poi presentato anche alle commissioni agricoltura di Abruzzo e Umbria.
 ''La riforma della politica agricola comunitaria di medio termine - spiega Fabio Roggiolani - spinge verso il disaccoppiamento, con cui, per l' erogazione dei contributi, non si bada più alla quantità del prodotto ma all' estensione del terreno coltivato. Ecco, noi chiediamo che si guardi anche alla qualità del prodotto, alla ecosostenibilità della produzione e all' occupazione''. ''Poi punteremo a una consistente modulazione delle risorse - ha aggiunto - ovvero, che una parte delle risorse comunitarie non siano destinate direttamente alle aziende ma siano spostate alle regioni o agli stati nazionali, che le possano gestire in base a programmi che puntino al rinnovamento delle aziende''. (gs)
Linee guida su studi farmaci in pediatria

I farmaci in età pediatrica sono difficili da testare. Serviva pertanto una guida sulla corretta conduzione degli studi clinici in tal senso che definisca garanzie, indirizzi e regole. E' questo l'obiettivo di un documento promosso dalla Conferenza delle Regioni il 19 giugno.
Quelle approvate dalla Conferenza dei Presidenti sono delle “Linee guida” e interessano i soggetti coinvolti nelle sperimentazioni cliniche pediatriche. 
Una corretta conduzione degli studi clinici in pediatria va basata: 1) sugli aggiornamenti scientifici disponibili, 2) sugli adempimenti previsti dalla normativa vigente in Italia ed in Europa, 3) sui pareri espressi dalle istituzioni e dagli altri soggetti che hanno partecipato alla consultazione.
Tra le Disposizioni Generali per la sperimentazione clinica in pediatria si prescrive innanzitutto che le sperimentazioni cliniche siano condotte secondo i più elevati standards etico-scientifici e senza compromettere il benessere psico-fisico del minore. Nessuna sperimentazione può essere iniziata in un minore prima che sia stato espresso il parere di un Comitato Etico nazionale o territoriale che abbia documentata esperienza pediatrica o che si esprima previa consultazione di esperti in ricerca clinica pediatrica e assistenza all’infanzia.
Nessuna sperimentazione può essere iniziata in un minore prima di aver ottenuto l’assenso del minore e comunque il consenso informato dei genitori o di chi esercita la potestà genitoriale. In caso di lontananza, incapacità o altro impedimento che renda impossibile ad uno dei due genitori l’esercizio della potestà genitoriale quest’ultima è esercitata in via esclusiva dall’altro. Qualora in relazione all’età il consenso o l’assenso del minore non possano essere acquisiti, lo sperimentatore dovrà comunque essere in grado di fornire al partecipante alla ricerca informazioni adeguate e comprensibili e garantire che non si pervenga ad una partecipazione forzata e involontaria. Il minore ha il diritto di rifiutare la propria partecipazione ad una sperimentazione clinica. Lo sperimentatore tiene conto di tale rifiuto purché tale rifiuto non metta in pericolo la vita del soggetto. In casi particolari (disagio economico, istruzioni inadeguata, disagio familiare e sociale, immigrazione, altro) e a giudizio dello sperimentatore o del Comitato Etico il bambino ha diritto ad ulteriore protezione e ad essere assistito da un ‘mediatore’ esterno alla famiglia. I risultati di una sperimentazione condotta in ambito pediatrico devono sempre essere resi pubblici siano essi positivi o negativi e comunicati al Comitato Etico di riferimento. La responsabilità della pubblicazione è del proponente la ricerca. Si prevede infine l'organizzazione di specifiche iniziative di formazione alla sperimentazione in pediatria rivolte agli sperimentatori, ai componenti dei Comitati Etici e alle Aziende e a riferimento sono indicati specifici allegati alle Linee Guida. (gs)

Marche: rimborsi per danni da randagismo

La Regione Marche stanzia 125,00 mila euro per rimborsare i danni causati dai cani randagi. Beneficiari dei contributi sono gli allevatori marchigiani che subiscono perdite di bestiame dovute al randagismo, nel corso dell’anno.
“Un fenomeno sempre più consistente, che richiede l’intervento pubblico per contenere gli effetti economici sui bilanci degli allevatori – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Giulio Silenzi – Negli ultimi anni, i danni al patrimonio zootecnico sono considerevolmente aumentati, soprattutto per il crescente abbandono dei cani, specie nelle aree litoranee e collinari, e per la presenza di greggi incustodite durante la notte”.
Oltre alla somma stanziata, su proposta dell’assessore Silenzi, la Giunta ha stabilito i criteri, le modalità e i valori del rimborso. (red)
8 Assessori su diritto d'asilo

Il diritto d'asilo e l'integrazione dei disabili sono state al centro di alcune iniziative di politica sociale della Regione Emilia-Romagna. “Il diritto d’asilo è una questione di civiltà”,  lo ha ribadito un appello, sottoscritto da otto assessori alle Politiche sociali di diverse Regioni e Province italiane, in occasione della terza Giornata mondiale del rifugiato, promossa dall’Alto Commissariato Onu. La dichiarazione, il cui primo firmatario è l’assessore regionale dell’Emilia-Romagna, Gianluca Borghi, è stata siglata insieme agli assessori delle Regioni Marche Marcello Secchiaroli, della Toscana Angelo Passaleva, dell’Umbria Gaia Grossi, della Campania Adriana Buffardi, della Basilicata Gennaro Straziuso, e delle Province autonome di Trento, Mario Magnani e Bolzano Otto Saurer.
“Dobbiamo lavorare insieme, istituzioni e soggetti del privato sociale – dice tra l’altro l’appello -, per una effettiva cultura dell’asilo nel nostro Paese”.
L’Italia non ha ancora adottato una legge organica in materia di asilo, unico tra gli Stati dell’Unione Europea insieme alla Grecia. “Eppure – dice il documento - il diritto è inserito tra i principi fondamentali della nostra Costituzione”. A questo proposito gli assessori denunciano la necessità di una svolta: “Occorre che che il Parlamento italiano risponda con grande celerità a questo vuoto normativo”.
Per quanto riguarda invece le politiche sociali di integrazione dei disabili, la Regione Emilia-Romagna ha sottolineato i temi della l
ibertà di movimento e della maggiore autonomia: l’integrazione dei disabili passa anche e soprattutto attraverso queste conquiste. Per questi motivi è stato promosso un apposito seminario dal Centro Regionale di Informazione su accessibilità e barriere architettoniche.  Il seminario rientra tra le numerose iniziative di informazione e riflessione organizzate dalla Giunta regionale per il 2003 “Anno europeo delle persone con disabilità” proclamato dall’UE. Le azioni presentate dalla Regione confermano un ruolo attivo svolto nel garantire ai disabili una partecipazione attiva alla vita civile e pari opportunità nel mondo della formazione scolastica e del lavoro. Si articolano principalmente secondo due linee: impegni di politica regionale che la Giunta ha realizzato o realizzerà nel corso della legislatura e una serie di iniziative di riflessione e informazione secondo i propositi e principi stabiliti a livello europeo. (sm)

Piemonte: continua educazione alimentare ai giovani

Sono stati positivi i primi tre anni di applicazione del programma "Comunicazione ed educazione alimentare" realizzato dalla regione Piemonte per trasmettere ai più giovani la passione per la terra in cui vivono e per i prodotti tipici e tradizionali.  Pertanto si intende proseguire anche nell’anno scolastico 2003-2004 rendendo ancora più stretta la collaborazione con gli insegnanti. Lo ha annunciato l’Assessore regionale all’Ambiente e all’Agricoltura, Ugo Cavallera (nella foto).
Numerose le iniziative previste per il nuovo anno scolastico. Cavallera ha annunciato "il proseguimento dei corsi negli istituti alberghieri, nuovi corsi di aggiornamento per insegnanti, un seminario nazionale degli istituti alberghieri, lo sviluppo del progetto delle fattorie didattiche, l’organizzazione presso la Cascina Falchera di Torino di 54 corsi di cucina rivolti a circa 1000 bambini. Verrà inoltre organizzato un convegno internazionale sull’educazione alimentare e verranno aperti due canali informativi sul sito web della Regione e sul portale nazionale del Ministero". (red)
 

Proprietario ed editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Redazione: via Parigi, 11    00185 - Roma
Direttore editoriale: Marcello Mochi Onori
Direttore responsabile: Marco Tumiati
In redazione: Stefano Mirabelli; Giuseppe Schifini
tel. 06.488829200 - fax 06 4881762
e-mail:
redazione@regioni.it

 
 


per iscriversi alla mailing list e ricevere regioni.it alla tua casella di posta elettronica

 


link

no copyright. per pubblicare le notizie di regioni it "clicca"