periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 82 - Roma, 19, 20 e 21  luglio 2003

Sommario

Bankitalia: graduatoria regionale benessere Budapest: V Conferenza Europea su fondi strutturali
Dpef alla verifica federalista: iniziativa di regioni, province e comuni Minori e TV : analisi toscana
Sito coordinamento beni culturali Astrid: attuazione federalismo fiscale
Bankitalia: graduatoria regionale benessere
L' Emilia-Romagna è al primo posto nella graduatoria relativa al  livello di benessere delle regioni italiane, in un contesto  caratterizzato peraltro dalla conferma del forte dualismo  esistente fra Centro-Nord e Mezzogiorno che è  decisamente indietro rispetto anche alla stessa media nazionale  del reddito e della ricchezza.
Sono le conclusioni cui giunge un' indagine pubblicata  nella serie 'Temi di discussione' della Banca d' Italia, che fa il punto sulla  distribuzione del reddito e della ricchezza nelle regioni  italiane, con riferimento al periodo 1995-2000.
E' così confermato il dualismo dell' economia italiana, con  Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia, Trentino e Friuli nell'  estremo piu' elevato e Sicilia, Basilicata e Calabria in quello  opposto''. Ma in aggiunta a quest' indicazione l' indagine,  utilizzando un indice di benessere che tiene conto sia del  livello medio del reddito che della sua distribuzione, perviene  al tempo stesso alla conclusione che il gap tra le regioni  meridionali e quelle del Centro e del Nord risulta ''ancora piu'  pronunciato''. In ogni caso, in tutte le diverse elaborazioni  contenute nello studio, l' Emilia-Romagna occupa appunto il  primo posto nella classifica del benessere. Le  regioni del Sud - in particolare Basilicata e Calabria - sono sempre al di sotto della media nazionale. (gs)
Dpef alla verifica federalista: iniziativa di regioni, province e comuni

I presidenti Enzo Ghigo (Conferenza delle Regioni), Leonardo Domenici  (Anci), Lorenzo Ria (Upi) e Enrico Borghi (Uncem) hanno invitato ad un incontro - mercoledì il 23 luglio alle ore 19.30 presso la sede della Conferenza delle Regioni, a Roma, Via Parigi 11 – sindacati e parti sociali per affrontare insieme i temi del Dpef 2004-2007.  Tra gli invitati all’incontro: CGIL, CISL, UIL, UGL, CONFINDUSTRIA, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI, CONFAPI, COLDIRETTI, CIA, CONFARTIGIANATO, CNA, CONFAGRICOLTURA, CISAL, CONFCOOPERATIVE, LEGA NAZIONALE COOPERATIVE E MUTUE.  “In questi giorni - si legge nell’invito -  ci troviamo nel pieno della discussione sul Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, a fronte degli incontri di presentazione che il Governo ha avuto con le istituzioni regionali e locali e le forze economiche e sociali. Le Regioni, le Province, i Comuni e le Comunità Montane hanno presentato, durante le ultime riunioni della Conferenza Unificate e a Palazzo Chigi, le proprie proposte, che dettano le linee per lo sviluppo del Paese. Partendo dal nuovo assetto costituzionale della Repubblica  avviato con la riforma del Titolo V, che definisce Stato, Regioni, Province e Comuni come soggetti istituzionali di pari livello, le Regioni e le Autonomie locali hanno chiesto, tra l’altro, al Governo, di avviare con il DPEF la piena attuazione del federalismo fiscale, di ridefinire i criteri di rispetto del patto di stabilità, e di prevedere investimenti in innovazione, ricerca, infrastrutture, formazione, ambiente e Mezzogiorno, quali elementi indispensabili per lo sviluppo del Paese. Gli stessi principi, dunque, su cui si fonda il “Patto di competitività per lo sviluppo dell’Italia”, siglato dalle forze economiche e sociali, e sul quale istituzioni regionali e locali e Sindacati Confederali hanno iniziato un positivo dibattito. La centralità delle questioni trattate dal DPEF ci hanno visti dunque concordi nel proporvi una riunione per avviare, su questi temi e in vista della  discussione parlamentare e della risoluzione che approverà il Documento e della prossima scrittura della Legge Finanziaria, un percorso di confronto e condivisione”.
Vasco Errani, vicepresidente della Conferenze dei presidenti  delle Regioni, ha richiamato  il governo  al rispetto dell'intesa interistituzionale firmata da  Berlusconi, e definisce l'incontro di mercoledi' prossimo  particolarmente importante: ''verificheremo le possibili  convergenze sulle priorita' che servono al Paese''.(gs)

Regioni: un sito del coordinamento beni culturali

La Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome si articola in Coordinamenti settoriali nelle diverse materie di competenza. Il Coordinamento in materia di Beni Culturali è stato affidato alla Regione Piemonte (nella foto Gian Piero Leo, coordinatore degli assessori ai beni culturalai per la Conferenza delle Regioni e Assessore del Piemonte). Un sito del coordinamento presenta i responsabili politici, amministrativi e tecnici nelle diverse attività, contiene informazioni generali sulle iniziative delle diverse Amministrazioni (convegni, mostre, eventi, piani e programmi, progetti, ecc.) e mette a disposizione testi di carattere legislativo e documentario, indirizzi e altri dati utili. Il Coordinamento opera per garantire unitarietà di indirizzo delle Regioni nei rapporti con il Governo, il Parlamento, le Province e i Comuni italiani. Il Coordinamento è il luogo di scambio di esperienze e di elaborazione di idee e di progetti per qualificare l’azione amministrativa e tecnica delle strutture regionali. (sm)

Budapest: V Conferenza Europea su fondi strutturali

Sono disponibili sul sito Inforegio i documenti di lavoro e i testi delle relazioni presentate nel corso della V Conferenza europea sulla valutazione dei Fondi strutturali, tenutasi a Budapest a giugno 2003. Nel corso della conferenza, organizzata dalla Direzione generale Politica regionale della Commissione, sono state organizzate due diverse sessioni di workshop paralleli sui seguenti temi: Effettuare valutazioni utili e di alta qualità;  Valutazione e rafforzamento delle capacità. Nella sessione plenaria della seconda giornata sono state tratte le conclusioni dei lavori dei workshop e si è discusso in tavola rotonda di come la valutazione possa contribuire allo sviluppo delle politiche, nonché di quale possa essere il contributo del valutatore, delle istituzioni, delle amministrazioni e della società civile nel miglioramento della qualità e dell'utilità della valutazione.(red)
Minori e TV: analisi toscana

L’Osservatorio di Pavia ha effettuato una ricerca su incarico del Corecom Toscana, relativa ai programmi televisivi di 28 emittenti locali toscane nella fascia oraria protetta per i minori dalle 16 alle 19. La fruizione dei programmi televisivi coinvolge la quasi totalità dei minori che passano in compagnia dello schermo un tempo assai significativo. Questa massiccia esposizione alla televisione da parte di soggetti poco protetti psicologicamente. Questa ricerca non si colloca, però, sul versante degli effetti del mezzo televisivo e non tiene conto del rapporto concreto tra testo e fruitore, essa è invece un’indagine sul testo televisivo e ha l’obiettivo di analizzare una settimana di trasmissioni televisive in fascia protetta, per verificare la loro conformità o meno alle indicazioni contenute nelle norme legislative e nei codici di autoregolamentazione. La creazione di una fascia televisiva protetta dalle ore 16 alle 19, in cui si applicano particolari norme a difesa dei minori, nasce dalla necessità di depurare i palinsesti da immagini e narrazioni che possano avere effetti turbativi sui bambini in quella parte della giornata in cui si ritiene che essi maggiormente si espongano alla televisione, spesso in solitudine. Il monitoraggio si pone come obiettivo l’analisi della programmazione di 28 emittenti locali della regione Toscana durante la fascia protetta per i minori dalle ore 16 alle 19 (per un totale di circa 588 ore di materiale audiovisivo trasmesso). Due le principali considerazioni.
In primo luogo, la conformità o meno alle norme che tutelano i minori. La principale violazione riscontrata, quella cioè più ricorrente e consistente in termini di tempo, è il ricorso a servizi telefonici a valore aggiunto a carattere di intrattenimento o conversazione.
Un secondo ordine di considerazioni riguarda la questione dell’attenzione ai minori nel senso di concepire una programmazione specifica che assuma i minori come interlocutori principali o comunque una programmazione che, anche se rivolta a un pubblico più vasto e composito, sia adatta ai bambini, cioè sia per loro interessante e fruibile. La struttura dei palinsesti ricostruita attraverso l’analisi ha permesso di rilevare le carenze di tale attenzione nel panorama dell’emittenza locale toscana.(sm)
Astrid: attuazione federalismo fiscale
L'Astrid (l'Associazione per gli Studi e le ricerche sulla Riforma delle Istituzioni Democratiche e sull'innovazione nelle amministrazioni pubbliche), ha elaborato uno studio in cui si cerca di evidenziare la possibilità di reale applicazione del nuovo articolo 119 della Costituzione, e cioè del federalismo fiscale. Ne parla anche il Corriere della Sera del 19 luglio (pag.9) in un articolo nel quale si evidenzia che questa proposta di disegno di legge del centrosinistra  prevede che nell'arco di dieci anni il criterio della "spesa storica" venga superato e sia adottato quello dei cosidetti costi standard.
Sul sito dell'Astrid troviamo:
L’attuazione del titolo V. Il federalismo fiscale tra autonomia e convergenza europea.
Un'analisi rigorosa dei problemi interpretativi del nuovo art.119 della Costituzione e la prima proposta organica di riforma "federale" della finanza regionale e locale.
Testo 
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Schema di Ddl delega per l' attuazione dell'art. 119 della Costituzione 
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Simulazioni del riassetto del sistema della finanza regionale e locale 
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Scheda di lettura delle tabelle 
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(gs)
 

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