periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 86 - Roma, 25  luglio 2003

Sommario

Dpef: osservazioni da Regioni, "ni" da Comuni e Province Sacri Monti Piemonte e Lombardia su sito Internet Unesco
Dpef: regioni per attuazione federalismo fiscale Veneto: strategico comparto ortofrutticolo
Irccs, salute non fumatori, sangue e Monza provincia 2/Siti  Presidenti Regioni: Ghigo ed Errani
Dpef: osservazioni da Regioni, "ni" da Comuni, Province e Comunita' Montane

 

Il documento piu' consistente e'  quello che e' stato presentato dalle Regioni in Conferenza Unificata e che contiene, in  sei pagine dattiloscritte, le osservazioni dei presidenti al  Dpef. Il risultato finale è che il Dpef non ottiene ne' un si', ne' un no da Regioni, Comuni, Province e Comunita' Montane che all'indomani dell'approvazione del documento in Consiglio dei ministri non hanno risparmiato  comunque osservazioni e critiche al testo sia per il metodo sia nel merito. E' quanto emerge  dalla riunione della Conferenza unificata  dalla quale il Governo avrebbe dovuto ottenere il parere  formale delle autonomie locali e delle Regioni. Quest'ultime hanno consegnato un documento che è entrato nel merito tecnico e pieno di osservazioni. Il giudizio complessivamente e' stato sospeso in mancanza di risposte adeguate. Questioni riprese da articoli de "Il sole 24Ore" e da "La Stampa".
“L’esperienza del Dpef -
ha dichiarato Enzo Ghigo il Presidente della Conferenza delle Regioni -  insegna che non si può fare tutto da soli nelle grandi scelte di politica economica e sociale. E’ ormai fondamentale, soprattutto dopo la riforma del Titolo V della Costituzione, la collaborazione con le parti sociali e istituzionali. Partiamo da questo assunto per lavorare sulla prossima Finanziaria”. Ghigo si è detto preoccupato "in particolare per l’ormai cronica sottostima della spesa sanitaria. Sappiamo che finora si è fatto “cassa” con le casse delle Regioni: attendiamo, infatti, ancora le concordate e previste erogazioni pregresse, con ritardi che rendono sempre più instabili i bilanci regionali. Pertanto preoccupa che la spesa sanitaria nel Dpef non sia in linea con la media europea, pur riconoscendo l’incremento continuo derivante dall’assistenza agli anziani. Il fabbisogno sanitario tendenziale è sottostimato, siamo quasi due punti sotto il rispetto all’Accordo dell’8 agosto 2001 che prevedeva un rapporto con il PIL attestato nel tempo intorno al 6%. Infine notiamo - aggiunge Ghigo - che il federalismo fiscale nel Dpef è in soffitta anziché essere in primo piano. Speriamo almeno che la prossima Finanziaria presti più attenzione all’autonomia finanziaria di Regioni ed Enti locali".
Per
il presidente
Vasco Errani (vice presidente Conferenza regioni),''Il Dpef rappresenta bene  l'incertezza entro cui si muovono in queste settimane  maggioranza e ministri'' e ''suona un po' come la richiesta di  una delega in bianco in vista della manovra che verra' attuata  in autunno'': lo scrive  in un articolo pubblicato sull' ultimo numero del settimanale del Pdci ''La Rinascita''. Per il presidente dell' Emilia-Romagna, con questo Dpef si avranno  ''risultati non raggiunti e cassa vuota''.
Di qui - sostiene Errani - ''la valanga di no alla ventilata  manovra di 16-17 miliardi di euro, per due terzi di una-tantum, one-off come dice Tremonti, e un terzo di misure strutturali, insomma di tagli sui servizi e sulla spesa per i cittadini''.  Errani aggiunge: ''non si governa convocando in zona Cesarini parti  sociali, regioni, enti locali che dovrebbero partecipare per  tempo ad un dibattito vero'', sottolinea, sostenendo che ''nelle  regioni e nelle amministrazioni locali, piu' sensibili al  cambiamento, i nodi sono gia' al pettine e il centro-destra e' in seria difficolta', come segnalano recenti rimpasti, crisi e fibrillazioni fra i partiti in numerose regioni''. ''Federalismo, autonomia, concertazione - conclude  Errani - sono cose serie, un fatto di democrazia e di vicinanza  con i cittadini, un fatto di coerenza istituzionale fra funzioni  e risorse''.

(gs)
Dpef: regioni per attuazione federalismo fiscale
Le Regioni chiedono l'immediata  attuazione di un tavolo con il governo per la definizione dei  meccanismi di attuazione del federalismo fiscale - specificati  nel decreto legge 56 del 2000 - gia' a partire dal 2003.
La proposta e' stata inserita nel documento sul Dpef  2004-2007 durante l'esame e la predisposizione delle osservazioni da parte della Conferenza dei presidenti delle  Regioni. Inserimento avvenuto su proposta dell'assessore al Bilancio della Regione  Lombardia e coordinatore dell'area finanziaria delle Regioni,  Romano Colozzi. La proposta sottolinea anche la necessita' di  tener conto delle specificita' delle Regioni di piccole  dimensioni.
Soddisfazione e' stata espressa dal  presidente della Puglia, Raffaele Fitto per l' esito dei lavori  della conferenza dei presidenti di Regione che, ''nel corso del  dibattito sul Dpef, ha chiesto esplicitamente al Governo di  modificare il Decreto 56/2000 secondo le indicazioni del  riformato art.119 della Costituzione''. Quella assunta oggi  dalla Conferenza - ricorda in una dichiarazione - era ''la  posizione della Regione Puglia quando, per evitare una  pericolosa e incostituzionale applicazione del decreto 56, si e'  assunta la piena responsabilita' della rottura dell' accordo tra  le regioni sui criteri di formulazione del federalismo  fiscale''. Inoltre Fitto  prende atto ''con piacere del fatto che  questa posizione e' stata assunta all' unanimita'.
Riferendosi poi al Dpef, Fitto ha detto che ''come di  consueto il documento presenta un certo grado di genericita''' e ha aggiunto "Mi sembra che  una certa attenzione verso il Mezzogiorno comunque ci sia". Si  tratta di renderla concreta nella Legge Finanziaria. (gs)
Irccs, salute non fumatori, sangue e Monza provincia
Le Regioni, in Conferenza Stato-Regioni, hanno dato parere negativo  allo schema di decreto legislativo sul riordino della disciplina  degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
A questo punto, avendo dato il parere, il governo puo'  esercitare la delega. Se invece le Regioni non avessero espresso  un parere il governo sarebbe uscito dal periodo massimo di  utilizzo ed esercizio della delega.  
''Le Regioni - ha ricordato l'assessore alla sanita' della  Regione Emilia Romagna, Giovanni Bissoni - hanno impugnato la  delega in se, che e' lesiva delle competenze delle Regioni.  Questo e' un vizio iniziale che non e' dissolto e resta grande  il tema dei disavanzi: se sommiamo 2001-2002 e 2003 si puo'  ipotizzare a un migliaio di miliardi di vecchie lire''.
Inoltre le
Regioni hanno espresso parere  negativo sul regolamento di attuazione per la tutela della  salute dei non fumatori e ne richiedono l' abrogazione,  ''perche' - come ha spiegato Fabio Gava, coordinatore degli  assessori regionali alla Sanita' al termine della Conferenza dei  presidenti delle Regioni - il provvedimento invade le  prerogative regionali''. Parere favorevole e' stato invece espresso su uno schema di  accordo raggiunto tra il ministero della Salute, regioni e  Province, sulla tutela della salute dei non fumatori.
La Conferenza dei presidenti delle regioni ha, tra l'altro, espresso anche un parere favorevole allo schema d' accordo tra il  ministero della Salute, Regioni e Province su un documento  riguardante l' aggiornamento del prezzo unitario di cessioni del  sangue e degli emocomponenti tra servizi sanitari pubblici.  
Infine la
Regione Lombardia ha espresso  parere favorevole, davanti alla Commissione Affari  Costituzionali della Camera, all'istituzione della nuova  provincia di Monza. ''Monza - ha spiegato Formigoni - e' la terza citta' della  Lombardia, dopo Milano e Brescia; e la Brianza che vi e'  connessa costituisce una realta' sociale ed economica omogenea e  forte, con sue peculiari caratteristiche e con forti attitudini  all'autogoverno delle funzioni amministrative. L'appoggio del  governo lombardo alle istanze di questo territorio rappresenta  per noi una applicazione della sussidiarieta' verticale nel  processo federalista''.
(gs)
Sacri Monti Piemonte e Lombardia su sito Internet Unesco
A poche settimane dalla loro proclamazione come "patrimonio mondiale dell’umanità", i Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia debuttano sul sito Internet dell’Unesco.
Il "Paesaggio culturale dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia" (proposto da Regione Piemonte, Soprintendenza regionale per il Piemonte e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con Soprintendenza regionale per la Lombardia, Regione Lombardia ed autorità civili e religiose interessate) è infatti stato inserito sulle pagine web all’indirizzo http://whc.unesco.org  insieme agli altri 23 luoghi e monumenti iscritti nella "Lista del patrimonio mondiale" dal Comitato per il Patrimonio mondiale dell’Unesco durante la 27a. sessione che si è tenuta Parigi da 30 giugno al 5 luglio scorso. Salgono così a 754 i siti protetti dalla massima istituzione culturale del Pianeta. (red)
Veneto: strategico comparto ortofrutticolo
Il Veneto ritiene strategico che nel comparto ortofrutticolo si sviluppi un sistema integrato di produzione, trasformazione e commercializzazione, che veda assieme le imprese agricole, gli organismi associativi che hanno la disponibilità del prodotto e gli altri soggetti, specie se operanti nel territorio regionale ed interessati allo sviluppo del comparto. Lo hanno ribadito gli assessori al bilancio Isi Coppola e all’agricoltura Giancarlo Conta, che hanno presentato alla Giunta un’iniziativa specifica che individua in Veneto Sviluppo la struttura tecnica e finanziaria in grado di svolgere le opportune verifiche del sistema dei trasformati a base di prodotti ortofrutticoli e di indicare le azioni per creare i presupposti di un piano integrato, in ambito regionale, per la trasformazione delle produzioni ortofrutticole di qualità provenienti in prevalenza dalle aziende agricole del Veneto.  Si tratta della creazione di una filiera integrata dei prodotti ortofrutticoli trasformati che consenta ai produttori agricoli e agli altri soggetti di diventare protagonisti attivi per il loro ingresso, a pieno titolo, nel sistema della trasformazione, creando così i presupposti per una reale integrazione verticale ed orizzontale delle imprese che operano in questo importante settore dell'economia agricola regionale. (sm)
2/Siti  Presidenti Regioni: Ghigo ed Errani

http://www.enzoghigo.it è il sito del Presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo (Presidente della Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome) . In una rubrica sono pubblicate le risposte di Enzo Ghigo alle domande che riceve con maggior frequenza via posta elettronica. Una sezione specifica raccoglie tutte le interviste del Presidente. Aggiornata quotidianamente l'agenda degli appuntamenti pubblici di Enzo Ghigo, corredata di numerosi scatti la galleria di fotografie.
http://www.presidenterrani.it è il invece il sito del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani (VicePresidente della Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome) . Nel sito. un filo diretto con i cittadini,  fatto di domande e risposte (aggiornate frequentemente), la raccolta dei comunicati-stampa, una galleria di foto. (sm)

 

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