periodico telematico quotidiano a carattere informativo
registrato il 17/03/2003 presso il Tribunale Civile di Roma Sezione Stampa n.106/2003
 
n. 70 - Roma, 3 luglio 2003

Sommario

Ghigo: intervista a Famiglia cristiana U.E.: Sicilia e Veneto firmano accordo di cooperazione
Dpef: regioni, province e comuni incontrano sindacati Casini e Bossi su federalismo
Riqualificazione urbana a Modena Valle d'Aosta: Louvin traccia un bilancio
 Ghigo: intervista a Famiglia cristiana

In una intervista rilasciata a Famiglia cristiana, il Presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo (nella foto), chiede che Umberto Bossi, in materia di ''devolution'', ''non corra, proceda con calma''. ''Il federalismo e' davvero importante - afferma Ghigo che oggi presiederà la Conferenza delle Regioni - ma bisogna andare con i piedi di piombo, soprattutto per non penalizzare le Regioni del Sud. Non c'e' scritto da nessuna parte che si debba completare la 'rivoluzione federale' in quattro e quattr'otto, dunque Umberto Bossi non corra, proceda con calma''. ''Non do' l'altolà a nessuno - aggiunge - mi permetto di fare un ragionamento''.
Per il presidente del Piemonte ''il vero problema e' come ridurre il divario tra Regioni ricche di risorse economiche, nonché di servizi ai cittadini, e Regioni meno dotate''.
''Quanto costa e chi deve pagare la solidarietà tra Regioni? - si domanda Ghigo - Oggi il federalismo fiscale e' retto da quattro pilastri: la quota di compartecipazione all'Iva; la quota di concorso alla solidarietà interregionale; la quota da assegnare attingendo al Fondo perequativo nazionale; le somme che il ministro del Tesoro eroga a ciascuna Regione. I presidenti del Sud, a tal proposito, hanno mosso un'obiezione di fondo: essendo le loro Regioni più deboli sul piano produttivo, versano meno Iva di quelle del Nord e quindi il ritorno dal gettito complessivo e' inferiore rispetto a quello di cui beneficiano le Regioni del Nord. La soluzione, ovviamente, non sta nel tagliare i servizi al Nord. La soluzione - conclude Ghigo - potrebbe essere quella di trasformare il Fondo di perequazione, incentivando gli investimenti anziché la spesa corrente, perché anche il Sud si doti nel tempo di servizi adeguati''. (red)

Dpef: Regioni, Province e Comuni incontrano sindacati

 

L'Anci (l'associazione nazionale comuni italiani) e' preoccupata per lo slittamento del Dpef. ''Non posso che essere preoccupato - ha detto il presidente Leonardo Domenici (nella foto) - quando sento parlare di slittamento e di parametri e cifre non ancora definiti''.
L'Anci, insieme ai rappresentanti di Regioni e Province, incontreranno oggi Cgil, Cisl e Uil per fare il punto delle richieste e delle posizioni proprio in vista del varo del Documento di programmazione economica e finanziaria. ''C'e' uno stallo nelle relazioni istituzionali - ha dichiarato Domenici - e ci vorrebbe piu' ascolto da parte del governo''. In particolare Domenici ha sottolineato il ritardo con cui sta partendo l'Alta commissione per il federalismo fiscale e anche il fatto che e' sostanzialmente ferma la rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti. (gs)

Riqualificazione urbana a Modena

A Modena si progetta un quartiere che garantisca un elevato livello di “qualità urbana”, pensato anche per le possibili conseguenze sui comportamenti sociali, con una particolare attenzione ai temi della sicurezza. L’Accordo di programma per la riqualificazione urbana è stato firmato dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, e dal Sindaco di Modena, Giuliano Barbolini (nella foto). L’accordo riguarda la zona nord di Modena.
“La Regione - ha detto il presidente Errani - partecipa a questo programma di riqualificazione, che vuole affermare una visione integrata della progettazione, in cui l’urbanistica, l’architettura e la qualità della vita diventano l’elemento strategico per governare lo sviluppo della città. Questa esperienza nasce da alcuni strumenti legislativi innovativi, prodotti negli ultimi anni: la legge sulla riqualificazione urbana (l.r.19/98), la legge urbanistica (l.r.20/2000), la legge sulla valorizzazione del paesaggio urbano (l.r.16/02). Vogliamo pensare allo sviluppo delle città in termini nuovi: è un impegno che svilupperemo in tutte le città della regione”.
Gli interventi previsti dall’accordo sono rivolti, in particolare, al miglioramento delle condizioni di salubrità e di sicurezza, all’arricchimento della dotazione dei servizi e del verde pubblico, alla realizzazione di nuova offerta abitativa per l’affitto e per la proprietà. Contestualmente, il programma punta a sviluppare migliori condizioni ambientali e di sicurezza dello spazio urbano circostante, attraverso interventi volti al miglioramento della qualità delle strutture e degli spazi adibiti a servizi e alla messa in sicurezza delle strutture industriali dismesse e al miglioramento della accessibilità e della viabilità.     
E' prevista la realizzazione di 25 alloggi di edilizia sovvenzionata (costo ca 2 milioni di euro, di cui 70% dalla Regione e 30% dal Comune), 113 di edilizia agevolata (costo ca 13 milioni di euro, di cui 3 dalla Regione e 10 dai partner privati) e 62 di edilizia convenzionata, da immettere sul mercato a prezzi calmierati. Altri 4 milioni di euro ca (tre quarti dei quali dal Comune e un quarto dalla Regione) serviranno per opere di urbanizzazione, fra le quali è prevista la costruzione della nuova scuola media “G. Marconi”. Per quanto riguarda il capitolo sicurezza, sono previsti interventi per quasi 7 milioni di euro, finanziati al 50% dalla Regione Emilia-Romagna e per il rimanente 50% dal Comune di Modena. (gs)

Sicilia e Veneto: U.E.; accordo cooperazione  imprese
Accordo di cooperazione fra aziende e imprese di Sicilia e Veneto per la gestione di fondi destinati alla ricerca e all' innovazione e che dara' il via ad un federalismo reale dentro ''l' Europa delle Regioni''. Lo prevede il protocollo d' intesa firmato dall' assessorato veneto alle politiche per la piccola e media impresa, dall' assessorato siciliano all' Industria, dalla societa' Veneto Innovazione, dall' Associazione degli industriali di Palermo, da Sicindustria da Banca Nuova e Banca Popolare di Vicenza e infine dalle Universita' di Palermo e Catania.
'' Lo scopo dell' accordo - ha detto l' assessore regionale all' Industria Marina Noe' (nella foto) - è quello di acquisire tutto il know how delle imprese venete sfruttando i fondi che ci arrivano dall' Unione per la ricerca e l' innovazione. Questa e' l' unica strada che possiamo seguire per vincere la sfida dei mercati globali. Dobbiamo puntare sulla ricerca e sull' innovazione'' (sm)
Casini e Bossi su federalismo
Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha di recente dichiarato: ''Dal federalismo non si può tornare indietro. Parliamoci chiaro. E' un processo che e' avviato e che va completato con ordine perché a volte c'e' un tasso di confusione un pochino eccessivo''. Ma il presidente della Camera ha avvertito che ''il federalismo deve essere un federalismo solidale e cooperativo, e i cittadini italiani, il cittadino utente, ha diritto ad una parità di trattamento''. Casini ha spiegato di riferirsi ''alla grande questione della sanità. Se il federalismo non e' solidale, infatti, rischia di alimentare delle fasce ampissime di diseguaglianza. Ecco perché si parla di federalismo solidale. Ed ecco perché su questo -ha ammonito ancora il presidente della Camera- bisogna affermare un punto di vista che è fondamentale proprio per l'aderenza che esso ha al trattato costituzionale''.
Nel contempo
Umberto Bossi (nella foto) in un'intervista su Panorama afferma ''Ero sotto ricatto, il giorno prima di andare in aula con la devoluzione mi hanno detto: se non firmi questa roba qui non ti diamo la devoluzione. Ma io non accetterò mai un interesse nazionale messo come cappello sulle competenze esclusive delle regioni''. ''Non e' un concetto giuridico - aggiunge Bossi - ma una roba generica che la Corte Costituzionale può fare a pezzi quando vuole, inventandosi ogni volta una scusa diversa''. E il leader del Carroccio conclude domandandosi: ''la sinistra, nella sua riforma federale, non parla di interesse nazionale e dovremmo farlo noi?''.(red)
Valle d'Aosta: Louvin traccia un bilancio
Il sistema valdostano delle autonomie locali e' la dimostrazione concreta di come si possa attuare il federalismo. Ne e' convinto il presidente uscente della Regione autonoma Valle d' Aosta, Roberto Louvin. In vista del suo ''momentaneo abbandono dell' attivita' legislativa e di governo'', Louvin (nella foto) ha tracciato un bilancio dell' attivita' svolta anche da presidente del Comitato Regionale di Controllo sugli atti amministrativi degli enti locali. A 42 anni, Louvin  non si e' ricandidato per aver raggiunto il limite dei tre mandati elettorali consecutivi previsti dallo Statuto dell' Union Valdotaine. Dal suo osservatorio Louvin dice che ''rimane ancora molto da fare, ma il decentramento ha trovato concretezza in Valle d' Aosta''. Un trasferimento di funzioni che, ''soprattutto nelle piccole amministrazioni, ha pero' appesantito l' efficienza e la gestione''. Per questo ritiene necessario che sia adottata ''una attenta e continua verifica dei costi e della funzionalita'''. Il decentramento ha pero' contribuito ad alleggerire il peso del bilancio regionale nella formazione del Pil della Valle d' Aosta; la pressione passata dal 53% del 1990 al 33% di oggi.
Ora la Valle d' Aosta vede nel suo futuro un nuovo panorama politico dove per la prima volta una forza politica - l' Union Valdotaine - ha la maggioranza assoluta consiglieri regionali; 18 su 35. (red)
 

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